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| << | < | > | >> |IndiceRingraziamenti XV Introduzione XVII Comprensione tramite rinuncia La via fenomenologica della conoscenza 1 L'insegnante 1 Due vie verso la conoscenza 2 Il procedimento 3 La rinuncia 3 Il coraggio 4 La sintonia 4 La fenomenologia filosofica 5 La fenomenologia psicoterapeutica 6 L'anima 7 La fenomenologia religiosa 8 Il ritorno 8 Irretimenti e loro soluzioni Da un corso esperienziale e di formazione 11 I giorno 13 1 Presentazione: riconoscere i dati di fatto e l'ordine e mettersi in gioco 13 Si entra nel processo 13 L'adozione è pericolosa 13 Confrontarsi 15 Più o meno 15 Il doppio spostamento 16 La prima donna 18 La felicità fa paura 19 Modello, identificazione, individuazione 19 Rappresentazione: il figlio rappresenta il fratello della madre 19 La differenza tra identificazione e modello 28 Avere il coraggio di attenersi al minimo 28 Nelle relazioni tramite l'individuazione diminuisce l'intimità 28 3 Ordini, decisioni, riconoscere le proprie debolezze 31 Amore e ordine 31 L'ordine originario 31 La precedenza del primo legame 32 Ordini gerarchici 33 La scala gerarchica nella famiglia 33 La gerarchia dell'intimità 34 Priorità in caso di separazione 34 La scala gerarchica nelle organizzazioni 36 L'obiezione 37 La decisione contro un proprio figlio 37 L'essere e il "non" 38 Le conseguenze per la relazione 39 Sul piede di guerra 39 Brutti voti dei figli 40 4 Vari tipi di compensazione 41 Lutto spostato 41 Rappresentazione: la figlia rappresenta la sorella morta del padre 42 La compensazione nel male 46 L'ordine dell'amore 47 Compensare onorando 48 Rappresentazione: prendere anche se molti hanno dovuto cedere 48 Sono arrivati 51 La colpa personale riconosciuta come sorgente di forza 58 Salvare la faccia per il padre 60 5 Onorare i genitori: il movimento interrotto verso la persona amata 60 È più facile soffrire che risolvere 60 La soluzione umile fa male 61 Il movimento interrotto verso la persona amata 62 Dolori alle spalle 65 La pulce nell'orecchio 66 [...] |
| << | < | > | >> |Pagina XVIIIntroduzioneOrdini dell'amore ha acquisito in questi ultimi anni il carattere di un'opera di base, che aiuta molte persone, al di là della psicoterapia, anche nella vita di tutti i giorni. Per questo motivo, dopo la quinta edizione, era venuto il momento di rielaborare il libro in modo tale da tenere conto di questo più ampio cerchio di lettori. Ora si presenta più chiaro e diretto, e in certi punti è anche stato ampliato, per esempio con un capitolo sulla via della conoscenza. In esso viene mostrato come è possibile ottenere la comprensione risolutiva e guaritrice guardando alla realtà in modo imparziale. In questo libro si tratta degli ordini che sono preposti all'amore nelle relazioni umane. Di conseguenza questo amore riesce ad attuarsi solo se ne conosciamo gli ordini. L'amore cieco non ha sapere, non conosce questi ordini e spesso ci porta fuori strada. Ma se l'amore sa di questi ordini e li rispetta, attua ciò che stiamo cercando con tanta nostalgia. Allora ha un effetto benefico e salutare sia su di noi che sul nostro ambiente. In questo libro vengono testualmente riprodotti, anche se accorciati, tre corsi terapeutici. Il primo corso sugli "Irretimenti e loro soluzioni" è stato un corso esperienziale e di formazione, e viene qui riprodotto quasi per intero. Introduce alla messa in scena delle costellazioni familiari, mette in luce cosa, nella famiglia e nella stirpe, ci irretisca nei destini di altri membri e quali siano gli effetti di questo irretimento. Ma, soprattutto, mette in luce quando, come e secondo quali leggi si riesca a sciogliersi da un irretimento. Diventa quindi evidente che nelle famiglie e nelle stirpi l'esigenza, comune a tutti, del legame e della compensazione non tollera l'esclusione di nessuno dei suoi membri. Se ciò accade, il loro destino viene ripreso e rivissuto inconsciamente dai loro discendenti. Questo è ciò che qui si intende per irretimento. Se però gli esclusi vengono onorati come appartenenti al sistema da quelli che vi sono rimasti, allora l'amore e il rispetto compensano il torto che essi hanno subito, e i loro destini non devono più ripetersi. Questo è ciò che qui si intende per soluzione. L'irretimento obbedisce a un ordine, secondo il quale la tragedia deve essere espiata da un'altra tragedia e dei "piccoli" innocenti devono fare da mallevadori e pagare per dei "grandi" colpevoli. La soluzione segue invece un ordine che soddisfa l'esigenza di legame e di compensazione in modo salutare. Entrambi gli ordini sono - il primo in modo deleterio e il secondo in modo salutare - "ordini dell'amore". Il secondo corso è indirizzato a consulenti familiari. Ne sono state tratte quelle parti che mostrano quale sia il posto dei figli a cui è rimasto un solo genitore o nessuno, e cosa accada quando i genitori lasciano che altri adottino un figlio o una figlia o quando estranei adottano un bambino senza che ciò sia necessario. Il terzo è un corso per malati, terapeuti e medici. Qui, davanti a un gruppo di alcune centinaia di partecipanti osservatori, alcuni malati ebbero modo di mettere in scena la loro famiglia attuale o quella originaria. Così ai pazienti, ai partecipanti direttamente coinvolti e agli spettatori divenne evidente quali fattori, nella comunanza dei destini di una famiglia e di una stirpe, provochino gravi malattie, incidenti o suicidi, e ciò che può modificare questi destini. Questo è un manuale che tratta vari aspetti delle relazioni umane: * Da un lato, vengono letteralmente riprodotti dei corsi terapeutici selezionati, di modo che il lettore possa partecipare alla ricerca delle soluzioni come se egli stesso fosse presente. Può magari anche scoprire, per quanto lo riguarda, come uscire dalle crisi o guarire dalle malattie condizionate dall'anima. * Dall'altro, vengono presentati e spiegati importanti procedimenti terapeutici. Ciò vale non solo per le rappresentazioni delle costellazioni familiari che, in modo molto semplice, portano alla luce gli irretimenti e mostrano le soluzioni, ma anche per il recupero del movimento interrotto verso il padre o la madre. In questo modo vengono guariti o attenuati i danni e le paure, partendo dal modo in cui si sono instaurati a causa di una perdita o di una separazione avvenute nella prima infanzia. * Terzo, chi è interessato alla via della conoscenza, che porta a cogliere gli ordini qui descritti, può fare in prima persona l'esperienza di come, semplicemente guardando in uno stato di raccoglimento, la rivelazione risolutiva - come un fulmine nel buio - improvvisamente abbagli e colpisca (psicoterapia fenomenologica). I nomi dei partecipanti e delle partecipanti sono stati cambiati e i dati relativi ai luoghi cancellati. Le rappresentazioni familiari vengono documentate mediante figure in tutte le loro fasi. I capitoli ad esse frapposti spiegano i modi di procedere e descrivono dei modelli che si ripetono; qualche volta raccontano una storia e riassumono e strutturano gli argomenti sparsi. Lintervista alla fine del libro ("Domande retrospettive ad un amico") aiuta a capire meglio il modo di procedere qui descritto. In essa vengono illustrate le tappe del mio sviluppo terapeutico e il grado di comprensione a cui sono giunto. Vengono anche messe in rilievo le intenzioni che stanno dietro alle modalità di procedimento più importanti, che altrimenti per alcuni potrebbero essere difficilmente comprensibili. Mi auguro che questa lettura possa procurare gioia attraverso la comprensione degli ordini dell'amore, e ho fiducia che, conoscendo questi ordini, si possa realizzare tale amore. Bert Hellinger | << | < | > | >> |Pagina 92Chi appartiene al sistema familiare?Hellinger Quali persone appartengono al sistema familiare? Di chi si deve chiedere, se si mette in scena una famiglia? Per sistema qui si intende una comunanza di persone unite dal destino nell'arco di più generazioni, i cui membri possono venire inconsciamente irretiti nel destino di altri membri. Si riconosce la sfera di influenza di questo sistema, dalla sfera di influenza dei destini che conducono agli irretimenti. A questa comunanza di destini di regola appartengono le seguenti persone: * Il figlio e i suoi fratelli o fratellastri, anche quelli deceduti e quelli nati morti. * Poi, a un livello appena più alto, vengono i genitori e i loro fratelli o fratellastri, compresi quelli sono morti giovani e quelli nati morti. * Quindi, sempre a un livello più alto, vengono i nonni e ancora anche i loro fratelli o fratellastri. Ma questo è raro. * Qualche volta vi appartengono anche l'uno o l'altro dei bisnonni. Anche questo è raro. * Di coloro che sono stati citati fino ad ora, sono particolarmente importanti quelli che ebbero un destino difficile o coloro ai quali alcuni membri del sistema fecero un torto, per esempio a causa di un'eredità, o quelli che sono stati esclusi, dati via, disprezzati o dimenticati. * Quindi seguono - e si tratta spesso delle persone più importanti - tutti quelli che in questo sistema hanno fatto posto ad altri, anche se non sono parenti. Per esempio un amante precedente di genitori o nonni o precedenti fidanzati, anche se sono morti. Vi appartengono il padre o la madre dei fratellastri. Inoltre tutti quelli che subirono una perdita o uno svantaggio, da cui qualcuno nel sistema trasse giovamento. Per esempio se qualcuno ha ereditato da qualcun altro che è stato diseredato o che è morto in giovane età. * Vi appartengono inoltre tutti quelli che hanno contribuito ad avvantaggiare qualcuno nel sistema e hanno poi subito un'ingiustizia, per esempio dei dipendenti. Ma in questo caso deve trattarsi di grandi svantaggi e di gravi ingiustizie. Non appartengono al sistema così inteso zii e zie acquisiti, cugini e cugine.
Alcuni ritengono che per un sistema siano particolarmente importanti alcune
persone che sono vissute assieme agli altri all'interno della famiglia, per
esempio una nonna o una zia. Per quanto riguarda gli irretimenti però, la
vicinanza fisica non gioca alcun ruolo. Al contrario, qualcuno viene spesso
irretito nel destino di qualcuno di cui non conosce nemmeno l'esistenza.
La comunanza dei destini di sopravissuti e morti e di aggressori e vittime Nel corso degli anni, mediante le rappresentazioni, si è mostrato sempre più chiaramente che tra morti e sopravissuti e tra vittime e aggressori si instaura un profondo legame, che agisce non solo sugli interessati, ma anche sui loro discendenti. Per esempio, alcuni soldati rimpatriati si sentono particolarmente collegati ai loro compagni morti, come pure ai nemici che hanno ucciso. Ciò spinge i discendenti dei soldati sopravvissuti a rivolgersi ai compagni morti dei genitori e dei nonni, e a volersi mettere o sdraiare al loro fianco, cosa che suscita in loro una sorprendente nostalgia di morire o - qualche volta - anche di uccidersi. Ma ciò che sentono è solo la nostalgia inconscia o non voluta dei loro padri o nonni di stare con i loro compagni e nemici morti. La soluzione è che, nella rappresentazione, lascino che i loro padri e i loro nonni, spesso già morti, si sdraino a fianco dei loro compagni o dei loro nemici morti. Spesso poi, in una costellazione di questo tipo, si instaura una commovente fratellanza anche tra le due fazioni opposte, come tra persone che si sentono entrambe al servizio o vittime di forze potenti, che vanno molto al di là di quel che noi possiamo immaginare e giudicare. Le persone appartenenti a entrambe le parti sentono poi di essere insieme esposte e subordinate a qualcosa di più alto, che non comprendono, e si incontrano infine come esseri completi, con profondo rispetto e amore. In quanto morti, lasciano il passato alle spalle e si arrendono in pace a ciò che ora li unisce sotto ogni aspetto. Qualcosa di simile vale anche per gli aggressori e le vittime, per esempio per i nazionalsocialisti convinti e quelli che costoro hanno disprezzato, perseguitato e ucciso. Nella morte fanno entrambi l'esperienza di sentirsi come due dita di una stessa mano superumana, la quale, indipendentemente dalle nostre idee di giustizia e ingiustizia, guida la storia secondo leggi che superano le nostre speranze e i nostri desideri e smaschera la superficialità delle nostre distinzioni tra bene e male. | << | < | > | >> |Pagina 112La soluzione in caso di movimento interrotto verso la persona amataTramite i genitori La madre riesce meglio di chiunque altro a portare a termine il movimento interrotto prematuramente dal bambino verso la persona amata, poiché tale movimento è di regola rivolto verso di lei. Nel caso di bambini piccoli, la madre ci riesce ancora più facilmente. Stringe il bambino tra le braccia, lo stringe a sé con amore e lo tiene finché l'amore, che a causa dell'interruzione si era trasformato in rabbia e lutto, fluisce di nuovo apertamente come amore e nostalgia verso la madre, per cui il figlio può rilassarsi tra le sue braccia. La madre può aiutare anche un figlio adulto a portare a compimento il movimento verso la persona amata, che era stato interrotto, e annullare le conseguenze dell'interruzione, se lo tiene abbracciato. Ma per fare questo, bisogna risalire al momento dell'interruzione e iniziare il lavoro da lì. Là dove il movimento verso la persona amata venne interrotto, in quel punto deve essere ripreso e portato a termine. Poiché è il bimbo d'allora che vuole andare dalla madre, il figlio di adesso vuole andare dalla madre d'allora. Per questo, nell'atto di abbracciarsi, sia la madre che il figlio devono diventare e sentire come la madre e il figlio d'allora. La domanda è solo questa: come si può fare per fare in modo che coloro che sono stati separati così a lungo si ritrovino? | << | < | > | >> |Pagina 170La donna segue l'uomo, e l'uomo deve mettersi al servizio del femminileHellinger La relazione di coppia riesce, se la donna segue l'uomo. Ciò significa che lo segue nel suo paese, nella sua lingua, nella sua cultura, nella sua famiglia, e che permette ai figli di seguire il padre. Se l'uomo segue la donna, ci saranno tensioni. Per esempio, se l'uomo entra con il matrimonio nel casato della donna, allora la segue, ed è sbagliato: la relazione non sarà pienamente realizzata. Questo avviene soltanto se la donna segue l'uomo. Descrivo solo ciò che ho visto. Se qualcuno ha esempi contrari, mi ricredo volentieri. Io, finora, non ne ho visti. D'altro canto, la relazione riesce soltanto se l'uomo si mette al servizio del femminile. Questa è la compensazione. Ciò che affermo qui non segue una teoria. Descrive solo ciò che ho osservato. Jonas Questo è patriarcato Hellinger Proprio no. Non deriva da questo. Jonas Un mio amico, un americano, vive insieme con sua moglie indiana nella famiglia di lei, in India. Ora ha sessant'anni e sta benissimo. È una delle relazioni più belle che io conosca; ma anche una grande eccezione. Hellinger Bene, allora ritiro la mia dichiarazione. Risate nel gruppo. | << | < | > | >> |Pagina 212Dare e prendere nella relazione di coppiaHellinger Chi prende, è umile. Deve farsi da parte e lasciare andare un po' di energia. Solo allora l'altro gli può dare, non prima. Egli tuttavia riceve anche della forza, e in parte la ricambia. Ciò da un lato è un comportamento umile, eppure permette di rimanere sempre sullo stesso piano dell'altro. Nella relazione di coppia l'uomo ha qualcosa che manca alla donna e la donna ha qualcosa che manca all'uomo. Sono alla pari sia nella loro capacità di dare sia nel loro bisogno di ricevere. A questo livello sono totalmente alla pari. Come la parità a questo livello è stabilita in modo ben preciso, così deve valere anche ad altri livelli. Non appena, in una relazione uno dà più dell'altro e uno prende più dell'altro, le cose non funzionano. Nella terapia della coppia il primo passo è quello di trovare chi dà di più o chi prende di più, e poi riequilibrare il dare e il prendere. In questo caso ognuno sa immediatamente se dà di più o se prende di più. Johann Mi sembra di essere allora completamente esposto all'altro. Hellinger Questa è la paura. Infatti devi aver fiducia nell'altro. Ne deriva che posso dare all'altro solo quel tanto che lui mi può o vuole ritornare. Se lo sommergi, lui dovrà andarsene. Non ti è permesso di dargli più di quanto lui non voglia o possa restituirti. In questo modo, fin dall'inizio viene stabilita la misura di quanto si possa dare. Ogni relazione inizia col dover rinunciare a qualcosa, poiché la misura del dare e del prendere è limitata. È limitata in ogni relazione. Alcuni cercano una relazione in cui la misura sia illimitata. Ma non esiste. Chi abbandona questa illusione si predispone ad avere una relazione modesta, ma, proprio perché modesta, anche felice. | << | < | > | >> |Pagina 323L'amore che fa ammalare e l'amore che guarisce: "Del Cielo e della Terra"Ciò che viene detto qui del cielo, descrive ciò che nella costellazione familiare, come comunità di persone unite dal destino, provoca gravi malattie, incidenti e suicidi; e ciò che viene detto della terra descrive quello che a volte riesce ancora a mutare questi destini. Quando si verificano malattie gravi, incidenti o suicidi, in una famiglia o in una stirpe, spesso ci si immagina: * di poter aiutare qualcuno soffrendo o espiando al posto suo; * di dover morire per poter incontrare di nuovo una persona morta; * che dopo la morte la vita continui come qui.
Queste immagini riflettono certe idee che ci si fa del cielo, che seducono a
un pensare e un desiderare e un agire di tipo magico, così che la persona malata
o morente ritiene di poter liberare altri dalla loro sofferenza prendendo
volontariamente tale sofferenza su di sé, anche se questa fa parte del loro
destino.
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