Copertina
Autore Italo Calvino
Titolo La giornata d'uno scrutatore
Sottotitoloovvero le stagioni in città
EdizioneEinaudi, Torino, 1963, I coralli 175
Classe narrativa italiana
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Pagina 9 [ inizio libro ]

Amerigo Ormea uscí di casa alle cinque e mezzo del mattino. La giornata si annunciava piovosa. Per raggiungere il seggio elettorale dov'era scrutatore, Amerigo seguiva un percorso di vie strette e arcuate, ricoperte ancora di vecchi selciati, lungo muri di case povere, certo fittamente abitate ma prive, in quell'alba domenicale, di qualsiasi segno di vita. Amerigo, non pratico del quartiere, decifrava i nomi delle vie sulle piastre annerite - nomi forse di dimenticati benefattori - inclinando di lato l'ombrello e alzando il viso allo sgrondare della pioggia.

C'era l'abitudine tra i sostenitori dell'opposizione (Amerigo Ormea era iscritto a un partito di sinistra) di considerare la pioggia il giorno delle elezioni come un buon segno. Era un modo di pensare che continuava dalle prime votazioni del dopoguerra, quando ancora si credeva che col cattivo tempo, molti elettori dei democristiani - persone poco interessate alla politica o vecchi inabili o abitanti in campagne dalle strade cattive - non avrebbero messo il naso fuor di casa. Ma Amerigo non si faceva di queste illusioni: era ormai il 1953, e con tante elezioni che c'erano stare s'era visto che, pioggia o sole, l'organizzazione per far votare tutti funzionava sempre. Figuriamoci stavolta, che si trattava per i partiti del governo di far valere una nuova legge elettorale (la «legge-truffa», l'avevano battezzata gli altri) [...]

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