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Cosí come faccio con lei adesso, signorina, allo stesso modo la cosa che piú
mi piaceva era andarmene verso la chiesa appresso alle belle signorine, non che
ci avessi una qualche particolare passione per la religione, ma
il fatto è che lí, proprio accanto alla parrocchia, lí c'era,
una botteguccia, e in quel negozietto un tale Altman ci
vendeva le macchine da cucire usate, i grammofoni americani col movimento a
doppia molla e gli estintori marca Minimax, e quell'Altman c'aveva anche come
secondo lavoro che rimediava per l'intero distretto certe belle sventolone che
poi piazzava nelle osterie e nei locali
notturni, e quelle signorine spesso da quell'Altman ci
dormivano, in una cameretta sul retro, oppure quando
arrivava l'estate quelle signorinelle si montavano una
tenda in giardino, e al signor curato gli piaceva di venirsene a passeggiare
lungo lo steccato, e quei bei bocconcini loro si portavano lí il grammofono e se
ne stavano a cantare e a fumare, e rimanevano a abbronzarsi
in costume da bagno, oh sí, davvero proprio una meraviglia, sembrava di starsene
in cielo, era come in paradiso, per questo al signor curato gli piaceva di
venire lungo lo steccato a farsi la sua bella ispezioncina, perché
lui coi cappellani c'aveva sfiga, uno di quei suoi cappellani gli era scappato
in Canada con sua cugina, un altro
era passato alla chiesa cecoslovacca e si era sposato, mentre un terzo aveva
invece oltrepassato ogni divieto imposto e aveva scavalcato lo steccato e era
andato dalle sventolone che stavano lí a abbronzarsi, e si era a tal
punto innamorato di una di loro che poi per via di quel
suo amore infelice si era sparato, una rivoltella o una
browning quelle sono armi che chiunque poi la va a scontare, noi quand'eravamo
ragazzi ce ne eravamo fatta
prestare una e avevamo incominciato a sparare contro
lo steccato, come Conar Tolnes, poi mio fratello quella
browning l'aveva tutta smontata e dopo non eravamo
piú riusciti a rimetterla assieme, per la disperazione c'avevamo voglia di
spararci, ma non eravamo stati capaci
di rimetterla assieme la browning, e quella lí era stata la
nostra fortuna, e cosí io, ogni volta che mi prendeva
la voglia, andandomene verso la chiesa potevo venire
qui appresso alle signorine, e arrivavo sempre tutto bello agghindato, coi
pantaloni a righe, tipo impiegato di
banca, e mi mettevo a sedere sul bossolo dell'estintore,
come un diplomatico, il sole splendeva e quelle signorine se ne stavano lí in
costume da bagno distese sulle loro coperte, come fossero un circolo di
"Adoratori del sole", erano in sei e se ne stavano distese sulla schiena
con le braccia sotto quelle loro testoline cotonate, e fissavano apposta le
nuvole, per lasciare quei loro corpicini in balia degli occhi maschili, io per
il fatto che ero sensibile come Mozart e anche un adoratore del rinascimento
europeo, io me ne stavo lí a slumarle come un
coccodrillo, con un occhio puntato verso il giardino della parrocchia in
direzione del curato, e con l'altro occhio
a fissare le gambette accavallate all'altezza delle ginocchia, e quelle
sventolone facevano ondeggiare in continuazione le loro caviglie sottili e io mi
sentivo addosso tutto un formicolio, e a chi è che gli capita di ritrovarsi
assieme a cosí tante belle figliuole? be' solo l'imperatore, o il sultano, e
cosí io a quello splendore di ragazze
raccontavo del bel sogno che avevo fatto, di come avevo sognato che il
panettiere metteva il pane nel forno e
questo denota vincita alla lotteria, ma io il biglietto mica ce l'ho! certo,
preso cosí di per sé, vedere in sogno
una panetteria denota bagordi notturni, ma che bagordi e bagordi! Havlíček e
Cristo, loro mai una volta a ridere, anzi proprio tutto il contrario, se ne
stavano piuttosto sempre lí a piagnucolare, perché se uno dev'essere
il rappresentante di qualche idea grandiosa, allora deve
evitare di fare castronerie, Havlíček lui c'aveva un cervello di diamante
che anche i professori davanti a lui se
ne rimanevano basiti, e gli offrivano la cattedra di arcivescovo, ma lui era piú
per la giustizia, un po' di caffè
e di minestra e poi nient'altro che lavorare per il popolo, per far diminuire
l'analfabetismo, è solo alle persone
degenerate che di notte gli vengono sogni del tipo: rivoltolarsi nel letame, si
preannunciano per te tempi gioiosi, oppure: vedere nel sonno un vaso da notte,
non ti sfuggirà un futuro agiato, certo signorine care, è proprio
qui quell'energia, contare solo su se stesso e non sui propri genitori come
faceva invece Manouch, che si accontentava del fatto che suo papà faceva il
secondino, per cui lui non pensava ad altro che a sbronzarsi e a farsi le
sue cattive esperienze, poi è chiaro che non ne escono
che battibecchi, come ai tempi dell'Austria, quelle continue discussioni tra i
socialisti democratici, i liberi pensatori e i clericali, da una parte c'erano
quelli che pensavano che il mondo discendeva da una scimmia e dall'altra chi
pensava invece che Dio aveva plasmato Adamo
dal fango, e poi col suo intestino ci aveva fatto Eva,
certo che avrebbe potuto approntarsela pure lei col fango e la cosa gli sarebbe
venuta anche piú a buon mercato, del resto poi queste cose qui sono sempre dei
gran casini, all'epoca il mondo era completamente disabitato,
come una stella, ma le persone non fanno che ciarlare
come giovani gazze, e si preoccupano di cose che non
vale neanche la pena, certo che anch'io ce lo potrei pure fare un pensierino
sulla graziosa figlioletta del presidente del consiglio, ma se la cosa non porta
a niente che senso ha? facile immaginarsi come poi va a finire! verginesanta! il
principe ereditario era tutto rovinato dalla
sifilide e la Večerovà gli aveva tirato una pistolettata e
poi lei a sua volta era stata ammazzata dal cocchiere,
certo, una cosa del genere la riesce a capire qualsiasi signorina, che insomma
il suo sarebbe un destino da sepolta viva se il suo uomo c'avesse i gioiellini
in cattivo stato, io quando servivo nell'esercito piú bello del mondo, io allo
stabsarzt
gli avevo detto, signor dottore, sento qui un dolore al petto, e lui mi aveva
risposto, giovanotto, anch'io lo sento, e ad averne centomila di persone come
te, sconfiggeremmo il mondo intero! e mi
aveva dato il massimo dei voti, e io ero il vincitore, e
me ne andavo tutto tronfio come avessi azzeccato un
terno secco, lui però mi grida dietro, ehilà! dato che ha
del tempo a disposizione, accompagni la mia signora alla stazione, e sua moglie
era davvero una gran sventolona, un assetto preciso uguale a Mařenka Zieglerová,
una gigantessa tipo Maria Teresa, tutta agghindata come una regina, e per prima
cosa mi aveva chiesto, è ancora scapolo? e poi mi aveva dato venti corone di
mancia, ma io non le avevo prese, è una questione di cavalleria, Havlíček e
Cristo nemmeno loro le avrebbero
prese quelle venti corone, sapete, all'epoca ci tenevamo
a farci la nostra bella figura, a me mi piaceva portare gli
occhialetti a molla e, appuntata alla cravatta, un'onorificenza che aveva
ricevuto il nonno di un mio amico nel
salto in alto, quando gareggiava per la società sportiva
Achilles di Brno, ma la cosa piú importante era averci i
quattrini, coi quattrini all'epoca vi potevate permettere
di tutto, anche le belle signorine, uno magari c'aveva la
gobba, o gli era piombata addosso la vecchiaia, be' coi
soldi vi potevate comprare una bella sventolona, il mondo continua a girare
sempre alla stessa maniera e io, anche se ho giurato fedeltà a imperatori e
presidenti, io continuo a essere il vincitore, continuo ad avere delle
mani magiche, come un chirurgo o un medico, un calzolaio ha sempre delle mani
delicate e non per niente a
me mi davano del professionista, Bata in persona mi
aveva spedito il decreto di nomina perché lavorassi da
lui, perché rimettessi in piedi la sua ditta, la baronessa
Břízová, che veniva da noi a prendere il latte, lei mi aveva sbirciato per
un po', poi aveva abbassato gli occhi e
mi fa, ma non è mica anche lei un aristocratico? [...]
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Pagina 26
[...] io però ho sempre rispettato le forme come Conar Tolnes, con
quelle mie magiche mani io facevo le «contessine», scarpette per principesse,
attrici e le meglio sventolone, il
tacchetto in legno attaccato con perni in ottone, un lavoretto tutto bello
pulito e come dio comanda, capretto
argentato e capretto giallo, giallo canarino, e perché le
suole fossero belle bianche avevo comprato del
gumidrabant,
per cui si può davvero dire che ai tempi dell'Austria la professione di
calzolaio era piú un lavoro da chimico che da artigiano, oggi invece è un affare
da catena di montaggio, e anche se ero un calzolaio io portavo gli
occhialetti a molla e il bastone da passeggio col puntale
d'argento, questo dipendeva dal fatto che all'epoca ciascuno voleva sempre
apparire come fosse un compositore di musica o un poeta, mentre oggi è tutto
all'incontrario, ogni singolo scrittore si fa fotografare che sembra
un manigoldo, [...]
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Pagina 28
[...] per questo un libro che si rispetti non serve per far sí
che il lettore riesce a prendere sonno meglio, ma perché
lui se ne salti giú dal letto e ancora con i mutandoni addosso se ne corra in
tutta fretta a spaccare il grugno allo scrittore, [...]
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Pagina 31
[...] una sventolona che aveva studiato al Petingeum si era sposata a un
riccone, perché lei aveva letto
Il padrone delle ferriere,
ma il figlio del fabbro andava a farle le sue visitine, e quello li, il marito,
una volta era tornato a casa e li aveva sorpresi nella vasca da bagno, e al
figlio del fabbro gli aveva assestato
una coltellata tale che quello poi era diventato completamente sordo, per questo
Batista nel suo libriccino
sull'igiene sessuale prescrive all'uomo di non abbandonarsi a soverchia
passione, massimo tre volte nel giro di
un pomeriggio, per i cattolici invece le volte ogni pomeriggio sono quattro, per
non averci in seguito pensieri peccaminosi che potrebbero condurre a funeste
esperienze, che poi tutto quanto passa nel sangue ed è una
cosa questa che c'hanno la tendenza i sultani, che poi
ne escono distrutti, delle volte né il papa né il re avevano avuto fortuna in
questa faccenda qui, e alla fine poi
è troppo tardi, l'impero se ne finisce a carte quarantotto per colpa di qualche
elegante sventolona, perché l'ammaestramento arriva sempre in ritardo, mia mamma
me lo diceva, mia mamma mi ci metteva in guardia, lo sapete, con le donne
bisogna andarci con sentimento e
quindi bisogna mentire, ma che nozze e nozze! [...]
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Pagina 74
[...] Bondy, il poeta, era venuto da mio nipote con la carrozzina con
dentro i suoi due bambini e insieme si erano
scolati tre brocche di birra e, dato che stavano chiudendo, a quel punto si
erano portati la birra per la notte
anche dentro a un catino e avevano continuato quel loro dibattito scientifico
fino a che la cosa non li aveva
fatti cadere addormentati e mio nipote si era svegliato
perché sembrava che le condutture perdevano, ma come
aveva acceso la luce là c'era Bondy, il poveretto stava
pisciandosi sul tappeto le due brocche di birra, poi era
stramazzato giú e si era riaddormentato, fino a che sul
far del mattino non l'avevano svegliato quei suoi bambini e, come si guarda
intorno, di punto in bianco si
mette a urlare, ecco, ci sono! e lanciava strilli di gioia e
zompettava sul tappeto tutto imbrattato di piscio, gente, urlava, non solo
stanno con noi quelli che con noi
non stanno, ma stanno con noi anche quelli che sono
contro di noi, perché non ci si può scucire dalla propria
epoca! ecco com'è signorina, in questo consiste la passione dei poeti per le
sbronze e la meditazione, e quando poi la situazione si fa disperata, i cieli si
spalancano e l'idea si arrampica con la sua manina fino a raggiungere la luce, e
io con la pala rivoltavo quel malto scatenato, e per prima cosa avevo dovuto
spalarlo a ventaglio col
volgemut,
Socrate e Cristo non hanno scritto nemmeno una riga, e guardate un po'! il loro
insegnamento è valido ancora oggi, mentre gli altri piú libri pubblicano e piú
sono degli sconosciuti, è la cospirazione della
storia, io una volta avevo fatto a gara con un saponaio
nel salto a testa in giú dal biliardo e ero stato io il vincitore, certo alla
fine la testa ce l'avevo bella piena di
bozzi e bitorzoli, poi avevamo fatto di nuovo l'
Ingresso trionfale di re Faruk,
tutte le sventolone del locale ci avevano partecipato, ma poi si era messo a
armeggiare Olánek, quella carogna che commerciava in mobilio vecchio e in
quadri, una volta era arrivato con un quadro e [...]
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