|
<< |
< |
> |
>> |
Pagina 30
[ capire, vita, morte ]
- Tutto questo, ci riempie lo
stomaco, ma non di più. Con un
po' di soldi, si arriva comodamente
a trarre dalla civiltà ambiente le
poche soddisfazioni corporee
elementari. Il resto è falso.
Falsità, trucchi, tic, ecco tutta
la nostra vita tra il diaframma e
la volta cranica. Il mio Superiore
aveva detto bene: io soffro di un
bisogno inguaribile di capire. Non
voglio morire senza aver capito
perchè ho vissuto. E lei, ha mai
avuto paura della morte?
|
<< |
< |
> |
>> |
Pagina 47
- Riassumo - disse - i dati del
problema. In primo luogo, il Monte
Analogo deve essere molto più alto
delle più alte montagne finora
conosciute. La sua vetta deve
essere inaccessibile con i mezzi
finora conosciuti. Ma, in secondo
luogo, la sua base deve essere
accessibile per noi, e le sue
pendici più basse devono essere
già abitate da essere umani simili
a noi, giacchè esso è la via che
unisce effettivamente il nostro
regno umano attuale a regioni
superiori. Abitate, dunque
abitabili. Che presentano dunque
un insieme di condizioni di clima,
di flora, di fauna, di influenze
cosmiche di ogni genere, non troppo
diverse da quelle dei nostri
continenti. poichè il monte
stesso è estremamente alto, la usa
base deve essere abbastanza larga
per sostenerlo: deve trattarsi di
una superficie grande almeno come
quella delle isole più vaste del
nostro pianeta - della Nuova
Guinea, del Borneo, del Madagascar
- forse anche dell'Australia.
Ammesso questo, sorgono tre
questioni: come mai questo
territorio è sfuggito finora alle
investigazioni dei viaggiatori?
Come penetrarvi? E dove si trova?
|
<< |
< |
> |
>> |
Pagina 76
[ ghiacciai ]
... i ghiacciai sono essere
viventi, in quanto la loro materia
si rinnova con un processo
periodico in una forma quasi
permanente. Il ghiacciaio è un
essere organizzato: con una testa
che è il suo nevaio, con cui bruca
la neve e ingoia dei frammenti di
roccia, testa ben divisa dal resto
del corpo dalla crepaccia
terminale; poi un enorme ventre, in
cui si compie la trasformazione
della neve in ghiaccio, ventre
inciso da profondi crepacci e da
solchi, canali escretori dell'acqua
superflua; e nella sua parte
inferiore rigetta, sotto forma di
morena, i rifiuti del proprio
nutrimento. La sua vita è ritmata
dalle stagioni. D'inverno dorme e
in primavera si risveglia, con
scoppi e scricchiolii.
|
<< |
< |
|