Copertina
Autore Stefano Andreoli
Titolo Spinoza
SottotitoloUn libro serissimo.
EdizioneAliberti, Reggio Emilia, 2010, , pag. 240, cop.fle., dim. 14x21x1,5 cm , Isbn 978-88-7424-582-6
CuratoreStefano Andreoli, Alessandro Bonino
PrefazioneMarco Travaglio
LettoreGiovanna Bacci, 2011
Classe satira , umorismo , paesi: Italia: 2000
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Indice


  7 Prefazione
    di Marco Travaglio

 11 L'importanza di essere serissimi
    di Stefano Andreoli e Alessandro Bonino

 18 Sui giusti e sugli iniqui
 28 Papi ciulo
 36 Le avventure in codesto reame
 43 Riposi in Ace
 51 Sette e mezzo
 59 Effetti collaterali
 66 Mille giorni di me e di me
 75 Tempo scaduto!
 83 Allodole
 90 Il cliente ha sempre regione
 97 The rat race
105 Non si può morire dentro
113 L'amico di famiglia
120 Quei bravi ragazzi
129 Low job
137 Il sangue dei tinti
144 Il navigatore per donne
153 Nessuno lo può più negar
159 Rivergination
166 Fino a qui tutto bene
175 L'isola che non c'è
184 La legge è uguale per tu
194 Ancora ancora ancora
202 Col resto di due
209 Legionari
219 Le divisioni imperfette
227 Ringraziamenti
229 Alfieri
236 L'allegra falange


 

 

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Pagina 11

L'importanza di essere serissimi



Quando è nato Spinoza.it , nel 2005, nessuno si è accorto di niente. C'erano solo un nome e una faccia simpatica: quelli di un filosofo olandese, per di più scomunicato, che invitava ad «attraversare la vita in serenità, letizia e ilarità», e tanto bastava per volergli bene.

Spinoza (il sito) voleva guardare alla contemporaneità con un occhio distaccato e scherzoso, e così è stato per un po'. Solo qualche anno dopo, quasi per caso, abbiamo cominciato a metterci dentro cose di satira: l'ultimo, scalcagnato governo di centrosinistra della storia d'Italia era lì lì per cadere, e pensando a quel che ci circondava — e, facile prevederlo, ci avrebbe circondato di lì a poco — venne da sé l'idea di farci sopra quattro risate, che tante volte è la reazione più sensata, se non l'unica possibile, all'andazzo delle cose nel mondo.

Quel che non potevamo immaginare è quel che sarebbe successo dopo. Alcuni amici, per gioco, hanno cominciato a mandarci battute; poi ne sono arrivati altri, poi qualche amico degli amici (non è come pensate voi), finché non ci siamo trovati davanti a una moltitudine che non sappiamo più contare e che ogni giorno anima blog, forum e pagina Facebook di Spinoza con migliaia di battute, regalando alla rete un controcanto satirico ai fatti di cronaca e attualità. Una cosa così grande che quasi non ci siamo accorti di aver speso notti ed energie per tenerla in piedi, tanto era l'orgoglio di vederla crescere.

E adesso eccolo qui, il libro umoristico con più autori dopo la Bibbia e il programma del Pd: una selezione di duemila e passa battute (in gran parte inedite) che ripercorrono gli ultimi due anni di storia italiana e non, frutto dell'inventiva di quasi settecento navigatori, forse poco santi ma di sicuro parecchio poeti. Chissà che, sfogliandolo, non vi capiti di trovare un senso a questi tempi balordi; il collettivo di Spinoza, nel frattempo, continuerà a raccontarli con il suo stile irriverente e al tempo stesso serissimo, perché, come diceva Alberto Sordi nel Marchese del Grillo, «quanno se scherza bisogna esse' seri» e noi, finché dura, cerchiamo di fare entrambe le cose.

Stefano Andreoli e Alessandro Bonino

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Pagina 13

            LUI «Potrebbe andare peggio. Potrebbe piovere».
            LEI (guarda dalla finestra) «Ma sta piovendo».
            LUI «Be', potrebbe piovere merda».
            LEI (allunga il braccio fuori, lo ritrae, annusa) «È merda».
                                         (Elezioni 2008, il giorno dopo)



Nasce il governo Berlusconi IV. Detesto i sequel.


I governi Berlusconi ricordano i film di Rambo: il protagonista è un disadattato paranoico che vede comunisti ovunque.


(Anche se i film di Rambo hanno copioni migliori. Alla fine del primo, per esempio, il protagonista andava in galera)


Dopo la sconfitta elettorale, Veltroni non si nasconde: «Dobbiamo fare tutti una sana autocritica e cercare di capire dov'è che avete sbagliato».


Renato Schifani presidente del Senato: al Pdl volevano una figura seria, affidabile e di alto profilo istituzionale. Si vede che all'ultimo hanno cambiato idea.

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Pagina 17

Fini: «La Chiesa non si oppose alle leggi razziali». Del resto erano ebrei, mica embrioni.


D'Alema: «Mi impegnerò di più per il partito». Si è dimenticato di dire quale.


Il Dalai Lama: «La castità è preferibile all'attività sessuale». Senti, ciccio, per queste cose abbiamo già i cattolici.


Svelato il lato oscuro del dna. Era suo padre.


Il papa incontra studenti e ricercatori: «L'università deve rimanere libera dai poteri economici e politici. Ah, e già che ci siamo piantiamola con quel vecchio coglione di Darwin».


Berlusconi propone la regolamentazione di internet: secondo lui non c'è abbastanza figa.


Il Pd si riunisce a Roma per seguire in tempo reale le presidenziali Usa. Della serie: proviamo a vincere almeno le elezioni degli altri.


Dopo il trionfo, Barack Obama esprime il suo ringraziamento al leader della sinistra italiana. «Non è nulla, davvero» ha replicato Fini.


In Italia il Pd festeggia la vittoria di Obama. Sembrano quei tizi che si vedono nei telegiornali, che stappano lo spumante dopo che è uscito il sei al superenalotto: cantano e ballano, ma non hanno vinto un cazzo.


Una domanda per Obama. Ci invadete spontaneamente o dobbiamo proprio rifarlo tutto, il fascismo?

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Pagina 159

Rivergination



Il Senato ricorda Bettino Craxi. La cerimonia era prevista in biblioteca, ma per il grande affollamento è stato deciso di allestire un'altra sala. Eppure sarebbe bastato togliere i libri di storia.


Il sindaco Alemanno annuncia di voler intitolare una via a Craxi. Appena si trova un prestanome.


Nel corso della cerimonia Berlusconi non ha parlato. D'altronde la riabilitazione è pur sempre un processo.


Schifani su Craxi: «Ruppe le gabbie del consociativismo». Le uniche in cui entrò.


«Craxi fu vittima sacrificale». Ma ingrassata a nostre spese.


Capezzone: «Craxi fu un gigante». A stare sempre in ginocchio, ti sembrano tutti più alti.


Stefania Craxi: «Mio padre era un uomo solo e morì in povertà». Non sapevo fosse stata adottata.

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Pagina 166

Fino a qui tutto bene



Rosarno, scontri fra cittadini e immigrati. I cittadini sono quelli che sparano.


Nella cittadina calabrese alcuni extracomunitari sono stati feriti da colpi di fucile. I primi timidi tentativi di integrazione.

[...]

Secondo Maroni è stata l'immigrazione clandestina ad alimentare il degrado a Rosarno. Certo che si stava da dio finché c'era soltanto la 'ndrangheta.


(Maroni dà la colpa all'immigrazione clandestina. Tanto valeva darla alla deriva dei continenti)


Maroni: "C'è troppa tolleranza coi clandestini". Lavorare nei campi quattordici ore al giorno lascia loro ancora troppe energie.


Il Pd dichiara: «Il ministro riferisca in Parlamento». Ehi, stavolta si sono incazzati sul serio!


La Lega non si esprime: sembra che non vogliano interferire nelle questioni di politica estera.


Centinaia di africani schiavizzati e ridotti a vivere come bestie, raccogliendo agrumi per pochi euro al giorno. Adesso sapete perché la vostra spremuta ha un sapore strano.

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Pagina 177

Renzo Bossi candidato a Brescia per le Regionali. Non potremmo avere una gnocca senza cervello come tutti gli altri?


Per l'occasione, avanzata anche la proposta di un candidato di sostegno.


Berlusconi a Gerusalemme. Nel pomeriggio visiterà anche la stalla dove è nato.


Arrivato in Israele, Berlusconi ha chiesto immediatamente di Sharon. Pensava fosse una donna.


Il premier è arrivato in Israele accompagnato da otto ministri. Tanto, per quello che hanno da fare.


Il saluto di Berlusconi: «Il popolo ebraico è come un fratello maggiore». Quello minore l'hanno già beccato.


Berlusconi: «C'è uno Stato che ha una guida che ricorda personaggi nefasti del passato». Poi è tornato a parlare di politica estera.


I timori del premier: «L'Iran prepara il nucleare per usarlo». Non come in Italia, dove servirà solo a far sparire denaro pubblico.


Berlusconi pianta un albero a Gerusalemme. Attenti, ha cominciato così anche con Milano 2.

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Pagina 184

La legge è uguale per tu



Approvato il processo breve: meno pubblicità durante Forum.


Giustizia, pronta la norma sul processo breve. Poi dicono che Berlusconi non si fa le leggi su misura.

[...]

Mentre il Pdl festeggiava, l'opposizione mostrava dei cartelli. Con su scritto «Noi siamo l'opposizione».


Gasparri: «Non si tratta di un processo breve: nel testo la parola "breve" non c'è». Quindi non si tratta nemmeno di una riforma di merda.


Nel gruppo del Pdl si registra il dissenso di Enrico Musso, del quale non sentiremo mai più parlare.


Berlusconi: «Mai chiesta ad Alfano una legge sul processo breve». Voleva fargli una sorpresa!


Fini: «Bene la legge, ma serve dell'altro». Una bella bottiglia di champagne.


Il Pd: «Sul processo breve ci metteremo di traverso». Come ogni zerbino che si rispetti.


Cicchitto: «La nuova legge non è uno scandalo». Tutt'al più, serve a coprirli.


Roberto Saviano scrive a Berlusconi: «Ritiri la legge e si faccia processare». Non mi aspettavo questa svolta fantasy.

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Pagina 192

Ratzinger: «Una società si valuta da come tratta i sofferenti». Anche se il parere del commercialista rimane fondamentale.


Usa, chiudono figlia in bagno per due mesi. «Ci scappava».


Neve a Roma. Non accadeva dall'ultima nevicata.


La bufera non sorprende Alemanno: le catene a bordo le ha da un pezzo.

[...]


Condannato Capezzone: definì «teppista» un magistrato. La Cassazione: «Nella dichiarazione di Capezzone non vi è traccia di un ragionamento». Non avrei saputo scriverla meglio.


Il ponte sullo stretto sarà pronto nel 2017. Collegherà Messina a Denaro.


Altero Matteoli: «Il ponte sarà inaugurato il primo gennaio del 2017». Quando sono ancora tutti mezzi ubriachi.


Il ministro assicura che per quella data il ponte sullo stretto sarà consegnato ai cittadini. Poi decideranno loro dove montarlo.


Feltri titola: «Sparate ai mafiosi, non ai negri». È ufficiale, hanno litigato.


Il papa: «Perseguire il bene. Evitare il male. Salutare. Autostop».


«Il riconoscimento della dignità umana è un diritto inalienabile» ha dichiarato Ratzinger, stanco di vestirsi in quel modo.

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Pagina 194

Ancora ancora ancora



Berlusconi indagato. Yawn.


Il premier sotto inchiesta a Trani. Con questa procura finisce l'album.


Alfano invia gli ispettori ma rassicura: «È solo ordinaria intimidazione».


Le intercettazioni svelano le pressioni di Berlusconi sulla Rai: «Chiudete Annozero». E fatelo sembrare un incidente.


Il premier incalza i giudici: «Ditemi se sono indagato». Deve aggiornare il curriculum.


Berlusconi: «L'Italia è l'unico paese dell'Occidente in cui si intercetta un presidente del Consiglio». No: l'Italia è l'unico paese dove, se inizi a intercettare qualcuno per un qualsiasi reato, arrivi al presidente del Consiglio.


Alfano: «Un abuso le intercettazioni a strascico». Ma sono l'unico modo per prendere il pesce grosso.

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Pagina 202

Col resto di due



Roma, grande successo della manifestazione del centrodestra. Sembrava vera.


Berlusconi: «Voglio cinquecentomila persone in piazza». «Non c'è problema» ha risposto Minzolini.

[...]


Cento euro per andare in piazza con Berlusconi. Mille per chi si ferma anche la notte.


(Paga persino i manifestanti. Possibile che nessuno sia disposto a frequentarlo gratis?)


Gli organizzatori: «Siamo più di un milione». L'unità di misura è Brunetta.


Il premier sulle regionali: «Abbiamo persone magiche e trasparenti». Devono aver candidato i Fantastici Quattro.


La promessa di Berlusconi: «In tre anni sconfiggeremo il cancro». Ma prima si dedicherà alla vergine.


Contemporamente, a Milano, grande manifestazione di Libera contro le mafie. Il Pdl: «Inaccettabile provocazione».

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