Copertina
Autore Ian McEwan
Titolo Cortesie per gli ospiti
EdizioneEinaudi, Torino, 1997 [1983], Tascabili. Letteratura 428 , Isbn 978-88-06-14386-2
OriginaleThe Comfort of Strangers [1981]
TraduttoreStefania Bertola
LettoreRenato di Stefano, 1998
Classe narrativa inglese
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Pagina 3 [ inizio libro ]

Ogni pomeriggio, quando la città oltre le scure persiane verdi cominciava ad animarsi, Colin e Mary si svegliavano al metodico picchiettio degli arnesi d'acciaio contro le chiatte di ferro ormeggiate accanto al bar galleggiante del loro albergo. Al mattino i barconi rugginosi e butterati, senza alcun carico o mezzo di propulsione visibile, non c'erano piú; ricomparivano sul finire della giornata, e gli uomini dell'equipaggio si mettevano inspiegabilmente all'opera con martello e scalpello. Era allora, nel caldo rannuvolato del tardo pomeriggio, che i clienti cominciavano ad affluire sul pontone per mangiare un gelato seduti ai tavolini di metallo, e anche le loro voci riempivano l'oscurità della stanza, sollevandosi e abbassandosi in ondate di allegria e discordia, sommergendo i brevi silenzi tra un penetrante colpo di martello e l'altro.

Si svegliarono simultaneamente, o questa fu la loro impressione, e restarono immobili sui letti separati. Per motivi che non era ormai possibile definire con chiarezza, Colin e Mary non si parlavano piú. Due mosche roteavano pigre attorno al lampadario, in corridoio una chiave girò nella serratura, dei passi si avvicinarono e si allontanarono di nuovo. Finalmente Colin si alzò, scostò le persiane e andò in bagno a fare una doccia. Ancora assorta nei postumi di un sogno, Mary si voltò su un fianco mentre lui passava, e fissò il muro.

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Pagina 79

Durante i quattro giorni seguenti Colin e Mary uscirono dall'albergo solo per attraversare la strada e sedersi a un tavolo del bar galleggiante che era al sole due ore prima del loro balcone. Consumarono tutti i loro pasti in albergo, nella sala da pranzo angusta dove le bianche tovaglie inamidate, e perfino il cibo, erano macchiati di giallo e di verde per via dei vetri colorati alle finestre. Gli altri clienti erano amichevoli e curiosi, e si protendevano educatamente verso i tavoli altrui, confrontando le notizie su qualche chiesa meno conosciuta, o su una pala d'altare dell'indocile membro di una scuola rispettabile, o su un ristorante frequentato solo dalla gente del posto.

Tornando in albergo si erano tenuti sempre per mano; quella notte avevano dormito nello stesso letto. Si svegliarono stupiti di ritrovarsi abbracciati. Anche far l'amore li sorprese, perché il piacere grande e avvolgente, gli spasmi acuti e quasi dolorosi erano sensazioni, dissero quella sera sul terrazzo, che risalivano al loro incontro, sette anni prima. Come avevano potuto dimenticare cosi in fretta? Durò meno di dieci minuti. Restarono a lungo sdraiati, a guardarsi, colpiti e un po' commossi. Andarono in bagno insieme. Fecero la doccia scherzando e insaponandosi a vicenda. Perfettamente puliti e profumati, tornarono a letto e fecero l'amore fino a mezzogiorno.

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Pagina 83

Era in realtà la concordia che consentiva loro di vagliare con tale pazienza tanti argomenti disparati, che permetteva loro di restare sul balcone a chiacchierare a bassa voce fino alle quattro del mattino, con il sacchetto della marijuana, il pacchetto delle cartine e le bottiglie vuote ai loro piedi; un accordo che non era semplicemente la conseguenza del loro rispettivo stato d'animo, ma un modello retorico, uno schema procedurale. Il tacito presupposto alle loro precedenti conversazioni su argomenti importanti (che nel corso degli anni si erano ovviamente diradate) era che si esaminava meglio un dato argomento assumendo due punti di vista opposti, anche se non corrispondevano esattamente ai loro; un'opinione meditata era meno importante dell'opposizione in sé. L'idea, se di idea si trattava, e non di habitus mentale, era che due avversari, temendo di essere contraddetti, sarebbero stati piú rigorosi nelle argomentazíoni, come uno scienziato che presenti la sua nuova invenzione a un collega. Quello che tendenzialmente succedeva, perlomeno a Colin e Mary, era che l'argomento, piú che esplorato, veniva reiterato in modo difensivo, o forzato in irrilevanze elaborate, e soffuso di irritabilità. Adesso, resi liberi dal reciproco incoraggiamento, si sfrenavano galoppando, come bambini su una spiaggia, da un soggetto all'altro.

Ma nonostante tutte queste discussioni, questa analisi che investiva gli stessi metodi di discussione, non parlarono delle cause della loro rinascita. In sostanza, la loro conversazione era celebrativa quanto la loro attività sessuale; in entrambi i casi vivevano all'interno del momento.

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Pagina 134 [ fine libro ]

Mary seguí il funzionario lungo il corridoio. Mentre salivano le scale notò che i tacchi delle sue scarpe erano consumati in modo irregolare. Per un attimo il quotidiano prevalse, e lei ebbe una percezione minima del dolore che la aspettava. Si schiarí rumorosamente la gola, e il suono della sua stessa voce si portò via quel pensiero.

Il giovane la precedette nel bagliore solare, e attese. Posò la borsa, sistemò i polsini bianchi inamidati, e cortesemente, con un misuratissimo cenno del capo, si offrí di riaccompagnarla in albergo.

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