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Pagina 127
[ clientela ]
Naturalmente, capitava che
proprio nel momento che il minuto
si veniva a morire e a trasformarsi
in quel piccolo spazio bianco che
sulla circonferenza dell'orologio
un pittore qualificato aveva
recinto di due piccoli tratti neri
uguali, un tizio o una signora tale
entrava con delle preoccupazioni
inquadranti che costringevano
Valentin a tralasciare il quadrante
delle sue. La sollecitudine che
metteva nel rispondere loro gli
aveva garantito una clientela
seria, ma si accorgeva che, a poco
a poco, essa si sdoppiava in una
sempre seria, che comprava, e
un'altra, non meno seria, che non
comprava. Quest'ultima, che di
conseguenza non era affatto una
clientela, veniva a fargli le
proprie confidenze.
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