|
|
| << | < | > | >> |IndiceIntroduzione XIII PARTE PRIMA - L'INIZIO 1 Capitolo 1 Esplorare il World Wide Web 3 1.1 Come funziona il World Wide Web 3 1.2 Browser Web 10 1.3 Server Web 14 1.4 Uniform Resource Locators 15 1.5 Riepilogo 15 1.6 Laboratorio 16 Capitolo 2 - Prepararsi alla pubblicazione sul Web 19 2.1 Anatomia di un sito Web 20 2.2 Cosa di desidera fare sul Web? 22 2.3 Impostare i propri obiettivi 24 2.4 Suddividere il contenuto in argomenti 25 2.5 Idee per l'organizzazione e la navigazione 26 2.6 Realizzare lo storyboard del sito Web 35 2.7 Riepilogo 38 2.8 Laboratorio 38 Capitolo 3 - Introduzione a HTML e XHTML 41 3.1 Cos'è HTML, e cosa non è 42 3.2 Lo standard attuale: XHTML 1.0 47 3.3 L'aspetto dei file HTML 48 3.4 Utilizzare i Cascading Style Sheet 53 3.5 Programmi per scrivere HTML 54 3.6 Riepilogo 56 Capitolo 4 - Imparare i fondamenti di HTML 61 4.1 Strutturare HTML 61 4.2 Titolo di pagina 64 4.3 Titoli 66 4.4 Paragrafi 68 4.5 Elenchi, elenchi e ancora elenchi 69 4.6 Commenti 82 4.7 Riepilogo 84 4.8 Laboratorio 86 PARTE SECONDA - CREARE UNA SEMPLICE PAGINA WEB 89 Capitolo 5 - Aggiungere i collegamenti alle pagine Web 91 5.1 Creare i collegamenti 92 5.2 Collegare le pagine locali attraverso nomi di percorso relativo e assoluto 97 5.3 Collegamenti ad altri documenti sul Web 100 5.4 Eseguire il collegamento a punti specifici dei documenti 115 5.5 Anatomia di un URL 113 5.6 Tipi di URL 116 5.7 Riepilogo 120 5.8 Laboratorio 121 Capitolo 6 - Formattare il testo con HTML e CSS 125 6.1 Elementi a livello di carattere 126 6.2 Formattazione dei caratteri con i CSS 130 6.3 Testo preformattato 133 6.4 Righelli orizzontali 136 6.5 Interruzioni di riga 140 6.6 Indirizzi 141 6.7 Citazioni 142 6.8 Caratteri speciali 143 6.9 Allineamento del testo 146 6.10 Font e dimensioni di font 149 6.11 <nobr> e <wbr> 153 6.12 Riepilogo 164 6.13 Laboratorio 167 Capitolo 7 - Aggiungere immagini, colori e sfondi 169 7.1 Le immagini sul Web 170 7.2 Formati di immagine 171 7.3 Immagini in linea in HTML: il tag <img> 172 7.4 Immagini e testo 177 7.5 Immagini e collegamenti 184 7.6 Cos'è una mappa immagine? 188 7.7 Mappe immagine lato client 190 7.8 Creare le mappe immagine lato client 190 7.9 Altri trucchi utili con le immagini 201 7.10 Utilizzare il colore 203 7.11 Sfondi di immagini 208 7.12 Regole per le immagini 210 7.13 Riepilogo 210 7.14 Laboratorio 212 PARTE TERZA - ULTERIORI OPERAZIONI CON HTML E XHTML 215 Capitolo 8 - Creare le tabelle 217 8.1 Creare le tabelle 218 8.2 Parti delle tabelle 218 8.3 Dimensionare tabelle, bordi e celle 227 8.4 Colore e allineamento delle tabelle e delle celle 235 8.5 Allineare il contenuto della tabella 239 8.6 Occupare più righe o colonne 243 8.7 Tecniche più avanzate di modifica delle tabelle 252 8.8 Altri elementi e attributi per le tabelle 259 8.9 Come vengono utilizzate le tabelle 260 8.10 Riepilogo 261 8.11 Laboratorio 265 Capitolo 9 - L'impaginazione con i CSS 267 9.1 Includere i fogli di stile in una pagina 268 9.2 Selettori 270 9.3 Unità di misura 273 9.4 Proprietà dei riquadri di testo 275 9.5 Posizionamento con i CSS 288 9.6 Modificare l'aspetto delle tabelle 297 9.7 Il tag <body> 300 9.8 Collegamenti 300 9.9 Creare impaginazioni a colonne multiple 301 9.10 Riepilogo 305 9.11 Laboratorio 306 Capitolo 10 - Progettare i moduli 309 10.1 Conoscere i moduli e le funzioni 310 10.2 Utilizzare il tag <form> 315 10.3 Creare i controlli del modulo con il tag <input> 318 10.4 Utilizzare altri controlli del modulo 326 10.5 Aggiungere altre funzioni 334 10.6 Applicare le proprietà dei Cascading Style Sheet ai moduli 338 10.7 Pianificare i moduli 344 10.8 Riepilogo 345 10.9 Laboratorio 346 Capitolo 11 - Integrare contenuti multimediali: audio, video e altro 349 11.1 Capire come presentare l'audio e il video 350 11.2 Il vecchio approccio: il collegamento 351 11.3 Incorporare audio e video 359 11.4 Tipi di file audio e video 373 11.5 Plug-in e riproduttori 376 11.6 Riepilogo 381 11.7 Laboratorio 382 PARTE QUARTA - JAVASCRIPT E DYNAMIC HTML 385 Capitolo 12 - Introduzione a JavaScript 387 12.1 Introduzione a JavaScript 388 12.2 Il tag <script> 390 12.3 Comandi e struttura del linguaggio di base 391 12.4 Programmazione JavaScript di base 399 12.5 Riepilogo 404 12.6 Laboratorio 404 Capitolo 13 - Utilizzare JavaScript nelle pagine 407 13.1 Creare un generatore di collegamenti casuali 407 13.2 Convalidare i moduli con JavaScript 416 13.3 Creare un rollover d'immagine 423 13.4 Riepilogo 427 13.5 Laboratorio 427 Capitolo 14 - Lavoro con frame e finestre collegate 431 14.1 Frame e supporto ai frame 432 14.2 Lavorare con le finestre collegate 433 14.3 Lavorare con i frame 438 14.4 Modificare i bordi dei frame 444 14.5 Creare frameset complessi 446 14.6 Frame non ancorati 457 14.7 Aprire le finestre collegate con JavaScript 459 14.8 Riepilogo 462 14.9 Laboratorio 464 Capitolo 15 - Creare applicazioni con HTML dinamico e AJAX 467 15.1 Definizione di HTML dinamico 468 15.2 Utilizzare il Document Object Model 470 15.3 Gestire la realtà: tecniche DHTML per più browser 476 15.4 Utilizzare JavaScript per la manipolazione degli elementi 480 15.5 Connessione a un server con AJAX 488 15.6 Riepilogo 496 15.7 Laboratorio 496 PARTE QUINTA - SVILUPPARE PAGINE WEB EFFICIENTI 499 Capitolo 16 - Creare buone pagine Web: cosa fare e cosa non fare 501 16.1 Aderire agli standard 502 16.2 Scrivere per la pubblicazione online 507 16.3 Sviluppo e formattazione della pagina 512 16.4 Utilizzare i collegamenti 515 16.5 Utilizzare le immagini 521 16.6 Altre buone abitudini e consigli 525 16.7 Riepilogo 530 16.8 Laboratorio 531 Capitolo 17 - Sviluppare per il mondo reale 535 17.1 Cos'è il mondo reale, dopo tutto? 536 17.2 Tenere in considerazione il livello di esperienza dei visitatori 537 17.3 Determinare le preferenze dei visitatori 542 17.4 Scegliere l'approccio HTML 4.01 o XHTML 1.0 543 17.5 Cos'è l'accessibilità? 552 17.6 Browser alternativi 553 17.7 Scrivere HTML accessibile 554 17.8 Studiare l'accessibilità 558 17.9 Verificare l'accessibilità del proprio sito 560 17.10 Riepilogo 562 17.11 Laboratorio 563 PARTE SESTA - IN DIRETTA DAL WEB 567 Capitolo 18 - Mettere online il proprio sito 569 18.1 Cosa fa un server web? 570 18.2 Individuare un server web 572 18.3 Organizzare i propri file HTML per la pubblicazione 574 18.4 Pubblicare i propri file 577 18.5 Risoluzione dei problemi 581 18.6 Registrare e pubblicizzare le proprie pagine Web 583 18.7 Indici di siti e motori di ricerca 588 18.8 Ottimizzazione per i motori di ricerca 590 18.9 Pagare per migliorare le posizioni nelle ricerche 591 18.10 Biglietti da visita, carta intestata, depliant e pubblicità 592 18.11 Come trattare gli altri e farseli amici 592 18.12 Scoprire chi visita le pagine del proprio sito 593 18.13 Riepilogo 594 18.14 Laboratorio 595 Capitolo 19 - Sfruttare al meglio il server 599 19.1 Applicazioni Web 599 19.2 SSI (Include lato server) 608 19.3 Utilizzare i file di Apache per il controllo degli accessi 612 19.4 Riepilogo 617 19.5 Laboratorio 618 Capitolo 20 - Comprendere l'elaborazione lato server 621 20.1 Come funziona PHP 622 20.2 Installare PHP nel proprio computer 623 20.3 Il linguaggio PHP 624 20.4 Cicli 632 20.5 Funzioni integrate 636 20.6 Funzioni definite dall'utente 636 20.7 Elaborare i moduli 638 20.8 Utilizzare gli include PHP 650 20.9 Espandere la propria conoscenza di PHP 652 20.10 Riepilogo 655 20.11 Laboratorio 655 Capitolo 21 - Strumenti per semplificare la pubblicazione 659 21.1 L'ascesa della gestione dei contenuti 660 21.2 Qual è il sistema per gestione di contenuti più adatto? 661 21.3 Tipi di sistemi per la gestione dei contenuti 662 21.4 Lavorare con software strutturati 666 21.5 TypePad: un'applicazione online per weblog 669 21.6 WordPress 672 21.7 MediaWiki 676 21.8 Coppermine 680 21.9 Altre applicazioni 684 21.10 Spam 684 21.11 Riepilogo 685 21.12 Laboratorio 685 PARTE SETTIMA - APPENDICI 689 Appendice A - Fonti per ulteriori informazioni 691 A.1 Contatori di accesso 692 A.2 Browser 692 A.3 Raccolte di informazioni su HTML e sviluppo Web 693 A.4 Moduli e mappe immagine 693 A.5 Editor e convertitori HTML 694 A.6 Convalidatori HTML, verificatori di collegamenti e semplici spider 694 A.7 Java, JavaScript e oggetti incorporati 694 A.8 Analizzatori dei file di log 695 A.9 Guide di stile HTML 695 A.10 Server e amministrazione dei server 695 A.11 Audio e video 696 A.12 Specifiche per HTML, HTTP e URL 696 A.13 Scripting lato server 696 A.14 Strumenti per il Web publishing 697 A.15 Altri strumenti relativi al Web 697 A.16 Strumenti e informazioni per le immagini 697 A.17 Provider di hosting Web 698 A.18 Indici e motori di ricerca Web 698 Appendice B - Guida rapida di HTML 4.01 699 B.1 Attributi ed eventi comuni 700 B.2 Struttura 701 B.3 Frasi e paragrafi di testo 705 B.4 Elementi di formattazione del testo 708 B.5 Elenchi 710 B.6 Collegamenti 711 B.7 Tabelle 713 B.8 Frame 717 B.9 Contenuto incorporato 718 B.10 Stili 721 B.11 Moduli 721 B.12 Script 724 B.13 Entità di carattere 725 Appendice C - Guida rapida ai CSS 729 C.1 Come utilizzare questa appendice 730 C.2 Proprietà a livello di blocco 731 C.3 Proprietà di sfondi e colori 733 C.4 Proprietà del modello riquadro 735 C.5 Proprietà dei font 739 C.6 Proprietà degli elenchi 741 C.7 Proprietà del testo 743 C.8 Proprietà degli effetti visivi 745 C.9 Proprietà dei fogli di stile sonori 745 C.10 Proprietà di contenuti generati/numerazioni automatiche 749 C.11 Proprietà per i media impaginati 751 C.12 Proprietà delle tabelle 752 C.13 Proprietà dell'interfaccia utente 754 C.14 Unità di misura dei fogli di stile 755 Appendice D - Colori per nome e valore esadecimale 761 Appendice E - Tipi MIME ed estensioni dei file 765 Indice analitico 765 |
| << | < | > | >> |Pagina XIIIIntroduzioneNegli ultimi dieci anni, il Web è stato completamente integrato nel tessuto sociale. La maggior parte delle aziende ha il proprio sito Web, ed è raro vedere una pubblicità in televisione che non visuailizzi un URL. Il semplice fatto che la maggior parte delle persone oggi sappia cos'è un URL parla da sé. Persone che fino a pochi anni fa non conoscevano Internet ora spediscono gli inviti alle feste utilizzando servizi di invito basati sul Web. Forse la straordinarietà del Web risiede nel fatto che non occorre essere una grande azienda per pubblicare qualcosa. Tutto ciò che serve per creare il proprio sito Web è un computer con l'accesso a Internet e la volontà di imparare. Ovviamente, il motivo per cui si sta leggendo questo libro è che si è interessati al Web publishing. Magari si è costretti a impararlo per motivi di lavoro, oppure si è alla ricerca di nuovi mezzi per esprimersi, o semplicemente si desidera inserire nel Web le fotografie dei propri figli così che i parenti lontani possano vederle. La domanda è, da dove iniziare? Sul Web esistono numerose informazioni su come pubblicare i siti Web in modo professionale. Sono disponibili tutorial, siti di riferimento, migliaia di esempi e strumenti gratuiti che facilitano la pubblicazione sul Web. Tuttavia, il vantaggio di leggere questo libro è che tutte le informazioni necessarie per costruire i siti Web si trovano in un unico luogo e vengono presentate in modo ordinato. Il libro fornisce tutto ciò che serve per padroneggiare HTML, pubblicare i siti su un server Web, creare le immagini da utilizzare sul Web e fare in modo che i siti funzionino senza problemi. Attenzione, però, non è tutto qui. Altri libri su come creare le pagine Web descrivono semplicemente i dettagli tecnici di base, quali come produrre una parola in grassetto. In questo libro, si apprenderà anche perché si dovrebbe generare un particolare effetto e quando utilizzarlo. Inoltre, il libro fornisce suggerimenti, consigli ed esempi su come strutturare l'intero sito Neb, non solo le parole di ciascuna pagina. Questo libro non descriverà solo come creare un sito Web, ma come realizzarlo nel modo migliore.
Inoltre, a differenza degli altri libri dedicati a questo argomento, questo
non si concentra su un'unica piattaforma. Indipendentemente dal fatto che
si utilizzi un PC con Windows, a Macintosh, una qualche versione di UNIX
o qualsiasi altro sistema, molti dei concetti illustrati in questo libro saranno
comunque preziosi. E si sarà in grado di applicarli alle pagine Web
indipendentemente dalla piattaforma utilizzata.
A chi è dedicato il libro Questo libro è adatto al lettore? Dipende: * Se si è visto cosa si trova sul Web e si desidera contribuire con proprio contenuto, questo libro è perfetto. * Se si lavora per un'azienda che vuole creare un sito Web e non si sa da dove partire, questo libro è perfetto. * Se il lettore è uno sviluppatore di informazioni, come un autore di testi tecnici, e desidera imparare come sfruttare il Web per presentare online le informazioni, questo libro è perfetto. * Se si è semplicemente curiosi e si desidera conoscere come funziona il Web, alcune parti di questo libro sono perfette, sebbene sia possibile trovare ciò che si cerca sul Web stesso. * Se in precedenza sono state create pagine Web con testo, immagini e collegamenti, sono state realizzate un paio di tabelle e impostati alcuni semplici moduli, è possibile ignorare la prima metà del libro. La seconda metà fornisce invece informazioni molto utili.
Se non si conosce il Web ma si è sentito dire che è molto elegante, questo
libro non è dedicato al lettore. Prima di produrre personalmente siti Web, sarà
necessario un libro più generico sul Web.
Contenuto del libro
Questo libro deve essere letto e assorbito nel corso di diversi capitoli da
un'ora (sebbene dipenda da quanto si sia in grado di assorbire in un giorno).
Ogni giorno verrà letto un capitolo riguardante un'area del progetto del sito
Web. I capitoli sono organizzati in ordine logico, dalle operazioni più
semplici alle tecniche più avanzate.
Parte prima: L'inizio
Nella Parte prima, viene fornita una panoramica generale del World Wide Web
e ciò che si può fare con esso, quindi verrà illustrato un piano per la
presentazione Web. Verrà anche scritta la prima pagina Web (molto semplice).
Parte seconda: Creare semplici pagine Web
Nella Parte seconda, si apprenderà come scrivere semplici documenti nel
linguaggio HTML e come collegarli tra loro attraverso i collegamenti
ipertestuali. Si imparerà anche a formattare le pagine Web e a utilizzare le
immagini sulle pagine.
Parte terza: Ulteriori operazioni con HTML e XHTML
Nella Parte terza, si apprenderà come creare le tabelle e i moduli e come
posizionarli sulle pagine. Si imparerà anche a utilizzare i cascading style
sheet al posto dei tag, dedicati esclusivamente alla formattazione, per
descrivere il modo in cui le pagine vengono formattate.
Parte quarta: JavaScript e Dynamic HTML
Nella Parte quarta, si esaminerà come estendere la funzionalità delle
pagine Web aggiungendo il codice JavaScript. Innanzitutto, verrà fornita una
panoramica di JavaScript, quindi verranno presentati alcuni esempi specifici
di JavaScript che possono essere utilizzati sulle pagine. Infine, verrà
descritto come modificare in modo dinamico l'aspetto delle pagine utilizzando
HTML dinamico.
Parte quinta: Sviluppare pagine Web efficienti
La Parte quinta fornisce alcuni suggerimenti per la creazione di un sito Web
ben strutturato, e si esploreranno alcuni siti Web di esempio per aver un'idea
del tipo di lavoro da svolgere. Si apprenderà come progettare le pagine che
verranno mostrate ai vari tipi di utenti del mondo reale che si desidera
raggiungere, e si imparerà come creare un sito accessibile e usabile dalle
persone diversamente abili.
Parte sesta: In diretta dal Web
Nella Parte sesta, si apprenderà come inserire il sito sul Web, compreso
come pubblicizzare il lavoro eseguito. Si imparerà anche come utilizzare alcune
funzioni del server Web per facilitarsi la vita.
Parte settima: Appendici Nelle appendici sono reperibili informazioni su HTML, Cascading Style Sheet, la palette dei colori HTML e i tipi di file comuni sul Web. È inoltre presente un elenco di siti Web utili a completamento delle informazioni presentate nel libro. | << | < | > | >> |Pagina 46815.1 Definizione di HTML dinamicoIn termini semplici HTML dinamico utilizza normali elementi HTML per creare una pagina Web che si basa sui fogli di stile per la formattazione degli elementi e sullo scripting per modificare in modo dinamico il contenuto HTML, lo stile o la posizione, senza dover caricare nuovamente la pagina dal server. HTML dinamico non è un elemento, ma un insieme di tecnologie che lavorano insieme per generare un'interfaccia interattiva. Di conseguenza, le possibilità con DHTML sono infinite. Di seguito ne sono elencate alcune: * Spostamento di oggetti nella pagina Web. * Nascondere o visualizzare gli elementi. * Modifica dinamica di colore e dimensioni dei contenuti Web.
* Fornire funzionalità drag-and-drop simile a quella utilizzata dai
moderni sistemi operativi grafici (quali Windows e Mac OS).
HTML dinamico è nato con l'avvento dei "quattro". Il World Wide Web Consortium ha sviluppato HTML 4.01 e ha rilasciato le raccomandazioni ufficiali nello stesso periodo in cui Microsoft e Netscape hanno rilasciato i loro browser Web concorrenti, Internet Explorer 4 e Netscape 4. HTML 4.01 ha promosso numerose nuove funzioni per integrarsi meglio con i cascading style sheet e rispondere agli eventi di utente; Microsoft e Netscape erano in forte concorrenza per la quota di mercato nella guerra dei browser e il risultato è stato una direzione verso un livello di interattività con l'utente e di "dinamismo" nelle pagine Web, che in precedenza erano impossibili senza ricorrere alla programmazione esterna. Era nato DHTML. Per funzionare, DHTML richiede che i browser Web supportino le tre tecnologie chiave elencate di seguito: * HTML. * Cascading style sheet.
* Scripting.
I fogli di stile sono fantastici, se si conosce il loro utilizzo, e sono un componente fondamentale di DHTML. Sebbene tecnicamente DHTML non dipende da alcun tipo di foglio di stile, la tecnologia ufficiale de W3C per i fogli di stile, cascading style sheet (CSS), rappresenta lo standard. CSS consente di formattare gli elementi nelle pagine Web utilizzando proprietà quali caratteri, colori e spaziature, oltre al posizionamento degli elemeni nella pagina Web. DHTML porta lo stile a un nuovo livello: invece di creare una regola di stile o di posizionare un elemento nella pagina e dimenticarsene, è possibile utilizzare DHTML per modificare in modo dinamico lo stile o il posizionamento visivi degli elementi. Come per HTML, esistono incoerenze nell'implementazione di CSS da parte dei diversi browser. Nessuno ha completamente implementato tutte le specifiche e i browser hanno implementato in modo diverso le varie parti. La situazione è migliorata rispetto a qualche anno fa. Le ultime versioni di Internet Explorer, Netscape e Opera offrono un'aderenza molto migliore agli standard HTML e CSS rispetto al passato. Detto questo, le applicazioni HTML dinamiche complesse richiedono molti test e molto lavoro per funzionare con tutti i browser ancora molto diffusi.
Infine, lo scripting è una sorta di collante che riunisce i diversi elementi
in DHTML. Lo scripting è il motore che fa funzionare DHTML. Utilizzando
lo scripting è possibile modificare il contenuto della pagina quando viene
caricata in risposta agli eventi descritti nel Capitolo 12, o quando l'utente
la abbandona.
ATTENZIONE
A causa dell'implementazione incoerente nei diversi
browser Web, è necessario sapere che la specifica ufficiale può avere poca
attinenza con la realtà. Occorre sempre leggere la documentazione specifica dei
browser per avere la certezza del fatto che i browser Web a cui ci si
rivolge supportino ciò che si sta cercando di ottenere. Solitamente, tuttavia,
è necessario eseguire diversi esperimenti.
La lingua franca di oggi per lo scripting è JavaScript. JavaScript è stato il primo linguaggio di scripting a essere implementato in un browser Web, e attualmente gode di vasto supporto in molti browser diversi. Sebbene sia possibile creare DHTML utilizzando altri linguaggi di scripting, per esempio VBScript, si consiglia di utilizzare sempre JavaScript, a meno di trovarsi in un ambiente solo Microsoft (per esempio una intranet). Come si vedrà negli esempi di DHTML, una gran parte di DHTML implica la creazione di script che manipolano gli elementi in una pagina. Probabilmente in alcuni punti sarà necessario tornare alla descrizione di JavaScript dei Capitoli 12 e 13. Poiché DHTML è solo un'applicazione di JavaScript, può anche essere utile considerare il presente capitolo come un proseguimento dei due capitoli indicati. Due osservazioni finali su DHTML: DHTML (la sua parte di scripting) si basa sul Document Object Model (DOM) per identificare, creare e manipolare gli elementi in una pagina Web. Per esempio, è necessario essere in grado di identificare un elemento, come un'immagine, per manipolarlo con uno script. Analogamente, occorre essere in grado di identificare lo stile di un elemento per alterarlo. Tali operazioni vengono eseguite dal DOM, che offre un collegamento tra il contenuto della pagina Web e gli script.
Infine, DHTML si basa sulla gestione degli eventi per tenere traccia
delle azioni del browser Web e dell'utente. Quando viene caricata la pagina,
viene attivato l'evento
onload.
Analogamente, quando un visitatore fa clic su
un pulsante in un modulo, possono essere attivati molti eventi che l'autore di
DHTML può utilizzare per l'esecuzione degli script. La gestione degli eventi
è descritta in dettaglio più avanti.
15.2 Utilizzare il Document Object Model
Quando si pensa a una pagina Web probabilmente si pensa al documento
generato quando viene visualizzato nel browser o al codice HTML visualizzato
quando si utilizza la funzione di visualizzazione del codice sorgente
del browser. Tuttavia, esistono altri modi per rappresentare gli tessi dati. I
browser Web moderni creano una rappresentazione di una pagina a cui si può
accedere mediante gli script in modo standard. Tale rappresentazione è nota
come Document Object Model, o DOM. Nel DOM il contenuto della pagina
viene trattato come un albero di oggetti. La parola "oggetti" viene utilizzata
come per gli sviluppatori software, per cui un "oggetto" è un componente che
solitamente ha proprietà, metodi e gestori di eventi. Una proprietà sono dati
che descrivono l'oggetto, un metodo è una funzione che può essere chiamata
per fare in modo che l'oggetto compia un'azione o manipoli l'oggetto stesso,
un gestore di eventi è un elemento che può essere utilizzato per consentire
all'oggetto di rispondere a un'azione (solitamente un'azione effettuata
dall'utente). In termini grammaticali si può affermare che le proprietà sono i
nomi di un oggetto e i metodi sono i suoi verbi.
NOTA
Per comprendere completamente le possibilite del DOM è
necessaria una profonda conoscenza che va oltre gli scopi del presente volume.
Tuttavia, come per tutto il codice relativo al Web, è possibile imparare
molto tagliando e incollando gli script e studiando i risultati ottenuti.
Tipi di dati DOM Quando viene creata una rappresentazione DOM di una pagina Web, tutti gli oggetti utilizzati per la costruzione della pagina vengono assegnati a diverse categorie, chiamate "interfacce" nel mondo della programmazione a oggetti. Se un oggetto dispone di una certa interfaccia, è dotato di proprietà e metodi associati a tale interfaccia. Per esempio, tutti i tag di una pagina hanno interfaccia di elemento, vale a dire che supportano metodi quali getAttribute e setAttribute. I tipi di dati generici che costituiscono il DOM sono elencati nella Tabella 15.1. | << | < | > | >> |Pagina 54317.4 Scegliere l'approccio HTML 4.01 o XHTML 1.0Innanzitutto, la differenza tra le specifiche HTML 4.01 e XHTML 1.0 è che la prima indica quali tag HTML sono validi, mentre XHTML descrive come scrivere HTML che sia conforme con le specifiche XML. Quando si desidera sapere se un certo tag o attributo è valido, controllare le specifiche HTML. Quando si ha un dubbio su come chiudere un tag che non prevede tag di chiusura, come per esempio <br>, si consultino le specifiche XHTML. Nei precedenti capitoli sono state illustrate le varianti di HTML 4.01 e XHTML 1.0 e come ognuna di esse si presenta ai navigatori che utilizzano browser più o meno recenti: * HTML 4.01 o XHTML 1.0 Transitional (transizionale o analitico): per chi intende supportare i browser meno recenti. * HTML 4.01 o XHTML 1.0 Frameset (per l'utilizzo di frame): per sviluppare siti che implementano i frame in modo che aderiscano agli standard.
* HTML 4.01 o XHTML 1.0 Strict (rigoroso): per chi intende sviluppare
pagine che aderiscano in modo rigoroso alle specifiche HTML 4.0 o
XHTML 1.0 evitando di utilizzare elementi o attributi sconsigliati.
HTML 4.01 e XHTML 1.0 Transitional (transizionale o analitico) Se si prevede che i visitatori del proprio sito utilizzeranno una gran varietà di browser diversi, probabilmente sviluppare le proprie pagine secondo le specifiche HTML 4.01 o XHTML 1.0 Transitional è la scelta migliore. In questo modo si garantisce la compatibilità con i browser più vecchi. Le pecifiche transizionali permettono di utilizzare i tag scartati dalle specificiche HTML 4.01 più rigorose. Per questo è possibile utilizzare attributi di presentazione introdotti con HTML 3.2 quali center o align per l'allineamento o bgcolor e color per i colori di sfondo e di primo piano.
Per esempio, si consideri la pagina "Halloween House of Terror" creata
nel Capitolo 7. Nel codice che segue, la pagina verrà di nuovo rinnovata. In
questa pagina vengono utilizzati i tag compatibili con HTML 3.2. I font, i
colori e gli allineamenti vengono impostati utilizzando i tag che nelle
specifiche rigorose sono sconsigliati.
|