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Pagina 115
[ colibrì, bosco ]
« Ascolta Rima, - dissi. - Era
un colibrì quello che abbiamo
veduto un momento fa? Tu gli
somigli, a volte sei scura,
un'ombra nell'ombra, intavvista per
un istante, una cosa da nulla! E
talora stai immobile nel sole, e
sei bella!, mille volte più bella
del colibrì. Ascolta, Rima, tu
sei simile a tutte le cose belle
del bosco: fiore e uccello e
farfalla, foglia verde e fronda e
scimmietta dal pelo di seta, alta
sugli alberi. Quando ti guardo
vedo tutto questo e mill'altre
cose, perchè vedo Rima in persona.
E quando ascolto la voce di Rima,
che parla una lingua che non posso
comprendere, sento il vento che
fruscia tra le foglie, il mormorio
dell'acqua corrente, l'ape tra i
fiori, l'uccello organo che canta
lontano, tra le ombre degli alberi.
Tutti, sento, e non questo solo,
perchè ascolto Rima. Mi comprendi
ora? Sono io che ti parlo? T'ho
risposto, ora? Sono venuto a te?»
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Pagina 271
[ ragno ]
... Un mostruoso, peloso ragno
eremita aveva trovato asilo in un
angolo buio della capanna, sotto il
tetto di palma, e se ne stava lì,
giorno dopo giorno, rannicchiato e
immobile; poi, la sera,
invariabilmente spariva - chissà
per quale spedizione assassina!
Era del giallo intenso delle foglie
morte, con un motivo grigio e nero
preso a prestito da qualche gatto
selvatico; ed era così grande che,
con le zampe distese a raggio
tutt'attorno al disco piatto del
corpo, poteva coprire completamente
la mano aperta di un uomo.
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