|
|
| << | < | > | >> |Indice7 Introduzione 9 Un decalogo di virtù civili 12 Gli attrezzi indispensabili 14 Guida alla lettura 16 La bella tavola 18 A proposito di vino e birra Come si sceglie il vino giusto, 18 La temperatura di servizio, 20 Il bicchiere, 20 Scaraffare o meno il vino, 21 Come conservare i vini aperti, 21 La birra, 21 22 I cocktail per aprire il pasto Kir, 22 Bellini, 22 Vino al kumquat e lemon grass, 23 Boule o vino all'arancia, 23 Sangria, 23 Pestata di frutta al vino, 23 Pestata di frutta al gin, 23 Zenzero e vermut, 23 Borragine tonic, 24 Mojito light, 24 Martini hard, 24 Negroni, 25 Bloody mary, 25 26 Mania dell'autore 1: il soffritto perfetto Il soffritto di cipolle, 27 Il soffritto di porri, 28 Il soffritto di scalogni, 28 Il soffritto all'italiana, 28 Il soffritto all'italiana con pancetta, 28 Il soffritto ricco di anatra, 28 29 Sua maestà il pomodoro La passata di pomodoro, 29 La salsa di pomodoro, 30 Salsa del Sud, 30 Salsa del Nord, 31 Salsa rossa o bagnèt ross, 31 32 Mania dell'autore 2: il vino senz'alcol 34 Le salse o meglio i sughi degli italiani I ragù, 34 Il ragù di carne, 34 Il ragù d'agnello, 35 Il ragù di pesce, 35 Il pesto, 35 Pesto di carciofi, 36 Salsa verde, 37 Mostarda d'uva, 37 Pearà, 37 Salsa di noci,38 39 Mania dell'autore 3: emulsionare Deglassare, 40 Flambare detto anche fiammeggiare, 40 Mettere a mollo, 41 Montare, 41 Nappare, 41 Sbollentare detto anche sbianchire o bianchire, 41 Schiumare, 41 Sgrassare, 42 Stemperare, 42 43 La Francia sdoganata: besciamella e maionese La besciamella, 43 Salsa soubise o besciamella alla cipolla,44 Salsa aurore o aurora, 44 Salsa mornay o besciamella al formaggio, 44 La maionese, 44 Maionese a mano, 45 Maionese a macchina, 45 Maionese verde, 46 Salsa tonnata, 46 Salsa tartara, 46 Salsa cocktail, 46 Salsa chantilly, 46 47 Mania dell'autore 4: il burro chiarificato 48 Le salse degli altri Burro maitre d'hotel, 48 Salsa olandese, 49 Salsa all'aglio, 49 Salsa al cren, 50 Salsa al vino rosso, 50 Chutney, 51 Salsa al curry, 51 Salsa alla senape, 52 Salsa alla menta, 52 Salsa di mele, 52 Salsa agrodolce, 53 Salsa allo yogurt, 53 Salsa all'arancia, 53 Salsa alle pere e cioccolato, 54 Salsa al cioccolato, 54 55 Gli impasti base, quelli che ha senso farsi a casa Pasta frolla, 55 Pasta brisée, 56 Pasta per pizze e focacce, 57 58 Mania dell'autore 5: il pane Pane svedese, 58 Pan brioche, 59 Panini al burro, 59 Panini al rosmarino e lardo, 60 Filoni al pomodoro e basilico, 60 Filoni con fiori di zucca e scamorza, 61 Grissini, 61 62 Il buffet Crocchette di pesce, 62 Crocchette di riso, 62 Focaccia con i pomodorini, 63 Hummus, 63 Insalata russa, 64 Paté di fegato, 64 Pesce finto, 64 Pizza di scarola, 65 Quiche lorraine, 65 Sfoglia di zucca, 66 Tabbulé, 66 Tarama, 67 Tortino di cavolfiori, 67 68 Mania dell'autore 6: le insalate miste I condimenti per insalate, 68 Insalata caesar, 69 Insalata waldorf, 70 Insalata greca, 70 Insalata svedese, 70 Insalata nizzarda, 70 Insalata di pesci affumicati, 71 Insalata esotica, 71 72 Antipasti gustosi Calzone alla bufala, 72 Clam's chowder, 73 Cozze al curry, 73 Cozze al pepe e anice, 74 Cozze gialle alla panna, 74 Crostata di porcini, 74 Erbolata di primavera, 74 Farinata di ceci, 75 Sformato di polenta con asparagi, 75 Sformato di porri, 75 Strudel di anatra e verza, 76 Strudel di carciofi e cappesante, 76 77 Mania dell'autore 7: tartare e carpacci Tartare di carne, 77 Tartare di pesce, 78 Carpaccio di carne, 78 Carpaccio di pesce, 79 La salsa ponzu all'italiana, 79 La citronnette, 79 Carpaccio di pesce agli agrumi, 80 Ceviche al peperone, 80 81 Mania dell'autore 8: le ostriche cotte Oyster shot cocktail di ostriche, 81 Ostriche al gorgonzola, 82 Ostriche al formaggio e spinaci, 82 Ostriche alla milanese, 82 Ostriche alla diavola, 82 83 Mania dell'autore 9: i soufflé Soufflé di porcini, 83 Soufflé di gorgonzola, 84 Soufflé di gamberi, 84 Soufflé di lardo e acciughe, 84 85 Minestre (abbastanza) classiche Pasta e fagioli, 86 Zuppa di farro, 86 Minestrone al pesto, 87 Minestrone freddo con riso, 87 Minestra di riso e zucca, 87 Minestra di castagne e porcini, 88 Minestra di bianchetti, 88 Minestra di gamberi, 88 Minestra d'orzo al vino, 89 Pancotto alla pavese, 89 Minestra di cotechino e lenticchie, 89 Minestra di ceci e costine, 90 Minestra di trippa e fagioli, 90 Minestrone all'anatra, 90 91 Mania dell'autore 10: le vellutate Vellutata alla menta, 92 Vellutata di bruscandoli alla birra, 92 Vellutata all'aglio, 92 Vichyssoise, 92 Vellutata di sedano di Verona e porri, 93 Supervellutata di cipolle, 93 Vellutata di cipolle ai gamberoni, 93 Vellutata di riso e panna, 94 Vellutata di trippa, 94 Vellutata di asparagi, 94 95 Minestre insolite Macco, 95 Mesciua, 95 Zuppa di cozze, mango e menta, 95 Minestra siberiana, 96 97 Mania dell'autore 11: gli aiuta cuochi - i brodi Il brodo di manzo, 99 Il brodo di vitello, 99 Il brodo di pollo, 100 Il brodo universale, 100 Il brodo di pesce, 101 Il brodo di crostacei, 101 Il brodo di verdure, 101 Il brodo di sassi, 102 103 Mania dell'autore 12: gli aiutacuochi - i fondi Il fondo di carne, 103 Il fondo di pesce, 104 Il fondo di crostacei, 104 105 Minestre degli altri Minestra di coda allo sherry, 105 Mulligatawney, 105 Soupe à l'oignon, 106 Borsch, 106 Gulyàs, 107 Botwmja, 107 108 Mania dell'autore 13: gli aiutacuochi - roux, marinate e altri Il roux, 108 La marinata, 109 La panna acida, 109 Il prezzemolo congelato, 110 Il mazzetto guarnito, 110 111 La passione estrema: ragout, fondute e paste come piatto unico I RAGOOT, 111 Ragout di pesce, 111 Curry di pollo e gamberi, 112 Daube di manzo, 112 Daube di vitello con spugnole e asparagini, 113 Pilaf di manzo all'egiziana, 113 Ragout di agnello allo zafferano, 114 LE FONDUTE, 115 Fonduta mongola, 115 Fonduta alla borgognona, 115 Fonduta al formaggio, 116 LE PASTE COME PIATTO UNICO, 116 Ragù alla napoletana, 116 Genovese alla napoletana, 117 Spaghettini ai frutti di mare, 118 119 Come si cuoce la pasta LA COTTURA DELLA PASTA CHE PREVEDE UN SUGO COTTO, 119 LA COTTURA DELLA PASTA CHE PREVEDE UN SUGO A CRUDO, 121 LA COTTURA DELLA PASTA A RISOTTO, 122 124 La pasta con i sughi cotti più gustosi SUGHI CON LE VERDURE, 124 Con cipollotti e peperoncino, 124 Con cime di rapa, acciughe e uvetta, 124 Con zucchine e fiori di zucca, 125 Con melanzane e menta, 125 Con i peperoni, 125 Con i carciofi, 125 SUGHI AL FORMAGGIO, 125 Alfredo, 126 Al gorgonzola e pere, 126 SUGHI DI CARNE, 126 Al ragù di agnello, uvetta e pinoli, 126 Con pomodoro e costine, 126 Con pomodoro e salsiccia, 127 Con la trippa, 127 Alla carbonara, 127 Di cordone di filetto, 127 With meat balls, 128 SUGHI DI PESCE, 128 Col ragù di pesce, 128 Con le vongole, 128 Con le cozze, 128 Al tonno fresco e menta, 129 Con mollica e acciughe, 129 Con orata, sedano e yogurt, 129 Con seppie e pomodori verdi, 129 Con uova di salmone, cime di rapa e arachidi, 129 Con scampi e cardi, 130 Con gamberi e curry, 130 131 La pasta con i sughi a crudo più gustosi Al burro, 131 All'olio, 131 Aglio, olio e peperoncino, 132 Al pesto, 132 Col pomodoro fresco e basilico, 132 Col pomodoro alla Marinella, 132 Con la bottarga, 133 Con il sugo di noci, 133 Con i ricci, 133 Con la granseola o con il granciporro, 133 134 Mania dell'autore 14: la pasta a risotto Cacio e pepe, 134 Con la zucca, 134 Con patate e provola, 135 Con cozze e pomodorini, 135 136 La bontà della pasta all'uovo Pasta all'uovo, 136 Tagliatelle al ragù di carne, 137 Tagliatelle gratinate al prosciutto, 138 Tagliolini all'astice, 138 Taglierini al sugo d'arrosto, 138 Taglierini al sugo d'arrosto e caviale, 139 Taglierini con i tartufi, 139 Taglierini con rigaglie di pollo e fegato, 139 140 La gloria della pasta ripiena I RIPIENI, 141 Il ripieno di carne straclassico, 141 Il ripieno di carne al curry, 141 Il ripieno di ciccioli e speck, 141 Il ripieno di branzino e gamberi, 142 Il ripieno di spinaci e ricotta, 142 Il ripieno di ortiche e nocciole, 142 Il ripieno di riso e funghi, 143 I SUGHI PIÙ CLASSICI, 143 Burro e salvia, 143 Sugo di carne, 143 Sugo d'arrosto, 144 Sugo di crostacei, 144 Sugo di asparagi, 144 PASTA FRESCA NON ALL'UOVO, 145 146 Insalate di pasta e di riso Come si raffreddano pasta e riso, 146 Insalata di penne con mozzarella e arancia, 147 Insalata di tagliolini con cozze e sogliola , 147 Insalata di risone alla maionese verde, 147 Insalata di riso ai frutti di mare, 148 149 Sua maestà il risotto Cos'è e come si cuoce IL SOFFRITTO, 149 IL VINO, 150 IL BRODO, 150 LA MANTECATURA, 151 IL RISO DA USARE, 152 LA COTTURA, 152 IN SINTESI, LA COTTURA BASE, 152 154 I più amati risotti Alla milanese, 154 Al salto, 155 Alla piemontese, 155 Primavera, 156 Ai porcini, 156 Con scampi e funghi, 156 Ai frutti di mare, 157 Con i ricci, 157 Con l'aragosta, 156 Con le seppie, 157 Con spugne di mare e asparagi, 158 Con le rane, 158 Con la cervellata, 158 Con fagioli e cotenne, 159 160 I risi più gustosi In bianco, 161 In cagnone, 162 Pilaf, 162 In brodo, 162 Risi e bisi, 163 Al latte, 163 Tiella, 163 Alla sbirraglia, 164 Panissa, 164 Mantecato di Bergese, 165 166 Gli amati gnocchi Gnocchi di patate, 166 I sughi più adatti, 167 Alla bava, 167 Con la finanziera, 167 ALTRI GNOCCHI, 168 Alla parigina, 168 Strangolapreti verdi, 169 Di zucca, 169 170 La molto onorevole polenta Con cosa si abbina al meglio, 171 Polenta al formaggio, 171 Polenta taragna, 172 Polenta pasticciata, 172 Polenta con baccalà, 172 173 Le crespelle 174 La cottura del pesce LE PRINCIPALI TECNICHE TRADIZIONALI, 175 Lessare, 175 Il courtbouillon, 176 A vapore, 176 All'acqua pazza, 176 Al forno, 177 Al cartoccio, 177 Al sale, 177 Brasatura, 177 Ai ferri, 178 Frittura, 178 Frittura in pastella, 178 In padella, 178 Alla mugnaia, 179 LA COTTURA SEMIMODERNA, 179 A microonde, 179 LA COTTURA MODERNA, 179 A filetti, 179 A crudo, 180 181 Mania dell'autore 15: le zuppe di pesce Ricetta base, 181 Zuppa gialla, 182 Zuppa di crostacei, 182 Zuppa napoletana, 182 Zuppa di seppie, vongole e cozze, 183 Zuppa di acciughe, 183 184 I pesci di mare Acciughe in tortiera, 184 Aringhe alla panna, 184 Bianchetti aglio, olio e peperoncino, 185 Cernia ripiena, 185 Coda di rospo all'americana, 186 Coda di rospo brasata, 186 Merluzzo con sedano di Verona, 186 Merluzzo con spinaci e formaggio, 187 Nasello alle verdure, 187 Orata al sale, 187 Orata ai topinambur, 188 Palombo al latte, 188 Rombo con le mele, 188 Fricassea di rombo, 189 Gattò di sarde e carciofi, 189 Sogliole alle ostriche, 189 Sogliole allo Champagne, 189 Filetto di tonno in padella, 190 Triglie in foglie di vite, 190 191 Mania dell'autore 16: il baccalà Baccalà alla milanese, 191 Baccalà alla spagnola, 191 Baccalà con i fagioli, 192 Stoccafisso alla vicentina, 192 193 I pesci d'acqua dolce Anguilla alle albicocche, 193 Ragout di anguilla al vino rosso, 193 Carpa alla birra, 194 Carpa all'ebraica, 194 Carpione in carpione, 194 Ragout di luccio con gli asparagi, 195 Luccio alla panna, 195 Pesce persico all'arancia, 196 Pesce persico con cipollotto e peperoncino, 196 Salmone con melanzane, 196 Polpette di salmone, 197 Storione, 197 Trota al vino rosso, 197 198 I preziosi crostacei Aragosta lessata, 198 Astice all'americana, 198 Gamberi alla busera, 199 Scampi alla crudele, 199 200 Le tecniche di cottura delle carni Rosolare, 200 Arrostire, 200 Cuocere in casseruola, 201 Cuocere alla griglia, 201 Lessare, 201 Cuocere a vapore, 202 Saltare, 202 Cuocere in teflon, 202 Friggere, 202 Gratinare, 203 Stufare, 203 204 Mania dell'autore 17: l'amatissimo brasato Brasare, 204 Brasato al Barolo, 205 Brasato alla California, 206 207 Sua maestà il bue Carbonata, 207 Chili con carne, 207 Gulasch, 208 Gulasch alla Bergese, 208 Filetto al pepe verde, 209 Filetto al gorgonzola, 209 Filetto in salsa tzatziki, 209 Filetto alla Stroganov, 210 Filetto in crosta alla Wellington, 210 Fiorentina, 211 Fiorentina a vapore, 211 Rosbif, 211 Spezzatino con carciofi, 212 Stracotto al sedano e mele, 212 Stufato con cipolle, 213 Stufato con patate, 213 214 Mania dell'autore 18: il bollito misto Il bollito misto, 214 La marmite, 216 217 Il garbato vitello Noce di vitello alla panna, 217 Piccata al limone, 217 Piccata al Marsala, 218 Rustin negàa, 218 Sauté di vitello al curry, 218 Sauté di vitello Marengo, 219 Sella all'Orlov, 219 Spezzatino con topinambur, 220 Stinco di vitello all'arancia, 220 Vitello tonnato caldo, 221 Vitello tonnato freddo, 221 222 Mania dell'autore 19: la cotoletta alla milanese Cotoletta alla milanese, 222 VARIANTI, 224 Cotoletta a orecchio di elefante, 224 Valdostana, 224 Wienerschnitzel, 224 225 Mania dell'autore 20: le frattaglie Animelle in fricassea, 225 Fegato alla veneta, 225 Midollo all'antica, 226 Rognone trifolato, 226 Piedini alla milanese, 226 Trippa istantanea, 226 Trippa con i porri, 227 Trippa alla sciabecca, 227 228 Mania dell'autore 21: la guancia detta anche ganascino Ganascino bollito, 228 Ragù di ganascino, 229 Ganascino brasato al Barbera, 229 Ganascino brasato al porro e uvetta, 229 230 Mania dell'autore 22: l'inimitabile ossobuco Ossobuco alla milanese, 230 Spezzatino di ossibuchi e porcini, 231 232 Il maiale, detto anche il porco Arista in agrodolce, 232 Costolette di maiale alle mele, 232 Cotechino guarnito, 233 Maiale in salsa piccante, 233 Messicani, 234 New England baked pork and beans, 235 Puntine alla milanese, 236 Rosticciata, 236 Stinco alla birra, 236 237 Mania dell'autore 23: casoeula e choucroute Casoeula, 237 Choucroute, 238 239 L'agnello anche non a Pasqua Agnello a vapore, 239 Agnello in salsa di limone, 240 Agnello alle albicocche, 240 Agnello alla paprika, 240 Agnello allo yogurt, 241 Shish kebab, 241 242 Il buon pollo Pollo arrosto, 242 Pollo brasato, 243 Pollo brasato ai carciofi, 243 Fricassea di pollo, 244 Fricassea alla berlinese, 244 Pollo al curry, 244 Pollo saltato, 244 Pollo saltato con la caponata di carciofi, 245 Pollo al vino, 245 Pollo alla panna, 246 Gallina bollita con salsa d'ostriche, 246 247 Anatra e oca, le illustri scomparse Anatra all'arancia, 247 Cosce d'anatra all'arancia, 248 Ragout d'anatra al vino rosso, 248 Oca alle mele, 249 Oca con fagioli, 249 250 Mania dell'autore 24: il fegato grasso Terrina di fegato grasso, 250 Scaloppe di fegato grasso fresco, 250 251 Le tecniche di cottura delle uova COTTURA CON IL GUSCIO, 251 A la coque o al guscio, 251 Mollets o bazzotte, 252 Sode, 252 COTTURE SENZA IL GUSCIO, 252 Brouillés o strapazzate, 252 Frittata, 253 Omelette, 254 Fritte, 254 Al piatto, 255 Pochés o in camicia o affogate, 255 In cocotte, 256 257 Le buone uova Uova strapazzate con i gamberetti, 257 Uova strapazzate ai funghi, 257 Frittata con i carciofi, 257 Frittata di tartufi neri, 258 Frittata di rane, 258 Tortilla alla spagnola, 258 Omelette al pomodoro, 259 Omelette al formaggio, 259 Uova fritte al bacon, 259 Uova al piatto con tartufo, 260 Uova affogate al curry, 260 Uova affogate ai carciofi, 260 261 Mania dell'autore 25: oeufs en meurette oeufs en meurette, 261 262 Il piacere delle verdure QUATTRO SUPERCLASSICI, 262 Bagna càoda, 262 Caponata, 263 Parmigiana di melanzane, 264 Curry di verdure miste, 264 PROPOSTE GUSTOSE, 265 Asparagi con salsa olandese, 265 Cardi gratinati, 265 Purè di castagne, 265 Cetrioli alla crema, 265 Cipolline glassate, 266 Cipolline glassate ricche, 266 Purè di patate, 266 Patate fritte, 267 Peperoni con la mollica, 267 Peperonata, 268 Pomodori verdi fritti, 268 Pomodorini caramellati, 268 Purè di sedano di Verona, 268 269 Le salse che accompagnano i formaggi Confettura di cipolle, 269 Confettura senapata di fichi, 269 Cognà, 269 270 Per chiudere in bellezza: i dolci DUE CREME BASE, 271 Crema pasticcera, 271 Crema inglese, 271 LA COMPOSTA, 271 Composta di frutti di bosco, 272 QUALCHE CONFETTURA E MARMELLATA, 272 Confettura di albicocche, 272 Marmellata di arance, 273 QUALCHE DOLCE AL CUCCHIAIO, 273 Bavarese allo yogurt, 273 Clafoutis di ciliegie nere, 274 Clafoutis di albicocche, 274 Crema di ricotta con sfoglie e amarene, 275 Crème brulée, 275 Kaiserschmarren, 275 Mousse al cioccolato, 276 Panna cotta, 276 QUALCHE CROSTATA NON PUÒ MANCARE, 276 Crostata di frutta secca, 276 Crostata di pere al cioccolato, 277 QUALCHE TORTA CHE PIÙ GHIOTTA NON SI PUÒ, 277 Castagnaccio, 277 Cheese cake, 277 Torta di mele, 278 LA FRUTTA, 278 Fragoloni marinati al Porto, 278 279 Mania dell'autore 26: le salse per i gelati Al cioccolato bianco, 279 Al caramello, 279 Al caramello e arancio, 279 Ai frutti di bosco e kirsch, 280 Alle albicocche, 280 All'arancia, 280 All'arancia e Cointreau, 280 All'ananas, 280 Allo zenzero, 280 281 Mania dell'autore 27: le salse per panettoni e affini Zabaione, 281 Zabaione alla panna, 281 Ai frutti di bosco, 281 Al cioccolato e Porto, 282 Al vino rosso, 282 283 Ringraziamenti 285 Indice alfabetico delle ricette 292 Indice alfabetico delle tecniche e delle procedure 293 Un motorino di ricerca in più 299 Indice generale |
| << | < | > | >> |Pagina 7Cuochi si diventa - ne sono più che certo. Occorre solo un pizzico di conoscenza culinaria, ma poco, in genere qui in Italia ereditato col Dna di nonne e mamme. Più tante virtù che mi pare corretto definire civili, quelle descritte nel decalogo del capitolo che segue; e qualche furbizia. Virtù basate sul metodo, che etimologicamente vuol dire la giusta via per la meta, arricchito con un sale insostituibile, la calma. Una virtù come il piacere di cercare buoni prodotti. O di dedicare qualche giornata uggiosa alle preparazioni di base, da archiviare in freezer per quando serviranno. O di pesare tutto, l'occhio è lo strumento di misura più fallace. O di eseguire qualunque piatto con la ricetta sotto il naso, la memoria tradisce più di quanto sembri. O di preparare e porzionare gli ingredienti di cui si ha bisogno, che siano tutti pronti, in trepida attesa, quando si comincia a cucinare. Molti chiamano queste virtù trucchi o segreti. Ma, come tutti i veri trucchi e i veri segreti, sono davanti ai nostri occhi, sta a noi il volerli vedere. Virtù che, permettetemi di dirlo, aiutano ad affrontare al meglio i casi della vita, al di là dell'amore per la buona cucina. La furbizia sta nel volare come si sa volare, senza bruciarsi le ali come capitò a Icaro. È inutile impelagarsi in preparazioni complesse, che richiedono una grande manualità e competenza e decine di tentativi prima di essere accettabili. Sono moltissime le preparazioni così; ma non le troverete in questo libro. Per fortuna la cucina italiana e quelle dei nostri vicini sdoganate nel nostro paese sono talmente ricche di ricette che è facilissimo trovarne di buone, gustose e facili da fare. In grado di soddisfare le esigenze di chiunque. Sono quelle che troverete in questo libro. Cuochi si diventa è un libro dedicato a chi vuole far felice se stesso e i suoi amici proponendo piatti buoni e facili. Parla di come si prepara la tavola e di come si abbina un vino. Parla moltissimo di tecniche di cottura, che bisogna conoscere, e di basi, che bisogna preparare - la buona base è sempre il trucco vincente. Parla di tanti piatti mitici, sempre un po' traditi - ma mai snaturati - per renderli alla portata di tutti. Più tante ricette con appunto la già citata caratteristica di essere facili, gustose, accattivanti e di far fare bella figura. Chi scrive un saggio, di politica come di cucina, dovrebbe essere obiettivo, qualunque cosa voglia dire. Io non ci ho neanche provato. Cuochi si diventa è un libro di parte. E la sintesi del meglio che ho incontrato in questi anni - anzi, di quello che io ho reputato il meglio. Quindi è schierato in difesa di ciò che io definisco buona cucina. Che in sintesi è: piatti buoni e non importa se sono razzialmente puri o meno, cioè se rispettano una tradizione, o meglio un Canone, con la "c" maiuscola mi raccomando. Se l'origine del piatto è della mia regione va bene, se è rumeno va altrettanto bene - ce n'è uno di rumeno, cercatelo. Se tradiscono una tradizione, vanno pure bene. Basta che siano ghiotti. E facili da fare. Ho cercato di scrivere nella maniera più semplice e di farmi capire al meglio. Spero di esserci riuscito. Ho adoperato termini e modi di dire non molto usuali nei libri di cucina, che a mio parere sono sempre un po' troppo freddi e tecnicistici. Aborro il freddo e il tecnicismo in cucina. Aborro i testi asettici. Ho cercato quindi di scrivere caldo e "umanistico", cioè mettendo sempre in primo piano l'umana passione per la buona tavola, mia e di chi leggendo questo libro ha scelto di condividere la sua passione con la mia. Soprattutto ricordandomi sempre, e ricordandolo a tutti sempre, che la cucina è un grande gioco. Bellissimo, il più bello del mondo, che vale sempre la pena di giocare per vivere bene. Ma è un gioco. Giochiamolo insieme. | << | < | > | >> |Pagina 32Il vino, nella cucina italiana, ma in Europa è lo stesso, è presente in un'infinità di preparazioni. Il nettare di Bacco, come tutti sanno, è composto da una parte alcolica, circa il 10-14 per cento, mentre il resto è acqua e tantissimi ingredienti, arrivano anche a mille!, che ne determinano profumo e sapore. Quando si usa nella cucina, bisogna tener conto di una cosa: mentre la parte acquosa e aromatica non crea problemi, fa il suo dovere, la parte alcolica di problemi ne crea, eccome. Perché l'alcol, nella cottura, dà un fondo acido e amaro del tutto riprovevole. D'accordo, in parte evapora, essendo più volatile dell'acqua. D'accordo, per questo motivo si usa aggiungere un'abbondante punta di zucchero nelle preparazioni dove compare il vino, serve a smorzare questa acidità. D'accordo, in genere (è un modo di dire, non lo fa più nessuno, da quanto tempo non comprate lardo o cotenna?) si abbina a ricchi grassi di maiale e affini, sempre sapidi, che ben si sposano con l'acido. Ma il problema resta e diventa drammatico per preparazioni come un brasato al vino rosso o un pollo al vino. La soluzione ottimale è semplice: separare la parte alcolica da quella acquea e aromatica. Come? Facendo bollire il vino per 5'. L'alcol, che è più volatile, evapora subito, si sente bene mettendo la faccia sul pentolino dove bolle. Si usa il vino privato di questo suo rognoso componente (rognoso nella cucina naturalmente, in bocca è meraviglioso...) nelle cotture dove è richiesto. Tutto qui. Ma questo è un grande trucco, importante e vincente, per il successo di un piatto. Dopo averlo privato dell'alcol, sfido chiunque a riconoscere se si è partiti da un vino da Meditazione o da un onesto vino da tavola. Per questo motivo sconsiglio di usare nella cucina vino prezioso: quello corrente va altrettanto bene. Un robusto trebbiano bianco piuttosto che un innominato e poderoso rosso del Sud vanno benissimo nel 99,99 per cento dei casi. Brasato al Barolo escluso. | << | < | > | >> |Pagina 47Cuocere nel burro una succulenta cotoletta alla milanese (ma il discorso vale per tante preparazioni) è un piacere sopraffino per il palato. L'unico problema è che dobbiamo farlo a fuoco relativamente basso, se no il burro brucia. Come fare allora se vogliamo una cotoletta realmente croccante? C'è una sola soluzione: usare il burro chiarificato, detto anche ghee, il burro rancido di salgariana memoria che gli arabi hanno portato dovunque sono arrivati e che i soliti francesi hanno riscoperto nel XVIII secolo. È un burro al quale è stata tolta la caseina e l'acqua; a seguito di ciò regge temperature di cottura elevate, le stesse degli oli di semi. Si conserva senza problemi in frigo per mesi. | << | < | > | >> |Pagina 181Una mania condivisa da tutti gli italiani. Che qualcuno cerca di rovinare. Quel qualcuno è chi, cuoco o appassionato che sia, la prepara con i pesci interi, con tanto di lische e spine. Trovarsi una triglia siffatta getta nello sconforto più assoluto. È impossibile mangiarla con un briciolo di serenità, dovendo lottare con le spine senza sosta e senza tregua. Un piatto del genere fa saltare le amicizie. No, chi prepara così una zuppa di pesce non merita né pietà né commiserazione. Non c'è tradizione che tenga. Va combattuto e basta. Ricetta base Calcolate 4 kg per 8 persone, minimo, con una scelta la più ampia possibile di pesci e crostacei, ma escludendo i pesci azzurri. I pesci sfilettateli con attenzione, tenendo lische, teste e gli altri scarti salvo le interiora - naturalmente qualunque bravo pescivendolo vi farà più o meno volentieri questo lavoro. I molluschi con guscio apriteli in padella o a crudo, tenendo la loro acqua. Sgusciate i crostacei, tenendo teste e gusci. Sciacquate tutti gli scarti, scolateli e spezzettateli. Fateli rosolare per 5' in una capace casseruola con poco burro o olio, unite g 500 di soffritto di cipolle o all'italiana, l'acqua dei molluschi filtrata, 1,5 litri d'acqua, pepe in grani e odori a piacere e cuocete a fuoco dolce, schiumando, per 1 ora. Alla fine filtrate. Fate a pezzi medi, che non siano troppo piccoli, tutti i pesci, molluschi e crostacei e uniteli nel brodo. Cuocete al massimo per 10', regolate di sale e pepe e servite la zuppa, accompagnata da dadi di pane fritti o tostati e spolverizzata con l'onnipresente prezzemolo. Se qualche pesce o mollusco richiedesse tempi di cottura più lunghi, cuocetelo a parte per il tempo necessario. | << | < | > | >> |Pagina 214Nel libro di un grande antropologo, Marcel Detienne, Dionisio e la pantera profumata è scritto: "Tra l'arrosto e il bollito, entrambi modalità del cotto, corre la stessa distanza che tra il crudo e il cotto. Allo stesso modo in cui il cotto distingue l'uomo dall'animale che mangia cibi crudi, il bollito separa il vero 'civilizzato' dal villano, condannato alle pietanze alla griglia. Il bollito viene sempre dopo l'arrosto". Ben detto! E noi che civilizzati siamo, non possiamo che innalzare un monumento al più buono (si può, si deve tranquillamente dire) di tutti i piatti: il bollito misto. Il bollito misto Eccovi la ricetta canonica. Quelli indicati sono una scelta classica di ingredienti, ma in realtà qualsiasi pezzo di carne può essere bollito. A un patto: che la carne sia parzialmente grassa, quella troppo magra resta stopposa dopo la cottura, un po' di grasso è indispensabile per renderla succosa. Per 8. Bue o manzo, kg 3 in tutto di: punta di petto, biancostato o scaramella o costata grassa, polpa di spalla o di coscia; punta di vitello g 500, 1 pezzo di testina di vitello raschiata e pulita, 1 pezzo di lingua di vitello, 1 gallina, 1 piccolo cotechino, 2 carote, 4 gambi di sedano, 3 cipolle, chiodi di garofano, 2 foglie di alloro, 2 piccole manciate di gambi di prezzemolo, pepe in grani, sale | << | < | > | >> |Pagina 222È un piatto milanese o sono arrivati prima gli austriaci con la loro Wienerschnitzel? Gli spagnoli ne rivendicano la paternità, ma gli arabi dicono che passare nell'uovo e nel pangrattato e friggere è una specialità berbera portata dai loro antenati in Andalusia. Però in Sudamerica questa preparazione si chiama milanesa. I francesi non rivendicano questo piatto e chiamano questa preparazione paner à l'anglaise - e questo è strano perché nella gastronomia francese à l'anglaise ha sempre un tono riduttivo; dicono invece paner à la milanaise se insieme al pangrattato c'è anche del formaggio grattugiato. Resta il fatto che costruire una pellicola di pane attorno a un alimento e friggerlo è la cottura che permette, meglio di ogni altra, di mantenere inalterato il sapore - questa probabilmente è la ragione che spinge così tanti a vantare questi diritti di primogenitura. Premessa: cotoletta o costoletta. Ci sono tanti dubbi. Io chiamo costoletta il taglio della carne, qualunque sia l'animale, e cotoletta il piatto a base di costolette di vitello di cui stiamo parlando. Per fare una grande cotoletta ci vuole un buon vitello da latte, che si sia nutrito solo col latte materno, non con altri latti. Non deve essere stato ancora svezzato con altri cibi, se no la carne sarà leggermente fibrosa e un po' dura dopo la cottura. Nei fatti, gli allevatori nutrono fino a 4 o 5 mesi un vitello col latte materno solo per farne cotolette e ossobuco, per tutti gli altri tagli il fatto di essere stato nutrito anche con mais o quant'altro incide meno. Purtroppo un cliente normale non riesce a verificare la qualità della carne prima di cuocerla, può solo contare sulla garanzia di un bravo macellaio. Fuori dalla Lombardia è difficile trovare vitello da latte. La costoletta deve essere tagliata con l'osso nella lombata del vitello - guai a toglierlo! Onestamente non so bene perché, ma fidiamoci della tradizione che richiede l'osso. La carne non va assolutamente battuta, deve essere alta come l'osso, circa 1,5 cm - questa è l'altezza della vera cotoletta, se è più sottile è un altro piatto. Il pangrattato. Deve essere ricavato dalla sola mollica di pane bianco e ben secco, grattugiata poco prima della cottura - se si prepara troppo in anticipo rischia di assumere un leggero sapore di stantio. Le uova. Freschissime, è inutile dirlo. Vanno battute non eccessivamente in una terrina. Si pepano, ma non si salano. Il burro. Questo è il punto più delicato della preparazione. Quello normale non regge le alte temperature di cottura. Deve essere chiarificato.
Ed ecco la procedura. Prendete la costoletta e incidete i bordi esterni
della carne con qualche taglietto, per impedire che si arricci durante la
cottura: il grasso all'esterno si restringe infatti in modo diverso della carne
all'interno. Passatela in uovo sbattuto e nel pangrattato facendo attenzione che
il pane aderisca bene alla carne. Scrollatela leggermente per eliminare
l'eccesso di pane. Mettetela in una capace padella con abbondante burro
chiarificato caldissimo e cuocetela 6' per lato, girandola una volta sola.
Toglietela dalla padella, asciugatela su carta assorbente, salatela e servitela.
Anche se
de gustibus non disputandum est,
è meglio non mettere succo di limone sopra la cotoletta alla milanese.
|