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Pagina 17
[ libro inizio ]
Lolita, luce della mia vita,
fuoco dei miei lombi. Mio peccato,
anima mia. Lo-li-ta: la punta della
lingua compie un percorso di tre
passi sul palato per battere, al
terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta.
Era Lo, semplicemente Lo al
mattino, ritta nel suo metro e
quarantasette con un calzino solo.
Era Lola in pantaloni. Era Dolly a
scuola. Era Dolores sulla linea
tratteggiata dei documenti. Ma tra
le mie braccia era sempre Lolita.
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Pagina 383
[ libro fine ]
... Penso agli uri e agli angeli,
al segreto dei pigmenti duraturi,
ai sonetti profetici, al rifugio
dell'arte. E questa è la sola
immortalità che tu e io possiamo
condividere, mia Lolita.
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