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Pagina 56
[ espansione dell'universo ]
La scoperta che l'universo è in
espansione fu una delle grandi
rivoluzioni intellettuali del XX
secolo. Col senno di poi è facile
chiedersi perché nessuno ci avesse
mai pensato prima. Newton e altri
avrebbero dovuto rendersi conto che
un universo statico avrebbe
cominciato a contrarsi
immediatamente sotto l'influenza
della gravità. Supponiamo invece
che l'universo sia in espansione:
se l'espansione fosse abbastanza
lenta, la forza di gravità la
farebbe rallentare sempre più fino
a causarne a un certo punto
l'arresto, dando poi l'avvio a una
fase successiva di contrazione. Se
invece la velocità di espansione
dell'universo fosse superiore a una
certa velocità critica, la gravità
non sarebbe mai abbastanza forte da
metter fine all'espansione e
l'universo continuerebbe a
espandersi per sempre.
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Pagina 134
[ buchi neri ]
L'esistenza di una radiazione
dei buchi neri sembra implicare che
il collasso gravitazionale non sia
così finale e irreversibile come
pensavamo un tempo. Se un
astronauta cade in un buco nero, la
massa del buco nero aumenterà, ma
infine l'equivalente in energia di
quella massa extra sarà restituito
all'universo sotto forma di
radiazione. Così, in un certo
senso, l'austonauta sarà
"riciclato".
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Pagina 188
[ spazio-tempo ]
Pare quindi chiaro che la vita,
almeno quale la conosciamo, possa
esistere solo in regioni dello
spazio-tempo in cui una dimensione
temporale e le tre dimensioni
spaziali non siano arrotolate in
una piccola palla bensì distese.
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