Copertina
Autore Giuseppe Pontiggia
Titolo L'arte della fuga
EdizioneAdelphi, Milano, 1990 [1968], Fabula 38 , Isbn 978-88-459-0723-4
LettoreRenato di Stefano, 1992
Classe aforismi , narrativa italiana
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Pagina 12

«Chi è?» domandò dietro l'uscio l'ingegnere, asciugandosi il viso.

« (+) (+-) »

«Ah, sei tu» disse l'ingegnere.

Aprì la porta.

«Stavo uscendo» aggiunse. «Mi dispiace. Questa sera devo uscire».

«(Ý + - +)?».

«No. Con un'altra, È una commessa dell'UPIM».

«(&ÝÝ!""+^+) (-^^)?».

«Non ancora. Ma presto».

«(^+-) = (^+-)».

«Grazie».

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Pagina 35

Amore (sceneggiatura)

Camera.

L'uomo deve e la donna allora e l'uomo allora e la donna intanto e l'uomo invece e la donna infatti e l'uomo deve e la donna deve e l'uomo deve e la donna deve e l'uomo deve e la donna deve e l'uomo deve.

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Pagina 88

Voyer

Seguì a distanza la coppia in mezzo agli alberi. Si addentrò in un canneto luccicante. I corpi erano avvinghiati sull'altra riva. Rimase a lungo immobile tra i giunchi. Capì solo alla fine che era un delitto.

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Pagina 89

I parenti

possono mentire, per legge.

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Pagina 96

Sonnambuli

«Camminano a braccia tese» mi disse il clerc. «Toccano gli spigoli, tastano gli oggetti. Se si destano alla realtà lanciano un urlo. I più sensibili muoiono».

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Pagina 122

Vaccinato

morì nel pomeriggio. Un caso su diecimila è un successo.

Pensionato

Muoversi, ricominciare, appassionarsi. Finalmente la vita lo uccise.

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Pagina 129

«La compagnia di assicurazione non crede nella morte» disse la vedova.

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Pagina 162

Arma bianca

«Ricordate che questi sacchi sono uomini» disse l'istruttore. «Colpite fino in fondo, non tremate».

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Pagina 166

L'evasione

Fuggirono dal passato dagli amici
dalla città dal mito dal futuro
dai libri dalle natiche dai figli
dall'equivoco dalla folla dal lavoro:

fuggirono nel futuro negli amici
nei libri nel lavoro nelle natiche
nella città nei figli nell'equivoco
nella folla nel mito nel passato.

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