Copertina
Autore AA.VV.
Titolo Calendario Atlante De Agostini 2007
EdizioneDe Agostini, Novara, 2006 , pag. 1160+52, ill., cop.ril., dim. 80x160x41 mm
LettoreFlo Bertelli, 2006
Classe storia contemporanea , economia , politica , geografia , viaggi
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al sito dell'editore








 

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Indice


    SOMMARIO GENERALE

 19 Ultime notizie dal mondo
 22 Fonti bibliografiche

    ALMANACCO

 23 I calendari:
    definizioni e cenni storici, relazioni
    cronologiche, calendario gregoriano, cal.
    civile in Italia, cal. giuliano, cal.
    musulmano, cal. iraniano, cal. ebraico,
    cal. copto, cal. cinese, il tempo atomico,
    cal. astronomico per il 2007, cal.
    perpetuo, era delle Olimpiadi, lo Zodiaco
 31 Misure:
    lunghezza, superficie, volume, capacità,
    pesi, misure legali, numerazione romana,
    multipli e sottomultipli, lunghezza del
    grado di parallelo, temperature, taglie di
    abbigliamento, calzature
 34 Notizie utili degli Stati:
    targhe intern., prefissi telef. intern.,
    documenti d'ingresso, vaccinazioni,
    corrente elettrica, patente, corsia di
    guida, codice internet, cambio della
    moneta in euro e $ USA
 42 Fusi orari
 48 Dati climatici
 53 Giorni festivi

    MONDO

 55 Il Sistema Solare
 57 L'esplorazione dello spazio:
    principali eventi, basi di lancio
 59 La Terra in generale:
    dimensioni principali, confronti
    continentali, oceani e mari, maree,
    terremoti, venti
 63 Economia mondiale
 76 I continenti:
    record, isole, monti, depressioni, vulcani,
    passi, fiumi, laghi, cascate, grotte, porti,
    aeroporti, città e agglomerati urbani,
    riassunto politico-statistico,
    quadro economico
 76 Europa
 83 Asia
 91 Africa
 98 America Sett. e Centrale
104 America Meridionale
109 Oceania
113 Antartide
114 Le grandi Organizzazioni Internazionali
128 L'Unione Europea
132 L'Unione Europea e i Paesi candidati:
    tavole statistiche
136 Gli Stati, confronti statistici mondiali:
    tavole statistiche
144 Gli Stati, indicatori demografici:
    tavole statistiche
152 Gli Stati, economia e lavoro:
    tavole statistiche
160 Gli Stati, indicatori sociali:
    tavole statistiche
168 Gli Stati, indicatori di povertà:
    tavole statistiche
172 Gli Stati, indicatori ambientali:
    tavole statistiche
176 Sintesi economiche mondiali:
    statistiche delle produzioni mondiali
193 Statistiche import-export

    ITALIA

197 Introduzione
199 Confini e territorio: la regione fisica
205 Ordinamento dello Stato
208 Divisione amministrativa
212 Popolazione
214 Lingua
215 Religione
217 Economia:
217 congiuntura economica
219 settore primario
225 settore secondario
244 settore terziario
250 Comunicazioni
258 Statistiche sociali
264 Siti internet e bibliografia

    STATI

265 Tutti gli Stati dalla Aalla Z

     INDICE DEI NOMI

1113 Elenco dei principali toponimi contenuti
     nelle carte

     CARTE GEOGRAFICHE

1161 Carte geografiche e bandiere del mondo
tav.
  1 Planisfero Fusi Orari; Segni convenzionali
  2 Europa 1/35M
  3 Italia 1/10M
  4 Italia Nordoccidentale 1/3M
  5 Italia Nordorientale 1/3M
  6 Italia Centrale 1/3M
  7 Italia Meridionale 1/3M
  8 Sicilia 1/3M
  9 Sardegna 1/3M;
    San Marino;
    Città del Vaticano
 10 Penisola Iberica 1/10M
 11 Regione Francese 1/10M
 12 Benelux 1/5M
 13 Isole Britanniche 1/10M
 14 Europa Centrale 1/10M
 15 Regione Danubiano Balcanica 1/1OM
 16 Regione Carpatica, Ucraina 1/10M
 17 Europa Orientale, Paesi Baltici 1/10M
 18 Scandinavia Settentrionale 1/10M
 19 Scandinavia Meridionale, Islanda 1/10M
 20 Asia 1/75M
 21 Russia Occidentale,
    Rep. Centro Asiatiche 1/35M
 22 Russia Orientale, Mongolia 1/35M
 23 Asia Anteriore 1/30M
 24 Vicino e Medio Oriente 1/15M
 25 Asia Meridionale, Regione Indiana 1/30M
 26 Estremo Oriente 1/30M
 27 Cina Orient., Corea, Giappone 1/16M
 28 Insulindia 1/30M
 29 Africa 1/60M
 30 Africa Nordoccidentale 1/30M
 31 Africa Nordorientale 1/30M
 32 Africa Centrale e Meridionale 1/30M
 33 America Settentrionale 1/30M
 34 Canada, Groenlandia 1/40M
 35 Stati Uniti Centro-occidentali 1/25M
 36 Stati Uniti Centro-orientali 1/25M
 37 America Centrale 1/30M
 38 America Meridionale 1/60M
 39 America Meridionale, parte nord-ovest 1/30M
 40 America Meridionale, parte nord-est 1/30M
 41 America Meridionale, parte sud 1/30M
 42 Oceania 1/75M
 43 Australia 1/35M
 44 Nuova Zelanda 1/18M, Antartide 1/120M
 45 Bandiere del mondo



INDICE ANALITICO DEI CONTENUTI

Continenti, Organizzazioni Internazionali,
Stati, Territori, Dipendenze,
Produzioni (import/export)

Abu Dhabi, 512
Acciaio, 186
Acido solforico, 189
ACNUR, 118
Afghanistan, 266
Africa, 91

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Pagina 419

Cina

Zhong Guo, Zhonghua Renmin Gongheguo


Le pur timide manifestazioni di protesta contro disservizi, soprusi e povertà crescenti in varie città e aree rurali del paese, in una fase di trasformazione così tumultuosa delle strutture economiche e sociali cinesi, hanno spinto il Partito comunista a lanciare l'obiettivo di "una società più armoniosa e stabile" (12-X-2005): la crescita economica dovrà essere cioè accompagnata dalla lotta agli squilibri sociali e territoriali e dall'adozione di misure contro la corruzione e l'inquinamenento. Così, per ridurre il consumo di energia, il 13-III-2006 il governo ha ridotto al 7,5% l'obiettivo di crescita del PNL per i prossimi 5 anni e ha varato sistemi di controllo ambientale più efficaci. Due mesi dopo, il 20-V-2006, è stata inaugurata l'imponente diga delle Tre Gole, sul Chang Jiang; a monte della diga il bacino artificiale ha sommerso campagne, paesi e città, causando l'esodo di quasi 2 milioni di persone, ma l'opera, secondo il governo, servirà non solo a produrre grandi quantità di energia elettrica, ma anche a controllare l'impeto del fiume evitando le alluvioni che ogni anni provocano tante vittime e danni. In politica estera il governo ha mantenuto la sua linea di confronto critico ma costruttivo con gli Stati Uniti, che il premier Hu Jintao ha visitato nel maggio 2006. Molto intensi e produttivi sono stati i rapporti con l'India e tanti altri paesi in via di sviluppo (in particolare con i produttori di petrolio africani e asiatici), con i quali la Cina ha concluso una serie di patti commerciali e di cooperazione economiac. La politica di collaborazione strategica con la Fed. Russa ha trovato conferma nell'agosto 2005 quando i due paesi hanno condotto per la prima volta esercitazioni militari congiunte al largo di Vladivostok. I rapporti con il Giappone, assai positivi dal punto di vista commerciale, sono diventati invece molto tesi sul piano politico-diplomatico. Nell'aprile 2006 il governo cinese ha accusato di revanscismo il premier giapponese Koizumi per le sue periodiche visite a un santuario dedicato ai caduti della II guerra mondiale, simbolo del nazionalismo giapponese. I due paesi si contendono, tra l'altro, le isole Senkaku (Diayou per i cinesi) al largo delle quali si ritiene siano presenti giacimenti di idrocarburi. Si sono deteriorate anche le relazioni con il Vaticano, dopo che la chiesa cinese, nei primi mesi del 2006, ha nominato alcuni vescovi senza l'autorizzazione del pontefice di Roma.

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Pagina 537

Francia

France, République Française


Nell'ottobre-novembre 2005 le periferie urbane di Parigi e delle altre maggiori città francesi sono state sconvolte dalle sommosse incendiarie di migliaia di giovani immigrati di seconda generazione: 10 mila automobili bruciate, 200 edifici pubblici danneggiati, centinaia di feriti, 4500 arrestati. L'ordine pubblico è stato ripristinato, ma il fuoco sembra ancora covare sotto la cenere. Pochi mesi dopo il governo di Dominique de Villepin ha dovuto affrontare una nuova emergenza: il suo progetto di legge sul primo impiego (CPE), che prevedeva la possibilità per i datori di lavoro di licenziare senza vincoli nei primi due anni, ha provocato l'occupazione delle università e grandi manifestazioni di piazza di migliaia di giovani col supporto dei sindacati. Nell'aprile 2006, dopo un intervento critico del presidente Chirac, il CPE è stato ritirato dal governo.

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Pagina 660

Iraq

Iràq, Al-Jumhuriyah al-'Iraqiyah


In una situazione di inaudita violenza diffusa in ogni parte del paese, le scadenze politico-istituzionali previste per creare un sistema democratico in Iraq si sono susseguite con incredibile regolarità. Il 15-X-2005 si è svolto il referendum sulla nuova Costituzione, approvata coon oltre il 78% dei voti (ma nelle province sunnite ha prevalso il "no", anche se non nella misura sufficiente a bocciare il risultato complessivo) e il 19-X-2005 è cominciato a Baghdad il processo contro l'ex presidente Saddam Hussein e altri sette alti dirigenti del passato regime. Le elezioni per il nuovo Parlamento si sono tenute il 15-XII-2005, riconfermando la maggioranza del blocco sciita (UIA) e la tenuta del blocco curdo (DPAK); la partecipazione al voto della minoranza sunnita si è concretizzata nel successo relativo di due delle sue liste (IAP e INDP).

Nei primi mesi del 2006 i negoziati tra i partiti per la formazione del nuovo governo sono stati accompagnati da attentati, offensive militari e stragi che hanno colpito, in una serie infinita di azioni e ritorsioni, migliaia di fedeli sciiti e sunniti, terroristi di al-Qaida e stranieri presi in ostaggio, poliziotti iracheni e soldati dei contingenti militari presenti in Iraq (tra cui anche, in aprile, 4 italiani).

Il 22-IV-2006, dopo aver eletto come proprio presidente il sunnita Mahmud Mashadani, il Parlamento ha riconfermato Presidente della Repubblica il curdo Jalal Talabani e questi finalmente ha potuto designare come premier incaricato lo sciita Jawad al-Maliki. Sulla base di questo primo accordo, le tre principali forze politiche irachene hanno negoziato ancora un mese per formare il governo, che è entrato in carica il 20-V-2006. Uno dei primi provvedimenti di al-Maliki, oltre alla scarcerazione di 3000 persone detenute per errore o senza prove certe, è stato un piano di riconciliazione nazionale che prevede l'amnistia per i ribelli che non abbiano compiuto atti di terrorismo. Alcuni gruppi armati della resistenza hanno accettato la proposta governativa, ma nel complesso la violenza non si è attenuata, neppure dopo l'uccisione del leader di al-Qaida nel paese, Abu al-Zarqawi (8-VI-2006). Intanto molti governi dei paesi presenti in Iraq con le loro truppe (compreso quello italiano) hanno deciso il progressivo ritiro dei loro contingenti, e gli stessi Stati Uniti e Regno Unito, i più impegnati fin dall'inizio nella guerra, hanno avviato piani di riduzione delle loro forze armate. Sembra tuttavia molto lontano il tempo in cui le milizie locali saranno in grado di fronteggiare da sole le forze della guerriglia e i movimenti radicali islamici.

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