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| << | < | > | >> |Indice7 Un'idea di bellezza totale Essere belle è una conquista? 7; La bellezza compra l'amore? 8; Non curare l'effetto ma la causa 9 11 I radicali liberi: un nemico invisibile Che cosa sono i radicali liberi 13; I danni provocati dai radicali liberi 17 27 Gli 'attacchi' esterni che producono radicali liberi Radiazioni elettromagnetiche 27; Radiazioni ionizzanti 28; L'inquinamento atmosferico 29; Il pericolo nascosto nel cibo 30; Il fumo 31; Lo stress 31; Lo stile di vita può aiutarci a contrastare gli 'attacchi' esterni 33 39 Come difenderci dai radicali liberi: il ruolo degli antiossidanti Gli antiossidanti dentro di noi 40 42 Che cosa mangiare per restare giovani Nutrire la pelle 42; Nutrire i capelli 43; Le proprietà benefiche dei germogli 44; Un'alimentazione sana è sufficiente a contrastare l'ossidazione? 46 52 Complementi alimentari antiossidanti Vitamina C 53; Vitamina E 56; Carotenoidi 59; Flavonoidi 64; Ginkgo 70; Quercitina 73; Tè verde 75; Coenzima Q10 78; Acido lipoico 80 83 La nuova cosmetica: antiossidanti sulla pelle A ogni età il suo antiossidante 84 88 Altri metodi per contrastare i radicali liberi Le attività fisiche che mantengono giovani 88; Il sonno come antiossidante 89; L'antiossidante più potente: la meditazione 90 |
| << | < | > | >> |Pagina 11I radicali liberi: un nemico invisibileDato per scontato che la bellezza non è essere diverse da quello che si è ma essere al meglio di noi stesse, cominciamo a chiederci che cos'è che offusca il nostro splendore. Che cosa rende la nostra pelle opaca, i capelli sottili e spenti, per quale perverso meccanismo abbiamo la cellulite anche se siamo magre e perché il grasso invece di distribuirsi nel viso (magari distendendo le rughe) si deposita su fianchi e glutei? E ancora: perché, malgrado usiamo i prodotti di bellezza migliori e ci proteggiamo contro il sole, le rughe fanno proditoriamente la loro comparsa a volte già intorno ai trent'anni? La risposta è semplice: perché tutti gli esseri viventi sono sottoposti a meccanismi di ossidazione, cioè di degradazione cellulare a opera dei radicali liberi. Sono passati cinquant'anni da quando il gerontologo tedesco Denham Harman ha ipotizzato il collegamento tra patologie degenerative legate all'invecchiamento e radicali liberi. Oggi si sa per certo che i radicali liberi sono implicati in un gran numero di malattie in aumento, incluse le due principali cause di morte, l'aterosclerosii e il cancro. Inoltre, molti studi hanno dimostrato che le mutazioni sono responsabili del cancro e che se si utilizzano antiossidanti si può tagliare drasticamente il tasso di mutazioni e diminuire le probabilità di ammalarsi di tumore. Tra i tantissimi studi sull'argomento vale la pena citarne due: il primo, condotto in Germania nel 1988, in cui si mettevano in relazione bassi livelli di vitamina E nel sangue e l'incidenza, nelle donne, di cancro al seno; il secondo, di carattere epidemiologico e pubblicato sull'"American Journal of Medicine", in cui si è visto che negli uomini e nelle donne che assumevano 100 mg o più al giorno di vitamina E la percentuale di incidenza delle malattie cardiovascolari scendeva del 10% in due anni. Ormai le terapie antiossidanti fanno parte della medicina preventiva, ma solo da pochi anni si è cominciato a pensare al ruolo degli antiossidanti nella bellezza: oggi tutte le creme e i sieri contengono almeno un ingrediente antiradicali liberi e recentemente sono nati i primi 'nutricosmetici', cosmetici per via orale, in pratica degli integratori alimentari, a base di antiossidanti, che oltre a renderci più sani ci rendono anche più belli. La bellezza non è solo un dono di natura, ma è intrinsecamente legata al nostro stato di salute, al benessere interiore, al livello di pulizia dei nostri organi interni: se il nostro intestino non funziona, per esempio, difficilmente avremo una bella pelle, mentre se è il fegato a essere appesantito i nostri capelli saranno grassi e opachi.
Dobbiamo renderci conto però che i meccanismi ossidativi fanno parte della
vita: quando produciamo energia, per esempio
facendo sport, produciamo radicali liberi. Quando il nostro sistema immunitario
reagisce, inviando macrofagi e leucociti per combattere un virus o un'infezione,
produce radicali liberi.
Produciamo radicali liberi quando respiriamo l'aria inquinata
delle nostre città, o mangiamo cibi pieni di pesticidi o additivi
chimici, o ancora quando fumiamo o ci esponiamo troppo al
sole. La produzione di radicali liberi non è quindi solo un problema della
popolazione anziana, anche se è vero che aumenta
con il passare degli anni divenendo uno dei responsabili principali del processo
d'invecchiamento dell'organismo.
Che cosa sono i radicali liberi I radicali liberi sono costituiti da atomi o molecole 'instabili', elementi a cui 'manca qualcosa': questo qualcosa è un elettrone. Ora, sappiamo che in ogni atomo gli elettroni orbitano intorno al nucleo, e che ogni orbita comprende alcune sotto-orbite, dette 'orbitali'. Ogni orbitale 'preferisce' avere due elettroni. Per capire meglio possiamo pensare alla danza degli elettroni come alla danza della vita umana: ognuno di noi, pur ballando per conto proprio, preferisce avere un compagno, in genere di sesso opposto. Così un elettrone cerca disperatamente un compagno. E poiché ogni elettrone ruota su se stesso in maniera o centripeta o centrifuga (con un movimento che gli scienziati definiscono spin up e spin down), quando è spaiato, cerca di accoppiarsi con un elettrone che abbia uno spin diverso dal suo: la famosa legge 'gli opposti si attraggono' vale anche, anzi, prima di tutto, per le cariche elettromagnetiche: spin opposti si attraggono, spin uguali si respingono. Questa situazione crea un atomo (o una molecola, quando atomi con la stessa 'mancanza' si legano fra loro), instabile e reattivo, perché l'elettrone 'single' e in cerca di un compagno è aggressivo e disposto a tutto, anche a prendersi l'elettrone di un altro. Questi 'teppisti della biochimica', come vengono chiamati in una pubblicazione dell'americano National Institutes of Health (Istituto nazionale della salute), sono soprattutto derivati dall'ossigeno e provocano danni sistematici a ogni cellula dell'organismo. | << | < | > | >> |Pagina 39Come difenderci dai radicali liberi: il ruolo degli antiossidantiSembra che siamo circondati da nemici. I radicali liberi si trovano dentro di noi, connessi ai nostri stessi processi vitali. Fuori di noi, nell'aria che respiriamo, nei cibi che mangiamo, nella nostra casa. Nei raggi del sole si trovano sostanze che interagiscono con alcune molecole del nostro corpo e creano radicali liberi. Il fatto stesso che per vivere abbiamo bisogno dell'ossigeno ci rende schiavi di un elemento che da un lato ci dà la vita e dall'altro ce la rende difficile, o nel peggiore dei casi, ce l'accorcia. Un orientale direbbe che ogni problema porta in sé la sua soluzione, e questo vale anche per i radicali liberi: il nostro corpo li produce, ma nello stesso tempo possiede un patrimonio enzimatico e un certo numero di sostanze endogene che tengono a bada l'ossidazione. Gli attacchi provenienti dal mondo esterno possono essere limitati da una serie di nutrienti prodotti nel mondo vegetale, in quello minerale e in quello animale. Abbiamo quindi dentro e fuori di noi nemici e alleati che combattono una battaglia senza fine, una battaglia che poi risulta essere non per la vita, ma la vita stessa. Il corpo, dunque, ha tre linee di difesa per combattere i radicali liberi una volta che sono stati generati. * la prima è costituita da sistemi enzimatici, macchinari molecolari costruiti dal corpo secondo direttive specifiche conservate nel DNA. Questi smantellano i radicali liberi e li rendono innocui; * la seconda è costituita da una vasta serie di biomolecole prodotte dal corpo che placano la fame di elettroni dei radicali liberi cedendo elettroni propri. Questi sono antagonisti dei radicali liberi extracellulari. Tali molecole sono 'sacrificali', in quanto donano un loro elettrone consentendo così alle molecole fondamentali della cellula di conservare i propri;
* la terza è costituita dai nutrienti, molecole che il corpo ingerisce già
pronte. Anche questi rinforzi svolgono la loro funzione in maniera
'sacrificale'.
Gli antiossidanti dentro di noi Tra i sistemi citati gli enzimi sono quelli più efficienti, soprattutto perché sono in grado di provocare una reazione senza prendervene parte. Proprio perché non viene coinvolto nelle reazioni biochimiche, un enzima ha vita lunghissima, differentemente dai difensori extracellulari e dai nutrienti, che per soddisfare la fame di elettroni di un radicale libero devono cedere un elettrone proprio (per questo sono definiti 'sacrificali': si immolano per la vita della cellula).
Gli enzimi, però, lavorano solo all'interno della cellula, mentre
a livello sistemico lavorano i difensori extracellulari, che circolano nel
sangue e si diffondono negli spazi tra le cellule. Ambedue
fanno parte del sistema antiossidante endogeno dell'organismo, mentre i
nutrienti rientrano in quello esogeno.
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