Copertina
Autore Sabina Guzzanti
Titolo Mi consenta una riflessione
Sottotitolo(anche se non è il mio ramo)
EdizioneBaldini&Castoldi, Milano, 2002, Le Formiche 34 , pag. 160, dim. 118x190x8 mm , Isbn 978-88-8490-073-9
LettoreRiccardo Terzi, 2002
Classe satira
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Indice

      7   Introduzione
      9   Presentazione
     19   La famiglia itagliana
     37   La scuola itagliana
     51   La società itagliana
     73   La cultura itagliana
     89   La donna itagliana
    103   L'informazione itagliana
    119   I politici itagliani
    131   Forza itagliano
    151   Epilogo
 

 

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Pagina 9

Presentazione



BERLUSCONI

Caro lettore, care vallette,

premetto subito che il motivo per cui mi sono sentito di scrivere questo libro, è il bisogno di svelenire il clima della politica in Italia alimentato dalla stampa e dai giornali... (che poi appena Ferrara ha un attimo di tempo devo farmi spiegare per bene che differenza c'è).

Per questo, mi vedo costretto a usare un mezzo a me inviso come un libro, a dimostrazione della cui incompatibilità ho subito ceduto, per l'antitrust, la Mondadori che non mi rendeva.

So che Fini insiste col dire che quando i giornali fanno così, l'unico rimedio è mettersi a strillare dal balcone. A questa soluzione ovviamente avevo pensato anch'io, ma poi sono tornato indietro, perché ritengo che aspirare al seggio papale sia per me ancora prematuro.

Sono anche a conoscenza del fatto che dopo pochi mesi di governo, i più sono concordi nel definirci degli inesperti e come se non bastasse in molti dei miei sostenitori si è fatta strada l'idea che io sia un povero beccaccione e niente di più... tanto che non so neppure se quando terrete in mano questo volumetto, io sarò ancora il vostro presidente del Consiglio o sarò già nella condizione di essere stato costretto a fare quello che io ho voluto definire, durante la conferenza stampa a Napoli sulla criminalità organizzata, il Masaniello.

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Pagina 139

IL DISCORSO CHE TENNE A ROMA, ANNUNCIANDO LA SUA DISCESA IN CAMPO (ESPRESSIONE CHE OGGI VIENE USATA COMUNEMENTE, MA CHE ALLORA SUSCITO' PARECCHIE SANE REAZIONI DI RIGETTO)

13 febbraio 1994

I motivi per cui sono sceso in campo, non sono motivi astrusi, no. Sono motivi molto semplici: da una mia personale indagine di marketing mi sono accorto che c'è una grossa fascia di persone che tutte le volte che io apro bocca sghignazza, si rotola per terra dalle risa, ma proprio... le risate. E io credo che in un momento come questo, cosi difficile per il nostro Paese, non dar modo agli italiani di divertirsi un po', sarebbe una specie di omissione di soccorso.

Voi tutti sapete che è molto urgente per la mia impresa, ripristinare un regime che mi garantisca di attingere liberamente ai fondi delle banche, o quanto meno non mi imponga di restituire le migliaia di miliardi, che attraverso l'appoggio di Craxi, di Andreotti, di Forlani, mi sono fatto prestare. E io vi garantisco che per raggiungere questo obiettivo sono disposto a dire quello che vi pare. Io vi prometto la botte piena e la moglie ubriaca. Vi prometto che andrete in giro con una bellissima macchina, una bella moglie, senza pagare le tasse. E tutto questo senza che la stragrande maggioranza della popolazione, che se la prende, mi scusino le signore, in quel posto, provi un inutile odio di classe o invidia sociale.

Vogliamo delle imprese gestite come le nostre famiglie, dove non manchi mai chi porta le arance ai congiunti a cui è toccato fare i lavoretti più sporchi.

Un'Italia di uomini liberi e quando dico uomini intendo uomini e donne! Perché io sono per la parità di diritto fra l'uomo e la valletta.

Vi propongo un programma articolato in più punti: completo di ammollo prelavaggio centrifuga e programma risparmio con risciacquo soddisfatti o rimborsati.

A chi mi accusa di rifiutare il confronto con le forze politiche della concorrenza, rispondo che io faccio pubblicità e non politica. Che sarebbe bello se a ogni spot ci dovesse essere chi replica che questo o quel dentifricio fa cascare i denti, quell'ammorbidente è una fregatura, quelle pastiglie fanno venire il cancro. Sarebbe assurdo!

A chi ci dice che avendo il potere economico e quello editoriale, se a questi si aggiungesse anche quello legislativo, si tratterebbe di un vero e proprio colpo di Stato, rispondo semplicemente: speriamo! Che Dio vi ascolti. Del resto io ho sempre mirato al top. Quando sono entrato nell'editoria sono diventato il numero uno, quando ho comprato il Milan ho vinto la Coppa dei Campioni, se appena entrato in politica ci scappa addirittura il golpe... beh vuol dire che ho fatto bingo! Sarebbe mi pare un grossissimo risultato, tale che non si potrà più parlare di fortuna del principiante, ma bisognerà che anche i più maliziosi riconoscano al sottoscritto di possedere determinate capacità...

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