Copertina
Autore Manuela Giolfo
Titolo Shalom Salām
SottotitoloCanti israeliani e palestinesi
EdizioneRed, Milano, 2006 [2000] , pag. 16, ill., cd, dim. 135x190x14 mm , Isbn 978-88-7447-418-9
CuratoreManuela Giolfo
LettoreLuca Vita, 2006
Classe musica , paesi: Israele , paesi: Palestina
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Indice

  1 Avi Toledo, Eric Zenou, Albert Assoyag
    Hinei Ma Tov
    TRADIZIONALE EBRAICO

  2 Amai Murkus
    Alouf Mashaal (La noia divampa)
    TRADIZIONALE PALESTINESE

  3 Kodesh-Vechol
    Shalom Aleichem (Pace su di voi)
    TRADIZIONALE EBRAICO

  4 Mohamed Zeftari
    Tagsīm per violino solo
    TRADIZIONALE EBRAICO-MAGHREBINO

  5 Karmon Israeli Folk Dancers and Singers
    Hava Nagila (Venite e rallegriamoci)
    TRADIZIONALE EBRAICO

  6 Amai Murkus
    Taalu (Venite poeti)
    ISRAELE

  7 El-Funoun
    Dal'onah (Corteggiateci)
    TRADIZIONALE PALESTINESE

  8 Yair Dalal
    Bemasa Shelo Nigmar (Tempesta di sabbia)
    NEGEV, ISRAELE

  9 Mohammed Saleh, Abd AI-Saheb Lelo,
    Haitham Hasan
    Lama Bada Yatasana
    (Quando apparve nel suo incedere gentile)
    TRADIZIONALE ARABO

 10 Naguila
    Ysmah hatani (Canto nuziale)
    EBREI DEL MAGHREB

 11 Naguila
    Samā'ī bayati
    TRADIZIONALE EBRAICO-MAGHREBINO

 12 Rabbi Shlomo Carlebach
    Salmo 27
    ISRAELE

 13 Timna Brauer
    Avinu Malkenu (Padre nostro)
    TRADIZIONALE EBRAICO

 14 Kamal Berrada
    Tagsīm per ūd solo
    TRADIZIONALE EBRAICO-MAGHREBINO

 15 Orchestra Andalusa d'Israele
    Nūba andalusa
    TRADIZIONALE EBRAICO SEFARDITA

 16 Gali Atari
    Non c'è altro paese per me
    ISRAELE

 17 El-Funoun
    Inizio dell'estasi
    RAMALLAH, PALESTINA

 18 Amai Murkus
    Hulum (Sogno)
    ISRAELE

    DURATA TOTALE  61:45

 

 

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Pagina 2

Shalom-Salàm significa, rispettivamente in ebraico e in arabo, 'pace', e rimanda a quel fenomeno di integrazione culturale, precursore del processo di pace tra il popolo ebraico e quello palestinese, che infine dovrà portare, nel rispetto delle identità culturali, a un sentimento di comune appartenenza, non solo a un luogo geografico, ma a uno stesso patrimonio culturale.

Tale fenomeno di integrazione è già presente nel lavoro di molti musicisti israeliani (ebrei e palestinesi) che, come dimostrano alcuni brani che presentiamo, in cerca di un'identità unitaria che trascenda le differenze etniche e religiose, lavorano concretamente insieme, all'interno dello stesso gruppo musicale, producendo quella che si potrebbe definire una musica neo tradizionale, che attinge alle comuni radici della tradizione più antica, reinterpretandola attraverso una sensibilità personale e moderna.

Queste creazioni musicali pongono in luce le profonde affinità esistenti tra le due tradizioni, affinità che l'ascoltatore potrà facilmente riscontrare e apprezzare.

Un'importante testimonianza di tale possibile fusione e di come a livello musicale sia possibile attingere agli stessi valori estetici è l'esperienza andalusa e la splendida musica che essa ha generato.

Dal 711 al 1492, in Spagna, le tre religioni monoteiste e i rispettivi gruppi etnici che le rappresentavano hanno avuto modo, in un fertile clima di grande tolleranza, di sviluppare un repertorio musicale comune, quello della musica arabo-andalusa, che tanto deve alla tradizione degli ebrei sefarditi.

Questo repertorio, di cui restano documenti tanto famosi quanto meravigliosi, rimane un esempio imprescindibile anche per i musicisti che oggi sentono il bisogno di superare la cultura del dialogo per giungere a un'esperienza di fusione.

Ed è forse proprio quest'esperienza storica che rende possibile e spontaneo, almeno dal punto di vista delle forme espressive, il manifestarsi di una sensibilità comune. Anche laddove non ci sia una manifesta e intenzionale ricerca di un linguaggio comune si possono ugualmente rintracciare molte affinità tra la tradizione musicale araba ed ebraica, tanto che risulta difficile per l'ascoltatore distinguere i brani che appartengono all'una o all'altra tradizione.

Tali affinità stanno essenzialmente nell'uso degli stessi strumenti musicali; nel ruolo preminente della voce e nelle modalità del suo utilizzo; nel modo in cui viene sviluppata la melodia e nella grande sensibilità per le possibilità stesse della melodia a discapito della ricerca armonica; e infine nell'adesione al canone estetico della modalità.

Mentre la musica araba ha sempre dimostrato la massima fedeltà ai propri canoni estetici, rimanendo legata a un atteggiamento conservatore, la musica ebraica, a causa delle vicende storiche, si è arricchita dei caratteri del luogo in cui di volta in volta si manifestava, originando tradizioni locali a volte molto distanti dalla musica dell'Oriente mediterraneo.

Forse i connotati di una musica israeliana di oggi non possono essere ritrovati che in quella tradizione mediterranea, contigua alla nostra e con la quale noi stessi abbiamo intrecciato nel tempo legami complessi e fondanti.

Il tema della pace è inoltre presente nel testo di molti dei brani contenuti in questo CD, a significare come esso costituisca un valore fondamentale e un bisogno pressante per i due popoli.

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