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| << | < | > | >> |IndicePresentazione di Franco Cambi IX Prefazione XI 1. Il testo pensato 1 1.1 Storia Evoluzione del concetto di testo 2 1.1.1 Premessa 2 1.1.2 Testo e scrittura 4 1.1.3 Il testo orale 8 1.1.4 Il mondo come testo 11 1.1.5 Il testo come intenzione comunicativa 12 1.1.6 Il testo come struttura 16 1.1.7 Il testo come oggetto 17 1.1.8 Il testo senza materia 21 1.1.9 La nuova interattività 22 1.2 Progettazione Scrivere per pensare 26 1.2.1 Mettere ordine nei pensieri 26 1.2.2 Pianificare il testo 31 1.2.3 Scrivere le idee 33 1.2.4 Tecniche per la generazione di idee 38 1.2.5 Pensieri organizzati in strutture 40 1.3 Stesura I due tempi della scrittura 43 1.3.1 Quando si inizia a scrivere 43 1.3.2 Scritture di servizio 41 1.3.3 Sceneggiatore cinematografiche 46 1.3.4 L’opera d’arte come sceneggiatura 49 1.3.5 Sceneggiatura multimediale 52 1.4 Pubblicazione Scrittura, Comunicazione e pubblicazione 56 1.4.1 Espressione, comunicazione e pubblicazione 56 1.4.2 Le antiche forme della pubblicazione 59 1.4.3 Le nuove forme della pubblicazione 62 1.4.4 Scrivere per esserci 64 Conclusioni 2. Il testo che si stampa 69 2.1 Storia Breve storia del testo a stampa 70 2.1.1 Modelli antichi 70 2.1.2 La scoperta di un nuovo codice 74 2.1.3 La nuova percezione del testo 77 2.1.4 La tipografia della pagina 81 2.1.5 Forma e contenuto 83 2.2 Progettazione Strumenti di prescrittura 85 2.2.1 Una macchina tante funzioni 85 2.2.2 Scalette 87 2.2.3 Tipologie di scalette 90 2.2.4 Scalette al computer 94 2.3 Stesura Una parola dopo l’altra 96 2.3.1 Per il piacere di leggere 96 2.3.2 Il flusso della scrittura 98 2.3.3 Capitoli, paragrafi, capoversi e altro100 2.3.4 Titoli 103 2.3.5 Modelli predefiniti: stili, temi e composizioni guidate 107 2.3.6 La scrittura più facile 109 2.4 Pubblicazione L’aspetto del testo 111 2.4.1 Impaginazione 111 2.4.2 La gabbia grafica 114 2.4.3 Caratteri 120 2.4.4 Colori nei testo 125 2.4.5 Immagini nel testo 128 Conclusioni 132 3. Il testo che si guarda 135 3.1 Storia Parole e immagini a tutto schermo 136 3.1.1 Immagini a 360 gradi 136 3.1.2 Il libro illustrato e affini 138 3.1.3 Immagini pubblicitarie 144 3.1.4 Cinema muto 148 3.1.5 Quando nasce la multimedialità 149 3.1.6 Arte multimediale 151 3.1.7 In conclusione 154 3.2 Progettazione Presentazioni multimediali 156 3.2.1 Presentazioni audiovisive: definizione e tipologie possibili 156 3.2.2 Sequenze, ritmo e tempi di lettura 159 3.2.3 Sceneggiatura del testo 163 3.3 Stesura La scena come spazio di scrittura 165 3.3.1 La schermata come scena 165 3.3.2 La percezione dello spazio grafico 168 3.3.3 La percezione del movimento 171 3.3.4 La forma del testo a video 173 3.3.5 Parole da proiettare 175 3.3.6 Il testo e le immagini 178 3.3.7 Le immagini di una presentazione 183 3.3.8 Il sonoro: il testo parlato 187 3.3.9 Il sonoro: la musica 191 3.4 Pubblicazione I ritocchi finali 193 3.4.1 Il testo in movimento 193 3.4.2 Le transizioni 195 3.4.3 Public speaking 197 Conclusioni 199 4. Il testo che si naviga 201 4.1 Storia Dal testo all'ipertesto 202 4.1.1 La nascita dell’ipertesto 202 4.1.2 Ipertesti come sequenze multiple 205 4.1.3 Ipertesti e interattività 209 4.1.4 Primi tentativi ipertestuali 213 4.1.5 La Rete, ipertesto per eccellenza 215 4.1.6 Siti statici e siti dinamici 217 4.2 Progettazione Scrivere la struttura 221 4.2.1 Una scrittura che è prima progetto 221 4.2.2 Le fasi della scrittura 224 4.2.3 Mappe e strutture 226 4.2.4 Tipologie delle strutture 229 4.2.5 Sistemi di navigazione 239 4.3 Stesura Scrivere l’unità di informazione 241 4.3.1 Fenomenologia dell’unità d’informazione 241 4.3.2 Il testo etichettato 245 4.3.3 Creare un testo a più livelli 246 4.3.4 Sottotitoli e segnalibri 248 4.3.5 Costruire gerarchie 249 4.3.6 I collegamenti 251 4.3.7 Come scrivere i collegamenti 254 4.4 Pubblicazione Come farsi trovare 258 4.4.1 Mappa interna e mappa esterna dei testi 258 4.4.2 Pescare nella rete delle informazioni 260 4.4.3 Titoli, loghi e altre carte da visita 263 Conclusioni 265 5. Il testo in cerca d’autore 269 5.1 Sperimentazioni in atto 270 5.1.1 Testi in trasformazione 270 5.1.2 Molteplici percorsi possibili 271 5.1.3 Libero accesso alla scrittura 273 5.1.4 Autori in cerca di spazi 276 5.1.5 La scrittura a piu mani 278 5.1.6 Strumenti di scrittura-lettura collettivi 281 5.2 Previsioni per il futuro 283 5.2.1 Strutturare i contenuti 283 5.2.2 Nuove competenze per i nuovi autori 285 5.2.3 La nuova scrittura possibile 287 5.2.4 Consigli a chi scrive 288 5.2.5 Conclusione 290 Conclusioni 291 Bibliografia 293 Indice analitico 299 |
| << | < | > | >> |Pagina XIPrefazioneQuesto libro è il risultato di riflessioni elaborate in anni di corsi tenuti presso enti, facoltà, scuole, nei quali si è tentato di recuperare il valore del linguaggio sul predominio incontrastato degli aspetti tecnologici dei nuovi media. I progetti di ricerca portati avanti per oltre un decennio con i bambini della scuola elementare, inoltre, hanno aperto uno spiraglio sui risvolti cognitivi ed espressivi dei nuovi linguaggi. Č stato un percorso lento e graduale, tra incertezze metodologiche e confusioni reiterate sugli obiettivi da raggiungere. Non è stato facile riconoscere quale fosse il cammino da seguire per chi, come me, si accostava a una nuova disciplina con un bagaglio di competenze tutte umanistiche. Dopo dieci anni di lavoro su questi argomenti (e si tratta di anni in cui sono successe tante cose), oggi questo volume è dedicato a tutti quelli che usano ogni giorno i nuovi, potenti strumenti di comunicazione per scrivere. Possono scrivere normali testi destinati alla stampa o presentazioni multimediali, siti Internet o articoli per riviste on—line, tesi tradizionali o interattive, progetti o lettere; si imbatteranno comunque negli immensi vantaggi offerti alla scrittura, vantaggi che è però difficile riconoscere e utilizzare al meglio. Partendo da quello che possiamo considerare il livello più basso di innovazione, e cioè l'uso del computer come una potentissima macchina da scrivere, è stato possibile stabilire le linee di continuità con il passato e anche individuare tutto ciò che si presentava come veramente inedito. Lo stesso approccio si applica un po’ a tutte le forme di scrittura consentite dall’uso dei nuovi supporti: continuità da una parte, profonda innovazione dall’altra; un’innovazione, peraltro, che si rivela per prove ed errori, che procede per gradi.
Č chiaro ormai come la tecnologia sia progredita anche oltre la nostra capacità
d’uso, e come il lavoro da compiere ora sia quello di imparare davvero a far
lavorare macchine e programmi perché ci aiutino, prima di tutto, a svolgere
compiti vecchi secondo tempi e procedure nuove, ma ci consentano anche di
fare cose che fino a oggi non sono state mai fatte.
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