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Pagina 13
[ inizio libro ]
SENZA DESTINO
Intanto la detestava. Marie Anne era stata tutto il
pomeriggio a potare, più del dovuto. Si lascia andare alla
furia. La pulizia innanzitutto. Il terriccio era molle,
aveva piovuto. E sembrava sporco. Il suo giardino era un
cortile, il sole non riusciva a entrare nella terra.
Dubbioso il calore si ferma al muro che lo circonda. Una
piccola cosa, quel giardino. Umido. D'inverno era bianco.
Bianco sporco. In primavera era ancora più sporco, il
freddo e il marcio non se ne volevano andare da quel pezzo
di terriccio. In estate è secco. E gli anni passavano.
Marie Anne siede in giardino e con il piede spinge la
carrozzina sino al muro. Poi con la corda la tirava verso
di sé. Così la piccola faceva un po' di moto. La bambina si
guardava attorno inebetita. Marie Anne l'aveva detestata da
quando era apparsa nel mondo. Apparve tra un centinaio di
neonati, c'era un cartello, e quella era sua figlia.
Normale.
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