Copertina
Autore Andrej Dekkorpo
Titolo Chi non la fa, aspetti!
SottotitoloRimedi e risate per la stitichezza
EdizioneNuovi Equilibri, Viterbo, 2006 , pag. 30, cop.fle., dim. 105x145x2 mm , Isbn 978-88-7226-955-8
LettoreCorrado Leonardo, 2006
Classe medicina , salute , umorismo
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Pagina 3

Il più grande crimine contro l'umanità

Sono diventato stitico a seguito di una frattura del calcagno. La forzata immobilità (culpa sessionis, dicevano i latini...) alla quale mi ha costretto per due mesi l'ingessatura della gamba mi ha trasformato in un irrequieto Nero Wolfe, impoltrito a leggere o - meno proficuamente - a guardare la televisione. Dopo qualche giorno del nuovo sedentario regime di vita, ho sperimentato - era già accaduto: ma mai così 'seriamente' - cosa significasse la pigrizia intestinale, pigrizia che sono riuscito a risolvere correggendo drasticamente l'alimentazione: molta acqua, verdura e prugne cotte.

Interessato in prima persona all'argomento, navigando su internet ho scoperto quanto fosse diffuso questo disturbo nella civiltà occidentale: disturbo che il prof. Arnold Ehret qualifica come "il più grande crimine contro l'umanità", e che in Italia s'insinua nel corpo di tredici milioni di donne e di nove milioni di maschi (oltre il 20 per cento della popolazione).

Le pagine che seguono raccolgono, assieme ad alcune curiosità e riflessioni, anche diverse indicazioni terapeutiche, con riferimento soprattutto alla medicina alternativa. Lo stitico, peraltro, ha un carattere migliore del resto dell'umanità: se qualcuno lo manda a cagare, anziché adirarsi, replica con un sospirato: 'Magari!'.

Che lo sforzo sia con voi!

Andrej Dekkorpo

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Pagina 8

PREVENZIONE E CURA



Acqua

L'acqua è il costituente fondamentale di tutti gli organismi viventi ed è presente nel corpo umano adulto in percentuale pari al 60% (alla nascita: 75%). La regola è molto semplice: per restare in forma durante il giorno bisognerebbe bere ogni ora 1 decilitro di acqua (2,4 litri in 24 ore). Iniziare a bere quando si comincia ad avvertire la sete è in realtà già piuttosto tardi: significa infatti che il nostro rendimento psico-fisico è già ridotto.

Una insufficiente assunzione di liquidi durante il giorno, e di acqua in particolare — combinato con una vita sedentaria è spesso il fattore principale responsabile della stitichezza cronica.

L'acqua idrata, disseta, nutre e purifica: far giungere molta acqua ai filtri renali è sempre il modo migliore per alleggerire il drenaggio di tossine.

Le acque migliori sono quelle oligo-minerali, con un contenuto di sodio fino a 500 milligrammi per litro. Il 'residuo fisso', inoltre, deve indicare un tasso non superiore a mezzo milligrammo per litro. Anche l'acqua del rubinetto esercita le stesse funzioni.

È opportuno assumere tutte le mattine, a digiuno, mezzo litro d'acqua per reidratare il corpo, che ha 'lavorato' anche durante la notte. Successivamente, nell'arco della giornata, sorseggiare almeno un altro litro a intervalli di trenta minuti fino all'ora di pranzo. Prima dei pasti l'acqua funziona da aperitivo e diminuisce lo stimolo della fame: durante il pasto, invece, non si dovrebbe bere molto.

Non vi è venuta sete? Prima di proseguire la lettura, bere due bicchieri d'acqua.

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Pagina 14

Gabinetto

                                Qui ci si siede pesanti e dolenti
                                 e ci si alza leggeri e contenti.



Nel 1775 un orologiaio inglese, Alexander Cummings, inventa il "water closed", in una forma non molto dissimile da come noi la conosciamo (e la adoperiamo) attualmente, creando un pezzo curvo di tubo in grado di trattenere l'acqua, in modo da evitare che le emanazioni del pozzo nero sottostante entrassero nelle abitazioni. Qualche anno dopo, la toletta viene ulteriormente migliorata e formata da due parti, con un comodo sedile e il contenitore dell'acqua, provvisto di una apposita valvola per lo scarico. Tutto bene: migliora la pulizia e l'igiene dell'ambiente, e migliora la comodità per un atto che ci impegna quotidianamente.

Va detto però che questo sistema invita a una certa 'pigrizia' per quanto riguarda l'impegno muscolare previsto dal ponzamento (o sforzo defecatorio); e che per tale attività è molto più efficace (ancorché meno comodo) il gabinetto 'alla turca', costituito da un vaso di ceramica incassato nel pavimento, nel quale ci si accoscia per mingere o defecare. Cosa scegliamo?


Gres rose o Terapia dechelatrice

Grès rose ("granelli di sabbia") è il principio utilizzato nella terapia dechelatrice per la costipazione.

Questo tipo di terapia ha come obiettivo la liberazione di alcuni metalli o metalloidi bloccati da un processo di chelazione a livello delle cellule dell'organismo.

I litoterapici vanno assunti per via perilinguale. In generale, la posologia media è di una ampolla da una volta al dì a tre volte per settimana, lontano dai pasti.

Il contenuto dell'ampolla va tenuto in bocca almeno un minuto prima di essere deglutito.

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Omeopatia

Fra tutte le medicine cosiddette 'alternative', l'omeopatia è sicuramente quella che nel mondo occidentale ha incontrato il successo maggiore. Fondata dal tedesco Samuel Hahnemann (1755-1843), si basa sul noto principio similia similibus curantur (il simile cura il simile).

L'omeopatia trova valida applicazione anche nella cura della stitichezza.

NUX VOMICA 5 CH: se si avverte lo stimolo, ma non è efficace;

HYDRATISH 5 CH: quando non si avverte più alcuno stimolo, specie dopo l'abuso di lassativi;

ALUMINA 5 CH: con feci molli, ma grande difficoltà alla loro espulsione;

LYCOPODIUM 5 CH: quando si è sedentari per abitudine e grandi mangiatori.

La scelta della diluizione dipende dalla durata della comparsa del sintomo e dalla sua ripetizione.

Puramente a titolo indicativo, si potranno usare tre globuli di una 5 CH al mattino a digiuno e la sera prima di coricarsi. A ciò è bene accompagnare un'alimentazione ricca di fibre di vegetali.


Ponzamento (o sforzo defecatorio)

Il ponzamento, che comunque entro certi limiti è necessario, va fatto rigorosamente in espirio, cioè dopo avere espulso l'aria dai polmoni, e non invece bloccandolo (come generalmente si fa). È singolare come questa direttiva sia poco conosciuta e poco seguita, nonostante la sua indubbia efficacia. Altri due importanti suggerimenti:

— non rinviare mai l'atto defecatorio quando si avverte lo stimolo (troppe volte invece ritardiamo di andare al gabinetto, perché impegnati in un'altra attività).

— evitare lo sforzo prolungato. Quest'altra direttiva fondamentale riesce solo con un atto di volontà molto deciso e consapevole.


Respirazione circolare

Chiudere gli occhi. Gli atti respiratori devono essere lenti, profondi, impercettibili all'occhio. Bisogna mentalmente avvicinarsi al diaframma (il muscolo che separa la cavità toracica da quella intestinale), fino ad avvertire l'aria trasformarsi in un'energia che scorre liberamente. Bisogna concentrarsi sul tantian (una zona localizzata qualche centrimetro sotto l'omelico). Respirare profondamente per almeno 15 centimetri, senza che ci sia interruzione tra l'ispirazione e l'espirazione.

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RISOTERAPIA



Fatevi una bella risata. Una bella risata di pancia può aiutare la vostra stitichezza in due modi. Primo: massaggia gli intestini, il che facilita la digestione. Secondo: aiuta ad alleviare lo stress.

Ultimamente, avete avuto modo di sentire qualche divertente barzelletta sulla costipazione?


"Ai bambini buoni la dolce Euchessina".

"E i cattivi?"

"Che spingano".


Un operaio edile è affetto da stitichezza marcata, per cui decide di recarsi dal dottore. Questo lo visita accuratamente, poi gli dice di stendersi a pancia in giù sul lettino. L'operaio obbedisce e il medico lo visita con attenzione, quindi prende uno scalpello e con decisione glielo infila nel sedere. Finita la manovra, gli dice di andare in bagno: dopo alcuni minuti l'operaio esce dal bagno evidentemente sollevato, e dice al dottore:

"Grazie, dottore, adesso sto proprio bene. Cosa debbo fare per il futuro?".

E il dottore: "Quando va in bagno, la smetta di asciugarsi con i sacchi del cemento".

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PROVERBI E AFORISMI
— Chi non la fa, aspetti!

— Dimmi come la fai, e ti dirò chi sei.

— È meglio 'na cacata e vacca, ca cientu cacate e rondinella.

— La stitichezza non fa la felicità.

— Caga poco chi fa poco moto.

— Defecatio matutina, tamquam medicina. Defecatio meridiana, neque bona neque sana.

— Trona di culu av'ia chioviri merda. (Le scorregge precedono la defecazione)

— Scorreggia di culo sanità di corpo, chi non scorreggia è un uomo morto.

— Al teip e a' cul i fann me ig n'ann vola lur. (Il tempo e il culo fanno come hanno voglia loro).

— Colui che soffre di stitichezza cronica subirà la sua dipartita in condizioni dilatate.

— Chi non piscia morirà, chi non caga cagherà.

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