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| << | < | > | >> |IndiceIntroduzione 4 Come usare questa guida 6 Storia dello champagne 7 Le caratteristiche di un grande champagne 13 Acquistare champagne per il nuovo millennio 34 Guida ai produttori: Champagne 37 Altri vini spumanti francesi 87 Germania 106 Italia 116 Spagna 126 California 136 Il resto degli Stati Uniti 146 Australia 157 Nuova Zelanda 164 Sudafrica 170 Il resto del mondo 174 Glossario 179 Guida alle annate di champagne 185 Suggerimenti gastronomici in Champagne 191 |
| << | < | > | >> |Pagina 4IntroduzioneSul finire del XX secolo, ci sono sul mercato diversi champagne di buona qualità, più di quanti se ne fossero mai visti prima. La forma plurale, gli champagne, è impiegata in questo caso di proposito, a significare un mondo che racchiude infinite diversità, e a smentire l'immagine ormai consolidata delle circa 20 grandes marques che prevalgono sugli scaffali dei vini nei negozi del centro e nei centri commerciali. Certo è abbastanza naturale che gli acquirenti più indaffarati rimangano fedeli allo stile di una grande marca di champagne che particolarmente amano. Così, buona parte della sezione di questo libro dedicata alla Guida dei produttori della Champagne cerca di stabilire alcune differenze di stile tra le grandes marques, distinguendo le vere «grandi» da quelle semplicemente buone. Eppure, al di là della cerchia fatata dei grandi nomi, esiste un buon numero di champagne creati con innumerevoli stili diversi da grosse cooperative e piccoli produttori, per adattarsi a tutti i gusti e a tutti i portafogli. Uno champagne può essere un Blanc de Blancs, ottenuto solo da Chardonnay; un Blanc de Noirs, ottenuto da uno dei due Pinot o da entrambi; un assemblaggio di uve bianche e uve nere in qualsiasi proporzione; da un solo cru o da 200 diversi; millesimato o meno; lasciato riposare per alcuni mesi o per diversi anni; appena dosé o decisamente zuccherato; con tempi di dégorgement anche molto diversi. Quasi tutti questi elementi possono essere leggermente modificati o variati, e lo scopo principale di questa guida è di indicare quei produttori, più o meno famosi, che mirano al meglio, per fare dello champagne, e della sua personalità, il vino spumante più complesso e duraturo al mondo. Insolitamente, sono descritti più di 170 piccoli récoltants-manipulants (viticoltori e produttori di champagne) , i migliori dei quali figurano oggi come i veri custodi della qualità e producono vini caratteristici di straordinaria classe, che meritano un più ampio riconoscimento. I produttori della Champagne non detengono l'esclusiva del campo, quanto a eccellenza. Una grossa soddisfazione nel lavorare a questo progetto è stata scoprire produttori di vini spumanti sparsi per il mondo con la stessa mania di perfezionismo dei più meticolosi chef de caves di Reims o di Epernay. I produttori di crémant in Alsazia, in particolare, hanno fatto grandi progressi negli ultimi anni, con la produzione di vini spumanti fermentati in bottiglia, che vanno ad ampliare la gamma delle fragranze del genre mediante l'utilizzo di nobili varietà di uve locali quali Pinot Gris e Riesling, oltre a Pinot Noir e con l'aggiunta forse di un grappolo di Chardonnay. Al di là delle Alpi, in Lombardia, i ricchi proprietari delle tenute di Franciacorta hanno creato, per dirla con le parole di Burton Anderson, «una Champagne in miniatura sulle rive del lago d'Iseo». È interessante osservare come le norme DOCG che regolano la produzione di Franciacorta siano le più severe al mondo per un vino spumante - il vino più giovane della cuvée, ad esempio, deve essere invecchiato per almeno 25 mesi. | << | < | > | >> |Pagina 116ItaliaTremila anni fa, quando i Greci colonizzarono l'Italia, le diedero il nome di «Enotria», la terra del vino. Un nome adeguato per un paese in cui abbondano colline e montagne, e perciò ideale per la coltivazione della vite. Quasi tutti gli anni, in Italia si producono circa sei milioni di bottiglie di vino da una miriade di uve varietali locali, usurpando così il ruolo della Francia come produttore numero uno di vini al mondo. Dagli inizi degli anni settanta, il vino italiano ha vissuto un suo particolare periodo di Rinascimento, durante il quale la qualità ha fatto notevoli progressi in tutta la gamma di vini, dai rossi classici e potenti ai bianchi leggeri e di razza.
Il vino spumante secco
interessa una delle più grandi zone dedite alla viticoltura in Italia
settentrionale, particolarmente in Lombardia e Piemonte, dove i vini metodo
classico offrono oggi una valida alternativa allo champagne. Nel 1996, diversi
produttori di vino spumante di una certa rilevanza nel nord Italia hanno
adottato collettivamente il nome commerciale «Talento», in un tentativo di
istituire una denominazione interregionale riconoscibile.
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