Copertina
Autore Ernst W. Heine
Titolo Kille Kille
SottotitoloStorie macabre
EdizioneTheoria, Roma, 1986, Riflessi 35
OriginaleKille Kille [1983]
TraduttoreMaria Paola Arena
LettoreRenato di Stefano, 1992
Classe narrativa tedesca
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Indice


p.  7  Presentazione
   13  [Premessa]
   15  I cacciatori di scimmie
   43  Quando le pietre parlano
   51  Viva la giustizia!
   63  Il progettista
   85  Gina e Giovanni
   91  Il processo
   97  Talata
  109  Non gettare mai niente!
  119  Dio è piccolo
  131  Kulu Kulu
  139  Ora di volo
  147  Il capolavoro
  155  Gesù giapponese
  167  Morte di un massacratore
  175  L'esperimento del mammut

 

 

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Pagina 43 [ Irlanda ]

Quando le pietre parlano

Irlanda, l'isola verde.

Chi ha battezzato così questo frammento di roccia celtica al limite del campo di gioco europeo era daltonico. La terra è verde solo dove casualmente non è bruna.

...

No, l'Irlanda non è verde, ma il colore bruno è quello prediletto dagli irlandesi, bruno dorato come il whisky e la Guinness nelle bettole di Dublino e di Cork, o marrone castagna come il manto del giovane cavallo da corsa sui pascoli di Kildare.

...

Gli uomini di Limerick vivono secondo il principio: lavorare e pregare è bene, trincare e scommettere è meglio.

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Pagina 78 [ maiale ]

... Al Buffet freddo, mangiando il roastbeef, gli venne l'idea che non doveva abbandonarlo piú. I suoi pensieri si mossero nella seguente direzione: «Il maiale è una bestia disgustosa, sprca e flaccida. Come prosciutto, guanciale o gulasch diventa un dono degli dèi. Chiama un uomo maiale e si offenderà. Invitalo a mangiare un arrosto di maiale e si sentirà onorato. Il maiale morto, se è preparato nel modo giusto, ha un credito molto maggiore rispetto a quello vivo. Dopo il suo decesso è oggetto di una nobilitazione che spetta solo a pochi defunti. La sua spoglia mortale non è un peso inutile per i sopravvissuti, ma il senso della sua vita. I maiali vivono e muoiono solo per le loro esequie luculliane su tavole apparecchiate con cura. Perché non è possibile applicare anche a noi quest'eliminazione ideale del cadavere? Un maiale è davvero tanto diverso da un uomo? Anche i maiali hanno una mamma. Sperimentano il dolore e le gioie dell'amore come noi. Forse contrariamente a noi non hanno un'anima immortale. Forse? Ma che importanza ha? L'anima abbandona il corpo con l'ultimo respiro. Nell'uomo come nel maiale non resta altro che carne prelibata, un genere voluttario che molti possono concedersi solo in occasioni speciali.

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Pagina 119 [ Dio, dèi, QI, esistenza/misura ]

Dio è piccolo

A cinque anni venni mandato a scuola, a quindici conquistai l'università, a venticinque ero il professore piú giovane del mio paese. La mia vita erad ominata dalle parole faustiane: «So molto, ma vorrei sapere tutto». Il mio quoziente d'intelligenza non era umano. Mi vergognavo a dirlo. Avevo la memoria di una centrale di computers. Einstein, Planck e Heisenberg mi sembravano dei dilettanti della scienza. Ammiravo la loro amabile ingenuità senza insuperbirmi, perché al contrario di Prometeo non rinnegavo gli dèi, ma cercavo di comprenderli razionalmente e di fissarli in formule matematiche, non come oggetti di fede, ma come realtà dimostrabili. Mi dicevo: Se Dio esiste, deve anche essere possibile dimostrarlo, visibile e misurabile come tutto ciò che esiste.

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