Copertina
Autore Stefano Benni
Titolo Non siamo stato noi
EdizioneSavelli, Roma, 1978, Cultura politica 201 Sezione umorismo 4
LettoreRenato di Stefano, 1979
Classe umorismo , satira , politica , paesi: Italia: 1960
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Indice


A proposito di maiali e di semplicità
di Luigi Manconi,                       13

NON SIAMO STATO NOI

1. GLI EXTRATERRESTRI

Tutta la verità sul caso Skappier, 23;
Caso Skappier: arrivano gli alpini, 26; I
mostri d'estate, 29; Aiuto gli Ufo, 31;
Anche per oggi non si vola, 34; La fatina
dai celerini turchini, 36; Pianeta
proibito, 38.

2. TUTTO QUANTO FA SPETTACOLO

La gente bene, 43; A proposito di maiali,
45; Delitto a San Siro, 49; Piccole
emozioni, 50.  Portoinsvizzera, 56;
Vacanze tranquille, 60.

3. QUESTI BENEDETTI GIOVANI

Offerte di lavoro, 65; Okay, okay, 67; Se
potessi avere cento punti al mese, 69;
Radio libera, 71; Prima della riforma, 76;
Trovar casa a Bologna, 78; Qualche appunto
per un decennale.  Alcune considerazioni
sull'anno appena trascorso e un modesto
auspicio per il futuro, 79.

4. CULTURAME

E' morto Cimoni, 87; Diario di un
intellettuale, 94; Una lezione di Berto,
97; Finansa maledetta, 102; Vademecum Di
Bella, 104;, La maturità di Francesconi,
106.

5. SUI MASSIMI SISTEMI

Amnesy International, 111; Il tempo, il
tempo, 115; Facciamo un altro disoccupato,
117; Caro Enrico, 120; Telegrammi, 123;
Frasi celebri (alla ricerca dell'accordo),
126; Sacrilegio nella santa stalla, 128.

6. ALLA GUERRA COME ALLA GUERRA

Oh, quante belle teste, 135; Oktoberfest,
137; Il computer, 139; Piove (Singing in
the rain), 140; Stato di primavera, 142.

7. FORZA ITALIA

Forza azzurri, 147; I misteri della fede,
149; Ultime notizie dall'Italia, 151; Era
il migliore di tutti noi, 153.


 

 

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Pagina 128

Sacrilegio nella santa stalla

Scena, Betlemme. Tutto regolare. La capanna, il bue, l'asinello, San Giuseppe, la Madonna, Gesù. Sulla capanna, la cometa e quattro robusti angeli con la fascia del servizio d'ordine. Pastori, pastorello e un questurino travestito che si riconosce subito perché ha messo le manette all'agnello. Tutto intorno muschio e fiumi di stagnola.

«Ho freddo» urla il bambino Gesù. Il bue sgancia un'alitata calda. «Aiuto, la Montedison» urla il bambino.

«Chiedo scusa» dice arrossendo il bue «ho mangiato molti porri».

Proprio allora, improvvisamente, grande movimento, gente che si accalca. Davanti alla capanna si ferma con gran stridor di freni una Mercedes nera. Un autista apre la porta ed escono tre signori con la corona da re e scarpe lucide, uno col mantello alla Bokassa, uno con l'uniforme alla Reza Pahlevi e uno in eskimo. Stupore di tutti. Un angelo cortese ma nerboruto vola giù e si piazza davanti.

«Desiderate?» chiede.

«Siamo i tre magi.»

«Era ora» dice la Madonna, «avete detto alle nove!»

«Un errore, madame» dice il primo re magio, «invece della cometa stavamo seguendo il jumbo per Londra. Ora che mi trovo qui, comunque, desidero esprimerle la mia più viva soddisfazione nell'inaugurare questa nuova edizione della fiera del Levante...»

«Maestà, maestà» gli dà di spalla l'autista.

«Oh! E' vero, che distratto! Permettete? Melchiorre. Caro Gesù, io le ho portato un bel regalo. Oro. Oro vero. Ci si può comprare tutto. Le case, le ville con riscaldamento, i giardini, la terra, lo spazio, i giudici, i giornali, la libertà, i voti, le coscienze, il lavoro, la salute... »

«Uhm» disse Gesù.

«E in cambio» continuò Melchiorre «non vogliamo niente. Solo che in futuro noi si possa fare il suo nome per un partito che, diciamo così ci aiuti a organizzare queste attività, a usare quest'oro per il nostro bene, e soprattutto per garantire la stabilità del nostro regno.

«Uhm» disse Gesù.

«Preferiremmo un po' di biada» disse il bue.

«Zitto tu» disse l'angelo, e si fece avanti il secondo re magio, fumando un grosso sigaro.

«Io sono Baldassarre, pupo, e questo non farci caso è il mio fotografo. Ok pupo, non spaventarti per il flash. Un sorriso, pupo. Ecco tieni questa bottiglia in mano, ecco così. E tu Giuseppe, dovresti dire 'con questo freddo un po' di Whisky Blu Reale è quello che ci vuole'.»

«Un momento... » disse san Giuseppe.

«Ok bello, senti, ti dispiace se metto qua nella capanna quattro pupe vestite da Babbo Natale? Qua, qua con i riflettori. Signora, per favore, si metta di profilo. Ok, senti, e su quel bue si potrebbe mettere la scritta Simmenthal per duecento bigliettoni? Eh? Cosa ne dici pupo?»

«Uhm» disse Gesù.

«Ok pupo, io ti porto incenso, cioè fama, celebrità, pubblicità. Abbiamo bisogno di tipi nuovi come te per vendere. Facciamo una bella festa, una volta all'anno, un giro di affari di miliardi, eh? Facciamo un contratto, diciamo il dieci per cento a te e il due e mezzo ai tuoi vecchi?»

«E io?» disse il bue.

«Anche per te, bellezza, anche per te. Che ne dici di una serie televisiva Grinta, il bue del West? Eh? Che te ne pare pupo? Firmiamo?»

«Uhm» disse Gesù.

A questo punto si fece avanti il terzo re.

«Caro bimbo» disse «se non mi sbaglio, questa non è proprio una reggia.»

«Ringrazia che c'è questa» disse la Madonna «pensa se nasceva a Bologna.»

«Dunque, se ben capisco» disse il re «sei senza casa, figlio di disoccupati, senza prospettive di lavoro, la polizia ti cerca e vuoi batterti per un mondo più giusto.»

«E' proprio così» disse Gesù.

«Allora quello che ti serve» disse il re magio «è un abbonamento al 'manifesto'.»

«Sacrilegio!» urlò un angelo.

«Bieca strumentalizzazione del Natale! Profanazione del suo significato religioso! Stravolgimento dei valori più sacri» urlò un angelo che aveva studiato molto.

«Capo, lo decapito con lo spadone di fuoco?» ruggì un angelo che aveva visto tre volte Star Wars.

«Un momento» disse la Madonna «io non ho fatto un figlio per dare una ideologia ai padroni, né per vendere dischi, zamponi, pellicce e panettoni. Ho fatto un figlio che dovrà stare dalla parte degli sfruttati, degli oppressi, parlare di solidarietà e combattere le ingiustizie. Se qualcuno fa queste battaglie, penso possa parlare del Natale, certo con più motivo di chi ci usa per vendere una cassetta di liquori o di chi si accorge una volta all'anno che ci sono i poveri.»

«Ben detto mamma!» gridò Gesù.

«Anche tu sei con loro!» disse san Giuseppe.

«Meglio loro che i primi due» disse Gesù Cristo «comunque, se vedrete sul giornale la sigla G.C., non equivocate, è solo Giorgio Casadio.»

E fu così che nessuno trovò da dire sul fatto che a buon diritto si potesse partire dal Natale e arrivare a fare pubblicità agli abbonamenti del «manifesto». O siamo meno di uno zampone?

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Pagina 140

Piove (Singing in the rain)

Piove
(D'Annunzio-Modugno-Mogol)
Dal 52" Festival della canzone italiana.

    Ascolta
    Non odo
    Parole che dici
    Umane
    Ma odo
    Parole non nuove
    Che dicono
    Gocciole e foglie
    E agenzie di stampa
    Democristiane

    Piove
    Sui nostri volti silvani
    Sui servizi segreti
    Americani
    E l'acqua arriva
    A metà Fanfani

    Piove
    I fiumi escon fuori
    Escono gli evasori
    I ladri i truffatori

    Piove
    Sui fiancheggiatori
    Su paesi e città
    Piove sulla Carrà
    Sull'Italia che frana
    Piove in val Padana
    Piove sui tamerici
    Su Bisaglia e i suoi amici

    Piove su Gava
    Così almeno si lava

    Piove
    Con crepitio che dura
    E si sente in questura
    Piove sulla lira
    Che si ritira

    Piove
    Sull'acqua che sale
    E Focar vende
    Il suo memoriale
    A un settimanale
    E dice la barca
    E' stata affondata
    Da un'orca affamata
    alla terza puntata

    Piove
    Oggi più di ieri
    Su tutti i sentieri
    Sui carabinieri
    Sui processi insabbiati
    Sui disoccupati
    Sui dimenticati
    Lo Stato
    E' tutto bagnato
    Piove nell'orto
    Piove sull'aborto
    Sulla favola nuova
    Che ieri ci illuse
    Che oggi ci illude
    O Ermione
    La favola bella
    Della Costituzione.

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