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| << | < | > | >> |IndiceNon qui, Barbara, nessuno ci sta guardando (1989) 9 Marzullo intevista Hitler (1990) 24 Adenoidi (1993) 29 Daumenlutschen Ausdruckserscheinungen von Entfremdungsgefühl (1993) 29 All'improvviso ovvero Dipartimento infatuazione per il suono delle proprie parole (1994) 64 Milton Halifax 67 Espressionisti di tutto il mondo: unitevi! (1992) 68 Ventinove consigli per chi va in vacanza (1993) 72 Martini contro Galactus (1994) 79 Sfera d'azione della critica televisiva (1991) 83 Cadono gli dei a Flushing Meadow (1992) 86 Ursula Everglade 89 Quando la tua donna lavora stando in casa (1990) 90 Se san Marco fosse stato uno sceneggiatore di Beautiful (1992) 93 Ghigliottine in orbita geostazionaria (1994) 96 Il Purgatorio? In fondo a sinistra (1994) 99 Lectric Combo News (1993) 120 Bröda Swalloberg 122 Cristo biodegradabile (1992) 123 Nuovi orizzonti della pornografia (1994) 126 Jimmy (1990) 129 Ettore E. Ettore 132 La nostra amica letteratura (1994) 133 Pepsi Galore 145 Il programma che non finimmo di guardare (1992) 146 Marzullo intervista Freud (1990) 147 Come perdere duecento chili senza dimagrire (1991) 149 Stafford Ribberitrop 154 L'esodo (1992) 155 Come ti erudisco il neo-nazi (1991) 159 La fine del mondo è vicina ovvero Norberto Bobbio in un bowling (1991) 166 Quattro favolette immorali (1993) 170 Marzullo intervista Gesù (1990) 174 Plutonia Angst 179 L'ultima eclisse del nostro millennio (1992)180 Wanda (1992) 186 Virginia Squibb 204 Indice analitico 205 |
| << | < | > | >> |Pagina 9Avrebbe voluto dirglielo. Avrebbe vol uto dirle. «Quando sono con te, il mio cuore è un muscolo mus icista. Ma non glielo disse: per onestà. Perché quando era con lei, non era il cuore, il suo muscolo musicista.1 L'ultima volta che ho cercato di togliermi la vita è stato cinque minuti fa. È un po' di tempo che sono particolarmente depresso, e tutto è precipitato la scorsa settimana, martedi, quando il mia ginecologo mi ha dato una notizio terribile da sopportare. È un vecchio ginecologo, uno di quei vecchi ginecologi che tremano sempre un po', mentre ti visitano. Secondo me sono i migliori. 2 Secondo il suo illuminato parere, io sarei nato senza utero. Sono ancora sotto shock. Ho la testa fuori dalle orbite. Non ho il coraggio di dirlo ai miei. Io, il loro unico figlio maschio, senza utero! | << | < | > | >> |Pagina 22Tutto mi sembra così terribilmente finto, artificiale: Come il cibo per gatti. Quello in scatola. Anche ai gatti non piace, e come se non bastasse è molto pericoloso, perché si sa come vanno a finire queste cose: cominci con Whiskas e, prima di accorgertene, sei all'eroina. 59 Ho bisogno di certezze, e la vita fa di tutto per togliermi anche le poche che ho. Qualche mese fa, gli scienzati hanno scoperto che la Sindone è un falso. La Sacra Sindone! Un falso. Sarebbe un lenzuolo risalente al Medioevo. Questo purtroppo significa una cosa sola: significa che l'uomo raffigurato sulla Sindone non può essere il Cristo, anche i perché, dopo accurate indagini, risulterebbe che al polso sinistro porta uno Swatch. 60 Ho deciso che fonderò una nuova religione. Una religione nuova, ma approvata dall'Associazione Medici Dentisti Italini. 61 Comunque non abbiamo il diritto di lamentarci troppo. Al mondo esistono esseri viventi molto più sfortunati di noi. Voglio dire: i pesci. I pesci sono gli esseri più sfortunati che esistano sulla faccia della terra. Ci avete mai pensato? Perché un pesce - un pesce non può far finta di niente, quando scorreggia. 62 Lo so perché ho due pesciolini rossi, a casa, in una boccia di vetro. Uno è ottimista, sorride sempre, guizza, si chiama Pete. L'altro invece è pessimista, un po' grigio, smunto, quasi fermo. L'ho chiamato Alleluia. L'altro giorno ho sentito distintamente il pesciolino ottimista che diceva al pesciolino pessimista: «Sai, credo che bisognerebbe avere più fiducia nella vita. Io credo che Dio esista». Il pesciolino pessimista allora l'ha guardato storto e gli ha detto: «Dio esiste! Come fai a dire una cosa del genere? È una cosa enorme! Dio esiste. Che prove hai?». Pete ci ha pensato su un po', poi gli ha risposto: «Qualcuno ci cambia l'acqua.» 63 È una cosa che ho imparato: mai nascere, se questo comporta venire al mondo. | << | < | > | >> |Pagina 29The fault, dear Brutus, is not in our stars But in ourselves... Shakespeare I'm a desperado... The Pooh Sticks Il nostro corpo è formato da milioni di cellule, e ognuna di queste cellule da milioni di atomi, e ognuno di questi atomi da milioni e milioni di particelle subatomiche dai nomi buffissimi, ideati da fisici nucleari che in gioventù avevano lavorato alla Hanna-Barbera seguendo l'esempio di Fermi, il creatore di Braccobaldo. Ciascuno di quegli elementi convive con gli altri grazie a forze naturali che agiscono in modo silenzioso, maestoso, privo di incidenti. Eppure: chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? La realtà esiste? E se non esiste, chi glielo dice a Valeria Marini? | << | < | > | >> |Pagina 136Cuore Cuore, le vicende di un anno scolastico raccontate da un bambino di terza elementare, è uno dei libri più noti in Italia. Il motivo del suo successo è semplice. Stupri, omicidi, viados, coprofagia: il lettore non vede l'ora di arrivare alla seconda frase. Ogni mese il maestro detta un racconto, e si tratta sempre della narrazione di un atto eroico compiuto da qualche ragazzo. C'è un Piccolo patriota padovano, che accetta i lingotti d'oro di una ditta farmaceutica per far includere la candeggina nel prontuario medico, categoria «emoderivati»; la Piccola vedetta lombarda, un fanciullo che sbircia le gambe della maestrina con la penna rossa per conto del Sisde; il Piccolo scrivano fiorentino, che si affatica la notte a bruciare documenti compromettenti del padre ministro, il quale ignora la dedizione del figlio e lo rimprovera duramente; il Tamburino sardo, un giornalista del Tg1 che viene ferito mortalmente da una scheggia di granata mentre è a caccia di notizie nel proprio ufficio; l' Infermiere di Tata, un ragazzino che assiste con amore malati anziani per comprarsi la droga con la loro pensione d'invalidità; Sangue romagnolo, la storia di due bambini, uno affetto da fibrosi cistica e l'altro da leucemia, che grazie a un miracoloso intervento chirurgico ricevono l'uno la malattia dell'altro, con grande soddisfazione dei genitori. E poi Dagli Appennini alle Ande, la storia di un piccolo genovese che attraverso difficoltà d'ogni genere riesce a trovare la propria colazione, emigrata in America, della quale non si avevano più notizie; Valor civile, il racconto di un ragazzo che salva il compagno in pericolo di annegare e come ricompensa viene colpito da un fulmine che gli salda le due metà della cerniera lampo; e Naufragio, l'atto eroico di un bambino che fa abortire una bambina con un attaccapanni e poi gli viene il singhiozzo.Dopo Cuore, De Amicis scrisse una guida turistica intitolata Come visitare tutti gli Stati Uniti in una domenica pomeriggio, che però non ebbe lo stesso successo. | << | < | > | >> |Pagina 186È stato mio padre a insegnarmi i fatti della vita. Avevo circa cinque anni. Un giorno gli chiedo: «Papà, come nascono i bambini?». Lui posa il giornale, mi prende sulle sue ginocchia e mi dà la spiegazione scientifica. Mi dice: «Daniele, hai presente quei sospiri e quei gemiti che certe notti senti venire dalla nostra camera? Beh, è ora che tu sappia di cosa si tratta. Sono io che sto strangolando tua madre». 2 Sono sempre stato imbranato, con le ragazze. Se una mi piaceva molto, per me era zyklon B time. Invidiavo Oscar Sancisi, un ragazzo che abitava di fronte a casa mia ed era in classe con me alle medie. Lui ci sapeva veramente fare, con le donne. Un bel giorno gli faccio: «Senti, Oscar, me lo devi dire: qual è il trucco, come fai?» E lui: «Guarda Daniele che con le ragazze è molto semplice. Quando ne vedo una che mi piace, mi avvicino, la guardo intensamente e le dico: Ti ha mai detto nessuno che la voce dei tuoi occhi è più profonda di tutte le rose?» «E quella ci sta?» «Sempre.» 3 Così, quando il giorno dopo vedevo passare la bambina che stavo segretamente pedinando da un mese, mi facevo forza, mi avvicinavo e le dicevo: «Ciao. Ti ha mai detto nessuno che hai due occhi?» Ma con me non funzionava. 4 Arrivato al liceo cambiai tattica. Telefonavo direttamente a casa. «Ciao, sei tu, Eleonora? Non so se ti ricordi di me. Ero alla festa sabato sera. Hai presente quel ragazzo con la camicia blu col quale a un certo punto ti sei messa a parlare, e poi l'hai portato nell'angolo e l'hai baciato appassionatamente per tre lunghissimi minuti? Sì? Ecco, Eleonora: io ti stavo guardando.» [...] 8 Ma ho scoperto anche che mi fanno una paura tremenda. Per cui finalmente ho capito qual è la mia amante ideale. Una ninfomane svenuta. 9 Quella che si è sempre avvicinata di più a questo mio ideale è stata Wanda. Wanda Vaporub. [...] 34 La portai in albergo per il gran finale. Dio, come la desideravo! Mi produssi in una performance sessuale che infranse simultaneamente i Dieci Comandamenti, la Costituzione italiana, il Codice della Strada e una mia personale promessa a Osiride, il dio egiziano della fertilità che venero in gran segreto da millenni. Non fu difficile. Certo, affittare quel cammello mi costò un occhio della testa. 35 Col tempo me ne innamorai. Wanda non era bellissima. Era una ragazza normale, come per fortuna ce ne sono tante altre. Una ragazza con la pelle grassa. Piena di brufoli. Ma molto colta. Coltissima. Quando esplodevano, i suoi brufoli facevano: proust! 36 Aveva una cultura sterminata che mi metteva soggezione. Fu lei a rivelarmi che Joyce non era una scrittrice. E soprattutto che Kierkegaard non è il comandante dell'astronave Enterprise. 37
Star Trek.
È una delle poche cose che riesco a guardare in tv. Il
resto è robaccia. Guardo solo
Star Trek,
film pornografici e
Sorgente di Vita.
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