Copertina
Autore Witold Gombrowicz
Titolo Corso di filosofia in sei ore e un quarto
EdizioneSE, Milano, 2004, Testi e documenti 93 , pag. 116, cop.fle., dim. 12,8x22,2x1,1 cm , Isbn 978-88-7710-512-7
OriginaleGuide de la philosophie en six heures un quart [1969]
PrefazioneFrancesco M. Cataluccio
TraduttoreLiliana Piersanti
LettoreGiorgio Crepe, 2012
Classe filosofia
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Domenica, 27 aprile 1969

Referendum

Kant 1724-1804


Esordio del pensiero moderno.

Si potrebbe anche dire che coincida con Cartesio (inizi del XVIII secolo).

Cartesio: una sola idea importante: il dubbio assoluto.

È la nascita del razionalismo: sottoporre tutto al dubbio assoluto, sin quando la ragione ci costringe ad accettare un'idea.

(Base della fenomenologia di Husserl)

— soggetto: l'io pensante

— oggetto: occhialino-tavolo

— l'idea dell'oggetto che si forma nella mia coscienza.

Cartesio riduce questi tre elementi del sapere.

Sono sicuro che qualcosa è nella mia coscienza, ma non corrisponde alla realtà. Esempio, il centauro.

Dubbio sistematico. Mette il mondo in dubbio, tra parentesi:

1. l'oggetto

2. tutto ciò che concerne l'oggetto.

La sola certezza è che gli oggetti esistono nella mia coscienza.

Tra parentesi:

l'idea di Dio;

le scienze concernenti la realtà, cosiddette obiettive: sociologia, psicologia, a eccezione delle scienze astratte: matematica, logica, perché non riguardano il mondo esteriore, ma sono leggi per la mia stessa coscienza.

Qual è il grande errore di Cartesio, la sua «deviazione» (come dice Husserl)? Cartesio ha avuto paura delle conseguenze terrificanti delle sue idee. Cerca di dimostrare la realtà oggettiva di Dio — e dunque del mondo (come creazione di Dio).

La paura di Cartesio è simile a quella di Sartre. A causa di essa, tutta la filosofia successiva è stata falsata. In Cartesio, dunque, essenziale è Il discorso del metodo: ELIMINARE L'OGGETTO: la grande idea di Cartesio.

La filosofia comincia così a occuparsi della coscienza come realtà basilare. Immaginate una notte assoluta con un solo oggetto. Se questo oggetto non trova una coscienza in grado di cogliere la sua esistenza, esso non esiste.

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Sabato, 3 maggio

Hegel


Biografia noiosa. XIX secolo. Professore a Berlino.

Kant.

Fichte: filosofia dello Stato e della legge.

Schelling: natura artistica. La sua filosofia è profondamente influenzata dall'estetica e dall'arte. Hegel l'attaccava violentemente.

La tesi fondamentale di Hegel: ciò che è razionale è reale, ciò che è reale è razionale.

Non è difficile da capire. L'idea principale è che il soggetto è correlato (dipendente) all'oggetto, l'uno non può esistere senza l'altro. Immaginate che esista anche una sola cosa. Se non vi è coscienza, la cosa non esiste. Su questa base, Hegel formula la sua teoria del reale.

Il mondo è conosciuto in quanto viene assimilato dalla ragione, ossia da una coscienza razionale. Hegel offre un'immagine grandiosa di un simile processo.

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Pagina 74

Domenica, 11 maggio

Visita di Murat

Esistenzialismo (Heidegger)


Il confronto della nostra coscienza con la nostra esistenza. Non si tratta del singolo uomo. Si tratta dell'essere umano, del modo di essere, per così dire, umano.

Ora, come ho già detto, io ritengo che Seiendes sia il modo d'essere delle cose, un modo privo di senso, assurdo.

L'esistenzialismo non parla qui della mancanza di senso di una concezione o di Dio, ma del modo d'essere delle cose. Le cose sono assurde, perché sono inerti, per così dire. Esse sono come sono. Non hanno storia. Non sono nel tempo. Una cosa può deteriorarsi nel tempo, è vero, però subisce questo processo passivamente, rimanendo sempre quella che è. Il Sein è invece l'essere dotato di senso, significativo. E il Dasein è la trascendenza che conferisce il senso all'essere delle cose.

In primo luogo è un'affermazione dell'uomo. In secondo luogo è un dar senso alle cose.

Si è già detto che le cose non hanno confini. Non si può dire dove termina un tavolo, o dove comincia il pavimento, trattandosi sempre di quella materia composta di atomi che è l'energia, e che nel continuum di Einstein non è che una curvatura dello spazio: quindi una cosa definita se l'uomo la definisce. E l'uomo la definisce secondo le sue necessità e i suoi progetti. La seggiola per sedere, il tavolo per scrivere. Dunque il Dasein, ossia la trascendenza, rende possibile un essere superiore, che è precisamente un essere dotato di senso, un essere umano, un'esistenza. Heidegger dice che l'esistenza assurda è «ontica», mentre l'esistenza dotata di senso, superiore, conduce all'ontologia.

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Lunedì, 12 maggio

Marxismo


Marx 1818-1883.

Marx ha letto Hegel nella prima giovinezza, ma a diciannove anni, in una lettera al padre ebbe ad affermare che non lo soddisfaceva.

Per qual motivo?

Era l'elemento astratto, la logica astratta ad allontanare Marx da Hegel.

Ha attinto molto da Hegel, è vero, ma poi ha rivoluzionato il senso stesso della filosofia.

Secondo Marx, compito del filosofo non è comprendere il mondo, ma cambiarlo.

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Pagina 88

Nietzsche

Nietzsche come Schopenhauer, e come Kant, era polacco.

1844-1900.

Nietzsche: i nervi di Shelley, lo stomaco di Carlyle, l'anima di una signorina.

La genealogia di Nietzsche

il professor Lorenz, Darwin (teoria dell'evoluzione mediante la lotta e la selezione)

Spencer (filosofo inglese, teoria dell'evoluzione dal semplice al composto, al multiplo)

Bismarck

Schopenhauer.

Nietzsche non era un filosofo in senso stretto, ma uno scrittore di aforismi.

Ora, per capire Nietzsche bisogna capire un'idea molto semplice, esemplificabile con un allevamento di vacche.

Un allevatore di vacche cerca di migliorare la specie, per cui lascerà morire gli esemplari più deboli e conserverà per la riproduzione quelli più forti.

Tutta la moralità di Nietzsche trova qui il suo fondamento.

La specie umana, come tutte le altre, viene migliorata con la lotta e la selezione naturale.

Appare qui l'aspetto più sensazionale e più provocatorio di questa filosofia: l'opposizione al cristianesimo, che secondo Nietzsche è la morale dei deboli imposta ai forti, nociva per la specie umana e dunque immorale.

Questo atteggiamento, evidentemente rivoluzionario, rovesciava tutti i sistemi di valori.

Nietzsche — e questa è la grande differenza con Schopenhauer — sta dalla parte della VITA.

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