|
|
| << | < | > | >> |Indice7 Invecchiamento: un processo reversibile? 7 Che cosa vuoi dire invecchiare? 8 L'invecchiamento è una malattia? 10 Che cos'è la medicina antietà? 12 Che cosa si intende per giovinezza? 13 Metodi di ricerca della medicina antinvecchiamento 15 Trattamenti pionieristici 16 L'invecchiamento e le sue cause 29 Altri processi coinvolti nell'invecchiamento: infiammazione cronica e squilibrio ormonale TUTTE LE SOSTANZE DELLA MEDICINA ANTINVECCHIAMENTO 35 La carnosina 36 Gli elementi costitutivi della carnosina: alanina e istidina 38 Glicazione e carnosina 39 A che punto è la ricerca scientifica sulla carnosina 40 Protocolli clinici 42 La prova clinica: gli integratori di carnosina riescono ad abbattere i livelli di MDA nelle urine? 44 L'uso della carnosina contro specifiche malattie 48 La carnosina allunga la vita? 51 Contributo della carnosina all'acutezza visiva 56 Una dieta ricca di carnosina 56 Dosaggio 57 Effetti collaterali 58 Altre sostanze antiglicanti 61 Il DHEA 62 Studi scientifici sui trattamenti antietà a base di DHEA 64 DHEA e sistema immunitario 64 DHEA e ormoni 65 DHEA e cervello 67 Benefici generici 67 Dosaggio 68 Effetti collaterali 69 Il DHEA in associazione alla melatonina 71 L'ormone della crescita (GH) 71 Il meccanismo di produzione del GH 73 La carenza di GH 74 Integrare l'ormone della crescita è possibile 76 L'ormone della crescita artificiale 78 I farmaci GH secretagoghi 82 Altre sostanze che rilasciano GH 82 GH di sintesi o secretagoghi? 84 Il coenzima Q10 84 Un alleato potente 85 Il coenzima Q10 dà energia 86 Q10 e malattie cardiovascolari 89 Il Q10 per contrastare la degenerazione maculare 90 Il Q10 contro il cancro 90 Potenziare le funzioni cerebrali con il Q10 91 Altri effetti benefici 92 Come assumere il coenzima Q10 92 Q10 e idebenone 94 Farmaci e integratori che regolano la metilazione 94 Una metilazione imperfetta aumenta il livello di omocisteina 96 I rischi associati a un elevato tasso di omocisteina 98 Come ridurre l'omocisteina 98 Il ruolo della SAMe 102 La TMG 103 Gli adattogeni 105 Ginseng 105 Rodiola 106 Withania 108 Tarassaco 110 Schisandra 113 Ganoderma 116 I farmaci mimetici della restrizione calorica 116 Che cos'è la restrizione calorica 119 I grandi imitatori 127 Altri mimetici della restrizione calorica 129 Qualche altro mimetico promettente 132 Sostanze antietà per il cervello 132 Bacopa monnieri 135 Acetil-L-carnitina 136 Acetilcisteina 137 Acido alfalipoico 138 Centrofenossina 139 Deprenyl 140 Idergina 141 Resveratrolo 142 Vinpocetina LO STILE DI VITA CHE MANTIENE GIOVANI 145 Strategie per vivere più a lungo 146 Due storie esemplari 147 Introdurre nuovi stimoli nella propria vita 153 Bibliografia |
| << | < | > | >> |Pagina 7Invecchiamento: un processo reversibile?Questo libro offre un panorama dei complessi meccanismi dell'invecchiamento, con qualche informazione 'tecnica' su ciò che succede dentro di noi quando si innescano i processi legati all'avanzare dell'età. Inizierò con lo spiegare alcuni concetti più elementari, per affrontare poi i punti più oscuri e difficili. I miei obiettivi sono semplici e pratici. Il primo è discutere e spiegare gli effetti dei più diffusi rimedi antietà oggi accessibili, cercando di illustrare sia i loro benefici sia le loro carenze. Il secondo, spiegando in dettaglio il complesso processo dell'invecchiamento, è di dare al lettore la possibilità di scegliere in piena consapevolezza, con l'aiuto del proprio medico, le cure per il proprio specifico caso.
Prima di discutere in dettaglio i benefici delle varie terapie disponibili,
dobbiamo esplorare anche più approfonditamente le
basi del processo di invecchiamento. Non è necessario avere conoscenze
specifiche sull'argomento: tratteremo le cose in modo
graduale, ma andremo abbastanza in profondità da stimolare
l'interesse anche di chi ha già una chiara conoscenza dei meccanismi che ci
fanno invecchiare. Il punto di partenza saranno alcune delle domande che più
spesso ci si rivolge riguardo all'età.
Che cosa vuol dire invecchiare? Secondo la prestigiosa rivista scientifica 'Biogerontology', l'invecchiamento è «la progressiva perdita di abilità intrinseca e genetica del corpo nel difendersi, conservarsi e riparare se stesso, in modo da poter continuare a funzionare efficacemente». La scienza tradizionale ritiene che l'invecchiamento sia un fenomeno naturale: * intrinseco (interno al nostro patrimonio genetico); * deleterio (comporta un detrimento fisico senza benefici); * universale (riguarda ogni essere vivente); * progressivo (unidirezionale e irreversibile). Analisi più approfondite, tuttavia, hanno dimostrato che questo modo di vedere le cose sta diventando sempre più insostenibile. Per quanto anche l'invecchiamento sia insito nei nostri geni, non è completamente inevitabile. Molti esperimenti d'avanguardia condotti negli ultimi anni hanno dimostrato che è possibile riportare indietro le lancette dell'orologio e, almeno in un caso, pare si possa addirittura azzerare questo processo utilizzando tecniche di clonazione.
L'invecchiamento, certo, non è dovuto alla mera mancanza di
un ormone o di un nutriente. Assumere integratori o sostituire
un certo nutriente non ci restituirà la giovinezza. È un processo
molto più articolato che coinvolge numerosi meccanismi.
Alcuni di questi interagiscono fra loro, altri ancora sono indipendenti, ma
tutti sono estremamente complessi. Un libro che
cerchi di spiegare al pubblico più vasto in cosa consista l'invecchiamento corre
il rischio di essere semplicistico sicché, se troverete difficile seguire la
discussione che proporremo, tenete presente che in realtà le cose sono ancora
più complicate.
L'invecchiamento è una malattia? La risposta è no. Contrariamente a quel che credono molti, compresi medici e scienziati, invecchiare non è una malattia. Prendiamo in considerazione una condizione abbastanza comune: una persona che, per via dell'età, non riesce a parlare correttamente è troppo debole per camminare ed è quindi costretta a letto, il cui senso dell'equilibrio è gravemente ridotto, è incapace di nutrirsi autonomamente e che ha bisogno dell'aiuto dei propri cari, completamente incontinente e con una memoria molto scarsa. Questa è una persona malata? Certo che no, è soltanto un neonato. Un bambino potrebbe avere una delle malattie della primissima infanzia, come un eritema da pannolino o una colica addominale, ma non possiamo definirlo malato solo perché presenta tutta le caratteristiche fisiche della sua età. Le cose vanno allo stesso modo per quanto riguarda l'invecchiamento. L'età avanzata in quanto tale non è una malattia, ma uno dei normali periodi della nostra vita. Ci sono malattie che possono colpire chiunque ma la cui incidenza, però, è più alta quando si invecchia, come ictus e disturbi cardiovascolari, diabete, alcuni tipi di tumore, demenza, osteoporosi e artrite. In realtà, anche i bambini possono essere colpiti da artrite o da tumori, gli adolescenti possono sviluppare il diabete e giovani di vent'anni possono morire per un attacco di cuore. Sono tutte malattie, e non vanno confuse con il naturale processo dell'invecchiamento, che si mantiene sullo sfondo.
Invecchiare è un fenomeno naturale e consiste in una progressiva incapacità
del corpo di mantenersi in efficienza e di ripararsi. Combattere le malattie
legate al progredire dell'età è una cosa, combattere l'invecchiamento è
un'altra. Tuttavia, poiché molti meccanismi naturali della vecchiaia provocano
stati patologici, combattere l'invecchiamento può far regredire alcune
malattie legate all'età.
Invecchiare fa parte della vita fin dal suo inizio. Tutti gli animali e le piante, per quanto siano riusciti a sfuggire a una morte precoce dovuta ai predatori o a malattie, mostreranno prima o poi i segni dell'invecchiamento. Molte persone usano prodotti fitoterapici per ritardare la comparsa dei segni dell'età. Vi siete mai chiesti per quale motivo gli esseri umani dimostrano una tale naturale predilezione per le sostanze chimiche estratte dalle piante quando si tratta di combattere le malattie? Perché è la natura stessa ad aver dotato il mondo vegetale di queste sostanze chimiche, principi attivi che hanno lo scopo di proteggere le piante dalle malattie e dalla degenerazione. Gli esseri umani sono andati molto più in là e hanno adattato queste sostanze alle proprie necessità utilizzandole per aumentare la possibilità di conservarsi in buona salute.
Gli uomini, riuscendo a vivere un sempre più considerevole numero di anni
hanno potuto osservare almeno alcuni dei segni
dell'invecchiamento. Nel corso dell'evoluzione del genere umano soltanto a
pochissime persone era dato di riuscire a invecchiare e solo un'esigua minoranza
arrivava a vivere fino a tarda età. Oggigiorno, sono molti di più coloro che
vivono fino a poter diventare 'vecchi' (75-80 anni) e non sono pochi nemmeno
coloro che arrivano a diventare molto vecchi (90-100 anni). La
speranza media di vita, come sappiamo, continua ad allungarsi.
Sorprendentemente, ci sono ancora molti stimati scienziati convinti che la lunghezza media della vita umana non possa estendersi ulteriormente e che per la maggior parte di noi arrivare a 85 anni o più sia un traguardo difficilmente realizzabile. Ricordo che negli anni Settanta molti scienziati asserivano che la vita media dell'uomo non poteva superare gli 80 anni. Ora che questo limite è stato raggiunto, quegli stessi scienziati si sono ricreduti e hanno innalzato la stima a 85 anni; nei prossimi anni è possibile che siano di nuovo indotti a cambiare idea e a spostare il limite a 90 anni. In realtà, vi sono studiosi altrettanto degni di stima i quali ritengono che la lunghezza media della vita umana possa essere spinta fino a 110-120 anni, raggiungendo così il limite massimo imposto dalla natura.
Oltre questa età, qualsiasi valutazione entra nel regno della
fantascienza, e non mi ci voglio soffermare. Le persone che
pretendono di poter vivere fino a 200 anni e oltre stanno semplicemente
guardando un po' troppo avanti nel futuro, in un
mondo che non solo non ci riguarda direttamente, ma non riguarda nemmeno i
nostri figli e probabilmente nemmeno i figli dei nostri figli. Forse genetica,
biotecnologie e bioingegneria renderanno davvero possibile raggiungere un'età
che per ora riteniamo innaturale, ma non succederà adesso o nel corso
della prossima generazione.
Che cos'è la medicina antietà? La medicina antietà è una branca della scienza medica e della medicina applicata che mira a trattare le cause dell'invecchiamento e ad alleviare i disturbi connessi all'avanzare dell'età, per allungare la durata media della vita umana. Si prefigge non solo di prevenire e ridurre la gravità delle patologie connesse all'invecchiamento, come artrite, demenza senile o cataratta, ma di prevenire e ridurre la gravità dei disturbi dovuti al naturale processo dell'invecchiamento, come quelli che riguardano la perdita di tonicità della pelle o dei tessuti muscolari, in modo da mantenere alcune delle caratteristiche della giovinezza. Utilizza forme di trattamento convenzionali e alternative, in un approccio integrato che mira a ottenere il miglior risultato possibile per il singolo paziente. È una disciplina olistica, che vede il paziente come un tutto unico e non come semplice portatore di patologie. Forse una delle caratteristiche più importanti della medicina antietà sta proprio nel fatto che non si interessa al trattamento delle patologie esistenti, ma mira piuttosto a prevenire futuri problemi di salute legati all'invecchiamento. Sono molti coloro che si dicono esperti di terapie antietà, senza avere in realtà la necessaria preparazione. Alcuni non sono nemmeno medici. Altri utilizzano l'espressione 'terapie antietà' in modo piuttosto estensivo, includendovi anche rimedi e terapie completamente prive di fondamento scientifico. Chi è interessato alla medicina antietà può seguire corsi di specializzazione in università accreditate, oppure seguire un diverso iter di studi, come per esempio i corsi dell'American Academy of Anti-Ageing Medicine, che peraltro non sono formalmente riconosciuti dalla comunità medica. La medicina antietà non coincide completamente con la geriatria. La geriatria è la branca della medicina che si occupa delle persone anziane malate, mentre la medicina antietà si rivolge indifferentemente sia ai giovani sia a persone più mature che vogliono evitare più a lungo possibile i problemi connessi all'invecchiamento e mantenere un buono stato di salute anche in età avanzata. Secondo uno dei primi medici che si siano occupati di medicina antietà, la dottoressa rumena Ana Aslan, occuparsi dell'invecchiamento è contemporaneamente «una scienza e un'arte».
Alcuni medici e ricercatori non apprezzano l'espressione 'medicina antietà'
perché non la ritengono abbastanza scientifica.
Suggeriscono quindi di sostituirla con termini dal suono più
scientifico, come 'biogerontologia interventiva' o 'strategie di
intervento per contrastare la senescenza'. L'ultima espressione
significa di fatto cercare di rallentare l'invecchiamento fino a
ridurlo al minimo possibile. Anche se termini simili possono
avere la loro rilevanza all'interno della comunità scientifica, difatto non
modificano la percezione generalizzata di cosa sia la
medicina antietà. Come diceva mia nonna, «John è sempre
John in qualsiasi modo lo si vesta». Possiamo cambiare la terminologia quanto ci
pare, ma la sostanza della medicina antietà non cambia.
Che cosa si intende per giovinezza? Per la medicina antietà la giovinezza non significa semplicemente non essere vecchi: significa possedere alcune, o tutte, delle caratteristiche ideali dell'essere giovani, quali: • buona salute; • muscolatura forte; • sistema immunitario efficiente; • memoria vivida e cervello attivo; • ormoni in piena efficienza. In realtà, l'età in sé non ha un'importanza sempre decisiva: infatti non si tratta di un problema di età cronologica, ma di una condizione in cui sia possibile potenziare lo stato biologico, sociale, spirituale e mentale di ogni individuo. Una persona è considerata 'vecchia' o 'anziana' quando ha ceduto ai problemi connessi all'età: si può essere cronologicamente anziani ma mantenere comunque alcune delle caratteristiche della giovinezza. Per esempio, vi sono novantenni che sembrano godere di ottima salute, non sono affetti da malattie significative, si sentono pieni di energia e si godono pienamente la vita. Sono soddisfatti e appagati e possiedono il meglio delle due età: la salute della giovinezza e la saggezza della vecchiaia. Le terapie antietà non sono necessariamente rivolte contro l'invecchiamento in se stesso, ma contro i problemi medici e di salute che l'invecchiamento porta a volte con sé. Alcuni aspetti della vecchiaia possono essere davvero benefici. Per esempio, con l'età aumentano la saggezza e la comprensione del mondo, si apprezzano di più i lati spirituali dell'esistenza e perfino dal punto di vista fisico si possono godere determinati vantaggi: • le allergie si fanno generalmente meno fastidiose; • diminuisce la probabilità di soffrire di mal d'auto: • si attenua la sensibilità al dolore.
La giovinezza non è necessariamente qualcosa di assolutamente positivo e
solo alcuni dei suoi aspetti, come la salute e l'apparenza giovanile, sono
particolarmente apprezzati. Per molte persone mature è difficile apprezzare la
mancanza di esperienza e l'insicurezza tipica della giovinezza, che quindi non
dovrebbe essere confusa con la mera età cronologica. Ciò che la maggior parte di
noi cerca di ottenere non è la giovinezza cronologica, bensì quella biologica:
essere sani e biologicamente efficienti.
|