Copertina
Autore Jack London
Titolo Le morti concentriche
EdizioneF.M. Ricci, Parma, 1975, La Biblioteca di Babele 1
OriginaleThe house of Mapuhi; ...
TraduttoreUmberto Melli
LettoreRenato di Stefano, 1992
Classe narrativa statunitense
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Indice


Introduzione, di Jorge Luis Borges      9

La casa di Mapuhi                      13
La legge della vita                    49
Faccia perduta                         61
Le morti concentriche                  81
L'ombra e il baleno                   101


 

 

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Pagina 49

Il vecchio Koskoosh ascoltava tutto avidamente. Benchè la sua vista se ne fosse andata da un pezzo, l'udito era ancora fine e il suono più debole raggiungeva la tremolante intelligenza che ancora dimorava dietro la sua fronte avvizzita, ma che ormai non si occupava più delle cose concrete del mondo. Ah! Quella è la voce di Sit-cum-to-ha che strilla maledicendo i cani, mentre cerca di costringerli a calci e pugni sotto le bardature. Sit-cum-to-ha era la figlia di sua figlia, ma era troppo indaffarata per concedere un pensiero al suo misero nonno, seduto sola là nella neve, abbandonato e senz'aiuto. Bisognava levare il campo. La lunga pista attendeva, mentre il breve giorno rifiutava di attardarsi. La vita la chiamava con i suoi compiti, non la morte. E lui era molto vicino alla morte, adesso.

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Pagina 101

... Ma a parte il colore, erano uguali come due gocce d'acqua: entrambi tesi come corde di violino, inclini all'eccesso nello sforzo e nella resistenza, sempre al massimo della forma. C'era anche un terzo coinvolto in quell'amicizia non comune; era basso e pingue, tozzo e indolente e, mi vergogno a dirlo, ero io. Paul e Lloyd sembravano nati per rivaleggiare tra loro, e io per rappacificarli. ...

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Pagina 103

Li trova laggiù in fondo avvinghiati alle radici, testa a testa a un palmo di distanza con gli occhi spalancati e fissi ciascuno in quelli dell'altro: satvano soffrendo terribili tormenti, contorcendosi negli spasimi di un soffocamento volontario, ma nessuno dei due voleva lasciare la presa e dichiararsi battuto. Cercai di allentare la stretta di Paul sulle radici, ma egli mi resistette furiosamente. Allora in preda al terrore e ormai senza fiato, risalii alla superficie. Spiegai rapidamente la situazione e questa volta, scendendo in cinque o sei, riuscimmo a staccarli con la forza. Quando li tirammo fuori avevano entrambi perso conoscenza e solo dopo averli rotolati, frizionati e pigiati, alla fine ripresero i sensi. Se nessuno fosse intervenuto sarebbero annegati laggiù.

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Pagina 111

"Trasparenza: lo stato o la qualità di un corpo che permette a tutti i raggi della luce di attraversarlo", ecco la definizione che mi fornì. "Questo sto cercando. Lloyd con la sua perfetta opacità va ad incappare nell'ombra. Ma io la evito. Un corpo trasparente non fa ombra; e neppure riflette le onde luminose - mi riferisco, ben inteso, alla perfetta trasparenza. Così, dal momento che non trattiene né riflette alcun raggio di luce, un simile corpo, oltre a non mandare ombra, risulterà anche invisibile."

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