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| << | < | > | >> |Indice4 GLOSSARY GLOSSARIO 6 MYTHCONCEPTIONS OF A CULTURE, THE FACTS MISTIFICAZIONE DI UNA CULTURA, I FATTI 11 KNOWLEDGE IS KING LA CONOSCENZA E' SOVRANA 16 AERO DYNAMICS: WHAT'S GOING ON? DINAMICHE SPRAY: COSA STA SUCCEDENDO? 21 BEGINNINGS: ROOTS CULTURE AND MAKING YOUR MARK CULTURA ROOTS E LASCIARE IL PROPRIO SEGNO 31 STYLE I: THE NAME GAME STILE I: IL GIOCO DEL NOME 39 STYLE II: THE NEXT LEVEL, MASTERPIECING STILE II: LA FASE SUCCESSIVA, FARE PEZZI 43 STYLE III: EVOLUTION AND AEROSOL DOMINION STILE III: L'EVOLUZIONE E IL REGNO DELL'AEROSOL 46 THE REVOLUTION BEGINS INIZIA LA RIVOLUZIONE 68 STYLE IV: THE ONGOING LEGACY STILE IV: IL LIVELLO SUCCESSIVO 84 UNDER UNDER THE UNDERGRAOUND 90 INNERVISIONS AND NEXT PLATEAU A BRIEF LOOK ABOVE THE UNDERGROUND VISIONI INTERIORI UNO SGUARDO IN SUPERFICIE 100 STYLE: ONE STEP BEYOND STILE: UN PASSO PIU' AVANTI 109 BACK TO FOUNDATIONS RITORNO ALLE FONDAMENTA 113 STYLE: THE EPILOGUE... STILE: L'EPILOGO |
| << | < | > | >> |Pagina 3INTRODUZIONESTILE: SCRITTURA DAI SOTTERRANEI/FONDAMENTA E (R)IVOLUZIONI DELLA LINGUISTICA AEROSOL non è un who's who della cultura aerosol mondiale, e nemmeno il libro o documentazione finale sul mondo del Writing o della Aerosol Culture. Questo primo volume sull'argomento prelude comunque ad altri lavori. E' una panoramica approfondita sugli aspetti più tecnici del writing, che esamina parte delle sue cause principali e dei vari effetti che ne discendono. Concentrandoci sugli inizi a New York, sul nocciolo fondamentale di anni che gli hanno dato forma, ne analizziamo la struttura e i legami che hanno ispirato una lunga catena di tradizioni, ciò che i writer/quelli che scrivono considerano come "STILE". Questa raccolta di fatti e opinioni vuole essere un chiarimento per tutti gli interessati, una visione più approfondita e ravvicinata alle caratteristiche di una forma di "Espressionismo" che è stata in gran parte una storia di New York, e degli Stati Uniti d'America, ma anche la vita di giovani in tutto il mondo. E' uno sguardo veramente necessario che filtra, nei suoi controversi colori, oltre le rovine dei fraintendimenti, fin dentro alle dinamiche dei suoi perchè e percome, nei suoi contenuti visivi e fisici, nelle sue atmosfere. L'esistenza della cultura aerosol e l'evoluzione della lettera sono veramente troppo significative per passare sotto silenzio. Ciò implica però la tremenda necessità e il continuo sforzo di arrivare a ricostruirne e affermarne le verità, in modo che possano venir considerate e assorbite per quello che valgono. Si tratta incontestabilmente di un fenomeno cui deve essere ancora fatta giustizia, non avendo ricevuto a tutt'oggi il giusto riconoscimento. Le persone di cui si parla in questo testo sono citate anche in onore e rispetto a tutti i devoti di questa cultura, dalla sua nascita nella metropolitana e oltre, fino ad oggi. A tutti quelli i cui sforzi e contributi, grandi o piccoli, hanno un significato per la vita del movimento in generale. Nella cultura del writing echeggia la voce dei giovani di ieri, ancora tali nel cuore, che risuona nei giovani di oggi per dire che la cultura aerosol è viva, che sono vivi e resisteranno alle smentite di quelli che rifiutano di riconoscerne i pilastri. Sebbene la storia debba essere ancora messa in una prospettiva più completa e appropriata, fino a che le voci di quelli che la amano e vivono per essa avranno la forza di parlare, la saga andrà avanti e i suoi ritmi non cesseranno di battere. PEACE | << | < | > | >> |Pagina 6MISTIFICAZIONE DI UNA CULTURA, I FATTI
Per prima cosa non si chiamano nemmeno graffiti*, si dice
writing. Graffiti è un termine sociologico che si è iniziato a
usare nei confronti della cultura durante gli anni '70. (IZ THE WIZ)
* graffiti, pl. 1. scritture su un muro antico, come quelli trovati a Pompei 2, disegno o scrittura incisa su un muro o su altre superfici Bisogna mettere a fuoco il significato della parola graffiti, un termine usato comunemente in relazione alla "Aerosol Culture" (il multiforme movimento sviluppatosi intorno all'uso della bomboletta) e al "Writing", uno dei suoi diversi aspetti, nonchè la fonte da cui è nata la cultura stessa. Fin dall'inizio, senza ombra di dubbio, i writers definivano se stessi writers e la loro attività writing, per il semplice fatto che era ciò che facevano in maniera unica, reinterpretando continuamente la lingua inglese per adattarla al proprio gusto e alle proprie esigenze. Complementare al loro slang, questa era una definizione sufficiente e coerente con quella che sentivano essere la loro "attività d'ogni giorno", senza alcun bisogno di "ulteriori appropriazioni indebite". I writers si sono sempre definiti con e attraverso il proprio slang, di conseguenza l'idea di creare una "atmosfera verbale" per descrivere le proprie attività (bombing, racking, biting, piecing, hitting, etc.) e i propri stili di lettere (softie, hump, mechanical, bar, soft bar, etc.) è una pratica comune per tutto il corso dei suoi venticinque e più anni di storia. Furono i media i primi a usare la parola graffiti, un termine che si legò poi alla cultura come un'appropriazione indebita del fenomeno, volta a stigmatizzarlo come un abominio nel dibattito che aveva suscitato davanti alla pubblica opinione. E' sempre stato il tipo di situazione in cui il sistema ha interesse a screditare e tentare di invalidare qualcosa prima ancora di cercare una maniera di capirlo e mettercisi in relazione. La loro prima reazione di difesa è stata quella di assumere un atteggiamento negativo. Come potevano pensare di appropiarsene, non avendo mai nutrito il minimo interesse verso la cosa? Mi sembra ridicolo che oggigiorno la gente, specialmente chi è dentro alla cultura, si rifiuti di riconoscere la grandezza di quello che è successo, e le conseguenze dell'esistenza del writing e di questa cultura.
Non si trattava di un'invenzione o di qualcosa che decidi di
iniziare faticosamente a etichettare o imparare. In
ogni caso le cose sono accadute naturalmente, istintivamente. Il
vero problema è che, fin dall'inizio, ogni
volta che i media usano la loro retorica sul pubblico, ci
mangiamo le notizie come
un pollo fritto che non bisogna pagare. Sembra che, non
essendo popolare il disconoscerli, continueranno ad esser
rispettati. Ciò che dobbiamo veramente capire e rispettare
è il fatto che si tratta di una nostra creazione, di un nostro
figlio, una nostra responsabilità, e non di qualcun altro.
Quello che può succedergli di buono, la stessa maniera di
darne una rappresentazione e appropriarsene, non potrà
accadere se lasciamo il compito a gente che storicamente
si é sempre dimostrata bugiarda, anche rispetto a cose lontane
da sé e dai propri interessi, gente priva di amore e di
compassione. Devi essere completamente fuori di testa se
pensi anche solo per un secondo che ciò possa succedere.
(PHASE)
Il writing è un vero e proprio movimento. Nel corso di gran
parte della sua esistenza, le firme di parecchi writer hanno
mostrato caratteri propri e peculiari, difformi dal modo
usuale di scrivere. A ciò ha fatto seguito il masterpiece, la
padronanza della bomboletta, la continua creazione ed
evoluzione della lettera. Tutte queste cose, sicuramente
anche per via dell'espansione dell'ambito di questa cultura
oltre il writing, trascendono i limiti concettuali e teorici
delle descrizioni che ne vengono fatte comunemente.
Siamo nel ventesimo secolo e a questo punto so quello che è diventato lo stile del writing, le cose affascinanti che vedo dipinte con le lettere e le bombole, nessuno mai nell'antica Grecia, o Roma, o Egitto, o Arabia, nei vecchi o nei nuovi tempi, nessuno mai ha creato qualcosa che gli possa assomigliare. (PHASE TOO) WRITING. Tecnicamente l'inizio sono le firme, poi viene il masterpiece ("pezzo" ndt). Entrambi sono passati attraverso diverse fasi di mutamento. Poi c'è il throw up. La firma e il pezzo si possono considerare le componenti principali del writing; dei due, il masterpiece è quello dominante; ne rappresenta l'elemento primario e l'abito, al di fuori da ogni scienza o teoria. II writing è centrato intorno ai nomi e alle lettere; ciò, insieme all'obiettivo della loro esecuzione materiale, determina la formazione complessiva del writer e l'aspetto dei suoi lavori. I writer concordano senza dubbio che essere un vero writer (nonchè essere onesto verso la propria cultura) comporta un atteggiamento spirituale (soul) e una devozione che non possono essere sostituiti da nessuna mole di lavoro, nemmeno dal brandire una bomboletta scimmiottando i gesti del writer.
Usare una bomboletta spray non dà automaticamente diritto
ad entrare nelle fila dei writer. Nel campo dell'aerosol,
si definisce writer una persona la cui occupazione principale
è dipingere firme o pezzi in un qualsiasi stile, semplice o
complesso che sia.
Se vuoi vedere veramente un writer, mandalo a Singapore
e vedi quello che riesce a combinare laggiù. (SPON)
Anche a prescindere da queste importantissime qualità, la semplice elaborazione di uno degli aspetti citati legittima l'etichetta di writer. Lasciate che chiariamo ancora una volta lo spettro concettuale del nostro argomento, il "writing" (firme, pezzi complessi, intricati, altri stili di lettere e throw up). In apparenza il writing è una derivazione dell'alfabeto, ma il significato complessivo della sua evoluzione e trasformazone va oltre al limitato campo dell'alfabeto; senza dubbio bisogna anche riconoscere che l'uso della bomboletta è uno degli elementi costitutivi di questa cultura, che si è estesa al di fuori del writing fino ad arrivare anche a forme lontane dal formato originale. Il termine appropriato per descrivere quest'atmosfera, in relazione a tutti i suoi aspetti è "AEROSOL CULTURE", ad esempio: "Sono un bomber, solo throw up...quantità"; "Faccio parecchi peronaggi...fumetti in stile B-Boy..."; "Sono hard-core...completamente dentro a lettere wild".... "Colpisco dappertutto...faccio firme"....
"Dagli tu un nome, astratto, surreale, scene di fantasia", etc..
In base alla propria percezione di arte, tutto ciò che rientra nella Aerosol Culture può essere definito "Aerosol Art", un termine che abbraccia tutto ciò che può essere preso in considerazione in base ai suoi attributi estetici. | << | < | |