Copertina
Autore Marco Moretti
Titolo Sri Lanka e Maldive
EdizioneClupguide, Novara, 2008 , pag. 312, ill., cop.fle., dim. 11,5x19,2x2 cm , Isbn 978-88-418-4283-6
LettoreFlo Bertelli, 2008
Classe viaggi
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Indice

"In nome del popolo italiano"                           III
Due volti dell'Oriente                                   IV


VEDERE SRI LANKA E MALDIVE                               IX

Introduzione a Sri Lanka                                  2


CONOSCERE SRI LANKA                                       3


GEOGRAFIA E SOCIETÀ                                       4

Morfologia e ambienti naturali 4,
Flora 5,
Fauna 7,
Riserve naturali e parchi nazionali 9,
L'economia 11,
La società 13,
I gruppi etnici 15,
L'abbigliamento 16

RELIGIONI E STORIA                                       18

Le religioni 18,
Il buddismo a Sri Lanka 19,
L'induismo a Sri Lanka 21,
Feste e cerimonie 21,
Le feste 21,
I simboli sacri di Sri Lanka 22,
Le cerimonie 23,
Storia 26,
I miti originari di Lanka 26,
Cronologia storica 28,
I cingalesi: i figli del leone 28,
Il quadro politico dopo l'indipendenza 34,
La guerra civile 37,
INTERVISTA AL GIORNALISTA EDWIN ARIYADASA 38,
La Protezione Civile italiana e lo tsunami 44

ARTE E CULTURA                                           46

L'arte a Sri Lanka 46,
L'architettura 47,
Geoffrey Bowa: il guru dell'architettura tropicale 48,
Cogliere il messaggio nelle statue del Buddha 51,
La scultura 52,
La pittura 54,
INTERVISTA AL PITTORE SENAPA SENANAYAKE 55,
La cultura 56,
La lingua 56,
La letteratura a Sri Lanka 57,
Il Ramayana: Lanka, l'isola dei demoni 58,
La danza e il teatro cingalese 60,
La musica cingalese 62,
Il cinema cingalese 63,
INTERVISTA AL CINEASTA TISSA ABEYSEKARA 64,
INTERVISTA AL REGISTA LESTER JAMES PERIES 66,
Sri Lanka nel mito: esploratori e scrittori 68,
Bibliografia 70,
Scrittori cingalesi tradotti in italiano 70,
Libri in italiano su Sri Lanka 70


VIAGGIARE SRI LANKA                                      71

PRIMA DI PARTIRE                                         72
Informazioni utili 72, Uffici del turismo 72, Sri Lanka
in internet 72, Ambasciate e consolati 72, Documenti e
dogana 73, Quando andare 74, Clima 74, Temperature minime
e massime 74, Fuso orario 74, Pianificare il viaggio 75,
Valuta e costo della vita 75, Salute e assistenza
sanitaria 75, Acchiappa turisti... occhio alla truffa 76,
Bagaglio e abbigliamento 77, Fotografia 77, Viaggiatori
disabili 77

IL VIAGGIO                                               78

In aereo 78, Aeroporto di Colombo 78, In nave 79

UNA VOLTA ARRIVATI                                       79

Come muoversi 79, In aereo 79, In treno 79, In bus, 80,
In auto 80, In bicicletta 81, Tempo di percorrenza da
Colombo [in media] 81, Trasporti urbani e locali 82,
Sicurezza ed emergenze 82, Posta, telefono, internet 83,
Uffici postali 83, Telefonate internazionali 83,
Cellulari 83, Internet 83, Elettricità, pesi, misure 83,
Dove alloggiare 84, Prezzi degli alberghi 84, Hotel 84,
Guesthouse 84, Rest house 84, Bungalow nei parchi
nazionali 84, Ostelli 84, Dove mangiare 85, Prezzi dei
ristoranti 85, Gastronomia 85, La frutta 86, Bevande 86,
Shopping 87, Sport marini 88, La passione nazionale 88,
Media 89, Festività 89, Dizionario cingalese minimo 90


SCOPRIRE SRI LANKA                                       93


COLOMBO                                                  94

Orientamento 96,
Dal Fort verso sud 97,
Fort 97,
Pettah 102,
Cinnamon Gardens 102,
Galle Road e i sobborghi a sud 103,
Altri sobborghi 104,
A NORD DI COLOMBO 110,
Negombo 110,
Wilpattu National Park 111

LE ANTICHE CAPITALI                                     112

Arrivare in... 112,
Da Kandy a Dambulla 113,
Flashback sulle antiche capitali 113,
DAMBULLA 114,
Cultural Triangle Round Ticket 114,
SIGIRIYA 115,
Rewind nella storia 116,
POLLONARUWA 119,
Archaeological Museum 119,
Royal Palace 119,
Quadrangle 120,
Riassunto delle puntate precedenti 120,
Templi indù 121,
Zona Nord 121,
Escursioni da Pollonaruwa 122,
A nord verso Anuradhapura 123,
ANURADHAPURA 124,
Sri Maha Bodhi 124,
Con il nome di una stella 125,
Brazen Palace 127,
Archaeological Museum 127,
Mirisavatiya Dagoba 127,
Ruvanvelisaya Dagoba 127,
Jetavanarama Dagoba 128,
Thuparama Dagoba 128,
Citadel 128,
Rovine settentrionali 128,
Abhayagiri Dagoba 129,
Mahasena Palace 129,
Ratnaprasada 129,
La civiltà idraulica 129,
Samadhi Buddha 130,
Kuttam Pokuna 130,
Rovine meridionali 130,
Mihinthale 131,
Yapahuwa 133,
Dambadeniya 133

KANDY E LA HILL COUNTRY                                 134

Sulla strada da Colombo a Kandy 134,
Spice Garden: curarsi con le spezie 135,
KANDY 135,
Una reliquia di (non) violenza 136,
Luoghi d'interesse 138,
Kandy Lake 138,
Dalada Maligawa: il Tempio del Dente 139,
Esala Perahera: gli elefanti in parata 139,
La danza di Kandy 140,
Nei dintorni del Tempio del Dente 141,
Altri punti d'interesse 141,
Nei dintorni di Kandy 142, Tra le montagne dell'interno 144,
Adam's Peak (Sri Pada) 144,
NUWARA ELIYA 146,
Escursioni da Nuwara Eliya 148,
Belihul Oya 148,
HAPUTALE 149,
Le verdi terrazze del tè 149,
Ella 150,
Badulla 151,
Wellawaya 151,
RATNAPURA 151,
L'isola delle gemme 152,
Sinharaja Forest Riserve 154,
Uda Walawe National Park 154

LA COSTA SUD-OVEST                                      155

Arrivare in... 156,
KALUTARA 156,
BERUWELA 157,
ALUTHGAMA, BENTOTA, INDURUWA 158,
L'incontro con le tartarughe 158,
AMBALANGODA 159,
HIKKADUWA 160,
GALLE 161,
Old Town 161,
Il forte conteso 163,
New Town 164,
UNAWATUNA 165,
Sulla strada tra Unawatuna e Weligama 167,
WELIGAMA 167,
Martin Wickramasinghe Folk Art Museum 167,
MIRISSA 168,
MATARA 169,
Wewurukannala Vihara: il grande Buddha 171,
TANGALLA 171,
HAMBANTOTA 172,
TISSAMAHARAMA (TISSA) 172,
KATARAGAMA 173,
Il festival di Kataragama 175,
Yala National Park 176

LE REGIONI DELL'EST E DEL NORD                          177

TRINCOMALEE E LA COSTA ORIENTALE 178,
La strada tra Trinco e Batticaloa 179,
BATTICALOA 180,
AMPARA 181,
Gal Oya National Park 181,
Arugam Bay 182,
Yala East National Park 182,
La regione nordorientale 183,
JAFFNA 183


Introduzione a Maldive                                  186


CONOSCERE MALDIVE                                       187


GEOGRAFIA E NATURA                                      188

Mondo maldiviano 188,
Flora ed ecosistemi 190,
Fauna terrestre 191,
Come nasce un'isola corallino 191,
Avifauna 192,
Fauna ittica 192,
Un futuro incerto 194,
Coral bleaching, sbiancamento e morte del corallo 194,
Immersioni: l'enigma delle correnti 197

STORIA E SOCIETÀ                                        198

Le origini 198,
Cronistoria delle Maldive 199,
Ibn Battuta alle Maldive 200,
La dittatura in paradiso 203,
La repubblica di corallo 203,
Società e religione 204,
L'apartheid degli atolli 205,
Pesca tradizionale al tonno 206,
Economia 207,
Fabbricazione del dhoni [peschereccio tradizionale] 208,
Cultura 209,
Lingua 210,
Bibliografia 210


VIAGGIARE MALDIVE                                       211

PRIMA DI PARTIRE                                        212
Informazioni utili 212, Uffici del turismo 212, Le Maldive
in internet 212, Ambasciate e consolati 212, Documenti e
dogana 213, Quando andare 213, Clima 214, Fuso orario 214,
Pianificare il viaggio 215, Valuta e costo della vita 215,
Salute e assistenza sanitaria 215, Bagaglio e
abbigliamento 216, Fotografia 216, Viaggiatori disabili 216

IL VIAGGIO                                              217

In aereo 217, Aeroporto di Hulhulé 217, Via mare 217

UNA VOLTA ARRIVATI                                      218

Come muoversi 218, In aereo 218, Via mare 218, In auto 219,
Emergenze 219, Posta, telefono, internet 219, Uffici
postali 219, Telefonate nazionali e internazionali 219,
Cellulari 219, Internet 220, Elettricità, pesi, misure 220,
Dove alloggiare 220, Cosa mangiare 220, Cucina maldiviana
220, Piatti tipici 221, Bevande 221, Shopping 221, Attività
222, Nuoto e snorkelling 222, Immersioni 222, Canoa,
windsurf, vela, pesca 223, Comunicazione e media 223,
Festività 224, Dizionario maldiviano minimo 225


SCOPRIRE MALDIVE                                        227

MALÉ                                                    228
Due passi per la città 229, Punti d'interesse 230,
Mercati 231, Porti 232, Spiagge 233, Immersioni 233,
Whale submarine 233, Escursioni da Malé: le isole vicine
236, Isole di servizio 236, Hulhulé 236, Hulhumalé 237,
Vilingili 237, Kuda Bandos 237, La palma da cocco 236

ATOLLI E ISOLE CON RESORT                               228

Guida alla guida 239, ATOLLI CENTRALI 239, Atollo di Malé
Nord 239, Isole disabitate 240, Isole abitate da
maldiviani 240, Isole con villaggi turistici 240, Massaggi
a Kuda Huraa 245, Atollo di Malé Sud 248, Dive center e
biologia marina 248, Isole abitate da maldiviani 249,
Isole con villaggi turistici 250, Atollo di Ari 254,
Barche-safari 255, Isole disabitate 256, Isole con villaggi
turistici 257, ATOLLI MERIDIONALI 264, Regione di Vaavu 264,
Isole disabitate 264, Isole abitate da maldiviani 264,
Isole con villaggi turistici 265, Regione di Meemu 265,
Isole con villaggi turistici 266, Regione di Faafu 266,
Isole con villaggi turistici 267, Regione di Dhaalu 267,
Isole con villaggi turistici 267, Atollo di Addu 268,
Gan 268, ATOLLI SETTENTRIONALI 269, Regione di Baa 269,
Isole con villaggi turistici 270, Tipologie di
immersione 272, Regione di Raa 274, Isole con villaggi
turistici 274, Regione di Lhaviyani 274, Isole con
villaggi turistici 275, Regione di Haa Alif 276, Isole con
villaggi turistici 276

INDICI
Indice dei luoghi                                       277
Indice delle carte                                      280

LA RICOSTRUZIONE INTERVENTI DELLA PROTEZIONE CIVILE
ITALIANA DOPO LO TSUNAMI DEL 26 DICEMBRE 2004        XXXIII

 

 

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Pagina 2

INTRODUZIONE

di Marco Moretti


Non troverete quel che cercate, ma scoprirete meraviglie inattese. Destino comune a tutti i viaggiatori a Sri Lanka da migliaia di anni. I navigatori arabi, che la raggiunsero oltre mille anni fa, rapiti dal suo paesaggio, pensarono fosse l'Eden narrato nella Bibbia. Battezzarono l'isola Serendip e una delle sue vette 'Picco d'Adamo', perché lassù il primo uomo si sarebbe fermato a contemplare per l'ultima volta il suo paradiso perduto. Dal suo nome arabo deriva la parola serendipità: significa 'trovare una cosa inattesa mentre se ne cerca un'altra'. Perché Ceylon racchiude un'infinita varietà di paesaggi e una straordinaria collezione di popoli, lingue, culture, religioni, templi, moschee, chiese, affreschi, sculture e siti rupestri e archeologici. È tanto piccola quanto è ricca di arte e storia.

È un paese di irrisolti contrasti, di bellezza assoluta e sofferenza profonda. Di passione mistica, piaceri materiali e conflitti etnici. È la terra del latte e del miele di re Salomone. Il covo dei demoni per l'epica indù del Ramayana. La più bella del mondo per Marco Polo. La meta d'un pellegrinaggio religioso per Ibn Battuta. L'isola folle di un'interminabile guerra civile per Tiziano Terzani. Il trionfo della natura tropicale per Guido Gozzano. Il teatro d'un buddismo grottesco per Hermann Hesse. L'apogeo dell'Oriente per Mark Twain. Il set di Indiana Jones per Steven Spielberg. Da millenni suscita emozioni e giudizi controversi. È meno semplice di quel che la cartolina delle sue magnifiche spiagge lascia intuire. Ha attirato mercanti ed esploratori. E ispirato scrittori. Perché la grazia di gente e paesaggio si mescola al lato oscuro narrato da Leonard Woolf, a mitici spiriti della giungla tacitati con danze esoteriche, marce su carboni ardenti, sacrifici della carne fino alla trance. La magia delle notti di luna piena, celebrata con processioni e riti buddisti e indù, si coniuga con una sviluppata industria turistica, con l'invadenza di procacciatori d'affari e imbroglioni, con la questua di furbi, derelitti e monaci avidi. L'occidentalizzata classe media della moderna Colombo convive con campagne ferme al medioevo. Il verde Lussureggiante della Hill Country fa a pugni con le rosse zone aride del Nord. Gli hotel di lusso dividono la costa con uomini seminudi che pescano appollaiati su trespoli tra le onde.

La guida è frutto di tre viaggi a Sri Lanka e d'una profonda conoscenza di luoghi e temi dell'Asia meridionale maturata in un paio d'anni trascorsi tra India e Sud-Est asiatico per realizzare reportage. E s'avvale della collaborazione di Dario Biagi e Roberto Rescigno, conoscitori di cultura e costumi cingalesi.


Caro mio, è bella! La più sontuosamente tropicale, per il carattere e la rigogliosità della vegetazione... Ceylon era orientale al massimo livello di completezza — totalmente orientale, era anche totalmente tropicale; e davvero, per un irrazionale senso spirituale, le due cose formano un tutt'uno.
Mark Twain, da Seguendo l'Equatore, 1986

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Pagina 13

La società

I cingalesi vivono tutti insieme una vita semplice, spensierata e monotona, piena d'una dolcezza amabile e d'una silenziosa e scontrosa reticenza, che non s'incontrano in Occidente... Davanti alla soglia d'ogni casa s'aggiravano graziosi e scuri ragazzetti dai capelli lunghi oppure rasati in modo buffo; i più piccoli, completamente nudi e col petto coperto da amuleti, portavano, alle caviglie e ai polsi, braccialetti d'argento. Sono privi di timore verso gli stranieri, anzi civettano molto volentieri e apprendono, come prime parole inglesi, a chiedere l'elemosina, spesso ancora prima d'imparare il cingalese. Le ragazze e le donne molto giovani sono in genere stupende e hanno tutte occhi bellissimi. Hermann Hesse, da Viaggio in India, 1911, 1992 SugarCo

Quella di Sri Lanka è una società multiculturale e multiconfessionale in transizione da un passato rurale legato a tradizioni millenarie alla modernità. I codici della cultura cingalese reggono solo per alcuni aspetti. Il buddismo qui convive con un sistema di caste (-> 15) di matrice indù, ma meno discriminante che in India. Il melting-pot di Sri Lanka è dominato dai cingalesi (73,8 per cento), seguiti da tamil (8,5 per cento), mori (7,2 per cento), poi a molta distanza burgher (di origine europea), malesi e veddah (l'etnia dravidica originale dell'isola) che insieme formano l'1 per cento. Il 9,5 per cento della popolazione resta fuori dalle statistiche ma è verosimile che sia tamil: al Nord e a Est da decenni non si compiono censimenti. Lo stesso fenomeno si ha nei dati sulle religioni: il 69,1 per cento è buddista, il 7,6 per cento musulmano, il 7,1 per cento indù, il 6,2 per cento cristiano. La lingua ufficiale è il cingalese, il tamil (diffuso nel Nord e nell'Est) è riconosciuto come lingua nazionale ed è parlato da un quarto della popolazione (tamil e mori), l'inglese è usato negli atti pubblici e parlato correntemente da un decimo della popolazione: è la lingua veicolare per i visitatori. La classe media di Colombo parla inglese coi propri figli nella speranza di dar loro un futuro migliore. I ceti più bassi vi si rivolgeranno invece in singlish: una contaminazione tra inglese, cingalese e tamil.

Lo stato moderno ha fallito nella costruzione d'una società multiculturale, come prova la guerra civile (-> 27), ma è riuscito ad alfabettizzare il Paese: sa leggere e scrivere il 91 per cento della popolazione sopra i 15 anni, senza distinzione di sesso, un livello straordinario per l'Asia meridionale. È una societa giovane, un quarto della popolazione ha meno di 14 anni, in forte crescita demografica (+1 per cento l'anno) e con una discreta aspettativa di vita (74,8 anni). Le donne hanno parità di diritti e hanno accesso a tutti i settori occupazionali anche ai livelli più alti: nel 1960, Sirimavo Bandaranaike fu il primo premier donna eletta nel mondo e, nel 1994, sua figlia Chandrika fu eletta Presidente della Repubblica. A differenza di altri Paesi, il fenomeno dell'inurbazione è contenuto: solo un quarto della popolazione vive nelle città. Nei villaggi resta un forte senso comunitario: storicamente le capitali reali costruirono grandi opere (palazzi, templi, cisterne e canali di irrigazione) col rajakarya, il lavoro collettivo per il re, da cui deriva l'uso di associarsi, a livello di villaggio, per espletare i compiti più gravosi in agricoltura.


IL MATRIMONIO. In passato, tra i cingalesi e tra i kandyani in particolare, era diffusa la poliandria. I fratelli maschi sposavano la stessa donna per non dividere il patrimonio familiare. Alcune popolazioni della costa sud praticavano, invece, la poligamia. Il matrimonio era combinato dalla famiglia ma era dissolubile: in caso di separazione, la famiglia era sostituita dal villaggio. Nel 1859, gli inglesi abolirono poliandria e poligamia. Oggi sono i giovani a scegliere il coniuge, ma le nozze si celebrano solo dopo l'approvazione dei genitori che, tra i requisiti del promesso sposo valutano quadro astrale e casta d'appartenenza, oltre a livello sociale e patrimoniale. Prima delle nozze le famiglie dei futuri sposi si scambiano visite. Spesso è il marito che si trasferisce a casa della sposa. La tradizione vuole che la sposa sia illibata (improbabile tra la borghesia di Colombo), in caso contrario si rimedia con offerte agli spiriti. Tra i ceti umili, il matrimonio è contratto semplicemente con la proposta dell'uomo e l'assenso della donna. Le nozze buddiste e indù non sono consacrate e si celebrano nella casa degli sposi. Nel banchetto che segue, gli uomini mangiano fuori della casa e le donne all'interno. Nella cerimonia più diffusa tra i cingalesi, la poruwa, gli sposi stanno su una piattaforma decorata e sollevata da terra e, da questa, lanciano riso e foglie di betel agli astanti. I tamil (indù) hanno una propria cerimonia i cui la sposa porta al collo l'effigie della divinità favorita. Cristiani e musulmani celebrano le nozze religiose del loro culto. Quando gli sposi appartengono a due fedi diverse, si usa sposarsi con entrambi i riti. I cingalesi (buddisti) si sposano più tardi di tamil e musulmani e divorziano di più. L'abuso di alcol è la principale causa di separazione, tanto che gli uomini astemi sono considerati buoni partiti. Il sito www.lankalibrary.com riporta costumi e leggi sul matrimonio nell'isola.


IL FUNERALE. Come in India, il colore del lutto è il bianco e — per buddisti e indù — la cerimonia avviene con la cremazione della salma su pire di legna. La notte precedente il funerale, parenti e amici vegliano la salma salmodiando e la cospargono di oli e profumi. Il corteo funebre è aperto da una piccola banda musicale seguita dai bonzi in fila indiana e da parenti e amici vestiti di bianco, il percorso della processione è tappezzato di lenzuola bianche. Nessuno piange: gli orientali hanno molto pudore nel manifestare i sentimenti. Dopo le orazioni funebri, tenute a turno da monaci e amici del defunto, al feretro viene fatto compiere un triplo giro attorno alla pira e quindi appiccato il fuoco.


I GRUPPI ETNICI

I CINGALESI. Sono l'etnia principale, incrocio tra indoariani (bianchi) originari dell'India del Nord e veddah, aborigeni neri dell'isola. Più tardi furono contaminati da popoli dravidici provenienti dal Sud dell'India. Vivono qui dal V secolo a.C. (-> 28), rappresentano i tre quarti della popolazione e sono in maggioranza buddisti. Grazie a leggi discriminatorie degli anni Sessanta (—> 35) ricoprono tutte le cariche e i ruoli di potere. Vivono ovunque, meno che nelle regioni del Nord e dell'Est controllate dal LTTE (-> 177). Si dividono in gente di 'pianura' e di 'montagna', i secondi i più fieri, perché il regno di Kandy fu l'ultimo ad arrendersi ai colonizzatori. Piccoli, di carnagione bruno-scura e corporatura esile, occhi neri e capelli lisci e corvini, i cingalesi appaiono tolleranti, gentili, ospitali, curiosi e sempre sorridenti, ma di fondo, sono indolenti, scettici, individualisti e superstiziosi. Non sono portati per professioni moderne e commercio, ma eccellono come medici, infermieri, insegnanti e agricoltori, cioè nei mestieri che consentono loro di esprimere amore per la natura e per il prossimo. In famiglia comandano le donne, ma all'esterno ciò non è evidente. La società è divisa in caste che formano una gerarchia sociale basata su tipo di lavoro esercitato e maggior o minor sacralità dell'elemento a esso connesso (terra, acqua, piante).

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Pagina 186

INTRODUZIONE

di Marco Moretti


Le Maldive sono isole che giocano col mare
Jacques-Yves Cousteau


Macchie di verde imprigionate da anelli di sabbia, circondati da lagune turchesi. E, poco distante, onde che s'infrangono sulla barriera, orlando di bianco il perimetro dell'atollo. È la prima vista delle Maldive dal finestrino dell'aereo. Replica fedele del tropico dei desideri. Meta agognata soprattutto da noi italiani, che formiamo il più nutrito esercito di turisti nell'arcipelago. In atterraggio appare Malé, la capitale: una piccola New York in mezzo all'Oceano Indiano con palazzi, traffico, porti e strade gremite. Il paradiso si coniuga al cemento svelando - a chi li vuole scoprire - problemi ambientali, sociali e politici. Ma, appena atterrati, i dubbi sulla felicità di queste isole scompaiono tra sorrisi, sole, fiori, profumo di mare e barche colorate. Perché - in una dinamica crociera in barca a vela, come in un pigro soggiorno in un resort all inclusive - questo è il regno del mare, l'oblio del quotidiano, uno dei più spettacolari teatri sommersi. Un arcipelago senza tempo spesso consumato in fugaci settimane di vacanza.

Carlo Piccinelli, skipper e istruttore sub, vi porta in barca alla ricerca degli angoli remoti delle Maldive. A pesca. Nei villaggi maldiviani tradizionali. Alla scoperta di fondali e barriere coralline ricche di vita e di colori. Pesci angelo che sfiorano il vetro della maschera, pesci pagliaccio che giocano a nascondino tra ciuffi di anemoni, alcionarie e gorgonie che - come capelli al vento - ondeggiano nella corrente. In canali e secche dove si vedono tartarughe, mante e pesci napoleone che s'avvicinano fino a farsi accarezzare. In profondità per incontrare squali grigi, pinna bianca e nera che evocano paure ataviche. Ma illustra anche le immersioni attorno a ogni resort, le acque placide delle lagune dove anche chi non ha confidenza col mare può vedere in un metro d'acqua pesci di tutti i colori. Mentre voi nuotate o sorseggiate un succo tropicale all'ombra di una palma, Marco Moretti vi introduce alla parte più giornalistica di questa guida. Indaga la cultura e l'economia maldiviana, ricerca la cronaca di antichi viaggiatori nell'arcipelago, guarda oltre l'accecante luce dell'Eden turchese per scoprire e raccontare la realtà di queste isole meravigliose.


Quel pomeriggio passammo la più bella isola di palme che avessi mai visto. Col sole basso sulla nostra destra che lanciava una luce incandescente su un'isoletta che sembrava gallegiare come un cesto di fiori. In pieno giorno, quando il sole dell'equatore sta allo zenith, l'isola non sembra così bella vista dal mare. Il denso tetto di corone di palma forma un enorme parasole, facendo ombra a qualsiasi cosa sotto di loro, e con un'accecante spiaggia bianca di fronte, i nostri occhi non sono capaci di distinguere nulla tra le palme. Il tardo pomeriggio accende però l'interno delle isole, con le loro capanne e la loro gente con abiti colorati, tra un trionfo di verde che forma un paesaggio simile a un parco, che ricorda il palcoscenico di un teatro più che il mondo reale. Incantato da questa immagine da paradiso terrestre, ho annotato sul mio taccuino che le Maldive sono persino più belle degli atolli corallini della Polinesia. Thor Heyerdahl, Il mistero delle Maldive, 1986 Mondadori

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Mondo maldiviano


In questo paradiso l'uomo è solo un ospite e come tale si deve comportare.
Jacques-Yves Cousteau

La formazione degli atolli, secondo la teoria elaborata da Charles Darwin in occasione del suo viaggio attorno al mondo sulla (1831-36), è il risultato dell'accrescimento di formazioni calcaree di origine corallina sviluppatesi attorno a rocce vulcaniche emerse 600 milioni di anni fa dal fondo dell'oceano. Con il raffreddamento e il consolidamento delle bocche eruttive, sulle pareti del vulcano ebbe inizio, grazie all'azione di luce, sole e temperatura costante dell'acqua, la formazione di colonie di coralli che compensarono, con la loro crescita, la lenta ma costante immersione delle masse rocciose dovuta all'assestamento delle basi continentali. Mano a mano che i vulcani sprofondavano, le colonie madreporiche si allontanarono dalle pareti rocciose generando anelli con vita autonoma, indipendenti dalle pareti vulcaniche. Onde oceaniche, venti e maree provocarono erosioni e spaccature nella barriera creando varchi e passaggi più o meno profondi che contribuirono a popolare le acque interne di migliaia di specie marine. Con l'inabissamento dei vulcani rimase in superficie solo il complesso sistema corallino formato da atolli (in maggior parte di forma circolare o ellittica) composti da una scogliera corallina che protegge dalle onde dell'oceano un gruppo di scogli, banchi sabbiosi e isole di varie forme e dimensioni localizzate all'interno e sul bordo di una laguna.

Il sistema idrogeologico dell'atollo maldiviano è composto da:

Kandu (passaggio): canali nel reef più o meno larghi e profondi, che permettono il ricambio dell'acqua all'interno della laguna, il passaggio e lo scambiodi specie marine da e verso l'oceanoe il transito delle imbarcazioni. Hanno un'importante funzione per la vita della barriera perché permettono alle acque dell'oceano di entrare e uscire nella laguna al ritmo delle maree, movimentando grandi quantità di plancton necessario allo sviluppo del corallo.

Thila (secca): pinnacoli corallini che s'innalzano dal fondo dell'altipiano sommerso (base dell'atollo), profondo da 300 a 500 m, fino quasi a raggiungere la superficie. Si trovano in genere all'interno dell'atollo e in prossimità delle kandu. Le thila hanno il 'cappello', la parte più alta del pinnacolo, che raggiunge profondità tra 6 e 12 metri. Ricche di pesci, non sono pericolose per la navigazione e si riconoscono per il cambiamento di colore del mare che, da blu intenso, diventa turchese. Più sono vicine alla superficie, più il colore del mare è chiaro.

Giri (scogli): porzioni di reef situati poco sotto la superficie del mare, affiorano durante la bassa marea. Di solito di piccole dimensioni sono localizzati vicino alla barriera esterna. Sono molto pericolosi per la navigazione perché al tramonto o col sole frontale basso sull'orizzonte sono quasi invisibili.

Faru (reef): ampi tratti di barriera corallina di solito affiorante anche durante l'alta marea, che protegge le isole dal mare aperto. In alcuni atolli la barriera si ripete anche all'interno.

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