Copertina
Autore Vilfredo Pareto
Titolo Compendio di sociologia generale
EdizioneBarbera, Firenze, 1920, Manuali XXXI , pag. 596, dim. 120x165x27 mm
CuratoreGiulio Farina
Classe sociologia
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Indice


                INDICE GENERALE

Ai Lettori                              pag.  V

Indice dei Capitoli                          IX
    Capitolo    I                             1
        "       II                           22
        "       III                          46
        "       IV                           66
        "       V                           127
        "       VI                          154
        "       VII                         219
        "       VIII                        278
        "       IX                          375
        "       X                           490

Indici delle materie                        563
    I.   Argomenti d'indole generale        ivi
    II.  Teorie logico-sperimentali e
         teorie non logico-sperimentali     567
    III. Linguaggio e definizioni           571
    IV.  Argomenti d'indole particolare     573

Tavola delle concordanze tra i paragrafi
    del Compendio e quelli del Trattato     583



            INDICE DEI CAPITOLI.

Capitolo I. - PRELIMINARI               Pag.  1

Dichiarazione delle norme seguite in
quest'opera. - Le scienze logico-sperimentali e
le scienze non logico-sperimentali. - Loro
differenze. - Il campo sperimentale è
assolutamente distinto e disgiunto dal campo
non sperimentale. - In quest'opera intendiamo
rimanere esclusivamente nel campo sperimentale.
- Il nostro studio è essenzialmente
contingente. - Procede per approssimazioni
successive e non ha punto di mira il certo, il
necessario, l'assoluto. - Considerazioni sul
linguaggio comune e su quello delle scienze
logico-sperimentali. - Vari termini usati in
quest'opera.

Capitolo II. - LE AZIONI NON-LOGICHE         22

Definizione e classificazioni delle azioni
logiche e di quelle non-logiche. - Esempi negli
animali e negli uomini. - Le teorle e i fatti
da cui hanno origine. - Diversa intensità
presso popoli diversi delle forze che tengono
congiunte certe inclinazioni non-logiche e
delle forze che spingono ad innovare. - Il
potere occulto che le parole sembrano avere
sulle cose; estremo limite delle teorie
teologiche e metafisiche. - Nelle
manifestazioni delle azioni non-logiche c'è una
parte quasi costante e una variabilissima. - Le
interpretazioni si adattano alle inclinazioni
non-logiche del popolo. - L''evoluzlone è
multipla. - Primo accenno alla necessità di
disgiungere interamente la verità
logico-sperimentale di una dottrina dalla sua
utilità sociale o da altre utilità. - Forma
logica data dagli uomini alle azioni
non-logiche.

Capitolo III. - LE AZIONI NON-LOGICHE NELLA
                STORIA DELLE DOTTRINE        46

[...]

Capitolo IV. - LE TEORIE CHE TRASCENDONO
               DALL'ESPERIENZA               66

[...]

Capitolo V. - LE TEORIE PSEUDO-SCIENTIFICHE 127

[...]

Capitolo VI. - I RESIDUI                    154

[...]

Capitolo VII. - LE DERIVAZIONI              219

[...]

Capitolo VIII. - PROPRIETĄ DEI RESIDUI E
                 DELLE DERIVAZIONI          278

[...]

Capitolo IX. - FORMA GENERALE DELLA SOCIETĄ 375

[...]

Capitolo x. - L'EQUILIBRIO SOCIALE
              NELLA STORIA                  490

[...]


 

 

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Pagina 1

CAPITOLO I.


P R E L I M I N A R I.



1. - La società umana è l'oggetto di numerosi studi. Alcuni costituiscono discipline speciali - come il diritto, la storia, l'economìa politica, la storia delle religioni, ecc.; altri abbracciano materie ancora confuse; alla loro sintesi, che mira a studiare la società umana in generale, si può dare il nome di SOCIOLOGIA.

2. - Questa definizione è imperfettissima, ma forse non si potrebbe migliorare molto, poichè di nessuna scienza, neppure delle matematiche, se ne ha una rigorosa. Ciò accade perchè l'oggetto della nostra conoscenza viene diviso in parti differenti solo per comodità e questa divisione artificiale è variabile col tempo. Ma stimiamo inutile far questione di parole; guardiamo alle cose.

Così non vogliamo discutere se la Sociologia sia o no una scienza autonoma, se diversa dalla filosofia della storia; occupiamoci piuttosto di ricercare quali uniformità mostrino i fatti sociali e quali vincoli d'interdipendenza intercedano tra questi. A un tale studio si dia poi il nome che si vuole.

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