Copertina
Autore Edward Denison
Titolo Architettura in 30 secondi
Sottotitolo50 concetti fondamentali in mezzo minuto
EdizioneLogos, Modena, 2013 , pag. 160, ill., cop.ril., dim. 18,5x23,7x1,5 cm , Isbn 978-88-576-0561-6
Originale30-Second Architecture [2013]
CuratoreEdward Denison
TraduttoreCristina Colotto
LettoreFlo Bertelli, 2013
Classe architettura
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Indice

  6 Prefazione
  8 Introduzione

 10 Le origini

 12 GLOSSARIO
 14 Primitivo/Vernacolare
 16 Antico Egitto
 18 Grecia classica
 20 Roma
 22 Bisanzio
 24 Romanico
 26         profilo: Vitruvio
 28 Gotico
 30 Islam

 32 Innovazioni chiave

 34 GLOSSARIO
 36 Arco
 38 Cupola
 40 Volta
 42 Trave
 44         profilo: Palladio
 46 Colonna
 48 Contrafforte
 50 Telaio

 52 Il disegno tecnico

 54 GLOSSARIO
 56 Pianta
 58 Sezione
 60 Prospetto
 62 Simmetria
 64 Prospettiva
 66 Disegno assonometrico
 68 Scala
 70         profilo: Le Corbusier

 72 Teorie/Concetti

 74 GLOSSARIO
 76 Proporzione e sezione aurea
 78 La forma segue la funzione
 80 Vuoto-pieno
 82 Less is more
 84         profilo: Louis Sullivan
 86 Estetica
 88 Storicismo
 90 Architettura di carta
 92 Regionalismo critico

 94 Idee/Movimenti

 96 GLOSSARIO
 98 Classicismo
100 Rinascimento
102 Revivalismo
104 Arts & Crafts
106 Avanguardia
108 Modernismo
110 Architettura organica
112         profilo: Frank Lloyd Wright
114 Metabolismo
116 High-tech
118 Postmodernismo

120 Stili

122 GLOSSARIO
124 Barocco
126 Orientalismo
128 Art Nouveau
130 Stile internazionale
132 Art Déco
134 Brutalismo
136         profilo: I. M. Pei

138 Il futuro

140 GLOSSARIO
142 CAD
144         profilo: Richard Rogers
146 Riuso creativo
148 Biomimetica
150 Architettura sostenibile

152 APPENDICE
154 Bibliografia
156 Note sugli autori
158 Indice analitico
160 Ringraziamenti

 

 

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Pagina 6

PREFAZIONE Jonathan Glancey


Architettura e edilizia sono simili ma non identiche.

Senza l'edilizia non esisterebbe certo l'architettura, eppure quest'ultima ambisce a elevare al rango di Arte il semplice atto di mettere due mattoni uno sull'altro. Fin dagli albori della civiltà — si pensi alle zikkurat sumere o alle piramidi egizie — l'architettura ha espresso nella solidità delle tre dimensioni i sogni, le aspirazioni e le paure dell'uomo. La progettazione di un tempio ha sempre implicato uno sforzo creativo maggiore rispetto a un granaio o a una stalla, sebbene anche questi edifici possano avere una loro valenza estetica.

Da sempre gli architetti sono stati sacerdoti impegnati a plasmare templi dedicati ora agli dei, ora a Dio, a Mammona, ai loro mecenati e, in molti casi, a se stessi. Dalla dimora più modesta ai musei, fino ai grattacieli più ambiziosi, gli architetti sono stati costruttori di templi. Anzi, in tempi recenti, l'architettura è divenuta rutilante come mai prima d'ora, in parte perché materiali e software nuovi consentono di realizzare i sogni più arditi, ma anche perché l'architettura rimane di per sé espressione potente e visibile della vanità, delle aspirazioni e dell'ego umani. Così come accadde a Imhotep, il primo architetto di cui conosciamo il nome, che progettò le più antiche piramidi egizie e divenne un dio, gli architetti hanno sempre avuto un alto concetto di sé.

L'architettura è un'avventura. Gli edifici devono offrire un tetto sotto cui ripararsi e rispondere a obiettivi funzionali, eppure spesso l'architettura ha superato i limiti di questa visione. Il Pantheon a Roma, uno dei primi grandi edifici a cupola del mondo, doveva rappresentare, negli intenti dell'imperatore Adriano, niente di meno che il modello dell'universo. Nelle cattedrali gotiche dell'Europa medievale si fondevano insieme esaltazione spirituale, virtuosismi ingegneristici e abilità delle maestranze. La slanciata cappella di Ronchamp di Le Corbusier, meta di pellegrinaggio consacrata alla metà degli anni '50, può competere con qualsiasi luogo di culto antico in termini di progettazione e atmosfera religiosa. Grattacieli simili a torri di Babele continuano a crescere sempre più in alto, spingendo oltre ogni limite materiali, design, ingegneria e audacia umana.

L'architettura ha il suo linguaggio, leggibile sulle facciate dei templi greci, delle case a schiera georgiane e dei musei Guggenheim. Un edificio, una strada, un intero centro cittadino possono essere letti come un libro. Quanto più sappiamo decodificare il linguaggio dell'architettura, tanto più interessante diventa passeggiare per una città o un paese qualsiasi. Non tutta l'architettura è monumentale. Nelle centinaia di migliaia di edifici poco appariscenti progettati dagli architetti nel corso dei secoli si può ritrovare una traccia dello stesso fervore creativo e della tensione artistica che caratterizzano i templi più ambiziosi. Una semplice fila di case a schiera georgiane esprime le proporzioni e l'intelligenza visiva dei più illustri monumenti greci e romani. In qualsiasi modo sceglieremo di costruire in futuro, tenendo conto anche delle nuove sfide ambientali, l'architettura continuerà a fare la sua parte. Oggi possiamo costruire molto velocemente e il rischio è quello di ricoprire il pianeta di edifici dozzinali e anonimi, il che in certa misura sta già avvenendo. Ma, oltre alle preoccupazioni quotidiane, sono i sogni a guidare l'architettura e questa è nemica della fretta. Se ci fermiamo per un attimo a osservare un edificio ben fatto, capiremo chiaramente perché l'architettura è importante: è lo spirito dell'uomo tradotto nella pietra e nello spazio.

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Pagina 8

INTRODUZIONE

Edward Denison


L'architettura si presta a molteplici interpretazioni.

Per alcuni rappresenta la forma d'arte suprema; per altri è più vicina alla scienza; per molti è una semplice questione di stile o tecniche costruttive. Nell'era digitale, poi, per chi è più abile a costruire mondi virtuali che reali, l'architettura non ha nulla a che vedere con gli edifici. Quali che siano i nostri pregiudizi, comunque, l'architettura rimane una forma d'arte unica: per prima cosa, deve rispondere a obiettivi funzionali, in secondo luogo, richiede tempi particolarmente lunghi per essere messa in pratica e apprezzata.

È curioso, allora, che la più lenta delle arti possa essere affrontata in sezioni leggibili in 30 secondi. È quanto abbiamo tentato di fare in questo libro, prendendo in considerazione 50 elementi chiave, dalla capanna primitiva delle origini all'architettura virtuale dei programmi CAD. Ciascuno dei sette capitoli affronta un tema specifico, trattando un'ampia gamma di argomenti dalla storia, alla teoria, alla pratica.

Il nostro viaggio inizia con Le origini dell'architettura, quando l'attività del costruire venne trasformata dalla codificazione elaborata da Marco Vitruvio Pollione, ingegnere romano e progenitore di tutti gli architetti. Gli elementi strutturali essenziali per l'evoluzione dell'architettura costituiscono l'oggetto del secondo capitolo, dove si affrontano Innovazioni chiave come l'arco, la trave, la colonna e strutture più evolute e complesse quali la cupola, la volta e il telaio.

Con i successivi due capitoli ci avventureremo poi nel campo della teoria e della pratica architettoniche. La rappresentazione in architettura è il tema del terzo capitolo ( Il disegno tecnico ), in cui si esaminano il significato di pianta, sezione e alzato, e in seguito le nozioni di scala, simmetria e prospettiva. Il quarto affronta Teorie e Concetti che hanno influenzato lo sviluppo dell'architettura: dalla sezione aurea, che vanta secoli di storia alle sue spalle, alle formulazioni più recenti, come quelle elaborate dal Movimento moderno nel '900, senza trascurare le reazioni suscitate da tali idee.

Il quinto capitolo è dedicato alle Idee e ai Movimenti principali, nonché ai concetti e agli avvenimenti fondamentali che hanno contribuito a plasmarli. Eterni come il Classicismo, rivoluzionari come il Modernismo, o effimeri come il Metabolismo, tutti i movimenti architettonici si distinguono per la straordinaria influenza esercitata non solo sui propri seguaci e nell'epoca del loro sviluppo, ma anche molto tempo dopo il loro tramonto. Per chi ha le idee confuse sul Barocco o il Brutalismo, il capitolo sei propone una sintesi degli stili architettonici più significativi e cronologicamente più vicini a noi. Guardando al Futuro , il capitolo finale è incentrato sull'attuale direzione intrapresa dall'architettura e sulle sfide che la attendono. Dalle nozioni di sostenibilità e biomimetica al potenziale illimitato dei sistemi CAD, il futuro di quest'arte così lenta promette cambiamenti rapidi e imprevedibili, come mai era accaduto prima.

Considerato che l'architettura, più di qualsiasi altra forma d'arte, plasma il mondo in cui viviamo e il nostro modo di vederlo, sorprende constatare come questa disciplina risulti spesso poco accessibile. Nel tentativo di demistificare questa materia misteriosa, ogni voce del libro presenta un elemento importante dell'architettura spiegandolo in modo chiaro e coerente. Tutti gli argomenti sono affrontati con la stessa impostazione, allo scopo di facilitare la lettura: la sintesi "In 3 secondi" definisce il tema in una sola battuta, il testo principale "Architettura in 30 secondi" esamina l'argomento nel dettaglio, l'"Approfondimento" lo colloca in una cornice più ampia, aprendo nuove piste d'indagine. I tre diversi approcci, nel loro insieme, rendono Architettura in 30 secondi una finestra aperta sul vario e stimolante ambiente costruito che ci circonda.

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Pagina 82

LESS IS MORE



IN 3 SECONDI

La formula "less is more", coniata da Mies van der Rohe, rifletteva la sua filosofia progettuale e quella del movimento minimalista.




ARCHITETTURA IN 30 SECONDI

In architettura, l'idea del "meno è più" si tradusse in un approccio razionale a livello di organizzazione, progettazione e ornamentazione di un edificio. La formula si fondava sul concetto di necessità architettonica: di qui il rifiuto degli elementi ridondanti, l'accento sulla struttura dell'edificio e l'adozione della pianta aperta, che consentiva di abolire i muri interni. Questo suo approccio fu spesso ricollegato al rifiuto dell'ornamento di Adolf Loos, ma in realtà il minimalismo di Mies van der Rohe fu meno estremo e ammetteva l'uso della decorazione quando questa non interferiva con il disegno complessivo dell'edificio. Mies definì "pelle e ossa" tale architettura in cui la struttura era ridotta a un robusto involucro trasparente ed elegante, e le dominanti erano forme geometriche elementari, un uso essenziale dei materiali, elementi disadorni e la ripetizione delle strutture. Le radici di questo approccio vanno ricercate nel movimento Arts & Crafts, fautore della "verità dei materiali", ossia di un loro uso "onesto" che ne riflettesse, senza artifici, le caratteristiche intrinseche più autentiche.


APPROFONDIMENTO

Abolendo tutto ciò che è superfluo, l'approccio del "meno è più" ricerca la vera essenza di un edificio. Criticata perché troppo algida e lontana dai bisogni emozionali degli utenti, questa filosofia progettuale, con la sua astrazione geometrica e la ricerca di essenzialità, ha il merito però di realizzare edifici che si integrano perfettamente nel contesto.

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Pagina 140

IL FUTURO

GLOSSARIO


architettura bioclimatica Progettazione di edifici che tiene conto del clima locale al fine di garantire comfort acustico, termico e visivo mediante sistemi solari passivi integrati che sfruttano le risorse naturali quali sole, aria, vento, acqua, suolo e vegetazione per riscaldare, raffrescare e illuminare gli edifici.


BedZED Beddington Zero Energy Development. Complesso residenziale sorto nel 2003 nella zona sud-ovest di Londra e progettato all'insegna del rispetto dell'ambiente. L'idea originaria era che ogni residente lasciasse sul pianeta un'impronta ecologica pari a 1,0 (ossia neutra) e a tal fine si sono adottati diversi accorgimenti, come l'uso di materiali a basso contenuto di energia grigia e sistemi efficienti di gestione delle risorse idriche ed energetiche. Inoltre, è stato incoraggiato il possesso di veicoli a GPL e si sono predisposte postazioni per la ricarica delle auto elettriche. Il grado di soddisfazione dei residenti è elevato, ma gli obiettivi iniziali non sono stati raggiunti, perché l'impronta ecologica di ogni utente è di 1,7 (comunque circa la metà della media nazionale britannica).


BIM Building-information modeling, programma CAD per la gestione complessiva di un progetto edilizio, che a un modello tridimensionale aggiunge anche una quarta dimensione, il tempo, e una quinta, i costi. In tal modo è possibile gestire ogni aspetto del progetto e prevedere i risultati. Qualsiasi cambiamento in fase di costruzione può essere facilmente inserito e si rifletterà nell'intero modello, il quale si adatterà ad accoglierlo.


biomimetica Detta anche bionica, questa scienza elabora modelli ispirati alla natura per materiali e macchinari creati dall'uomo.


biomorfismo Si definisce così l'applicazione di forme umane o animali all'architettura, come l'Hemisfèric di Candela e Calatrava a Valencia, in Spagna (1998), sagomato in modo da somigliare a un occhio umano. La scelta del modello non è casuale trattandosi di un edificio dedicato alle proiezioni: cinematografiche (IMAX Dome e 3D), laser e digitali (planetario).


CAM Computer-aided manufacturing, software CAD utilizzato per progettare, controllare e gestire la fabbricazione di strumenti e componenti.


CNC Computer Numerical Control, sistema impiegato per il calcolo e la gestione di strumenti, spesso adottato dagli architetti per creare modelli 3D.


energia grigia o incorporata Termine che descrive le risorse e l'energia utilizzate in totale per produrre un oggetto. In architettura è sempre possibile calcolare l'energia incorporata da un edificio; nel caso di progetti ecosostenibili, tale energia viene compensata, nel tempo, dall'uso di sistemi integrati efficienti e da una pianificazione "verde" dei trasporti e di altri servizi.


fotopolimero termoindurente Polimero usato per la realizzazione di modelli 3D termoindurenti.


greenwashing Termine coniato nel 1968 dall'ambientalista americano Westervelt per descrivere forme di pubblicità ingannevole che sfruttano la sensibilità ambientalista dell'opinione pubblica, attribuendo qualità "verdi", inesistenti o esagerate, a un certo prodotto.


in silico Espressione usata per descrivere simulazioni, o esperimenti eseguiti al computer "in silico": il corrispettivo cyber di "in vivo" termine riferito a sperimentazioni su organismi viventi.


Ipotesi Gaia Teoria elaborata negli anni '60 dallo scienziato e ambientalista inglese James Lovelock, secondo cui la biosfera terrestre è concepita come un unico organismo formato da un complesso sistema interattivo, comprensivo di tutti i materiali organici e inorganici contenuti al suo interno.


riuso adattativo Noto anche come riuso creativo, è un approccio che privilegia, rispetto alla demolizione, la riconversione di un edificio a una nuova destinazione d'uso.


software per la modellazione 3D Programmi per la creazione di immagini 3D, interne ed esterne, estremamente dettagliate.


stampanti 3D (per prototipazione rapida) Stampanti per la creazione di modelli 3D a partire dai dati generati dai programmi CAD.


stratificazione additiva 3D Stampa 3D in cui un modello è formato da strati sottili fino a 0,05 mm.

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Pagina 142

CAD



IN 3 SECONDI

Il termine CAD si riferisce all'uso di sistemi informatici nei processi di creazione, modellazione, analisi, simulazione e ottimizzazione di un disegno tecnico.




ARCHITETTURA IN 30 SECONDI

L'uso dei computer nel campo della progettazione ebbe inizio negli anni '60, nel campo dell'industria aerospaziale e automobilistica. Lo sviluppo di programmi e applicazioni proseguì e aumentò negli anni '80, quando i computer divennero più accessibili, e i primi pacchetti per la modellazione 3D elaborati all'epoca sono in uso ancora oggi: CATIA (1981) e AutoCAD (1982), per citarne solo due. Attualmente, la progettazione in architettura e in ingegneria sarebbe impensabile senza la tecnologia CAD e CAM (Computer-Aided Manufacturing) e agli studenti di queste discipline è richiesta la conoscenza di diverse applicazioni CAD e BIM (Building Information Modeling). Quest'ultimo sistema offre una soluzione alla gestione sempre più complessa dei workflow e dei dati coinvolti nella costruzione di un edificio, mediante una rappresentazione 3D, personalizzata e completa, del progetto come insieme di oggetti parametrici in rapporto tra loro, accessibili e modificabili da tutte le figure professionali coinvolte (architetti, ingegneri, appaltatori di vario tipo, supervisori ecc.). Poiché gli oggetti sono definiti da parametri e si trovano in rapporto reciproco, il singolo cambiamento si rifletterà sul progetto nel suo complesso, con una ricaduta immediata sugli eventuali problemi di costruzione e di costi.


APPROFONDIMENTO

I programmi CAD, onnipresenti nella progettazione tecnica, sono impiegati per il disegno e la pittura 2D, per la modellazione e il rendering 3D, per le simulazioni e le animazioni in 4D. I risultati sono file elettronici adatti alla visualizzazione, alla stampa o alla fabbricazione mediante programmi CAM e macchine CNC a controllo numerico come cutter, stampanti per la protipazione rapida (che usano la stratificazione additiva 3D o fotopolimeri termoindurenti) e robot industriali.

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Pagina 150

ARCHITETTURA SOSTENIBILE



IN 3 SECONDI

Alla base dell'architettura sostenibile vi è l'idea che le nostre scelte architettoniche di oggi non devono condizionare negativamente la salute e il benessere delle generazioni future.




ARCHITETTURA IN 30 SECONDI

L'architettura sostenibile è emersa a fine anni '60, sull'onda della critica mossa dalla controcultura al dogma modernista secondo cui la tecnologia avrebbe risolto ogni problema. La crisi petrolifera del 1973 fu il primo segno della necessità di un futuro senza combustibili fossili e della presa di coscienza che le risorse sono limitate. L'architettura rispose elaborando il concetto di architettura "verde", fondato su alcune strategie chiave. Primo, la riduzione del consumo energetico che, nei climi freddi, comporta sostanzialmente il ricorso al riscaldamento solare passivo e agli scambiatori di calore, oltre al potenziamento dell'isolamento termico. Nei climi caldi, invece, il problema è riuscire ad abbassare le elevate temperature sfruttando la ventilazione passiva, per ridurre la dipendenza dai condizionatori. Secondo, lo sfruttamento di energie rinnovabili, ad esempio attraverso l'adozione di pannelli fotovoltaici e turbine eoliche per produrre elettricità e calore senza ricorrere ai combustibili fossili. Terzo, l'uso di materie prime naturali, rinnovabili o riciclabili, e una maggiore attenzione all'energia incorporata nei materiali e componenti di un edificio (energia grigia) o consumata per la loro estrazione, il trasporto, la produzione e l'eventuale smaltimento o riuso. Il Menara Mesiniaga (1992), progettato da Ken Yeang in Malesia, è un raffinato esempio di architettura sostenibile.


APPROFONDIMENTO

Malgrado la dominante preoccupazione ambientalista, altri interessi, di natura economica e sociale, sono intervenuti a complicare il discorso sulla sostenibilità, rendendo difficile una definizione esatta del concetto. Quel che è certo, comunque, è che nei paesi sviluppati gli edifici assorbono una quota significativa delle risorse limitate del pianeta.

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