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| << | < | > | >> |IndiceRisvolti svelti Prologo 13 Annoiati Curzio Barba, l'uomo che si sbagliò di uomo 19 Giacomo Casanova, uno e due 20 Dio, inventore 21 Ennio Flaiano 22 Guillermo Sofovich, l'indeciso 23 Francis Bacon Francis Bacon, patito della carne 29 Belli e sepolti I Senza tomba Osip Mandel'stam, poeta immortale 37 Prigioniero anonimo del I secolo d.C. 37 Trimalcione 38 II Nella tomba sbagliata Daniel Defoe, trickster 39 Antoine Parmentier 39 III Nella tomba giusta Paul Celan, die Schleuse 40 Elsa Morante 40 Winfried Georg Sebald, professore di rovine 40 IV In una tomba qualunque Jean-Baptiste Lacroix 42 Jolanda Mazzotti, ex madre dell'autore 42 Biografi refutabili John Aubrey, scrittore candido 49 Eugenio Baroncelli, l'uomo che fu 50 Ivan Bunin, lui e l'altro 51 Liutprando di Cremona, pettegolo 52 Brevi Aldo Borelli, non una parola di più 57 Jorge Luis Borges, l'uno e l'altro 58 François Celan de Lestrange, il primo figlio 59 William Harrison, l'uomo che arrivò secondo 60 Ernest Hemingway 61 Marco Valerio Marziale 62 Alexander Pope, poeta smisurato 63 Annunziata Quidam 64 Cadute e caduti Anonimo pastore delle Landes 69 Mario Baroncelli, padre del compilatore di questo libro 70 Eros Botteghi, lettore corto 71 Marina Cvetaeva, più di là che di qua 72 Ero, e non sono più 73 Gaspara Stampa, fino a quando? 74 Corregionali dimenticati Anonimo randagio senza voce 81 Claudio Baldisseri, architetto per sempre 82 Mario Baroncelli, ancora lui 83 Adelchi Muratori, lettore intrepido 84 Bruno Neri, mediano partigiano a colori 85 Siligardi, ispettore addetto ai servizi funebri 86 Livio Stanghellini, intellettuale e maestro 87 Afro Tondelli, uno dei cinque 88 Maria Annunziata Veglia, nel segno di Leone 89 Decollati Anne Boleyn, regina per un giorno 95 Amelia Earhart, giù nel cielo 96 Jorge Ibargüengoitia, il morto 97 Lu Ji, maestro del Fu 98 Sir Thomas More, solo la testa 99 Susana Soca, la donna che morì tre volte 100 Alberto Santos-Dumont, che ora è? 101 Donne I Frugate Guilla, duchessa avara di Toscana 107 Kerbalgin, regina fiera degli Xi Xia 108 Labbro Leporino 108 II In prosa Vivian Bloodmark, la donna che copiava 109 Grazia Deledda, colomba solitaria 109 Eleonora Duse, la diva che scriveva 110 Natalia Ginzburg, o le piccole virtù 111 Gisèle de Lestrange, grafica e dattilografa 111 Herta Mtiller, spodestata 111 Anna Snitkina, stenografa 112 III Mobili Cinzia, provate a prendermi 113 Penelope, regina di Itaca 113 Flavia Petrini, presidente eletto della Siaarti 113 Rosetta, cameriera della casa avita 114 Freddolosi Niente che stringa 117 Vincenzo Cardarelli 118 Paul Celan 119 René Descartes, detto Cartesio 120 Glenn Gould 121 Fumatori irredenti Ingeborg Bachmann, scrittrice distratta 125 Eugenio Baroncelli, compilatore di questo libro 126 Emilio Garroni, maestro dimenticato 127 Julio Ramón Ribeyro 128 Generali messicani finiti male (1915-1930) Prontuario di voci notevoli 133 Lucio Blanco, comandante del Nuevo León 135 Venustiano Carranza, ministro della Guerra 135 Benjamin Hill, segretario della Guerra e della Marina 136 Victoriano Huerta, ghiotto di sangue e di brandy 136 Fortunato Maycotte, vedetta sfortunata 137 Murguía, generale di Divisione 138 Álvaro Obregón, il contadino che sognava la morte 138 Emiliano Zapata, bracciante immortale 139 Pancho Villa, ladro di bestiame 139 Passeggeri Paul Celan 145 Delfina Daprelà 146 Ambrogio Intanto 147 Reinhold Ansaldi Fort 148 Augusto Caio Malacarne 149 Rosa anonima del secolo scorso 150 Saturno Salemme, saltimbanco 151 Giuda Anderson Salifu, banditore 152 Pensatori Epitteto di Ierapoli, il maneggevole 157 Immanuel Kant, il segnatempo 158 Marco Aurelio, l'egoista 159 Blaise Pascal, l'inguaribile 160 Platone di Atene, l'altruista 161 Poeti Anna Achmatova 167 Ludovico Ariosto 168 Gaio Valerio Catullo 169 Paul Celan 170 Vladimír Holan 171 William Shakespeare 172 Charles Simic 173 Susana Soca, la donna che morì tre volte 174 Dylan Thomas 175 Cesare Viviani 176 Derek Walcott 177 Scrittori Boris N. Bugaev, detto Andrej Belyi 183 Niceta Coniata, l'uomo che invecchiò male 184 Rinaldo Decibel, nemmeno un rigo 185 Due vite di un uomo unico 186 William Faulkner 188 Aulo Gellio, giudice nottambulo 189 Felisberto Hernández, l'incompleto 190 Robert Musil 191 Ugo Ojetti 192 Antonio Pizzuto 193 Thomas de Quincey 194 Camillo Sconto 195 Robert Walser 196 Viaggiatori efferati Brandano, monaco visionario 201 Cyril Connolly, la vita in A 202 Goffredo Lima, sedentario 203 Jack London 204 John MacGregor 205 Congedo 207 |
| << | < | > | >> |Pagina 19Nacque nel 1944 a Solarolo (Ravenna). Il paese non era infinito, e la ineludibile compagnia degli uomini, delle donne e degli angeli del cielo di Solarolo lo annoiava mortalmente. Pensando che il miglior rimedio contro la noia fosse la solitudine, si asserragliò in casa. Sembra una fortuna e invece fu una disgrazia. Fino alla fine dei suoi giorni dovette convivere con Curzio Barba, l'uomo più noioso di Solarolo. | << | < | > | >> |Pagina 22Una è finita: la maccheronica impresa d'Africa, a cui ha partecipato. Un'altra è in corso: si combatte in Spagna. Un'altra si annuncia: la chiameranno mondiale. Non gli resta che riempire di noia l'intervallo fra una guerra e l'altra. | << | < | > | >> |Pagina 39Daniel Defoe, trickster Sta in un cimitero comune. L'attardato sacrario della abbazia di Westminster lo rifiutò per la stessa ragione per cui avrebbe dovuto accoglierlo: lui, l'inventore di quella forma originale di truffa che chiamiamo il romanzo moderno. | << | < | > | >> |Pagina 60Fu presidente degli Stati Uniti per trenta giorni. Volle pronunciare il discorso di investitura a capo scoperto sotto un biblico diluvio marzolino, e si beccò una fatale polmonite. Sembra il record mondiale della fugacità, ma non lo è. Settantatré anni più tardi, l'imbattibile Pedro Lascuráin sarebbe stato presidente del Messico per tre quarti d'ora. | << | < | > | >> |Pagina 85Sul campo giocò e sul campo morì. Sul campo verde, vestito di azzurro, scambiò con Meazza e lanciò Piola. Sul campo nero, fasciato dalla rossa camicia del battaglione Ravenna, incontrò una morte grigia come l'uniforme dei tedeschi. Splendeva il sole, che non versò una lacrima. È il dieci luglio del 1944. Aveva trentaquattro anni. | << | < | > | >> |Pagina 86Fu un maldestro fanatico dell'ordine alfabetico. Il ventotto dicembre del 1944, alle prime luci della mia vita, sulle otto casse scrisse con la matita blu, come un professore, i nomi dei morti. Sette si chiamavano Cervi. Il quarto tra cotanto obbrobrio sarebbe Gelindo, ma lui scrive Zelindo e lo seppellisce per ultimo, con la zeta. | << | < | > | >> |Pagina 125Morì in una camera di albergo ammobiliata dalla Morte. Morì per fuoco, svogliatamente illuminata da un mozzicone di sigaretta. Dimostrò vero quel detto nuvoloso, secondo cui la vita è fumo. | << | < | > | >> |Pagina 126Scrisse frasi fumose, nel solo senso che erano fumose, come questa: «Fumò e fumò (allora si poteva), finché gli occhi non gli diventarono azzurri come le nuvole dell'Extravecchio». | << | < | > | >> |Pagina 158Non amò, non fu amato, non viaggiò, non ebbe amici. Fu l'impeccabile pubblica meridiana di Königsberg. | << | < | > | >> |Pagina 160Ebbe certezze così raffinate che diventarono dubbi. | << | < | > | >> |Pagina 172Da molti fu rimproverato di essere un altro. | << | < | > | >> |Pagina 186In una tornò indietro. Nell'altra andò avanti. In una fu Charles Dodgson, matematico. Nell'altra fu Lewis Carroll, mago. In una scrisse venti libri dimenticati.* Nell'altra, due favole indimenticabili. * Tuttavia, fra le pagine di Sylvie e Bruno, quel suo ponderoso e deludente romanzo, ce n'è una che non si può dimenticare, quella in cui l'ultramondano Mein Herr annuncia: «Abbiamo disegnato una mappa del paese su scala un chilometro per chilometro», e, quando qualcuno gli chiede se sia stata utilizzata a lungo e con profitto, deve ammettere: «Veramente non è stata ancora dispiegata: i contadini hanno protestato energicamente, obiettando che avrebbe coperto tutta la campagna e offuscato la luce del sole. Così, adesso, usiamo come mappa la campagna, e vi assicuro che funziona perfettamente».
Il romanzo, per inciso, fu pubblicato sei anni prima che agli antipodi della
piovosa Oxford, dove l'intermittente professor Dodgson viveva, nascesse,
crescesse e trovasse il tempo di ricopiare questa frase un altro uomo, a cui
pure la fantasia non mancava.
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