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| << | < | > | >> |IndicePrefazione 9 Parte I 1. Comprendere l'ansia 11 1.2. Esercizio: che cosa vi succede 12 2. Come è iniziato il tutto 17 3. La differenza fra ansia, paura, fobia e panico 19 4. Che cosa non è l'ansia 21 5. Che cosa è l'ansia 23 6. Vediamo come funziona 25 6.1. Esercizio: la risposta dei vostri subsistemi 27 7. Che cosa fa l'ansia per noi 31 8. Come l'ansia vi ostacola 34 Parte II 1. Superare l'ansia 39 2. Set cognitivo all'opera nello stress e nell'ansia 41 3. Rompere il ciclo comportamento/emozioni 43 4. La differenza fra comportamento ed emozioni 45 5. Il Sistema di Risposta di Emergenza e il Sistema di Risposta d'Ansia 47 6. Il Sistema di Risposta d'Ansia 49 7. Liberare la mente 51 7.1. Esercizio: liberare la mente 52 8. Vulnerabilità alla base di tutto 54 9. Vulnerabilità (continua) 56 10. Mantenere la fiducia è determinante 58 11. Vulnerabilità psicologica 60 12. Mondo pubblico/privato; sé sociale/individuale 62 13. Le vostre aree di disposizione all'ansia 64 14. Liberare il corpo 66 15. Iperventilazione 68 16. Respirazione diaframmatica rilassata 71 17. Il ruolo del riposo e del rilassamento 73 18. Reazioni di rilassamento profondo 75 19. Il ruolo dell'esercizio e dell'alimentazione 83 Parte III 1. Gestire la propria vita 87 2. Acquisire consapevolezza 89 3. Registrazione dell'ansia 91 3.1. Registrazione dell'ansia (continua) 92 3.2. Esercizio: i pensieri automatici contro il subsistema cognitivo 93 4. Confutate le vostre disfunzioni 96 4.1. Regole per la confutazione 96 4.2. La Tecnica delle Tre Colonne 97 4.3. Tecnica di reinquadramento 98 4.4. Formulario della Tecnica delle Tre Colonne 100 4.5. Esercizio di reinquadramento 101 4.6. Sfidate voi stessi 102 4.7. Assumete un altro punto di vista 104 4.8. La tecnica "E allora?" 106 4.9. L'esercizio "E allora?" 107 5. Immaginazione 109 5.1. La tecnica dello "Spegnere" 110 5.2. La tecnica della Ripetizione 111 5.3. La tecnica della Proiezione nel Tempo 112 5.4. La tecnica del Televisore 113 6. Considerazioni finali 115 6.1. Auto-affermazioni di riuscita 115 6.2. Tecniche di ridirezione 117 6.3. I momenti di sosta 119 6.4. Il rilassamento 119 6.5. Il gioco 120 6.6. L'umorismo 121 6.7. Il sostegno spirituale ed emotivo 121 6.8. Le tradizioni e le routines 122 Riepilogo finale 123 |
| << | < | > | >> |Pagina 235. Che cos'è l'ansiaVoi siete fatti di sistemi e sottosistemi che, armonizzandosi tra loro, vi permettono di funzionare e sopravvivere. Quanto più efficacemente i vostri sistemi sono coordinati, tanto più efficacemente funzionate. Fondamentalmente vi sono quattro subsistemi coordinati dal vostro sistema principale, che sono i seguenti: • cognitivo (pensieri) • affettivo (sentimenti) • comportamentale (azioni) • fisiologico (muscolatura, scheletro) I sottosistemi rispondono a seconda della domanda di un particolare momento e di una particolare circostanza. Normalmente il sistema cognitivo riceve per primo i dati di input, seleziona un programma appropriato di risposta e attiva il resto dei sistemi. Il vostro sistema principale abitualmente controlla che tutte le risposte siano collegate insieme o integrate. Che cosa succede in caso di minaccia o pericolo? Di fronte a una minaccia voi rispondete con uno dei tre (e talvolta tutti) principali tipi di reazione: • Mobilitazione — vi preparate a difendervi attivamente. • Inibizione — riducete il comportamento rischioso, prendete tempo. • Smobilitazione — disattivate il sistema motore, diventate indifesi. | << | < | > | >> |Pagina 256. Vediamo come funzionaAlla base di ogni ansia vi è una potenziale minaccia o un potenziale pericolo o per il vostro benessere fisico oppure psicologico. Facciamo l'esempio di essere incappati in un ingorgo stradale. 1. Il subsistema cognitivo valuta la situazione, controlla l'ambiente, verifica le risorse con cui farvi fronte, determina se c'è un pericolo chiaro e presente ed attiva i sottosistemi: quello affettivo, quello comportamentale e psicologico. Determina che se non uscite dall'ingorgo farete tardi alla riunione, perderete il contratto, non raggiungerete le vostre quote, sarete licenziati dal lavoro, perderete la vostra casa, la vostra famiglia vi lascerà e avrete la vita rovinata! 2. Il subsistema affettivo attiva la componente ansiosa. Questo accelererà le vostre reazioni accrescendo il vostro senso di urgenza. Vi preoccupate perché se non uscite da questo traffico in fretta, farete tardi alla riunione, perderete il contratto, non raggiungerete le vostre quote, sarete licenziati dal lavoro, perderete la vostra casa, la vostra famiglia vi lascerà e rovinerete la vostra vita. Dovete proprio uscire da questo traffico ora!!! | << | < | > | >> |Pagina 517. Liberare la menteOra dovrebbe essere evidente che un senso persistente di ansia è creato in gran parte dalle vostre percezioni relative a una situazione, ossia dal vostro set cognitivo. Questo set è determinato dalle esperienze delle vostra vita passata, dalle vostre risposte, dalle conseguenze, dai vostri sentimenti in proposito e dal feedback al riguardo che permettete. Il bicchiere mezzo pieno dell'ottimista paragonato al bicchiere mezzo vuoto del pessimista è un modo di concettualizzare l'idea di set cognitivo. Noi tendiamo ad applicare il nostro set cognitivo a una varietà di esperienze e questo set contribuisce alla nostra percezione delle circostanze come pericolose o benigne. Molte delle regole da noi sviluppate che contribuiscono al nostro particolare set cognitivo sono state originalmente sviluppate attraverso immagini visive, sensazioni e suoni. In seguito possiamo averle formulate in parole, ma le regole non assumono sempre una forma verbale. Per esempio potete trovarvi ad essere particolarmente ansioso nei pressi degli aeroporti. Un'accurata riflessione può rivelare che il forte rombo dei motori degli aerei era un suono che, senza alcuna comprensione dell'idea di aeroporto, trovavate estremamente terrificante da bambini. Una volta che abbiamo sviluppato un set cognitivo, creiamo presupposti per supportarlo. L'ottimista presuppone che il mezzo bicchiere sia più che sufficiente per tutti. Il pessimista che il bicchiere mezzo vuoto finisca prima che possa farsi una bevuta. Questi presupposti diventano presupposti operativi. Formano la base per il nostro modo di agire creando auto-istruzioni. Questi presupposti e regole rientrano in tre categorie. 1. Avvertenze Generali, per es.: i colleghi possono essere pericolosi. 2. Avvertenze Specifiche, per es.: se interrompo mi faranno del male. 3. Ingiunzioni Inibitorie, per es.: tacere. Scoprirete che acquisire una certa conoscenza di come il vostro set cognitivo contribuisce alla vostra ansia vi aiuterà a superarla. | << | < | > | >> |Pagina 6815. IperventilazioneL'errore più frequente avviene nel caso di una reazione chiamata iperventilazione. Che cos'è l'iperventilazione? Molto semplicemente è troppa (iper) ventilazione (movimento d'aria). Se respirate più rapidamente o più profondamente potete cominciare ad avere una iperventilazione, purché nello stesso tempo non intensifichiate la vostra attività fisica. Queste reazioni respiratorie a volte sono necessarie in risposta ad un pericolo (ricordate la lotta o fuga). Tuttavia se l'ansia si protrae, non servirà più allo scopo originario. Durante l'iperventilazione avvengono varie reazioni fisiologiche. La prima è un cambiamento radicale nel livello di diossido di carbonio nella circolazione sanguigna. In caso di iperventilazione forzata questo può calare fino al 50% in 30 secondi. Il diossido di carbonio è utilizzato dal corpo per regolare la respirazione. Un cambiamento cosi radicale segnala un cambiamento nella regolazione del vostro respiro. Più specificamente il diossido di carbonio è importante per mantenere l'acidità/alcalinità, oppure il PH nel sangue. Quando il livello di PH nelle cellule nervose viene aumentato dall'iperventilazione, le cellule nervose diventano più eccitabili. Ciò fa scattare la risposta di lotta o di fuga e ha inizio la seguente catena di reazioni: • palpitazioni cardiache • pirosi, dolore al petto • intorpidimento, formicolio in bocca, alle mani o ai piedi • sudorazione • vertigini, svenimento, stordimento • scarsa concentrazione, visione sfocata, sensi di irrealtà • respiro affannoso • difficoltà di inghiottire, nodo alla gola • dolori di stomaco, nausea • affaticamento, sonno disturbato, incubi • tensione muscolare, spasmi, tremore. Troppo spesso queste reazioni di iperventilazione sono interpretate erroneamente come pericolo anziché come risposte ad esso. A questo punto il vostro sistema di risposta d'ansia inizia a entrare in azione.
Per verificare se l'iperventilazione contribuisce ai
vostri sintomi ansiosi, fate quanto segue.
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