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Pagina 25
[...] A ben guardare ciò che la
rivoluzione e la controrivoluzione
hanno in comune non dipende
dall'appartenenza a due
schieramenti opposti che sono stati
chiamati tradizionalmente destra e
sinistra. Se così fosse, avrebbero
ragione coloro che sostengono
essere la diade da abbandonare,
perché non servirebbe più a
distinguere posizioni culturalmente
e politicamente antitetiche. La
verità è un'altra: ciò che gli
autori rivoluzionari e
controrivoluzionari, e i rispettivi
movimenti, hanno in comune è
l'appartenenza, nell'ambito dei
rispettivi schieramenti, all'ala
estremista contrapposta a quella
moderata. La diade estremismo -
moderatismo non coincide con quella
destra - sinistra in quanto
ubbidisce, anch'essa, come vedremo,
a un criterio ultimo di
contrapposizione nell'universo
politico "diverso" da quello che
connota la distinzione tra destra e
sinistra.
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