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| << | < | > | >> |IndiceMARCO MENATO 9 Presentazione LUCIA PILLON 13 «Nell'intento di ricostituire la propria biblioteca distrutta» Contributo alla storia della biblioteca privata Coronini Cronberg 30 "An attempt to reconstruct one's own destroyed library" A contribution to the history of the private Coronini Cronberg library SERENELLA FERRARI BENEDETTI 32 La Fondazione Palazzo Coronini Cronberg di Gorizia 35 Catalogo a cura di ARIANNA GROSSI e SIMONE VOLPATO 105 Bibliografia e repertori 107 Indici |
| << | < | > | >> |Pagina 9Presentazione
MARCO MENATO
Pur avendo avuto parte importante nello sviluppo dell'arte della stampa, non si è visto in Italia un uguale sviluppo delle scienze del libro, specialmente nella pubblicazione di cataloghi di fondi librari a stampa. Tutto il capitolo dedicato ai grandi cataloghi di biblioteca e alle bibliografie divise per secolo, vede l'Italia in posizione assai defilata, a vantaggio - come ben si sa - dei paesi di lingua tedesca e inglese. Solo dalla metà degli anni Settanta del secolo scorso, concluso il censimento degli incunabuli conservati nelle biblioteche italiane, abbandonata - troppo tardi - l'impresa di pubblicare un catalogo collettivo del patrimonio bibliografico delle biblioteche statali e iniziati i primi esperimenti nel trattamento automatizzato dei dati bibliografici, i bibliotecari italiani hanno ritenuto che fosse giunto il momento di dedicarsi alla catalogazione dei libri antichi conservati (sarebbe meglio dire: depositati) in gran numero nelle biblioteche, spesso anche in quelle di piccole dimensioni e appartenenti alle più differenti titolarità. Una bibliografia - che ancora non c'è - dei cataloghi di libri antichi, pubblicati in questi ultimi trent'anni, arriverebbe a descrivere almeno un migliaio di titoli, compresi anche i cataloghi editi all'interno di monografie e di periodici. L'interesse scientifico, e la passione (anche civile) per documentare compiutamente un capitolo della nostra storia del collezionismo, si è quindi risvegliato e ha prodotto - a volte - strumenti di analisi bibliografica eccellenti, che reggono a letture diversificate. E proprio su questo sentiero di pazienti ricerche si è posta la Fondazione Palazzo Coronini Cronberg che ha scelto di catalogare, un po' alla volta, tutto il ricco e multiforme patrimonio conservato nella silenziosa villa di viale XX Settembre a Gorizia. La Biblioteca Coronini, se confrontata con la quadreria e con le raccolte di stampe e argenti, può sembrare di livello non adeguato, considerato che numerosi libri antichi sono stati acquistati in blocco a Venezia dal libraio Giuseppe Malattia sembra più per ricostruire almeno l'immagine di una biblioteca nobiliare, che per effettive competenze bibliofiliche ed esigenze intellettuali. Tuttavia, questo «scavo» praticato - in un tempo ragionevole - da due bibliografi dell'Università di Udine, Arianna Grossi e Simone Volpato, ha portato alla luce tra le 16.215 descrizioni bibliografiche, delle quali si compone la Biblioteca, altri sei incunabuli (uno non censito da IGI) in aggiunta ai due già conosciuti, aumentando a sessantadue il totale degli incunabuli posseduti dalle biblioteche goriziane e così integrando l'elenco pubblicato nel 1980 da F. Posa, e un gruppo di 154 cinquecentine (in 165 esemplari), sette delle quali - su un totale di trentanove edizioni tedesche - non sono registrate nel monumentale censimento delle cinquecentine tedesche (VD 16), a conferma di quanto siano ricche di scoperte questo tipo di raccolte, vergini e appartate. | << | < | > | >> |Pagina 37Gli incunaboli
ARIANNA GROSSI
Nota metodologica L'impianto del catalogo è alfabetico per autore con ordinamento cronologico delle edizioni riconducibili alla medesima intestazione. Titolo e note tipografiche sono dati in forma normalizzata, così come la segnalazione dei contributi, anche minori, ospitati nelle singole edizioni. Gli elementi che compongono la descrizione fisica sono nell'ordine: formato, cartulazione, formula collazionale con indicazione delle carte bianche, linee di testo, specchio di stampa e carattere prevalente. Agli ultimi tre elementi si è voluta anteporre l'indicazione della carta sulla quale è stato fatto il rilevamento, in considerazione del fatto che i dati riportati nei principali repertori bibliografici sono a volta discordanti. A complemento di questi dati sono segnalate la disposizione del testo nella pagina, la presenza di titoli correnti, di errori nella cartulazione e nella segnatura, di lettere di guida, unitamente all'indicazione del contenuto, di eventuali lettere dedicatorie e indici, del colophon, della marca tipografica e/o editoriale e del registro. Separatamente sono state descritte le filigrane, per le quali si è fatto costantemente ricorso all'opera di C. M. Briquet Les filigranes. Dictionnaire historique des marques du papier (G. Olms Verlag, Hildesheim 1977). | << | < | > | >> |Pagina 43Le cinquecentine
SIMONE VOLPATO
Nota metodologica
L'intento di tale catalogo è di offrire lo spettro bibliografico che
contempla le 154 edizioni del XVI secolo, per un totale di 165 esemplari
appartenenti alla biblioteca privata della famiglia Coronini Cronberg di
Gorizia. Le schede sono ordinate alfabeticamente per nome dell'autore o per
titolo dell'opera. Nel caso che per uno stesso autore fossero presenti più
edizioni è prevalsa la suddivisione cronologica. Ogni edizione è
contrassegnata da un numero progresrivo. Se un'edizione compare in più esemplari
viene descritta una sola volta: per le copie si forniscono indicazioni se vi
siano errori di fascicolazione, mancanza di pagine oltre alla tipologia della
legatura e alla natura delle postille e delle note di possesso.
AREA DELL'INTESTAZIONE
Per la scelta e per la forma dell'intestazione ci si è attenuti alle
Regole italiane di catalogazione per autori
(RICA) e alle indicazioni fornite dall'Istituto per il catalogo unico delle
biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (Iccu) nel
censimento nazionale delle edizioni italiane del XVI secolo.
AREA DEL TITOLO E DELLE NOTE TIPOGRAFICHE Il titolo è stato riportato nella sua interezza in modo tale da rispettare l'integrità testuale e linguistica del frontespizio. |