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| << | < | > | >> |IndiceAvvertimento ai lettori 9 1. I numeri 11 2. I triangoli 27 3. Le misure 37 4. I simboli e i nuovi numeri 55 5. La geometria diventa algebra 71 6. Funzioni, derivate, integrali 91 Appendici 105 |
| << | < | > | >> |Pagina 9Quasi duemilatrecento anni fa, quando in Egitto era re Tolomeo I (il quale regnò dal 306 al 283 prima di Cristo), il sapiente greco Euclide scrisse un libro famoso, gli Elementi (di geometria). È il libro che, dopo la Bibbia e le opere di Lenin, ha avuto piu edizioni ed è stato tradotto in piú lingue: è stato, fino a qualche decennio fa, il libro di geometria nella scuola media superiore. Ebbene: il re Tolomeo cominciò a leggerlo, ma si stancò presto. Gli costava molto sforzo seguire i lunghi e minuziosi ragionamenti di Euclide. Il re, allora, mandò a chiamare lo scienziato, e gli chiese se in geometria vi fosse, una via piu breve, e meno faticosa, di quella degli Elementi. Al che Euclide rispose che no, che «in matematica non ci sono vie regie». Per comprendere la matematica occorre far funzionare il cervello, e questo costa sempre un certo sforzo. Non è possibile fare la matematica «a fumetti», non è possibile trasformare la sua storia in una novellina. Chi è pigro di mente, chi non prova gioia nel far lavorare il suo cervello, è meglio che non cominci neppure a leggere. Chi invece non si spaventa per le fatiche della mente, non si scoraggi se qua e là, a prima vista, non capisce, e non pretenda di leggere tutto di seguito; ma legga attentamente, un poco per volta, saltando le cose piú difficili, o facendosele spiegare da chi ha studiato piu di lui.
Importante: Si raccomanda a tutti di tenere a portata di mano un pezzo di
carta e una matita, per poter rifare da soli calcoli, disegni, ragionamenti. Si
ricorda inoltre che le appendici a cui si fa riferimento nel testo, sono tutte
in fondo al volume.
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