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| << | < | > | >> |Pagina 3 [ inizio libro ]Lo stato dei luoghi era che chi andava verso il mare vedeva il geometra Bosi di fronte, lo vedeva cioè venire avanti sul viadotto Gravagna (m. cinquecentosettanta) tra il tunnel e l'altro viadotto, verso la sua auto parcheggiata sulla corsia d'emergenza.| << | < | > | >> |Pagina 38Certe volte era capitato che il babbo e la mamma si guardassero negli occhi solo loro anche davanti alla famiglia e non si riusciva a capire se erano stanchi, preoccupati, nervosi, felici oppure se semplicemente si guardavano per rimettersi a fuoco.Mio fratello diceva di lasciarli fare perché sono cose importanti e rimangono anche dopo. | << | < | > | >> |Pagina 68Era venuto il controllore a svegliarlo e a chiedergli il biglietto che non aveva.«Sono partito di corsa all'ultimo momento, pagherò la percorrenza piú lunga perché non so dove fermarmi». Mentre stava pagando il cervello aveva fatto come uno scatto, un clic per far uscire parole in piú di quelle previste dall'incontro. «Sa, sono rimasto solo, non ho piú famiglia, è morta tutta sotto il terremoto». «Quanti eravate?» «Sei, non c'è piú nessuno, tranne mio fratello». «È la vita che è fatta cosí. Un giorno ci sei, l'altro anche, l'altro ancora no». «Perché ha aggiunto "l'altro anche"?» «Mi piace deviare appena un po' dai luoghi comuni, mi serve per controllarli come il suo biglietto». «Mi faccia un altro esempio». «No, mi piace anche deludere piccole aspettative come la sua». | << | < | > | >> |Pagina 72 [ fine libro ]Visto di dietro aveva percorso almeno centoventi metri prima di svoltare ancora dietro una casa, dove non sono piú riuscito a vederlo.| << | < | |