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Pagina 29
... Forse, in questa tela non
c'era nulla di piú toccante e, allo
stesso tempo, di grottesco che il
ritratto di quell'uomo tatuato in
maniera mostruosa, un corpo dipinto
che sembrava ossessivamente montare
la guardia davanti a ogni
ripetizione del quadro: uomo
diventato pittura sotto lo sguardo
del collezionista, simbolo
nostalgico e irrisorio, ironico e
disincantato di questo "creatore"
privato del diritto di dipingere,
ormai votato a guardare e a offrire
in spettacolo la sola prodezza di
una superficie integralmente
dipinta.
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