Copertina
Autore Joao Guimaraes Rosa
Titolo Grande Sertao
EdizioneFeltrinelli, Milano, 1988 [1970], UE 1042
OriginaleGrande Sertao: Veredas [1956]
CuratoreLuciana Stegagno Picchio
TraduttoreEdoardo Bizzarri
LettoreRenato di Stefano, 1989
Classe narrativa brasiliana
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Pagina 9 [ inizio libro ]

"Nonnulla. I colpi che vossignoria ha sentito non erano di rissa di uomini, no, Dio ne guardi. Ho sparato contro un albero, dietro casa, dalla parte del torrente. Per esercizio. Lo faccio tutti i giorni, mi piace; fin da quando ero appena un ragazzo. E lì, sono venuti a chiamarmi. Per via di un vitello: un vitello bianco, erratico, gli occhi che manco un cristiano - che era apparso; e con faccia di cane. Cosí m'hanno detto; io non l'ho voluto vedere.

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Pagina 494 [ fine libro ]

Termino. Vossignoria vede. Ho raccontato tutto. Adesso sto qui. Quasi rivierasco. M'avvio alla vecchiaia, con ordine e lavoro. So qualcosa di me? Eseguo. Il Rio di San Francisco - che cosí grande si mostra - sembra un tronco grosso, in piedi, enorme... Amabile vossignoria mi ha ascoltato, ha confermato la mia idea: che il Diavolo non esiste. Non è vero? Vossignoria è uomo sovrano, circospetto. Amici siamo. Nonnulla. Il diavolo non c'è! È quel che dico, se fosse... Quel che esiste è l'uomo umano. Traversia.

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