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| << | < | > | >> |IndicePrefazione all'edizione italiana ix Prefazione all'edizione americana xi PARTE PRIMA - SCIENZE AMBIENTALI Introduzione IMPARARE AD APPRENDERE 1 Capitolo 1 COMPRENDENDO IL NOSTRO AMBIENTE 17 Cosa sono le scienze ambientali? 19 Breve storia del conservazionismo e dell'ambientalismo 20 Radici storiche della protezione della natura 20 Conservazione pragmatica delle risorse 21 Conservazione morale ed estetica della natura 21 Ambientalismo moderno 21 Problemi globali 22 Condizioni attuali 22 Un pianeta meraviglioso 22 Dilemmi ambientali 23 Segni di speranza 25 Nord/sud: un mondo diviso 25 Paesi poveri e ricchi 26 Un'equa ripartizione delle risorse? 28 Divisione Nord/Sud 28 Economie politiche 28 Sviluppo umano 29 Discrepanze nello svilnppo 29 Buone notizie e cattive notizie 29 Sviluppo sostenibile 30 Uno sviluppo può essere realmente sostenibile? 30 Il "20:20 Compact" per lo sviluppo umano 32 Popolazioni indigene 32 Prospettive ambientali 33 Pessimismo e oltraggio 33 Ottimismo speranzoso 34 Realismo pragmatico 34 Capitolo 2 FILOSOFIA ED ETICA AMBIENTALE 37 Filosofia ed etica ambientale 38 Esistono dei principi etici universali? 38 Modernismo e post-modernismo 38 Valori, diritti e obblighi 39 Punti di vista mondiali e prospettive etiche 40 Umanismo e antropocentrismo 40 Management della conservazione 41 Biocentrismo, diritti degli animali ed ecocentrismo 41 Giustizia ambientale 42 Razzismo ambientale 43 Discariche al confine 43 Le organizzazioni "verdi" sono troppo bianche? 44 La scienza come metodo di conoscenza 44 La prospettiva scientifica 44 Metodo induttivo e deduttivo 45 Ipotesi e teorie scientifiche 45 Utilizzo del metodo scientifico 45 Scienza interpretativa e descrittiva 46 Paradigmi e consenso scientifico 47 Tecnologia e progresso 47 La tecnologia appropriata 48 PARTE SECONDA - AMBIENTE FISICO E PRINCIPI DI ECOLOGIA Capitolo 3 LA GEOSFERA 51 Un pianeta dinamico 52 Una sfera stratificata 52 Processi tettonici e deriva dei continenti 52 Rocce e minerali 53 Tipi di rocce e loro formazione 54 Rischio geologico 55 Terremoti 56 Vulcani 57 Frane 58 Economia geologica e mineralogia 58 Metalli 58 Risorse minerarie non metalliche 59 Metalli e minerali strategici 59 Capitolo 4 ATMOSFERA E CLIMA 63 Composizione e struttura dell'atmosfera 64 Composizione passata e presente dell'atmosfera 65 Un involucro stratificato 65 Il grande motore del tempo 67 La radiazione solare riscalda l'atmosfera 67 Correnti di convezione e calore latente 68 Tempo meteorologico 68 Bilancio energetico nell'atmosfera 69 Celle di convezione e venti principali 69 Tempo frontale 70 Tempeste cicloniche 70 Venti stagionali 71 Clima 73 Catastrofi climatiche 73 Dinamiche dei cambiamenti climatici e forze che li determinano 74 El Niño/Oscillazioni Meridionali 75 Cambiamento climatico globale: influenza dell'uomo 76 Effetti del cambiamento climatico 78 Gli scettici 79 Negoziazioni internazionali sul clima 80 Controllo delle emissioni serra 80 Capitolo 5 IDROSFERA 83 Risorse idriche 85 Il ciclo idrologico 85 Precipitazioni e topografia 86 Fasce desertiche 86 Bilancio idrico 87 Principali comparti idrici 88 Oceani 88 Ghiacciai, ghiaccio e neve 89 Acqua sotterranea 90 Fiumi e ruscelli 91 Laghi e stagni 92 Zone umide 92 Atmosfera 92 Capitolo 6 MATERIA, ENERGIA E VITA 95 Dagli atomi alle cellule 96 Atomi, molecole e composti 96 Composti organici 98 Cellule: le unità fondamentali della vita 98 Energia e materia 99 Tipi e qualità di energia 99 Conservazione della materia 100 Termodinamica ed energia di trasferimento 100 Energia per la vita 100 Energia solare: calore e luce 100 Come la fotosintesi cattura l'energia? 102 Dalle specie agli ecosistemi 103 Popolazioni, comunità ed ecosistemi 103 Catene alimentari, reti alimentari e livelli trofici 104 Piramidi ecologiche 111 Cicli della materia e processi vitali 113 Il ciclo del carbonio 113 Il ciclo dell'azoto 115 Il ciclo del fosforo 116 Il ciclo dello zolfo 117 Capitolo 7 COMUNITÀ BIOLOGICHE E INTERAZIONI TRA LE SPECIE 123 Quale specie vive in un luogo e perché? 124 Fattori critici e limiti di tolleranza 124 Selezione naturale, adattamento ed evoluzione 125 Nicchia ecologica 127 Interazioni tra specie e dinamica di popolazione 131 Predazione 131 Specie chiave 133 Competizione 133 Simbiosi 137 Meccanismi difensivi 138 Proprietà della comunità 139 Produttività 139 Abbondanza e diversità 141 Complessità e interconnessioni 141 Resilienza e stabilità 142 Comunità in transizione 143 Margini e confini 143 Successioni ecologiche 144 Introduzione di specie e cambiamenti della comunità 146 Capitolo 8 BIOMI, RIPRISTINO E GESTIONE AMBIENTALE 149 Biomi terrestri 150 Deserti 150 Praterie e savane 152 Tundra 152 Foreste di conifere 153 Foreste di latifoglie decidue o sempreverdi 154 Vegetazione mediterranea: macchia, chaparral e boscaglia di sclerofille 154 Foreste umide tropicali 155 Foreste tropicali stagionali 156 Ecosistemi acquatici 156 Ecosistemi d'acqua dolce e d'acqua salata 156 Estuari e zone umide: comunità di transizione 157 Coste e isole-barriera 158 Impatto antropico 159 PARTE TERZA - POPOLAZIONE, ECONOMIA E SOCIETÀ Capitolo 9 DINAMICA DI POPOLAZIONE 165 Dinamica di popolazione 166 Crescita esponenziale e tempo di raddoppiamento 166 Potenziale biotico 167 Fluttuazioni delle popolazioni e crescita esponenziale 167 Crescita verso una popolazione stabile 168 Dinamiche di popolazione caotiche e catastrofiche 168 Strategie di crescita di popolazione 169 Fattori che determinano l'aumento o la diminuzione delle popolazioni 171 Natalità, fecondità e fertilità 171 Immigrazione 171 Mortalità e sopravvivenza 171 Struttura d'età 173 Emigrazione 175 Fattori che regolano la crescita di popolazione 175 Fattori densità-indipendenti 176 Fattori densità-dipendenti 176 Capitolo 10 POPOLAZIONE UMANA 181 Crescita di popolazione 182 Storia della popolazione umana 182 Limiti di crescita: punti di vista contrastanti 183 Controlli malthusiani di popolazione 184 Malthus e Marx oggi 184 Può lo sviluppo tecnologico rendere il mondo più abitabile? 185 Può essere vantaggioso essere in tanti? 185 Demografia umana 185 Quanti siamo? 185 Fertilità e tassi di nascita 187 Mortalità e tassi di mortalità 188 Tassi di crescita demografica 188 Durata di vita e probabilità di vita 189 Vivere più a lungo: implicazioni demografiche 190 Emigrazione e immigrazione 191 Il futuro della popolazione umana 191 Capitolo 11 ECONOMIA ECOLOGICA 195 Concezioni economiche del mondo 196 Economia classica 196 Economia neoclassica 198 Economia ecologica 198 Risorse, capitale e riserve 199 Tipi di risorse 199 Categorie di risorse economiche 201 Risorse di proprietà comune 202 Popolazione, tecnologia e scarsità 202 Efficienza di mercato e sviluppo tecnologico 202 Aumento della capacità di carico dell'ambiente 204 Modelli economici 204 Perché non conservare le risorse? 205 Contabilità delle risorse naturali 205 Prodotto nazionale lordo 205 Alternative al PNL o al PIL 206 Misura dei valori non di mercato 207 Analisi costi-benefici 208 Meccanismi per la protezione ambientale basati sul mercato 209 Giustizia intergenerazionale e tassi di sconto 210 Imprese verdi 210 Progettazione per l'ambiente 211 Consumismo verde 212 Occupazione e ambiente 212 Capitolo 12 CHE COSA FARE, ALLORA? 215 Educazione ambientale 216 Alfabetizzazione ambientale 216 Scienza cittadina 216 Carriera ambientale 216 Responsabilità individuale 217 Quant'è abbastanza? 217 Acquistare prodotti verdi 218 Angeli blu e sigilli verdi 219 I limiti del consumismo verde 219 Prestare attenzione alle cose importanti 220 Questioni globali 220 Pubbliche opinioni e protezione dell'ambiente 221 Sviluppo sostenibile 223 Organizzazioni internazionali non-governative 224 Governo verde e cittadinanza ambientale 224 Cittadinanza ambientale 224 La Carta della Terra 226 Fonti 229 Indice analitico 230 |
| << | < | > | >> |Pagina xiL'ideogramma cinese che indica la parola "crisi" è composto dal carattere wei, che significa pericolo, e dal carattere ji, che indica opportunità. Si tratta di una buona descrizione della situazione globale del nostro ambiente. Siamo pericolosamente vicini al punto al di là del quale non sarà possibile ripristinare le comunità biologiche e i processi biofisici naturali. Allo stesso tempo la nostra aumentata capacità di comprensione del mondo naturale e di come funziona ci dà l'opportunità di correre ai ripari e trovare nuove vie per il nostro benessere, più efficienti e più rispettose dell'ambiente. L'ecologo britannico Norman Myers sottolinea come la nuova generazione di studenti abbia il vantaggio di essere la prima nella storia ad avere conoscenze, risorse e motivazioni per risolvere la crisi ambientale. Sfortunatamente, aggiunge, se le soluzioni ad alcuni problemi non saranno trovate rapidamente, questa generazione potrebbe anche essere l'ultima ad avere l'opportunità di farlo.
Noi ci auguriamo che troverete in questo libro una risorsa utile per
ottenere informazioni sull'ambiente nella sua globalità, così come una fonte di
ispirazione per risolvere i problemi che ci troviamo a fronteggiare. Ognuno di
noi gioca un ruolo in questa sfida. Come studenti, insegnanti, ricercatori,
ecologisti o consumatori, ognunodi noi può trovare il modo per dare il suo
positivo contributo.
A CHI È DESTINATO QUESTO LIBRO?
Questo testo è stato pensato per un primo modulo di ecologia della laurea
triennale. Pensando a un utilizzo anche da parte di studenti di facoltà non
tecnico-scientifiche, abbiamo cercato di rendere il discorso leggibile e
accessibile, senza gergo tecnico e senza presupporre conoscenze scientifiche
pregresse. Tuttavia vengono riportati dati e approfondimenti sufficienti per
studenti di Scienze e per fare del testo uno strumento di consultazione da
conservare una volta finiti gli studi.
PERCHÉ QUESTA IMMAGINE DI COPERTINA? La fotografia che appare sulla copertina di questo libro riflette l'intima connessione esistente tra noi e il nostro ambiente naturale. Che ci pensiamo o no giorno per giorno, ciascuno di noi per mantenersi in salute dipende dalla disponibilità di acqua e aria pulite. L'integrità e bellezza dei sistemi naturali che ci sostentano sono essenziali per la nostra stessa salute e felicità. Quante volte avete bevuto acqua direttamente da una pozza d'acqua? In molte parti del mondo le fonti di acqua naturale pulita sono date per scontate. Fino a relativamente poco tempo fa, tutti dipendevamo da tali fonti. Oggi molti di noi utilizzano solo acqua in bottiglia.
L'acqua è un ottimo esempio di risorsa condivisa. È riciclata e filtrata
all'infinito nei sistemi naturali e pertanto la nostra salute dipende dalla
salute di tali sistemi. Tutti
necessitano di acqua pulita e potabile, ma nessuno è in grado di rifornirsi di
acqua o di purificarne a sufficienza per il proprio utilizzo in modo autonomo.
Piuttosto, per conservare e proteggere questa risorsa necessaria alla vita,
tutti noi dipendiamo dalla società e dall'ambiente. Il nostro rapporto con
questa risorsa è sia personale sia globale. Ciascuno di noi fa un utilizzo
diretto dell'acqua, ma nel contempo contribuisce a prendere decisioni
sull'utilizzo del territorio, sulla gestione delle foreste e sull'emissione dei
gas che condizionano la disponibilità di acqua in paesi lontani. L'acqua è anche
uno dei principali motivi della bellezza del nostro Pianeta. Il modo in cui
cattura e riflette la luce e i colori è motivo di piacere e gratificazione.
Anche se non fosse essenziale alla vita, la sua sola bellezza la renderebbe una
delle risorse più preziose.
CARATTERISTICHE Il nostro obiettivo nello scrivere questo libro è stato di fornire un'introduzione aggiornata ai temi propri dell'ecologia, dando enfasi ai casi di studio e a quei dettagli utili a comprendere i principi generali. Abbiamo avuto la fortuna di avvalerci delle revisioni di circa un centinaio i colleghi sparsi nelle università del Nord America. Essi i hanno fornito critiche e suggerimenti utili a migliorare libro. [...] Come potete contribuire a uno sviluppo sostenibile Uno degli obiettivi del libro è incoraggiare il senso di responsabilità verso l'ambiente e promuovere obiettivi di sviluppo sostenibile sociale, economico ed ecologico. Nel preambolo della Carta della Terra delle Nazione Unite gli autori dichiarano: "In un mondo sempre più interdipendente, è imperativo che noi, cittadini della Terra, dichiariamo le nostre responsabilità reciproche nei confronti della più grande comunità della vita e delle future generazioni". Tra i principi proposti dal trattato vi sono: 1. Rispetta la Terra e le forme di vita, riconoscendo l'interdipendenza e il valore intrinseco di ogni essere vivente. 2. Abbi cura della comunità dei viventi in tutta la sua diversità, come forma di responsabilità condivisa. 3. Sforzati di edificare comunità libere, basate sulla partecipazione e sostenibili. 4. Garantisci la pace, l'abbondanza e la bellezza della Terra per le generazioni future. Noi speriamo che il lettore condivida questi obiettivi e comprenda la loro importanza vitale. William P. Cunningham e Mary Ann Cunningham | << | < | > | >> |Pagina 146Introduzione di specie e cambiamenti della comunitàIl processo di successione richiede la continua introduzione di nuovi membri nella comunità e la scomparsa di specie precedentemente presenti. Nuove specie si insediano quando le condizioni diventano favorevoli, mentre altre muoiono o emigrano quando la comunità si modifica. Nuove specie, inoltre, possono essere introdotte quando già si è costituita una comunità stabile. Alcune specie non possono competere con quelle già presenti e non riescono a insediarsi, altre sono in grado di adattarsi e diventare parte della comunità, definendo nuove nicchie ecologiche. Se, tuttavia, una specie introdotta preda una o più popolazioni originarie della comunità, o compete con loro ottenendo un maggior successo, la struttura della comunità stessa può essere alterata. L'introduzione, da parte dell'uomo, di vegetali e animali euro-asiatici in comunità non euro-asiatiche spesso ha avuto un effetto deleterio per le specie native a causa della competizione o dell'eccessiva predazione. Le isole oceaniche offrono esempi classici di devastazione a opera di topi, capre, gatti e maiali liberati dagli equipaggi delle imbarcazioni. Tutti questi animali sono prolifici e danno origine rapidamente a popolazioni di elevate densità. Le capre sono degli efficienti erbivori che non selezionano il cibo, mangiano quasi ogni tipo di vegetazione, dall'erba ai cespugli, ai germogli di specie arboree. Inoltre, il modo in cui brucano esercita un'azione violenta sulle piante che sono radicate nei suoli poco profondi di un'isola. I topi e i maiali sono degli onnivori opportunisti, mangiano le uova e i pulcini di uccelli marini che nidificano in ampie e dense colonie e dissotterrano le uova delle tartarughe marine. I gatti predano i pulcini degli uccelli che nidificano sia al suolo sia sugli alberi. Le specie autoctone delle isole sono particolarmente vulnerabili, perché non sono evolute in condizioni che richiedessero degli adattamenti per difendersi da questi predatori. Alcune volte si introducono nuove specie per cercare di risolvere dei problemi creati da introduzioni precedenti ma questo spesso peggiora la situazione. Nelle Hawaii e in numerose isole dei Caraibi, per esempio, le manguste sono state importate per cercare di controllare le popolazioni di topi che erano state portate dalle imbarcazioni e che stavano distruggendo gli uccelli indigeni e devastando le piantagioni. Poiché le manguste sono degli animali diurni (attivi durante il giorno), mentre i topi hanno abitudini notturne, le due specie si sono ignorate. Anche le manguste, invece, hanno ucciso gli uccelli e hanno danneggiato ulteriormente le specie minacciate. La lezione appresa dalle errate introduzioni pone nuovi interrogativi. Per esempio, alcuni interrogativi etici che attualmente riguardano il rilascio di organismi geneticamente modificati sono basati sul concetto che potremmo non essere in grado di prevedere come questi "nuovi" organismi interagiranno con le altre specie in un ecosistema o come potrebbero rispondere alle forze selettive naturali. Infatti alcuni studi hanno dimostrato che non siamo in grado di prevedere né il loro comportamento né la loro evoluzione. | << | < | > | >> |Pagina 198Economia ecologicaUna disciplina relativamente nuova, chiamata economia ecologica, a differenza degli approcci precedenti, porta le conoscenze dell'ecologia nell'analisi economica. Questo è un campo transdisciplinare che vuole essere olistico, contestuale, sensibile ai valori ed ecocentrico. Nella sua concezione del mondo include i principi della termodinamica; tra i suoi principali interessi ha la distribuzione equa delle risorse e dei diritti nella generazione attuale e tra essa e le generazioni future, ed è anche attenta ai diritti delle altre specie. Un'importante differenza tra questo nuovo campo e quelli precedenti è il riconoscimento del mondo come un sistema aperto, dinamico, in cui il sistema economico umano è inserito in modo inestricabile (fig. 11.6). L'economia ecologica riconosce la dipendenza della specie umana dai servizi di sopravvivenza (life-support) essenziali forniti dalla natura. Invece di considerare completamente intercambiabili le risorse naturali e quelle economiche, gli economisti ecologici considerano insostituibili ed essenziali alcuni aspetti della natura, ponendo così limiti alla crescita della popolazione umana e al consumo delle risorse e sollevando domande sulla capacità portante (o carrying capacity) dell'ambiente. Considerare limitata e relativamente fragile la natura rispetto al sistema economico umano inverte la valutazione di quali risorse siano scarse e quindi di alto valore. Per gli economisti ecologici le risorse naturali sono tanto importanti per il benessere umano e tanto meritevoli di protezione e sviluppo quanto lo sono le risorse umane o tecnologiche.
L'
economia di stato stazionario
auspicata dagli economisti ecologici è caratterizzata da bassi tassi di natalità
e mortalità umani, dall'utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili, dal
riciclo dei materiali e dall'attenzione alla durevolezza, all'efficienza e alla
stabilità al posto di un'alta produzione nell'unità di tempo di materiali.
Alcuni pionieri di questa concezione, tra cui l'economista rumeno
Nicholas Georgescu-Roegen
e gli economisti statunitensi Kenneth Boulding e Herman E. Daly, basandosi sulle
idee di John Stuart Mill, hanno indagato i concetti di sostenibilità e di
limiti alla crescita. Gran parte del resto di questo capitolo sarà dedicato a un
esame delle differenze tra economia neoclassica ed economia ecologica e dei
limiti alla crescita.
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