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| << | < | > | >> |Pagina 5PREFAZIONELa Guida al vino quotidiano manca ormai da tre anni - l'ultima edizione risale al 1998 - e, in questo periodo, nel mondo del vino si sono succeduti cambiamenti importanti, che hanno determinato un ulteriore miglioramento della qualità di tutto il comparto. Parallelamente alla qualità, è aumentato costantemente il prezzo dei vini, tant'è che per programmare questa nuova edizione della nostra guida abbiamo dovuto alzare notevolmente la fascia di prezzo più alta, che passa da 10.000 (5,16 euro) a 15.000 lire (7,75 euro). Inoltre, la rincorsa alla qualità non è più soltanto una prerogativa delle regioni da sempre ritenute migliori: ormai, escludendo poche realtà, in tutta la penisola si punta a produrre vini buoni se non ottimi. Tutto questo fa si che i prezzi siano sempre più alti, rendendo molto più difficile la ricerca di bottiglie che costino meno di 15.000 lire (7,75 euro) in cantina. Nonostante questo, siamo riusciti a fare un buon lavoro di squadra e a degustare più di 6000 vini, dei quali 2700 segnalati con una scheda; di questi, ben 458 hanno ottenuto la pubblicazione dell'etichetta, un titolo di merito che va a premiare i vini e le cantine che offrono prodotti di ottima qualità a prezzi onesti, vini che potrebbero, in molti casi, confrontarsi con prodotti molto più blasonati e costosi. Per realizzare questa nuova edizione della guida, abbiamo messo insieme una nutrita squadra di degustatori (da sempre le nostre preziose antenne - nasi e bocche - sul territorio) che, in oltre cinque mesi di lavoro, hanno setacciato in lungo e in largo tutte le zone viticole della penisola, andando a cercare in ogni cantina i vini adeguati a questo nostro progetto. Un progetto che marcia di pari passo con la guida Osterie d'Italia, il best-selier della nostra casa editrice, che da anni persegue una filosofia volta alla ricerca dei luoghi di qualità e di tradizione, valori sempre più spesso trascurati dagli osti e dai viticoltori. Come dicevamo, le regioni italiane sono state scandagliate con metodo da 50 ispettori-degustatori, che hanno organizzato nei vari territori una quindicina di commissioni di assaggio e oltre 150 degustazioni rigorosamente "alla cieca'. Un lavoro capillare e prezioso, che ci ha consentito di tracciare una panoramica assolutamente realistica della situazione enologica del nostro paese. Ecco quindi alcune succose anticipazioni. Grazie ad annate storiche il Piemonte, sulle pagine di questa guida come d'altronde su quelle di Vini d'Italia, fa la parte del leone, con più di 450 vini segnalati e ben 85 etichette assegnate. Qualcuno potrebbe pensare a una sorta di partigianeria da parte dei curatori, ma non è così. Annate strepitose come quelle degustate per questa edizione della guida difficilmente si ripeteranno ma, dal 1997 al 2000, in Piemonte si sono succedute esclusivamente grandi vendemmie. Buone notizie arrivano anche dal Sud e soprattutto dalle isole, con la Sicilia a brillare grazie a una rinata enologia e a massicci investimenti da parte di privati, non solo siciliani, che credono nelle potenzialità di questo territorio. Molto interessante la selezione dei vini marchigiani, che hanno nel Verdicchio, sia dei Castelli di Jesi sia di Matelica, il loro faro; ma anche denominazioni come il Rosso Conero e il Rosso Piceno crescono in qualità di anno in anno. Campania, Abruzzo, Emilia Romagna, Alto Adige e Trentino sono valide alternative per l'acquisto di vini quotidiani interessanti, ma anche il Friuli, da sempre ritenuta regione enologica dai prezzi elevati, sa farsi apprezzare per il giusto rapporto tra la qualità e il prezzo di molti suoi prodotti, alcuni dei quali di valore assoluto. Più difficile, invece, è trovare vini di questa categoria in Toscana, dove, grazie a fattori particolari che vanno dalla grande affluenza di turisti al prestigio di molte denominazioni apprezzate in tutto il mondo, si tende a produrre prodotti sempre più importanti a discapito dei secondi vini aziendali. Questa guida vuole essere un vademecum per il turista che si appresta a viaggiare nelle zone vitivinicole italiane (sono segnalati solo i vini delle aziende che vendono direttamente in cantina ai privati), ma anche un prezioso aiuto per tutti quegli osti, enotecari e ristoratori che, presi dalle mille incombenze dei loro lavori, hanno sempre più difficoltà a fare ricerca sul territorio. | << | < | > | >> |Pagina 7COME UTILIZZARE LA GUIDAI vini selezionati Questa Guida al vino quotidiano segnala vini il cui prezzo di vendita in cantina al privato non supera i 7,75 euro (15.000 lire). Il prezzo è indicato secondo due fasce: fino a 5,16 euro (10.000 lire), il vino è inserito nella fascia (1), dai 5,16 euro (10.000) ai 7,75 euro (15.000 lire) nella fascia (2). Sono stati presi in considerazione esclusivamente i vini delle cantine che effettuano la vendita diretta in cantina ai privati. I criteri di valutazione I vini segnalati sono stati degustati da commissioni di assaggio costituite da Slow Food sul territorio. Tutti i vini presenti in guida hanno ottenuto dalle commissioni almeno 60/100, il livello minimo perché un prodotto sia giudicato di buona qualità. In molti casi i vini da noi indicati hanno superato, anche abbondantemente, tale punteggio. L'eticbetta La pubblicazione dell'etichetta è un titolo di merito che premia un vino di valore assoluto, la cui qualità è indiscutibile e che il prezzo favorevole ci fa ancora maggiormente apprezzare. Un vino, insomma, dall'ottimo rapporto tra qualità e prezzo. L'ordinamento dei vini I vini sono stati ordinati su base regionale. Il capitolo dedicato a ogni regione si apre con un'introduzione che riassume l'enologia della zona. Seguono l'elenco delle denominazioni, dei principali vitigni e dei vini premiati con l'etichetta. Quindi inizia la serie delle schede sui vini, che sono stati raggruppati per denominazione, ordinando alfabeticamente le varie doc e docg. Da ultimo, sono stati inseriti i vini da tavola. In capo a ognuna delle denominazioni una scheda illustra le principali disposizioni del disciplinare di produzione; troverete poi i vini in ordine alfabetico per produttore. Per quanto riguarda i vini da tavola, invece, ci sono tre sezioni: nell'ordine quella dei bianchi, dei rosati e dei rossi. Lo stesso vale per le denominazioni che prevedono diverse tipologie. Schede e simbologia Ogni scheda è preceduta da un'intestazione che riporta nome, indirizzo, numero di telefono, fax, sito web e posta elettronica dell'azienda; la denominazione e l'annata del vino. Nel caso di bottiglie che non indichino nomi di vigneti o altro, avremo soltanto il millesimo; le dizioni Bianco, Rosato, Rosso, Classico, Superiore, Riserva (e altre) sono riportate per i vini i cui disciplinari prevedono tali specificazioni. Il testo descrittivo che segue esprime le sensazioni visive, olfattive e gustative che abbiamo tratto degustando il vino. Crediamo che il lettore possa confrontare le proprie con le nostre sensazioni, applicandosi in un esercizio che può risultare divertente, oltre che istruttivo. Inoltre, spesso, nelle schede compaiono cenni sulla cantina e consigli di abbinamento gastronomico. Indici
In chiusura due utili indici. Il primo comprende
l'elenco alfabetico delle denominazioni d'origine
controllata da noi presentate; nel secondo troverete i nomi,
sempre in ordine alfabetico, di tutti i produttori inseriti,
con il numero delle pagine in cui compaiono i loro vini.
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