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Pagina 33
[ inizio libro ]
Nacqui in quel di Le Havre un ventun di
febbraio
del novecentoetre.
Mia madre era merciaia e mio padre merciaio:
fremevan dal piacer.
Inesplicabilmente conobbi l'ingiustizia
e fui mandato un di
a balia da una donna, arpia senza giudizio,
che la tetta m'offri.
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Pagina 149
[ fine libro ]
Molte grazie allora ce ne staremo nelle
campagne colle nostre vigne care mie
dicono i ragazzi con la mazza di cinque piedi
e dieci pollici che gli sale dalla pancia
mazza indurita grand'asse d'acciaio dai
pendagli giganti
Alle donne il seno si fa puntuto
il culo trema come il latte cagliato nella tazza
di Bédouin
il ventre freme
Si son slacciate il corsetto il cielo copre la
terra la notte le avvolge
il giorno più splendente
Il sole e la luna vanno in compagnia
Cantate ballate ancora
fino alle prossime opere della nuova stagione.
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