Copertina
Autore M. Manfredi
CoautoreM. Trucco
Titolo Il libro dei Limerick
SottotitoloFilastrocche, poesie e nonsense
EdizioneGarzanti, Milano, 1994, Vallardi Domino 28 , Isbn 978-88-11-90434-2
PrefazioneStefano Bartezzaghi
LettoreRenato di Stefano, 1999
Classe umorismo , giochi , poesia
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Indice


Prefazione di Stefano Bartezzaghi        5

Il limerick                             13


Viaggio in Italia

Seduzioni                               15
Tragedie umane                          24
Convivenze                              34
Titani                                  41
Felici                                  48
Liti e rancori                          57
Gastronomici                            76
Gotici                                  82
Clericali                               86
Filosofici                              95


Giro del mondo

Europa                                  97
Africa                                 110
Asia                                   113
Americhe                               119
Austrafia                              122


Giro per la galassia                   125


Uomini illustri e illustri sconosciuti 129
Sconosciuti                            135

Un girotondo intorno al limerick
  di Pier Paolo Rinaldi                143

Bibliografia e fonti                   241
Indice dei limerick                    247
Indice dei luoghi                      259

 

 

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Pagina 26

C'è una vacca irrisolta presso ad Agna
che, quando piove, lagnasi e si bagna.
Quando ritorna il sole
non sa più quel che vuole
e interroga, muggendo, la campagna.


C'era un cabarettista, a Carpineti
che non faceva rider neanche i preti.
E quando l'impresario
gli tolse l'onirario
ironizzò: "Mi aspettan tempi lieti!"

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Pagina 27

C'era un professorino di Savoia
cui questa vita non recava gioia.
Guardava le educande
girar senza mutande
e ne provava solo schifo e noia.

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Pagina 130

Nell'ambita cornice di Trussardi
si tenne un vernissage per soli sardi.
E' un ceppo forte e schivo,
sdegna l'aperitivo.
Bevvero Cannonau, senza riguardi.


Ritraendo Gioconda, il gran Leonardo,
non riusciva a dipingerle lo sguardo.
D'altronde, Monna Lisa
gli era parecchio invisa,
perché puzzava di formaggio sardo.

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Pagina 143

Un girotondo intorno al limerick
(bambini e vecchi, semiologi
e illustratori, poeti, poetesse e maghi)

di Pier Paolo Rinaldi
Ormai sono migliaia e migliaia. Da più di centocinquant'anni se ne segnala la presenza in tutto il mondo che parla inglese. Da qualche decennio appaiono e scompaiono anche in Italia. Chi ha percorso tutto il libro ne ha incontrati più di duecento, prima di arrivare a leggere questa pagina. Alcuni di noi li hanno già conosciuti, vent'anni fa molti nostri connazionali li hanno addirittura frequentati assiduamente per mesi e mesi. Ma cosa sono i limerick? Come sono nati, perché hanno la forma che conosciamo? L'origine del nome

Una prima incursione nei dizionari e nelle enciclopedie produce, dall'Oxford English Dictionary (1933 e 1989), la seguente definizione: «Si dice nasca da una usanza delle feste conviviali, secondo la quale ogni membro cantava un estemporaneo nonsense verse che veniva seguito da un ritornello contenente le parole 'Will you come up to Limerick?' [Verrai a Limerick?].» Limerick è una città dell'Irlanda, in particolare dell'Eire, e è la capitale della contea omonima; occupa le due rive del fiume Shannon, e secondo alcuni storici sarebbe la «Regia» di cui parla Tolomeo, ma l'insediamento è accertato storicamente solo a partire dall'812; oggi è un porto.

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Pagina 240

Un povero vecchietto di Platì
fedele nelle urne alla diccì
si vide dimezzare la pensione
e pianse per la gran disperazione.
Tra qualche mese rivoterà diccì
quel vecchio idiota nel seggio di Platì.

                            Michele Serra

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