Copertina
Autore David F. Noble
Titolo Progettare l'America
SottotitoloLa scienza, la tecnologia e la nascita del capitalismo monopolistico
EdizioneEinaudi, Torino, 1987, Biblioteca di cultura storica 166 , Isbn 978-88-06-59336-0
OriginaleAmerica by Design. Science, Technology, and the Rise of Corporate Capitalism [1977]
TraduttoreGuido Viale
Classe economia , scienze tecniche , storia della scienza
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Indice



p. IX   Prefazione di Christopher Lasch
 XIII   Introduzione
 XXIV   Ringraziamenti

    Progettare l'America

    PARTE PRIMA La tecnologia come
                produzione sociale.
                L'industria, l'istruzione
                e gli ingegneri

  5 I.    Il matrimonio tra scienza e
          tecniche.
          i. La nascita dell'industria
             a basi scientifiche
 24 II.   Il matrimonio tra scienza e
          tecniche.
          ii. Lo sviluppo dell'istruzione
              tecnica
 39 III.  Il matrimonio tra scienza e
          tecniche.
          iii. La comparsa dell'ingegnere
               professionista
 58 IV.   Cambiare per conservare.
          Gli ingegneri e la riforma
          sociale

    PARTE SECONDA La riforma della grande
                  industria come progetto
                  di produzione sociale

 77 V.    La posa delle fondamenta.
          La standardizzazione scientifica
          e industriale
 93 VI.   La grande impresa come inventore
          La riforma della legge sui
          brevetti e il monopolio
122 VII.  La scienza al servizio
          dell'industria.
          L'organizzazione della ricerca
          nell'industria e nell'università
185 VIII. La tecnologia e l'uomo.
          Gli sviluppi industriali
          dell'istruzione superiore (i)

247 IX.   La tecnologia e l'uomo.
          Gli sviluppi industriali
          dell'istruzione superiore (ii)

284 X.    Una tecnologia della produzione
          sociale.
          Il management moderno e lo
          sviluppo dell'ingegneria

357 Epilogo

361 Indice analitico


 

 

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Pagina XIII

Introduzione

Gli americani di oggi si trovano di fronte un mondo in cui tutto cambia, ma niente si muove. La continua corsa alla novità che caratterizza il mercato moderno, con le proliferanti promesse di una linea di fuga tecnologica, si accompagna a modelli di vita precostituiti che offrono soltanto una quantità maggiore delle stesse cose. Ogni grande progresso scientifico, anche quando si presenta come il presagio di una società completamente nuova, è invece soltanto una prova della vitalità e dell'elasticità del vecchio ordine che lo ha prodotto. Ogni nuovo inizio, anche apparentemente ardito, finisce per seguire un cammino già noto. Questo libro è un tentativo di cominciare a spiegare questa strana situazione: una società molto dinamica che non va da nessuna parte.

Come è potuto succedere che uno dei prodotti del capitalismo industriale del XIX secolo, la società per azioni privata, sia riuscita a promuovere e al tempo stesso a frenare un altro di questi prodotti, forse ancor piú potente del primo, la tecnologia scientifica? Come è potuto succedere che una struttura sociale capitalistica relativamente statica, e forse obsoleta, sia riuscita a resistere, in realtà rafforzandosi, a una rivoluzione della produzione sociale che altrimenti avrebbe spazzato via tutte le vestigia, tutti i ricordi del passato? Nel tentativo di dipanare tale matassa, questo libro delinea la storia strettamente interconnessa delle due forze gemelle che insieme hanno plasmato l'America moderna: la tecnologia scientifica e la grande industria capitalistica - concentrando l'attenzione sull'elemento che le unisce, l'ingegneria moderna. E, parallelamente, si ripropongono alcuni grandi quesiti che hanno tenuto a lungo occupati gli studiosi di teoria sociale: in che misura lo sviluppo sociale è attribuibile ai progressi della tecnica e, più precisamente, in che modo questi due aspetti cono legati tra loro?

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