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| << | < | > | >> |Indice7 I. 1950-1958 11 Modelli 21 Degli sguardi 29 Del vero e del falso 31 Della musica 33 Dell'automatismo 43 Della povertà 57 Vista e udito 67 Gesti e parole 75 Il reale 87 Della frammentazione 99 Esercizi 103 II. 1960-1974 (ALTRE NOTE) 125 Note |
| << | < | > | >> |Pagina 9Sbarazzarmi di errori e falsità accumulate. Conoscere i miei mezzi, assicurarmeli.
La capacità di servirmi bene dei miei mezzi si riduce quando
cresce il loro numero.
Controllare la precisione. Essere io stesso uno strumento di
precisione.
Non avere l'anima di un esecutore. Trovare per ogni ripresa,
un sale nuovo a quel che avevo immaginato. Invenzione
(reinvenzione) immediata.
Regista o director. Non si tratta di dirigere qualcuno, ma di dirigere se stessi. Niente attori. (Niente direzione di attori). Niente parti. (Niente studio delle parti). Niente regia. Ma l'utilizzazione di modelli, presi dalla vita. ESSERE (modelli) invece di PARERE (attori). | << | < | > | >> |Pagina 11Movimento dall'esterno verso l'interno. (Attori: movimento dall'interno verso l'esterno).
Non è importante quel che mi fanno vedere ma quel che mi
nascondono, e soprattutto
quel che non sospettano che vi sia in loro.
Fra loro e me: scambi telepatici, divinazione. | << | < | > | >> |Pagina 31Nessuna musica di accompagnamento, di sostegno o di rinforzo. Niente musica.
Bisogna che i rumori diventino musica.
Girare vuol dire andare a un incontro. Niente nell'inatteso
che non sia atteso segretamente da te.
Scava sul posto. Non scivolare altrove. Doppio, triplo fondo
delle cose.
Sii certo di aver esaurito tutto quel che si comunica attraverso
l'immobilità e il silenzio.
Strappa ai tuoi modelli la prova che esistono con le loro
bizzarrie e i loro enigmi.
Chiamerai bello il film che ti darà un'alta idea del cinematografo.
Non vi è valore assoluto di un'immagine. Immagini e suoni dovranno il loro valore e il loro potere solo all'uso cui li destini. | << | < | > | >> |Pagina 110Nella tua passione per il vero, è possibile che non si veda che maniacalità.
Infischiati di una cattiva reputazione. Temine piuttosto una
buona che non potresti sostenere.
Ammira senza limiti la semplicità e la modestia dei grandi
artisti di altri tempi, esposti alla tracotanza della nobiltà.
Pensa bene a che cosa ti costringe questo lavoro minuzioso e
che un attore (professionista o non professionista) rimane
attore, anche in fondo a un deserto.
Macchine prodigiose cadute dal cielo, servirsene solo per
rimasticare del falso sembrerà fra meno di cinquant'anni insensato, assurdo.
Il pubblico non sa quel che vuole. Imponigli le tue volontà,
le tue voluttà.
È perché canta sempre la stessa canzone che l'usignolo è
così ammirato?
Novità non vuoi dire originalità né modernità.
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