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| << | < | > | >> |IndiceINTRODUZIONE PAG. 8 I CASTELLI DI MARIA STUARDA PAG. 20 LA SCOZIA MERIDIONALE PAG. 34 LA SCOZIA OCCIDENTALE PAG. 60 LE HIGHLANDS PAG. 76 IL CENTRO E L'EST PAG. 106 INDICE PAG. 134 |
| << | < | > | >> |Pagina 9INTRODUZIONEDal primo regno degli Scoti, sotto re Kenneth MacAlpin, nell'843, all'Unione con la Corona inglese nel 1707, tutti i castelli scozzesi hanno avuto principalmente una funzione difensiva. Alti, turriti, circondati da mura e bastioni, apparentemente inespugnabili, oltre a difendere il signore locale, servivano come centro amministrativo e residenza per lui, la sua famiglia, i suoi servi, i suoi soldati. La torre fortificata, la tower house, è la forma più comune, che si ritrova sia nelle lande sperdute delle Highlands, sia nelle ubertose valli dei Borders, al confine con l'Inghilterra. Costituita da un edificio a tre piani, di cui l'ultimo sporgente, collegati da scale a chiocciola in pietra o in legno, questa struttura ha attraversato oltre mille anni di storia scozzese, dalle torri di difesa di Pitti e Scoti ai palazzetti nobiliari di epoca vittoriana. La forma si è evoluta nel corso dei secoli, con aggiunta di nuovi corpi, ma gli esemplari più affascinanti sono quelli che sono riusciti a conservare il loro carattere di torre. Ne rimangono moltissimi, come Threave Castle, nel Dumfries and Galloway, uno dei più antichi, e i castelli di Craigmillar e Crichton, in origine due tower house arricchite da successivi edifici così da diventare complessi molto articolati. Le prime fortificazioni scozzesi risalgono però all'età del ferro. Tra l'800 a.C. e il 400 d.C. erano molto comuni le colline fortificate, hill fort, bastioni di terra o mura in pietra costruite per difendere i villaggi dalle tribù vicine o dalle incursioni dei Romani (71-84 d.C.). Una delle più famose è Dunadd, nell'Argyll, capitale del regno di Dalriada. Erano destinati alla difesa anche i broch, le alte torri in pietra dai doppi muri, di forma cilindrica e leggermente più stretti verso la cima. Nonostante il nome di origine scandinava, i broch esistevano prima dell'arrivo dei Norvegesi e probabilmente coesistevano con le colline fortificate. Superavano i dieci metri d'altezza ed erano abitati dalla famiglia regnante; ma nei momenti di pericolo potevano accogliere fino a duecento persone. Fra i broch meglio conservati c'è quello di Mousa nelle isole Shetland. Nel 1066, con il matrimonio tra Malcom III Canmore e Margaret, allevata alla corte di Londra, arrivarono nella rude Scozia i costumi e le tradizioni normanne. A questo periodo risalgono i primi castelli feudali. La loro forma iniziale era quella di un terrapieno dominato da una torre di legno e circondato da un fossato, moat, ai cui piedi sorgevano le case di legno protette da un fossato con palizzata, bailey. Non esistono resti di queste fortificazioni, che peraltro sono state perfettamente riprodotte negli arazzi di Bayeux. Ma ad Hawick, nei Borders, rimane la collina artificiale su cui era costruita un tempo la torre di legno. Nel corso dei due secoli successivi il castello in pietra si sostituì quasi completamente alla vecchia versione in legno. In alcuni manieri costruiti dopo la metà del XIV secolo, è evidente la volontà di potenziarne la funzione difensiva, in precedenza affidata esclusivamente alla struttura massiccia dell'edificio. Nel castello di St.Andrews, nel Fife, per esempio, la torre si trova al di fuori del cortile e l'ingresso principale viene inglobato in essa. Alla fine del XV secolo le decorazioni e i motivi ornamentali iniziano a diventare elementi importanti, specialmente nelle residenze reali. La ricchezza di queste costruzioni si ispira ai motivi rinascimentali francesi, cui probabilmente non sono estranei i rapporti di alleanza e parentela stretti in quell'epoca tra gli Stuart e la famiglia reale francese. Il palazzo di Falkland, il preferito di Giacomo V, non ha più nulla dell'originale casa a torre, ricco com'è di torri, torrette, medaglioni e lesene. Nella stessa direzione vanno la decorazione scultorea del muro settentrionale del castello di Crichton, nella regione dei Borders, completato nel 1585, o il castello di Cacrlaverock, nel Dumfries, dove l'esterno massiccio e austero contrasta con l'eleganza del cortile interno. | << | < | > | >> |Pagina 77LE HIGHLANDS
Abitate sin dall'antichità, come
testimoniano gli oltre cinquecento broch, le torri difensive
costruite già duemila anni fa,
le Highlands non sono sempre
state solo un immenso pascolo per le
pecore. Un tempo la regione più settentrionale della Scozia, questa terra
aspra e bellissima, era ricoperta di boschi e di campi coltivati dagli
highlanders, popolazioni di origine celtica
che vivevano in comunità agricole, i
clan, sempre pronti a muovere guerra
al seguito dei loro capi. Uno dei clan
più potenti era quello dei MacLeod,
discendenti dei vichinghi dell'isola di
Man. Il loro castello era Dunvegan,
sull'isola di Skye. Il sangue scandinavo
si mischiò con quello dei Celti del regno di Alba e rafforzò le potenti comunità
dei clan, spesso in lotta tra loro. I capi vivevano nelle torri di difesa, come
Eilean Donan Castle, dimora dei McKenzie, o Cawdor Castle, residenza dei
Thane
di Cawdor. Alla fine della dinastia Stuart, nelle Highlands iniziarono ripetute
sommosse contro la nuova casa regnante degli Hannover. I castelli della regione,
come Blair Castle o Braemar Castle, passarono di mano più volte e, in alcuni
casi, vennero trasformati in caserme per i soldati. Nel 1715 fallì una
rivolta capitanata dal duca di Mar che
voleva far salire al trono Giacomo
Edoardo, figlio minore di Giacomo I.
Gli highlanders furono sconfitti a Sheriffmuir e l'esercito britannico costruì
nuove strade da Crieff a Fort William,
per tenere la regione sotto controllo
militare. Nel 1745 il principe Carlo
Edoardo Stuart, Bonnie Prince Charlie, tornò dall'esilio in Francia, sbarcando
in una delle isole Ebridi. A Glenfinnan radunò tutti i clan fedeli
agli Stuart e il mese successivo entrò
a Edimburgo, insediandosi nel palazzo di Holyrood. Le truppe ribelli vinsero a
Prestopans, avanzando nelle
Midlands inglesi fino a Derby. Ma furono sconfitte a Culloden, vicino a
Inverness, nell'aprile del 1746. Bonnie
Prince Charlie fu costretto a fuggire e
la repressione contro i giacobiti fu
durissima. Ai superstiti fu vietato di
indossare il
kilt,
portare armi, parlare la lingua gaelica e suonare la cornamusa.
Le terre dei capi clan che avevano appoggiato i giacobiti furono confiscate, il
sistema dei clan venne smantellato. Per gli
highlanders
fu la rovina.
Abituati da secoli a pagare l'affitto
delle terre con il servizio militare al
capo clan, non riuscirono a trovare il
denaro che richiedevano i nuovi signori delle terre. Così i lord inglesi
fedeli alla Corona trasformarono i loro
possedimenti in pascoli o in tenute di
caccia. Tra il 1780 e il 1860 con Highlands Clearances, gli
highlanders
furono espulsi dalle loro terre, le loro
case bruciate per impedire ribellioni e
ogni tentativo di resistenza represso.
Questo portò a una massiccia emigrazione e nel 1860 le Highlands erano
completamente svuotate. Ma intanto,
nella società inglese, si era affermato
l'amore per questa Scozia lontana e
selvaggia. Tanto che anche la regina
Vittoria vi fece costruire Balmoral
Castle, attuale residenza estiva della
famiglia reale.
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