Autore Jüne Plã
Titolo Club Godo
SottotitoloUna cartografia del piacere
EdizioneL'ippocampo, Milano, 2020 , pag. 252, ill., cop.fle., dim. 14,5x21,5x2 cm , Isbn 978-88-6722-535-4
OriginaleJouissance Club: Une cartographie du plaisir
EdizioneMarabout, Paris, 2020
TraduttoreMaura Parolini, Matteo Curtoni
LettoreLuca Vita, 2021
Classe erotica , sessuologia , salute , psicologia












 

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Indice


Prefazione                                9


Il Club Godo                             11


Ciao! Sono il tuo sesso                  27

    La vulva dietro le quinte            31
    Il pene dietro le quinte             75


Be', allora, scopiamo?                  103

    Le zone erogene di Trallallà        105
    Le zone erogene di Trallallero      175
    Unisex                              227


Tempo di concludere                     247


Ringraziamenti                          249



 

 

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Pagina 9

Prefazione



Il sesso è un argomento di cui non si parla. O meglio: se ne parla, se ne parla tanto - sui giornali, in TV, la sera con gli amici - ma sempre in termini che mascherano, nascondono e ignorano qualsiasi concetto complesso e inconsueto.

Non ci sono corsi di educazione sessuale, non c'è stata alcuna rivoluzione sessuale. La cappa di piombo è ancora lì, una fantastica cappa di piombo carica di sarcasmo che convalida il conformismo delle pratiche e dei piaceri. Tutto il resto, tutto ciò che è diverso e poco conosciuto, semplicemente non esiste. Anzi, peggio ancora: di tutto il resto, possiamo addirittura prenderci gioco. Il sesso è il genere di argomento in cui è possibile essere oppressivi e normativi anche mentre ci si mostra emancipati. Siamo all'inizio dell'esplorazione della nostra sessualità, ci sono migliaia di modi per darsi e per dare piacere, migliaia di ritmi, di fasi. Nessuno di questi modi è superiore agli altri. Non esiste un punteggio, non c'è alcuna competizione.

Per fortuna, il presente è carico di promesse. Libri come questo aiutano a costruire un futuro sessuale eccitante e informato, perché il piacere non può fare a meno della conoscenza. Il sesso non è qualcosa di innato ed è gravemente appesantito da luoghi comuni e rappresentazioni limitanti. Non conosciamo i nostri corpi, non conosciamo i corpi dei nostri partner. Questo deve cambiare. È in corso una rivoluzione sessuale che passa attraverso i social network, attraverso account Instagram come quello di Jüne - dove le voci più diverse possono esprimersi senza alcuna censura e informare milioni di donne e uomini che vivono sotto il giogo di una non-educazione sessuale o di una diseducazione sessuale in cui i ruoli sono rigidi, la libertà è inesistente, e il piacere è una rarità.

Le voci delle istituzioni e dei professionisti non bastano più: abbiamo bisogno delle voci di tutti. Delle voci di chi esplora e propone idee e soluzioni, di chi inventa e immagina una sessualità egualitaria, femminista e sbalorditiva.


Martin Page

Autore di Au-delà de la pénétration, edizioni Monstrograph, 2019

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Pagina 14

DI CHE SI TRATTA



Ti avverto: qui al Club Godo regna un clima molto rilassato, l'autoironia è di casa e la gentilezza reciproca pure. Tienilo a mente mentre sfogli queste pagine. Qui si parla di sesso, di tutto di ciò che c'è da sapere e da fare senza passare necessariamente dalla classica "penetrazione". Questa sai già come funziona, quindi non serve che ti faccia un disegnino, giusto? Di disegni, però, ne troverai tanti, disegni molto più interessanti che ho realizzato per aiutarti a esplorare la tua sessualità e quella della tua/del tuo partner. Anche se magari pensi di avere già una certa esperienza, spero di farti scoprire nuovi modi per dare piacere alle persone con cui vai a letto. Ho fatto sesso giorno e notte alla ricerca delle migliori tecniche per godere con le mani, con la bocca e chi più ne ha più ne metta... Non mi sono risparmiata in alcun modo e per poco non me la sono consumata durante questa avventura, quindi non mi dispiacerebbe affatto se pubblicassi su internet una recensione positiva del libro che tieni tra le mani. L'idea è che dovresti seguire il tuo ritmo e raggiungere il piacere in solitario, in coppia o con più persone - indipendentemente dal genere in cui ti riconosci, dal tuo orientamento sessuale o dal colore della tua pelle. Che tu sia vergine, sessuomane o una via di mezzo tra le due cose. Insomma, ormai l'avrai capito, questo libro si rivolge proprio al MONDO INTERO! Con la sola eccezione di chi non ama scopare, certo...

Voglio che la sessualità venga finalmente affrontata in modo aperto e chiaro, e che tutte/tutti possano accedere alle informazioni di cui hanno bisogno per stimolare la creatività e, soprattutto, per sbarazzarsi delle pressioni e dei vincoli sociali che da troppo tempo ci tormentano. Il sesso non dovrebbe essere fonte di stress, e infatti al club è nostra ferma convinzione che sia l'unica cosa oltre al cibo, alle passeggiate nel bosco e a Brandy & Monica per cui valga davvero la pena vivere. Il sesso è amore, che lo facciamo all'interno di una relazione stabile o che si tratti solo di una botta e via. Il sesso è condivisione e fonte di benessere. Piace anche ai tuoi genitori, tanto per darti l'idea... Il sesso è vita, ed è quasi sempre gratuito.

Ciò che ti propongo in queste pagine non è altro che una concisa lezione di anatomia corredata da una mappa delle innumerevoli zone erogene di entrambi i sessi e da un repertorio di tecniche e movimenti che, nel corso degli anni, hanno saputo suscitare piacere, sollazzo e orgasmi in soggetti maggiorenni e consenzienti. Solo la mia passera è stata messa a dura prova durante le ricerche per questo libro. Non tutte le tecniche sono state approvate all'unanimità perché non c'è una persona uguale all'altra ed è importante ricordare che, nell'esplorazione della propria sessualità, la comunicazione all'interno della coppia è essenziale. Se qualcosa funziona per me, non è detto che debba per forza funzionare anche per te. Ecco perché è fondamentale parlare, ascoltare e confrontarsi spesso. Okay, con le avvertenze direi che abbiamo concluso.




DI' UN PO', JÜNE, PERCHÉ QUESTO LIBRO?


Prima di tutto perché sono una chiacchierona infaticabile e poi perché, per molto tempo, sono stata afflitta dalla triste sensazione che i conti della mia vita sessuale non tornassero. Che mi mancasse qualcosa per essere soddisfatta fino in fondo.

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Pagina 20

I PILASTRI DI UNA SESSUALITÀ APPAGANTE



Si potrebbe pensare che nel sesso non ci siano regole, che il segreto sia solo lasciarsi andare, calarsi nella parte, concentrarsi sulle sensazioni e affidarsi alla chimica dei corpi. Ma bisogna andare oltre. Se vogliamo che il sesso sia uno spazio rassicurante e coinvolgente al 100%, sono necessarie delle regole. Esistono semplici norme di convivenza civile da seguire nelle interazioni sociali: comportarsi in modo educato, dire buongiorno, grazie, arrivederci... Nel sesso, le uniche regole che conoscevo un tempo erano: "Prima, depilati" o "Vedi di fartelo rizzare". Come direbbe qualcuno, "Poca cosa, ragazzo mio!" quindi cerchiamo di non fermarci a certe banalità.

Di seguito trovi le sette regole base, semplici e fondamentali, che tutte/tutti dovrebbero o comprendere e applicare.




IL CONSENSO


A quanto pare il concetto di consenso non è una questione scontata... Tu sicuramente sei il genere di persona che sa cosa significa rispetto e si rende conto che esistono alcuni limiti da non superare, limiti di cui è necessario discutere in anticipo con la/il partner. Tuttavia, c'è anche chi manca di consapevolezza al riguardo, e per questo penso che sia comunque importante parlarne.

Quando una persona dice "no", a volte tendiamo a insistere per cercare di convincerla. Questo è molto grave perché nel sesso, così come nella vita, NO significa NO. Dobbiamo sempre rispettare i tempi della nostra/del nostro partner. Fin qui, nessun problema: è un principio basilare che chiunque può comprendere e quindi seguire.

Ma ecco che arriva la parte più complicata: ci sono persone che non riescono a dire "no", perché temono di deludere le aspettative, oppure perché si sentono in colpa per non aver voglia di fare una certa cosa, o per altre ragioni ancora, legate magari al loro passato. Spesso queste persone manifestano il "no" con un gesto o un atteggiamento che possono sembrarci "inconsueti": per esempio si ritraggono, smettono di accarezzarci, ci allontanano (anche delicatamente) con la mano, ci baciano in modo diverso, contraggono il viso, si fanno inerti ecc.

Persino nel rapporto di coppia più rodato, il consenso (che dovrebbe essere scontato) non sempre viene rispettato fino in fondo. Anche in questo caso, la gestualità è importante, perché chi sente come un obbligo il proprio dovere coniugale (oh, che espressione orribile) potrebbe concedersi pur senza desiderarlo davvero. Oplalà, per esempio, non ha il coraggio di negarsi e non riesce mai di dire "NO". Quindi se la tua/il tuo partner si mostra riluttante o non reagisce alle tue avance, ti suggerisco di interrompere il contatto fisico e di passare al dialogo. Ancora oggi, capita spesso che tra persone sposate una delle due si costringa a fare sesso con l'altra anche se non ne ha voglia. Vorrei comunque rassicurarti riguardo a questo: se non c'è più desiderio non significa che non ci sia più amore. Il desiderio va e viene, a volte ci abbandona per sempre, e lo stesso vale per la passione dei primi tempi che non può durare in eterno. Quindi è importante riuscire a elaborare il lutto per inaugurare un muovo modo di amarsi e di fare l'amore.




LA COMUNICAZIONE

[...]




LA CREATIVITÀ

[...]




LE CAREZZE

[...]




IL DONO DI SE

[...]




IL RISPETTO RECIPROCO

Il rispetto non è una strada a senso unico. È un elemento imprescindibile, soprattutto quando c'è di mezzo il sesso. Davanti a te c'è una persona che ti sta offrendo la sua intimità, la sua carne e, anche se magari non è l'amore della tua vita, hai comunque il dovere di trattare con rispetto il suo corpo e i suoi sentimenti. Se hai deciso di acquistare questo libro, sei sicuramente una brava persona, quindi mi pare inutile insistere oltre su questo punto.




L'ASCOLTO E L'OSSERVAZIONE

[...]

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Pagina 31

Ah, la vulva! La grande assente dai libri su cui abbiamo studiato, dalla storia dell'arte e dagli scarabocchi fatti con la biro sui banchi di scuola... È tempo di parlarne, e di riprenderci l'orgoglio di averne una. E, per l'amore di Dio, piantiamola di chiamarla "vagina"! Non deve per forza sempre assomigliare a un'albicocca o al sesso di una bambina. Che ossessione è mai questa? È una specie di delirio da pedofili o cosa? Depilarla è un diritto ma... farlo solo per moda come se fosse un obbligo? Nah, nemmeno per idea!

La vulva talvolta trabocca, le sue piccole labbra possono anche essere grandi, ha un odore particolare, può essere pelosa, avere perdite, spesso bianche oppure marroni... Non ce n'è una uguale all'altra, ma di questo ci accorgiamo solo quando ci viene mostrata. Quanto al clitoride, be', questo meraviglioso organo dedicato esclusivamente al nostro piacere ci è stato tenuto nascosto per secoli, e i libri di testo lo hanno del tutto ignorato fino a un paio di anni fa. C'è di che incazzarsi, non ti pare? Non sorprende che molte/molti di noi non riescano a raggiungere l'orgasmo né in solitario né in coppia. Per troppo tempo la scienza ha descritto il clitoride come un minuscolo bottone che il più delle volte funziona a dovere solo quando siamo per conto nostro. Ma ora che abbiamo un'idea precisa di com'è fatto, possiamo riappropriarci del nostro corpo e della nostra sessualità, e questo è davvero fantastico!

È importante continuare a battersi per l'educazione, perché sempre più persone nate con la vulva imparino a vivere la sessualità in modo consapevole e responsabile, non più come un fardello di sottomissione e passività. Forse un giorno potremo essere qualcosa di diverso, senza per forza dover scegliere se essere puttane o puritane. E forse un giorno il mercato degli strap-on farà il botto, tante saranno le vulve desiderose d'invertire occasionalmente i ruoli, ed espressioni come "non fare la fighetta" finiranno in soffitta per sempre.

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Pagina 59

Oooh come orgasmo





SE LA VAGINA PIANGE, IL CLITO RIDE...

Il clitoride è l'unico organo dedicato esclusivamente al piacere. La sua funzione è questa e solo questa. È lui a rendere la penetrazione talvolta piacevole e a procurarti magnifici orgasmi. Il mondo non si divide più in due categorie, persone vaginali vs persone clitoridee. Esistono solo persone clitoridee, punto e basta! Tuttavia ci sono due modi per raggiungere l'orgasmo: attraverso la stimolazione esterna del glande del clitoride oppure attraverso la penetrazione. Quindi possiamo parlare di "persone clitoridee esterne" e di "persone clitoridee interne".

È piuttosto raro che si raggiunga l'orgasmo attraverso la penetrazione. Infatti è il glande la parte più sensibile del clitoride. Quindi è sorprendente che si continuino a vedere film in cui le donne raggiungono puntualmente l'orgasmo grazie al cazzo del loro partner, cosa che non rispecchia la realtà dei fatti e spesso fa sentire inadeguate le persone che non ci sono mai riuscite e che potrebbero anche non riuscirci mai.

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Pagina 75

Di preconcetti sul pene, ce ne sono a bizzeffe. Dev'essere grosso, deve rizzarsi alla grande e restare duro a lungo, dev'essere super reattivo, deve eiaculare ma, soprattutto, deve penetrare! Il porno ci fa senza dubbio passare delle ore liete ma, allo stesso tempo, si lascia dietro tracce che influiscono sulla nostra autostima e sulle nostre convinzioni riguardo al piacere, il nostro e quello delle persone con cui stiamo. Perché non prende in considerazione né mostra in alcun modo la gamma sterminata di forme, dimensioni e performance in cui si declina il pene. Vediamo soltanto grossi peni sempre sull'attenti, il glande perfettamente proporzionato, e ben presto ci facciamo l'idea che la media ideale sia di 20 centimetri. Fantastichiamo su cazzi enormi che "aprono in due" fighe strette. Ma dove sono i peni piccoli, micro, storti, sottili e quelli con un glande più largo dell'asta? Questi vengono scherniti, ridicolizzati, chiamati "pistolini", "cazzetti", "pisellini" e così via.

Ci viene insegnato che una persona munita di pene penetra ma non si fa penetrare, e che se questo accade, allora è una "checca/sottomessa". E quando parliamo di un uomo coraggioso siamo soliti dire cose come "quello sì che ha le palle". E a volte diciamo la stessa cosa a proposito di una donna per complimentarci di qualcosa di importante che è riuscita a realizzare. Perché, si sa, qualità come il coraggio e il valore devono per forza avere attributi "maschili" (mah, sarà...). Ci sono donne dotate anche di testicoli (sì, mi riferisco ad alcune donne trans)... Per loro in particolare è terribile ascoltare uscite del genere che le fanno sentire non considerate come esseri umani. Perché? Perché una persona che ha un pene e si veste da donna o è un insulto al genere maschile oppure, per forza, sta andando a una festa in maschera.

La femminilità non è roba da perdenti, cazzo! Qualche volta questa faccenda mi fa veramente saltare i nervi... Hai un pene? Be', hai comunque il diritto di piangere, vestirti di rosa, metterti la gonna, non fartelo rizzare ed essere donna. E per finire, hai il diritto di sbattertene le palle alla grande di ciò che il patriarcato si aspetta che tu sia.

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Pagina 86

AltoLà!



LA CONTRACCEZIONE, ROBA DA FEMMINUCCE?

I metodi contraccettivi destinati alle persone nate con la vulva hanno perso popolarità a causa dei loro effetti collaterali. Quindi è naturale che ci rivolgiamo a quelle nate con il pene, in modo che anche loro possano assumersi questa responsabilità. Insomma, la contraccezione è una cosa che riguarda tutte/tutti!

Ma quali sono le opzioni disponibili?

La più conosciuta, che ha sempre dato ottimi risultati, è il preservativo. È pratico e, piccolo promemoria, protegge anche da possibili malattie.

Quanto alla pillola maschile, è ancora allo stadio sperimentale e per il momento non è priva di qualche problemino. Inoltre c'è il rischio che non venga commercializzata affatto per mancanza d'interesse da parte del pubblico... Vabbè.

Gli slip termici (o slip riscaldanti) sono un'invenzione semplicemente geniale. Sollevano le palle per avvicinarle al corpo in modo da aumentarne la temperatura fino a 36 o 37° C, cosa che risolve il problema degli spermatozoi. Si indossano tutti i giorni; anche se all'inizio può sembrare un po' strano, ci si abitua in fretta - sono una specie di push-up. Ti basterà smettere di portarli quando tu e Oplalà deciderete di avere un bambino. Okay, il problema è che è molto difficile reperirli perché, anche in questo caso, la gente se ne sbatte. Prova a chiedere informazioni al tuo medico e vedi se riesci a farteli prescrivere...

In ogni caso, si possono acquistare online.

E poi c'è la vasectomia, un sistema scelto più spesso da persone che sono sicure di non volere figlio che ne hanno già. Consiste nella legatura dei dotti deferenti che impedisce agli spermatozoi di risalire fin dove sappiamo. Un po' di anestesia locale e, puff!, nel giro di dieci minuti, il gioco è fatto, senza dolore e senza effetti indesiderati sulle erezioni future. Inoltre, prima dell'intervento, puoi chiedere al tuo medico di farti un'impegnativa per far congelare il tuo sperma in un laboratorio autorizzato, così che possa essere crioconservato per trenta-trentacinque anni!

Per finire, puoi anche chiedere al tuo medico di prescriverti uno spermogramma. Si tratta di un esame che valuta la tua fertilità. Anche questo può essere utile.

Insomma, tutto questo per dire che, al di là del preservativo, oggi come oggi non esiste un metodo contraccettivo sufficientemente avanzato o ritenuto "privo di rischi", quindi ancora per un po' le persone nate con il pene potranno dormire sonni tranquilli riguardo alla questione. Almeno finché le cose non cambieranno...

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