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| << | < | > | >> |IndiceA proposito di maiali e di semplicità di Luigi Manconi, 13 NON SIAMO STATO NOI 1. GLI EXTRATERRESTRI Tutta la verità sul caso Skappier, 23; Caso Skappier: arrivano gli alpini, 26; I mostri d'estate, 29; Aiuto gli Ufo, 31; Anche per oggi non si vola, 34; La fatina dai celerini turchini, 36; Pianeta proibito, 38. 2. TUTTO QUANTO FA SPETTACOLO La gente bene, 43; A proposito di maiali, 45; Delitto a San Siro, 49; Piccole emozioni, 50. Portoinsvizzera, 56; Vacanze tranquille, 60. 3. QUESTI BENEDETTI GIOVANI Offerte di lavoro, 65; Okay, okay, 67; Se potessi avere cento punti al mese, 69; Radio libera, 71; Prima della riforma, 76; Trovar casa a Bologna, 78; Qualche appunto per un decennale. Alcune considerazioni sull'anno appena trascorso e un modesto auspicio per il futuro, 79. 4. CULTURAME E' morto Cimoni, 87; Diario di un intellettuale, 94; Una lezione di Berto, 97; Finansa maledetta, 102; Vademecum Di Bella, 104;, La maturità di Francesconi, 106. 5. SUI MASSIMI SISTEMI Amnesy International, 111; Il tempo, il tempo, 115; Facciamo un altro disoccupato, 117; Caro Enrico, 120; Telegrammi, 123; Frasi celebri (alla ricerca dell'accordo), 126; Sacrilegio nella santa stalla, 128. 6. ALLA GUERRA COME ALLA GUERRA Oh, quante belle teste, 135; Oktoberfest, 137; Il computer, 139; Piove (Singing in the rain), 140; Stato di primavera, 142. 7. FORZA ITALIA Forza azzurri, 147; I misteri della fede, 149; Ultime notizie dall'Italia, 151; Era il migliore di tutti noi, 153. |
| << | < | > | >> |Pagina 128Sacrilegio nella santa stallaScena, Betlemme. Tutto regolare. La capanna, il bue, l'asinello, San Giuseppe, la Madonna, Gesù. Sulla capanna, la cometa e quattro robusti angeli con la fascia del servizio d'ordine. Pastori, pastorello e un questurino travestito che si riconosce subito perché ha messo le manette all'agnello. Tutto intorno muschio e fiumi di stagnola. «Ho freddo» urla il bambino Gesù. Il bue sgancia un'alitata calda. «Aiuto, la Montedison» urla il bambino. «Chiedo scusa» dice arrossendo il bue «ho mangiato molti porri». Proprio allora, improvvisamente, grande movimento, gente che si accalca. Davanti alla capanna si ferma con gran stridor di freni una Mercedes nera. Un autista apre la porta ed escono tre signori con la corona da re e scarpe lucide, uno col mantello alla Bokassa, uno con l'uniforme alla Reza Pahlevi e uno in eskimo. Stupore di tutti. Un angelo cortese ma nerboruto vola giù e si piazza davanti. «Desiderate?» chiede. «Siamo i tre magi.» «Era ora» dice la Madonna, «avete detto alle nove!» «Un errore, madame» dice il primo re magio, «invece della cometa stavamo seguendo il jumbo per Londra. Ora che mi trovo qui, comunque, desidero esprimerle la mia più viva soddisfazione nell'inaugurare questa nuova edizione della fiera del Levante...» «Maestà, maestà» gli dà di spalla l'autista. «Oh! E' vero, che distratto! Permettete? Melchiorre. Caro Gesù, io le ho portato un bel regalo. Oro. Oro vero. Ci si può comprare tutto. Le case, le ville con riscaldamento, i giardini, la terra, lo spazio, i giudici, i giornali, la libertà, i voti, le coscienze, il lavoro, la salute... » «Uhm» disse Gesù. «E in cambio» continuò Melchiorre «non vogliamo niente. Solo che in futuro noi si possa fare il suo nome per un partito che, diciamo così ci aiuti a organizzare queste attività, a usare quest'oro per il nostro bene, e soprattutto per garantire la stabilità del nostro regno. «Uhm» disse Gesù. «Preferiremmo un po' di biada» disse il bue. «Zitto tu» disse l'angelo, e si fece avanti il secondo re magio, fumando un grosso sigaro. «Io sono Baldassarre, pupo, e questo non farci caso è il mio fotografo. Ok pupo, non spaventarti per il flash. Un sorriso, pupo. Ecco tieni questa bottiglia in mano, ecco così. E tu Giuseppe, dovresti dire 'con questo freddo un po' di Whisky Blu Reale è quello che ci vuole'.» «Un momento... » disse san Giuseppe. «Ok bello, senti, ti dispiace se metto qua nella capanna quattro pupe vestite da Babbo Natale? Qua, qua con i riflettori. Signora, per favore, si metta di profilo. Ok, senti, e su quel bue si potrebbe mettere la scritta Simmenthal per duecento bigliettoni? Eh? Cosa ne dici pupo?» «Uhm» disse Gesù. «Ok pupo, io ti porto incenso, cioè fama, celebrità, pubblicità. Abbiamo bisogno di tipi nuovi come te per vendere. Facciamo una bella festa, una volta all'anno, un giro di affari di miliardi, eh? Facciamo un contratto, diciamo il dieci per cento a te e il due e mezzo ai tuoi vecchi?» «E io?» disse il bue. «Anche per te, bellezza, anche per te. Che ne dici di una serie televisiva Grinta, il bue del West? Eh? Che te ne pare pupo? Firmiamo?» «Uhm» disse Gesù. A questo punto si fece avanti il terzo re. «Caro bimbo» disse «se non mi sbaglio, questa non è proprio una reggia.» «Ringrazia che c'è questa» disse la Madonna «pensa se nasceva a Bologna.» «Dunque, se ben capisco» disse il re «sei senza casa, figlio di disoccupati, senza prospettive di lavoro, la polizia ti cerca e vuoi batterti per un mondo più giusto.» «E' proprio così» disse Gesù. «Allora quello che ti serve» disse il re magio «è un abbonamento al 'manifesto'.» «Sacrilegio!» urlò un angelo. «Bieca strumentalizzazione del Natale! Profanazione del suo significato religioso! Stravolgimento dei valori più sacri» urlò un angelo che aveva studiato molto. «Capo, lo decapito con lo spadone di fuoco?» ruggì un angelo che aveva visto tre volte Star Wars. «Un momento» disse la Madonna «io non ho fatto un figlio per dare una ideologia ai padroni, né per vendere dischi, zamponi, pellicce e panettoni. Ho fatto un figlio che dovrà stare dalla parte degli sfruttati, degli oppressi, parlare di solidarietà e combattere le ingiustizie. Se qualcuno fa queste battaglie, penso possa parlare del Natale, certo con più motivo di chi ci usa per vendere una cassetta di liquori o di chi si accorge una volta all'anno che ci sono i poveri.» «Ben detto mamma!» gridò Gesù. «Anche tu sei con loro!» disse san Giuseppe. «Meglio loro che i primi due» disse Gesù Cristo «comunque, se vedrete sul giornale la sigla G.C., non equivocate, è solo Giorgio Casadio.» E fu così che nessuno trovò da dire sul fatto che a buon diritto si potesse partire dal Natale e arrivare a fare pubblicità agli abbonamenti del «manifesto». O siamo meno di uno zampone? | << | < | > | >> |Pagina 140Piove (Singing in the rain)Piove (D'Annunzio-Modugno-Mogol) Dal 52" Festival della canzone italiana. Ascolta Non odo Parole che dici Umane Ma odo Parole non nuove Che dicono Gocciole e foglie E agenzie di stampa Democristiane Piove Sui nostri volti silvani Sui servizi segreti Americani E l'acqua arriva A metà Fanfani Piove I fiumi escon fuori Escono gli evasori I ladri i truffatori Piove Sui fiancheggiatori Su paesi e città Piove sulla Carrà Sull'Italia che frana Piove in val Padana Piove sui tamerici Su Bisaglia e i suoi amici Piove su Gava Così almeno si lava Piove Con crepitio che dura E si sente in questura Piove sulla lira Che si ritira Piove Sull'acqua che sale E Focar vende Il suo memoriale A un settimanale E dice la barca E' stata affondata Da un'orca affamata alla terza puntata Piove Oggi più di ieri Su tutti i sentieri Sui carabinieri Sui processi insabbiati Sui disoccupati Sui dimenticati Lo Stato E' tutto bagnato Piove nell'orto Piove sull'aborto Sulla favola nuova Che ieri ci illuse Che oggi ci illude O Ermione La favola bella Della Costituzione. | << | < | |