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| << | < | > | >> |IndiceINTRODUZIONE 6 IMMAGINI DALLO SPAZIO 26 COSTE E LITORALI 46 PERLE NEL BLU 152 MARI DI GHIACCIO 206 BORGHI E PAESI 240 GENTI E MESTIERI 302 LE SENTINELLE DEL MARE 364 LA FURIA DELLA NATURA 382 SULLE ALI DEL VENTO 410 SULLA CRESTA DELLE ONDE 462 CREATURE TRA CIELO E MARE 484 I GIARDINI DI CORALLO 512 I GIGANTI DEL MARE 554 LA STORIA SOMMERSA 602 ACQUA E FUOCO 630 I COLORI DEL BLU 646 BASSA MAREA 670 SUL FINIRE DEL GIORNO 698 BIOGRAFIE, INDICE, REFERENZE 726 |
| << | < | > | >> |Pagina 16In tutte le lingue che si scrivono su questo mondo, la parola "terra" definisce il nostro pianeta nella sua interezza e, allo stesso tempo, la terraferma, il suolo. Una contraddizione, si direbbe, poiché la stragrande maggioranza della superficie del globo è occupata dall'acqua, e i continenti e le isole abitate dall'uomo, dagli animali e dalle piante che respirano aria sono dette "terre emerse". Forse questo è accaduto perché l'uomo ha scoperto tardi la verità: fino a più di cinque secoli fa, all'epoca di Cristoforo Colombo, le nozioni sulle dimensioni e sulla realtà fisica della terra e del mare erano approssimative e spesso sbagliate. Il continuo progresso della ricerca ha portato conoscenze sempre più precise sull'origine, sulla composizione, sulle proprietà fisiche e dinamiche del corpo celeste che abitiamo. Ma sono ancora molti i misteri da svelare. L'oceano è l'alambicco nel quale la vita ha avuto origine. Pur essendo segnato - anch'esso come il suolo e l'aria - dall'impronta degli usi e dei costumi umani, conserva molte delle sue caratteristiche ancestrali. Negli ultimi due secoli la popolazione del pianeta è quintuplicata e l'antropizzazione ha preso il soprawento sulla maggior parte dei territori selvaggi; foresta, deserto, pianura e persino tundra hanno ceduto spazio a metropoli e città, fattorie e fabbriche; navi più grandi di certi borghi marinari rimbalzano tra i continenti percorrendo ogni rotta: eppure, l'immensa distesa blu rimane la più incredibile delle regioni selvagge, in buona parte ancora indomita e intatta. Da quando ebbe inizio la sua avventura sulla terra, il rapporto dell'uomo con il mare si è fatto via via più complesso. Il mare è vita e morte: lo è per l'uomo della società industriale, che lo apprezza in quanto serbatoio inesauribile di risorse; lo è per le popolazioni tradizionalmente arcaiche, che lo assimilano alle divinità creatrici; lo è per l'intellettuale, per lo scienziato e per il poeta, che tentano di svelare il segreto del legame intimo, spirituale e culturale tra l'umanità e il mondo liquido che la circonda.
L'invenzione di apparecchi che consentono all'uomo di respirare sott'acqua
ha infine portato all'esplorazione delle profondità, oltre il confine misterico
della superficie: è cominciata così l'epopea che condurrà alla conquista di
quello che viene definito "innerspace", cioè lo spazio interiore del pianeta,
analogo per fascino e mistero a quello esterno del cosmo.
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