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Pagina 16
[ Darwin, evoluzionismo, materialismo ]
I taccuini dimostrano che
Darwin si interessava di filosofia
ed era consapevole delle
implicazioni filosofiche della sua
teoria. Sapeva che la prima
caratteristica che la distingueva
dalle altre dottrine
evoluzionistiche era il suo
materialismo senza compromessi.
Gli altri evoluzionisti parlavano
di forze vitali, di storia con una
direzione, di lotta del mondo
organico, e dell'essenziale
irriducibilità della mente, una
panoplia di concetti che il
cristianesimo tradizionale poteva
accettare come compromesso, perché
compatibili con un Dio cristiano
che agiva con l'evoluzione anziché
con la creazione. Darwin, invece,
parlava solo di variazioni casuali
e di selezione naturale.
Nei quaderni, Darwin applicò
con decisione la sua teoria
materialistica dell'evoluzione a
tutti i fenomeni vitali, compresa
quella che ne costituiva, per sua
definizione, "la cittadella
stessa": la mente umana.
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Pagina 18
[ Darwin, Marx, materialismo ]
I più accesi materialisti del
XX secolo, Marx ed Engels, capirono
subito a cosa fosse arrivato Darwin
e utilizzarono il contenuto
radicale della sua opera. Nel
1860, Marx scrisse ad Engels a
proposito dell'"Origine" di Darwin:
« Per quanto svolto
grossolanamente all'inglese, ecco
qui il libro che contiene i
fondamenti storico-naturali del
nostro modo di veder ».
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Pagina 30
[ evoluzione, progresso ]
Per ironia della sorte,
comunque, il padre della teoria
dell'evoluzione rimase praticamente
l'unico ad insistere che il
cambiamento organico conduce solo
ad un crescente adattamento degli
organismi all'ambiente e non ad un
astratto ideale di progresso
caratterizzato dalla complessità
strutturale o da una crescente
eterogeneità: mai dire superiore o
inferiore
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Pagina 97
[ storia naturale ]
La storia naturale è, in larga
misura, la storia dei diversi
adattamenti atti ad evitare la
predazione. Alcuni organismi si
nascondono, altri assumono un
sapore sgradevole, altri si
muniscono di spine o spessi gusci,
altri ancora assumono l'aspetto di
un "parente" nocivo; la lista è
praticamente senza fine, si tratta
di uno degli esempi più
sbalorditivi della varietà della
natura.
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Pagina 261
[ evoluzionismo, animali ]
Noi siamo al tempo stesso
simili e diversi dagli altri
animali. In contesti culturali
diversi, può essere utili
sottolineare ora l'uno ora l'altro
aspetto di questa verità
fondamentale. Ai tempi di Darwin
l'affermazione della nostra
somiglianza con gli animali ebbe
l'effetto di rompre con secoli di
superstizione. Oggi possiamo aver
bisogno di sottolineare la nostra
diversità, il nostro essere animali
"flessibili" con un'a,pia gamma di
comportamenti potenziali. La
nostra natura biologica non è un
ostacolo alle riforme sociali. Noi
siamo, come disse Simone de
Beauvoir, "l'etre dont l'etre est
de n'etre pas": l'essere la cui
essenza sta nel non avere essenza.
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