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| << | < | > | >> |Pagina 7 [ inizio libro ]«Uhm? Eh-eh... si. Gnorsì. An-han, volete entrare, potete entrare... Uhm, uhm. Voi sapevate che abito qui? Com'è che lo sapevate? Uhm-uhm... Eh. Gnornò, tst... Il cavallo vostro è solo questo? Hi! Il cavallo è zoppo, stremato. Vale più nulla. Puh... va bene. Uhm, uhm. Avete intravisto questo mio fuocherello da lontano? Sì. Ecco. Entrate, potete stare qui.Han-han. Questa non è una casa... Si. Dovreb- be. Credo. Non sono un fazendeiro, sono uno che ci abita... Eh, manco questo sono. Io? Dappertutto. Sto qui, sloggio quando voglio io. Si. Qui dormo. Uhm. Che? Siete voi che lo dite. Gnornò... State andando o tornando? | << | < | > | >> |Pagina 24M'hanno lasciato qui da solo, io nhum. M'hanno lasciato a fare il lavoro d'ammazzare, il cacciatore di giaguari. Non dovevano. Sor Nhuáo Guede non doveva. Non sapevano che io ero loro parente? Oh oh! Oh oh! Mi maledico, mi auguro sventura per aver ammazzato tanti giaguari, perché l'ho fatto?! So maledire, so. Tst, no, no!... Quando ho la pancia piena non mi piace vedere gente, no, mi piace scordarmi di tutti: mi piglia la rabbia. Sembra che io devo parlare con il ricordo di tutti quelli. Ma non voglio. Sto buono, Sto zitto. Prima, un tempo, mi piaceva la gente. Ora che mi piacciono sono soltanto i giaguari. Mi gusta il loro fiato... Maria-Maria, bel giaguaro, cangussù, buona-bella.E' giovane. Guardate, guardate, finisce di mangíare, tossisce, si tocca i baffi, eh, baffi duri, bianchi, baffi all'ingiù, mi fa il solletico al viso, si struscia tanto bene. Va a bere l'acqua. La cosa più bella che c'è è il giaguaro Maria-Maria spaparacchiato a terra, che beve l'acqua. Quando io chiamo, viene di corsa. Volete vedere? Voi state tremando, lo so. Non abbiate paura, non viene no, viene solamente se chiamo. Se non chiamo, non viene. Anche lui c'ha paura di me, tipo voi... Eh, questo mondo dei gerais è la mia terra, eh, questo qui - tutto mio. A mia madre sarebbe piaciuto... Voglio che tutti hanno paura di me. Voi no, voi siete mio amico... Non c'ho nessun altro amico. Ce l'ho? Uhm. Uhm, uhm... Come, che? Qui più vicino c'erano solo tre uomini, abitavano i geraís, una volta, vicino all'altopiano. Quelli erano criminali fuggiti, jababora, erano venuti a vivere qui nascosti. Come, che? Come si chiamavano? A che vi serve saperlo? Erano vostri parenti? Bah! Di questi abitanti dei gerais, uno si chiamava Gugué, era bello grasso; un altro si chiamava Antunias - quello c'aveva dei soldi da parte! L'altro era il segnor Rioporo, un uomo rabbioso, un bruto: non mi piaceva... | << | < | > | >> |Pagina 34Lì, avessi voluto, potevo ammazzarla. Non ho voluto. Com'era possibile voler ammazzare Maria-Maria? Per di più, in quel tempo io ero già triste, triste, qui da solo, io nbum, e ancora più triste e infelice per aver ammazzato giaguari, ero addirittura abbacchiato. Da quel giorno non ne ho ammazzato più uno, l'ultimo che ammazzai fu appunto quella suaçurana, le andai dietro. Ma la suaçurana, non è mio parente, parente mio è il giaguaro nero e quello macchiato... Quella l'ammazzai quando che il sole spuntava. La suaçurana, aveva mangiato un cerbiatto della caatinga. La feci fuori più per rabbia, ché li dove io dormivo lei veniva a farci le sue schifezze, nella bambusaia trovai tutto il letame. Eh, le femmine lo coprono, con la terra, ma il maschio lo copre meno, il maschio è più porco...An-han. Maria-Maria è bella, dovevate vedere! Bella più di qualunque donna. Profuma di fior di guararema con la pioggia. Non è troppo grande, no. E' una cangussu, c'ha la testa grossina e, a parte le macchie, è gialla, chiara, chiara. Al tempo della siccità quelle sono ancora più chiare. La pelle che brilla, morbida, morbida. Macchie che nessuna è nera proprio nera, no: rosso-scure, così, rosso-violacee. Non ce l'ha? C'ha di tutto. Voi avete già confrontato le sue macchie e i cerchietti? Contateli, per vedere: svariano tanto, che due proprio uguali non li trovate, no... Maria-Maria c'ha un sacco di macchie minuscole. La faccia mascherata, piccinina, bella, tutta a chiazze, così e così. Una macchiolina in ogni angolo della bocca, altre dietro le orecchine... Dietro le orecchie è bianchiccio, cotone spurgato. La pancia, pure. La pancia e sotto il collo, e nel didietro delle gambe. Io posso farle le feste per un bel pezzo, a lei le piace... Mi lecca la mano, la lecca affettuosa, nel modo che loro sanno per pulire il sudicio dai propri figli; se no, nessuno sopportava il raschio di quella lingua grossa, aspra, una carta vetrata peggiore della foglia di sambaíba; ma, sennò, come farebbe a leccare, leccare, e non sbranare con la lingua i suoi piccini? Come, che? Averci un maschio lei, Maria-Maria?! Non ce l'ha un maschio. Sciò! Pa! Atimbora, via! Se viene qualche maschio l'ammazzo, l'ammazzo, l'ammazzo, può pure essere mio parente! | << | < | > | >> |Pagina 73 [ fine libro ]Vi è piaciuto, an? Il negro non serviva, oh, oh, oh... Ohé: voi servite, siete amico mio... Ohé: fatevi guardare per bene, fatevi toccare un pochettino, un pochettino appena, da appoggiare la mano...Ehi, ehi, che state facendo? Spostate questo revolver! Non scherzate, girate il revolver dall'altra parte... Non mi muovo, sto calmo, calmo... Ohé: mi volete ammazzare, eh? Mettete, mettete via il revolver! Voi state male, voi state ammattendo... Siete venuto ad arrestarmi? Ohé: se sto mettendo le mani a terra non è di proposito, è per caso... Ohé, il freddo... Siete pazzo?! Puah! Uscite fuori, la capanna è mia, sciò! Atimbora, via! Se voi mi ammazzate, il compagno arriva, vi fa arrestare... Il giaguaro arriva, Maria-Maria, vi mangia... Il giaguaro è mio parente... Ehi, è a causa del negro? Non ho ammazzato il negro, stavo raccontando delle fesserie... Ohé, il giaguaro! Uh, uh, voi siete buono, non mi fate questo, non m'ammazzate... Io, Macuncozo... Non lo fate, non lo fate... Nbenbenhém... Heeé!...
Hé Aar-rran... Aaah... M'avete .cors arrhoôu...
Remuaci... Réiucanacé... Araaan... Uhm... Uhi... Uhi...
Uh... Uh... êeêê êê... ê... ê... »
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